Mi chiamo Renato e abito a Roseto degli Abruzzi, sono appassionato dell’orto per la produzione di cibi naturali, quelli che crescono senza forzatura….

Ho letto che si può produrre un insetticida con le foglie di pomodoro e la ricetta è: 2.5 Kg di foglie in un litro di acqua. C’è un errore? Perche 2,5 kg di foglie sono tantissime ed un solo litro di acqua fa sorridere, forse volevano dire 10 l di acqua..cosa ne pensate? Grazie.

(Renato – Roseto degli Abruzzi)

Risposta

Ciao Renato hai perfettamente ragione, non so dove tu abbia trovato questa ricetta, ma sicuramente è stato commesso un errore di stampa. Come tu hai giustamente dedotto per ottenere un estratto di foglie di pomodoro i litri di acqua sono 10 per 2,5 kg di foglie. Anche se personalmente non ho mai usato questo rimedio, posso dirti che per ottenerlo si possono usare anche le femminelle  e le altre parti della pianta di pomodoro, però prima della formazione dei frutti. Va usato non diluito direttamente sulla pianta contro gli afidi e la cavolaia. Quando lo utilizzerai mandaci qualche informazione sui risultati ottenuti! Per chi coltiva l’orto è sempre di grande aiuto leggere le esperienze altrui, negative o positive che siano!

Sono un pensionato, vivo in in provincia di Palermo e vorrei sapere perchè il basilico certe volte è molto profumato e altre volte, pur essendo bello nella vegetazione, manca di aroma. Grazie

(Mariano – Palermo)

Risposta

Ciao Mariano, il profumo del basilico (Ocimum basilicum) dipende dalla varietà. Le varietà sono molte:  il ‘genovese’ è rinomato per essere il più profumato, ma anche il ‘crispum’ ha un profumo molto intenso, mentre alcuni hanno un aroma decisamente più debole. Altri ancora profumano di limone (minimum), di cannella (Cinnamon) o anice (Anise). Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta!

Ciao abito a Verona e volevo chiedervi quando posso seminare le carote, mi direste il periodo esatto perche’ non ne capisco niente di lune. Grazie.

(Orietta – Verona)

Risposta

Ciao Orietta, per seminare le carote devi sempre aspettare la luna crescente (cioè da spicchio diventa mezza e poi piena). Esistono varietà precoci, semi-precoci e tardive, per consentirci di avere carote fresche tutto l’anno. Le precoci si seminano a febbraio/ marzo, le semi-precoci in aprile/maggio, le tardive da fine agosto a tutto ottobre. Se hai intenzione di seminarle direttamente a dimora all’aperto, sappi che la germinazione avviene ad una temperatura di 10° circa, quindi regolati su questo dato per capire quando è meglio iniziare a seminarle nella tua zona. Se hai un balcone bene esposto e protetto puoi iniziare presto, se invece il tuo giardino è sottoposto a gelate tardive aspetterai un po’ di più. Spero di essere stata chiara e di averti saputo aiutare. Buona semina, ma soprattutto buona raccolta!

Abito a Pistoia, sono segretaria e adoro fare l’orto. Leggo tanti articoli e alcuni opuscoli sull’argomento. Nel mese di giugno ho seminato 3 tipi di rape, sono nate e sono bellissime. E’ vunuto a farmi visita un amico e con decisione mi ha suggerito di estirparle perchè le rape hanno bisogno di molto freddo prima di essere commestibili. E’ vero? Grazie per la tua disponibilità, attendo con ansia la risposta

Domanda: quando seminare le rape nella città di Pistoia?

(Anna – Pistoia)

Risposta

E’ vero che le rape sopportano bene il freddo, ma questo non vuol dire che vanno seminate e mangiate solo in inverno. Si possono seminare (anche a Pistoia) sia in primavera che all’inizio dell’autunno (terminato il caldo estivo). Si raccolgono quando hanno un diametro di 8-10 cm e la raccolta avverrà in modo scalare a seconda della necessità. Annaffiale bene e pacciamale con della paglia o dell’erba sfalciata, per mantenere costante il livello di umidità del terreno e tenere lontane le infestanti. Siccome trovo sia un ortaggio trascurato, ma molto interessante, farò presto un articolo sulla loro coltivazione. Seguici e scrivici ancora! Buona raccolta Anna!

