Salve, ho 30 anni e mi rilassa fare l’orto con mia figlia di 4 anni a cui cerco di trasmettere l’amore per la natura. Abito in Lombardia esattamente in provincia di Mantova.

Questa è la mia richiesta: Aiuto!!! E’ tutto il giorno che piove e sono previsti ancora due giorni di pioggia. Mi si ammaleranno i pomodori, come posso proteggerli dalle malattie derivanti dall’umidità non avendo fatto nessun trattamento preventivo?

(Irene – Mantova)

Risposta

Ciao Irene, stai tranquilla che la pioggia fa parte del gioco! Se non piovesse mai sarebbe anche peggio. Vediamo invece come intervenire per scongiurare l’insorgere di eventuali malattie. Dopo la pioggia, quando le piante si saranno nuovamente asciugate, dai del rame.  Normalmente io uso la pasta Caffaro, un fungicida a base di rame consentito in agricoltura biologica, è di facile preparazione e utilizzo. Dovresti trovarlo un po’ ovunque. Un saluto e insisti con tua figlia, i miei ragazzi che sono molto più grandi adorano la natura, ma l’orto al momento lo sentono come un ulteriore impegno, per cui mi aiutano, ma solo dietro insistente richiesta.  Ogni cosa a suo tempo: come la pioggia e il sole.

Sono appassionata di giardino e orticoltura. Amo gli animali e la natura, vivo in un piccolo paesino di mezza montagna dove vado a funghi e faccio bellissime passeggiate nei boschi vicino casa mia.

Domanda: quando posso seminare i finocchi per poterli mangiare a giusta maturazione? Lo scorso anno è arrivato il freddo e non si erano ingrossati (li avevo seminati a settembre), ma al sopraggiungere del freddo/gelo l’escursione termica notturna è stata molto alta. Grazie

Mariuccia

Risposta

Dove abiti tu il freddo arriva precocemente per cui non ti conviene aspettare settembre per eseguire il trapianto delle giovani piantine, ma effettuarlo tra metà giugno e luglio. Se esegui tu la semina direttamente in piena terra affrettati, perché sei già fuori tempo massimo. In 80 giorni il finocchio dovrebbe essere pronto per la raccolta.

L’unico problema potrebbe essere l’irrigazione perché in questi mesi il caldo si fa sentire. I finocchi vanno annaffiati con attenzione, perché i periodi di siccità, anche se brevi, potrebbero comprometterne lo sviluppo. Annaffia poco ma di frequente, evitando che si formino pericolosi ristagni di acqua in prossimità del colletto della pianta. Ricorda che il letto di terra per il finocchio deve essere piuttosto profondo (30/40 cm) e la terra in superficie deve essere bene affinata. Ultima raccomandazione: due settimane prima della raccolta rincalza (ammucchia la terra intorno alla pianticella) per indurre l’imbianchimento delle foglie.

Dopo avere piantato i finocchi puoi riprendere a fare le tue passeggiate e a fine estate sono sicura che sgranocchierai dei freschissimi ortaggi. Ciao Mariuccia e buon orto!

Mi chiamo Lucia, sono una casalinga e abito a Roma. Sono appassionata di giardinaggio e in particolare amo le piante da frutto. Purtroppo mi devo accontentare di un terrazzo che per fortuna è esposto a sud. Quest’anno ho comprato due alberi di pesco in vaso. Volevo sapere come comportarmi per avere il prossimo anno dei frutti. Grazie

(Lucia-Roma)

Risposta

Spero che i peschi che hai comprato siano varietà adatte al vaso (Nectarella, Bonanza, Garden Beauty, ecc.), che crescono poco e che non necessitano di grandi potature. Se un ramo è fuori posto puoi accorciarlo, ma le potature vere e proprie devono essere fatte da mani esperte, altrimenti meglio desistere. Le irrigazioni devono essere regolari durante tutta la stagione calda, mentre quando la pianta è a riposo si accontenterà delle piogge e quando gela non si annaffia.

La concimazione va effettuata a fine inverno e deve essere ricca di azoto e potassio, per favorire la produzione, se hai del compost mettilo pure sulla terra del vaso. Infine, se vuoi proteggere i tuoi peschi da eventuali malattie, ti consiglio di spruzzare sugli alberelli della poltiglia bordolese in autunno, prima che l’albero perda completamente le foglie, mentre a febbraio, con la ripresa vegetativa, sarebbe il caso di irrorare del rame liquido. Francesco, il giardiniere che da sempre mi aiuta nel frutteto, ripete questa operazione anche quando i frutti sono piccoli, piccoli. Cito Francesco perché lui, quando dobbiamo somministrare qualcosa, anche se si tratta di rimedi consentiti in agricoltura biologica, è sempre per una volta in più ed io per una in meno. Scegli tu a quale fazione aderire.

Ciao Lucia mi raccomando: invia notizie e foto appena potrai mostrare i risultati.

Sono una pensionata con la passione dell’orto (sul balcone) e stare tra i fiori e gli animali mi rilassa. Vorrei sapere qualcosa in più sulle patate visto che tempo fa avendo un vaso vuoto vi ho infilato tre patate con germogli. Ora hanno fatto dei lunghi rami con foglie e deduco che presto faranno anche dei frutti sottoterra, ma come faccio a sapere se prolificano? Hanno bisogno di molta acqua? Questa è la mia prima esperienza con le patate, attendo con ansia una risposta da voi esperti…..grazie e un saluto. Rita.

(Rita)

Risposta

Ciao Rita le tue patate sottoterra sono al sicuro, per cui stai tranquilla. Le patate non richiedono molte annaffiature, ma se vedi che la terra è molto asciutta, dai dell’acqua vicino al bordo del vaso. Non devi avere fretta, in genere si raccolgono da metà luglio a fine agosto, dipende da quando le hai seminate e dalla varietà coltivata. In ogni caso ti accorgerai che sono pronte perché le foglie inizieranno ad avvizzire e ad ingiallire.

Fammi sapere il risultato della raccolta. Buon orto Nara

Roberta, tecnologa per lavoro e orticoltrice per passione . La mia domanda è questa: alcuni amici orticoltori da generazioni dicono che per dar più forza alla pianta, i primi zucchini prodotti debbono essere “sacrificati” (tolti subito dalla pianta). Si tratta di una credenza o di una buona pratica?

(Roberta)

Risposta

Su questa annosa questione ho intervistato due vecchi contadini e un nuovo orticoltore. I primi affermano che occorre staccare subito i primi zucchini nati, per dare più forza alla pianta, per evitare l’ingiallimento delle foglie e per avere frutti più grossi e numerosi. Il secondo sostiene che se il terreno è stato adeguatamente preparato, questo accorgimento è del tutto inutile. Tuttavia perché il terreno sia pronto ad accogliere la semina delle zucchine è indispensabile seguire alcune regole:

– arricchire il terreno con sostanza organica,

– non ripiantare le zucchine nello stesso terreno prima di tre, quattro anni

– nelle stagioni precedenti alla semina coltivare in quella particella delle leguminose, che hanno proprietà fertlizzanti.

Per quanto mi riguarda mi comporto così: se le prime zucchine che nascono sono giallognole e striminzite le tolgo e aspetto quelle che verranno, ma se sono belle, verdi e appetitose le lascio arrivare fino alla grandezza desiderata (in verità le preferisco piccole) e poi a tavola!

Ciao, scrivo da Milano e sul balcone ho un portavasi relativamente spazioso in cui fino ad oggi ho piantato per gioco i semi di limone ottenendo piccole piantine. Ora vorrei iniziare a coltivarlo come un piccolo orto di città e pensando di avere spazio sufficente partirei dalle carote. Domanda: E’ il periodo giusto per piantarle?

(Marco – Milano)

Risposta

Puoi benissimo iniziare il tuo orto partendo dalle carote. La semina delle carote va da marzo a giugno/luglio. Per le semine all’aperto bisogna attendere che l’aria sia calda: le carote non germinano sotto i 7°.  Il ciclo vegetativo della carota è di tre mesi: quindi se semini oggi raccogli ad agosto.  In un vaso largo e profondo almeno 30 cm puoi coltivare otto piccole piante. Metti più semi in ogni buchetta e coprili con della sabbia. Quando le piantine saranno alte tre o quattro cm procederai con il diradamento e ne lascerai una sola per buco, preferendo la più robusta. Fai questa operazione con il terreno umido altrimenti rischi di sdradicare anche la “prescelta”. Se c’è molto sole tieni il vaso all’ombra fino a germinazione avvenuta e poi aumenta piano piano  l’esposizione al sole.

Marco spero di esserti stata di aiuto, ma adesso voglio farti io una domanda: vedere spuntare la vita è sempre un bel gioco, ma delle piantine di limone che cosa ne hai fatto? Un saluto e a presto.

Sono un impiegato e per divertimento coltivo un pezzo di giardino, ma ho un dubbio: è possibile coltivare tra una pianta e l’altra di melanzane delle piante di sedano?

(Lino)

Risposta

Sedano e melanzane? Bella domanda. In verità non mi è mai successo di metterli insieme, forse perché non è  tra le associazioni più consigliate. Non appartenendo alla stessa famiglia (il sedano è un’apiacea e la melanzana una solanacea) dovrebbero essere compatibili, ma è pur vero che ambedue consumano un’elevata quantità di azoto e quindi potrebbero litigarselo.

Sicuramente il sedano ama la compagnia di pomodori, fagiolini, cavoli, porri e cetrioli, mentre la melanzana quella di fagioli, fagiolini e piselli, proprio perché le leguminose arricchiscono la terra di azoto. Tra i nemici il pomodoro odia la melanzana e le insalate e le carote non apprezzano la vicinanza del sedano.

Adesso Lino a te la scelta se andare sul sicuro o sperimenatre. Le sperimentazioni hanno grande fascino, ma comportano dei rischi.

Ciao e buon orto!