Ciao, sono un elettricista, abito a Padova e ho un piccolo orto che coltivo nel termpo libero. Domanda: quanta acqua è necessaria giornalmente ad un singolo pomodoro? Grazie dell’aiuto

(Daniele – Padova)

Risposta

Caro Daniele, non sono in grado di dirti la quantità precisa di acqua di cui necessita un pomodoro, ma posso dirti che l’irrigazione può essere più contenuta inizialmente, quando ancora i frutti non si sono formati, e più consistente successivamente, se vuoi evitare che i frutti del pomodoro si screpolino. Solitamente una buona annaffiatura a fine giornata può essere sufficiente. Non è necessario che il terreno resti bagnato tutto il giorno, l’importante è che il suolo sia fresco, per cui fai in modo che assorba bene l’acqua. Non somministrare molta acqua tutta insieme, perché altrimenti rischia di ruscellare via, ma un poco alla volta: fai uscire dal tubo poca acqua per più tempo. Mai sulle foglie! Ma sempre per infiltrazione laterale. Spero di esserti stata di aiuto. Ciao e buon orto!

Vivo a Genova, dove ho insegnato per anni nei licei cittadini: ora mi dedico alla cura di un terreno trasformato in orto-giardino a più di 1000 metri di altitudine in Val Trebbia. Nonostante la difficoltà della distanza e da Genova, mi piace raccogliere i prodotti che omaggio con orgoglio a parenti ed amici…

Domanda:

dopo lunga e attenta ricerca Ho trovato e piantato un pero Martin Sec che al secondo anno di vita ha tutte le foglie gialle. Quale può essere la causa? Cosa posso fare perchè non patisca ulteriormente e poi che faccia frutti? Grazie

(Maria Clotilde – Genova)

Risposta

Cara Maria Clotilde, se imparaste a mandarmi le foto insieme alle domande il mio compito sarebbe molto più facile. Ma non preoccuparti perché nessuno lo fa, ma provo ugualmente a rispondervi come meglio posso, ma soprattutto con tanta passione.

Il pero Martin-Sec può soffrire di ticchiolatura, un fungo che si manifesta quando si hanno primavere particolarmente piovose o se l’albero si trova in una zona dove l’aria è stagnante e con assenza di ventilazione. La ticchiolatura però comporta prima la comparsa di macchie scure e poi l’ingiallimento della foglia.

Se invece le foglie del tuo pero ingialliscono senza prima avere macchie marroni le cause potrebbero essere svariate: eccesso di annaffiatura, mancanza di luce o mancanza di azoto. Rifletti suoi tuoi comportamenti e poi vai ad esclusione, ovvero se il melo ha tutto il sole di cui ha bisogno e tu non sei sempre con la gomma in mano a propinargli acqua, è probabile che il terreno sia troppo povero e che lui necessiti soltanto di un po’ di nutrimento supplementare. In quel caso prevedi in autunno (ottobre) una concimazione con dello stallatico maturo e, secondo necessità, ripeti l’operazione ad inizio primavera.

Non scordiamoci infine che il tuo pero ha soltanto due anni: talvolta se il terreno non è particolarmente ospitale le piante impiegano anche due o tre anni prima di adattarsi, da me ad esempio (dove le piante “il pane devono sudarselo”) succede spesso.

Auguri e buon orto! E visto che il tuo orto-giardino è in un posto bellissimo mandami delle foto da pubblicare.

Buongiorno, da quest’inverno ho una piantina di avocado ottenuta da un nocciolo, è cresciuta molto velocemente ed ora ha molte foglie ed è alta circa 40 cm. da un paio di settimane però alcune foglie hanno iniziato a presentare macchie marroni e secche ai bordi e via via anche più centralmente sulla foglia. La pianta è sempre stata in casa vicino ad una finestra dove prende sole diretto al mattino.

Sono appassionato di giardinaggio, ma purtroppo sono un medico oculista con scarse nozioni di ortocultore! Domanda: Ho tre alberi di albicocco che non producono. Quando e come si fa la potatura ? Quando si devono annaffiare?

(Francesco – Lecce)

Risposta

Ciao Francesco, per prima cosa dovrei sapere quando sono stati piantati gli albicocchi. E’ abbastanza normale che per un paio di anni non fruttifichino (a me è successo), perché i primi tempi riservano le loro energie per crescere e aumentare in vegetazione. In ogni caso devi controllare quanti fiori fanno e se i fiori poi cadono o restano sui rami. La caduta dei fiori può avvenire sia per carenza che per eccesso di nutrimento.  Devi giudicare tu (anche dalla vegetazione che li circonda) se il terreno è ricco a sufficienza o se invece occorre aiutare gli alberi con delle concimazioni. Sappi che comunque concimare troppo, senza che ancora gli alberi siano in produzione, è controproducente. Di norma è buona abitudine in autunno aiutare le piante con dello stallatico maturo e pacciamare. Quando saranno in produzione, se sarà necessario, potrai fare un’ulteriore concimazione anche all’inizio della primavera.

La potatura va effettuata a fine inverno (febbraio), ma se ancora non fruttificano aspetterei. La potatura è cosa complessa da spiegare per scritto, è meglio se per i primi tempi ti fai aiutare da qualcuno più esperto. Osservando attentamente imparerai facilmente.

Le annaffiature sono assolutamente necessarie per i primi due anni di vita, ma anche in seguito è richiesta qualche irrigazione supplementare per evitare che il suolo si crepi o si secchi eccessivamente. Ricorda è meglio annaffiare una volta in meno ma a lungo, che una volta in più ma velocemente. Il terreno ha bisogno di ricevere acqua in profondità. Se vuoi un consiglio, quando fa molto caldo, prendi una gomma, fai uscire un filo d’acqua e lascialo alla base dell’albicocco per cinque minuti. La tua pianta ne sarà felice.

Mi raccomando tra una visita oculistica e l’altra fammi sapere come vanno i tuoi albicocchi.

Cara Nara, prima di tutto ho una cusiosità sul tuo nome che è originale. E’ possibile conoscere da chi/cosa deriva NARA? Poi ti ringrazio del consiglio sui finocchi che ho messo in pratica ma, con tutta l’acqua che è venuta in questi giorni, non so se oseranno nascere. Ora vengo al mio quesito odierno: ho visto la pubblicità di una pianta antizanzara LA CATAMBRA  dove c’è una figura, ma non è assolutamente comprensibile. A me hanno regalato una pianta con la chioma ad ombrello, perde le foglie in inverno e fa dei fiori bellissimi bianchi a fine giugno/luglio che diventano amaranto, con  pallina centrale blu (che è il seme perché con questo sono riuscita a riprodurre altre piante) e sono profumatissimi, specialmente dal tramonto in poi. Chi me l’ha regalata mi ha detto che era la pianta delle mosche, sarà la CATAMBRA? Io sono contentissima di questa pianta tant’è che l’ho regalata (coi miei piantini) a molte mie amiche. Ti ringrazio ancora e felice di leggerti

(Mariuccia)

Risposta

Cara Mariuccia, sono molto contenta di leggerti di nuovo e di poterti rispondere. Il mio nome è raro e suscita spesso curiosità, ma è un po’ meno raro in Toscana. Tuttavia mio padre me l’ha assegnato perché gli piaceva il suono ed era corto, copiato da una bambina passata di lì per caso il giorno della mia nascita. Lui non sapeva che Nara non è solo un nome preso in prestito, ma anche un’antica città imperiale del Giappone. Ed ora passiamo alle piante.

La Catambra, la pianta antizanzara di cui hai visto la pubblicità, è una Catalpa bungei geneticamente modificata per aumentare alcune sostanze che tengono lontane le zanzare. Modificata prende il nome di Catambra, di più su questo alberello non so dirti.   Invece posso assicurarti che la tua pianta, di cui mi parli con tanto entusiasmo, non è una Catambra né una Catalpa (nonostante quest’ultima sia molto bella), ma è un Clerodendrum trichotomum ed hai ben ragione di esserne fiera perché trovo sia una pianta molto interessante e affascinante. Si riproduce molto bene oltre che con i frutti anche per talea, fammi sapere dove abiti così magari passo a prenderne una piccola pianta anche per me! Ciao Mariuccia e a presto. Scordavo: augurissimi per tuoi finocchi!

Vorrei cortesemente sapere come posso rimediare per salvare il basilico che ho piantato nell’orto e che puntualmente ogni anno viene divorato non so se da lumache o formiche. Grazie

(Marina)

Risposta

Ciao Marina proprio qualche giorno fa ho risposto su face book a Giuseppe che aveva il tuo stesso problema. Ti giro la risposta che avevo formulato per lui. “Hai guardato bene se nella terra non si nascondono delle piccole limacce o delle forbicine? Potrebbero essere loro che durante la notte si cibano del tuo basilico, se non addirittura l’oziorrinco che però mangia il bordo delle foglie lasciando una forma a mezzaluna. Questo si nasconde nel terreno durante la notte, quindi è difficile sorprenderlo. Anche l’altica è un coleottero che sforacchia le foglie, è piccolissima e salta via appena disturbata come fosse una pulce. Per combatterli devi usare metodi assolutamente naturali su di un pianta come il basilico che cogliamo e mangiamo in continuazione: manualmente o con estratti e macerati naturali (equiseto, neem, ortica). Si trovano anche in commercio, ma devi cercare un negoziante sensibile e molto fornito”. Se poi vuoi qualche suggerimento in più su come eliminare lumache o formiche ti consiglio di leggerti questi due post: come combattere le lumache e come allontanare le formiche. A presto e se hai ancora dubbi scrivimi.

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