Ciao Nara,
avrei bisogno di capire con te come aiutare la mia povera salvia sul balcone (esposto a nord). L’ho comprata l’anno scorso in primavera, e fino a quest’inverno è sopravvissuta, poi ha iniziato a perdere le foglie. L’ho trasferita in un vaso più grande e l’ho messa nell’angolo in cui batte il sole dall’alba fino a metà mattina. Da qualche settimana stanno crescendo foglie nuove e adesso è in fioritura, però non mi sembra che stia crescendo molto. E’ normale? Come posso fare?
Grazie

Lavinia

Risposta

Sicuramente l’esposizione migliore per la salvia non è il nord. La salvia ama il sole, ma non è detto che non possa resistere anche in mezz’ombra. Quindi hai fatto bene a metterla nel posto più assolato del tuo terrazzo, ma forse non era necessario metterla in un vaso più grande se non era cresciuta, anzi in quel caso la pianta tenderà a fare aumentare le sue radici e meno la parte aerea. Caso mai assicurati di avere fatto un buon drenaggio in fondo al vaso con del lapillo vulcanico e aggiungi un pugno di fertilizzante organico alla terra del vaso. E poi leggi il post a non tutte piace il pieno sole per sapere cosa coltivare sul tuo terrazzo.

Sperimento l’orto da pochissimo, mi piace molto l’orto “all’inglese” un insieme di fiori e verdure. In una delle vostre rubriche parlate di sarchiatoi a tiro e a collo d’oca, potreste inviarmi delle foto. Vorrei acquistare l’attrezzo per eliminare le erbacce dal mio orto che ha un terreno piuttosto pesante. Grazie

(Annalisa – Puglia)

Risposta

Ciao Annalisa, la sarchiatura manuale, necessaria per eliminare le infestanti e favorire la circolazione dell’aria nel terreno, puoi effettuarla con qualsiasi tipo di sarchiatore, ma è sufficiente anche una zappa. L’importante è rimuovere quanto più possibile le radici dell’infestante. Purtroppo non ho in questo momento una foto a disposizione, ma cercherò di fartela avere prima possibile. Dopodiché recati ad un consorzio agricolo della tua zona e fatti consigliare l’attrezzo più adatto al tuo terreno, perché anche quello fa la differenza.

Ricorda poi di pacciamare il terreno: solo una buona copertura può inibire la ricrescita delle erbacce tra i tuoi ortaggi. Se non vuoi usare i teli di plastica usa la paglia, il fieno, o anche l’erba tagliata e fatta seccare.

Un ultimo consiglio Annalisa: se vuoi fare un orto giardino, ricorda che nel giardino il diserbo selettivo è una vera arte, perché manualmente si può eliminare la gramigna, ma lasciare crescere il tarassaco, la malva, le cicerbite, ecc. e tutte le erbe buone che possono arricchire il prato del tuo giardino. Lo so è un lavoro molto complesso, ma inizia lasciando nel terreno le piante di cui ti piace il fiore ed impara a riconoscerle.

Ciao Nara, già sono un tuo fan in quanto ritengo utilissima questa possibilità di informazione. Ho un orto, che se non curato, diventa pieno di erbacce e spine, per cui,anche se costa fatica, è preferibile tenerlo in ordine. Grazie ai tuoi suggerimenti, divenuto più sicuro, per migliorare il raccolto sono passato alla realizzazione di un impianto a goccia. Una volta sistemato l’impianto, vorrei sapere se è necessario seguire un criterio per la distribuzione degli ortaggi. Ti dico per inciso che ho un motocoltivatore di 10 cavalli, per cui, al fine di tenere il terreno pulito da erbacce, ho lascioto uno spazio tra un tubo e l’altro di oltre un metro. La mia domanda: c’è un criterio da seguire per l’impianto degli ortaggi? Quali ortaggi vanno impiantati di preferenza? C’è qualche altro suggerimento che mi sfugge? In attesa un caro saluto e grazie

(Antonio – Taurasi)

Risposta

Antonio sei instancabile e attivissimo e al tuo orto non potrà che giovare questa tua operosità. Hai fatto benissimo a prevedere l’impianto a goccia, che è il miglior modo per garantire alle tue piante una riserva di acqua sicura anche quando dovrai allontanarti e considerato che per molti ortaggi l’acqua sulle foglie è portatrice di malattie funginee, direi che è perfetto quello che hai fatto. Ottima pure la scelta di lasciare lo spazio utile per il passaggio del tuo motocoltivatore. Questi passaggi devono servirti anche a disegnare il tuo orto a renderlo accessibile in ogni angolo e gradevole anche da vedere. Prova a disegnare il tuo orto su carta! Prevedi tante particelle, non meno di quattro, e metti in pratica da subito le rotazioni colturali (guarda anche rotazioni 2). L’avvicendamento è certamente il criterio principale per l’impianto degli ortaggi.

Quanto a quali piante prediligere per iniziare devi affidarti al tuo gusto: quali ti piace di più avere nel piatto? Un altro suggerimento che do sempre è quello di non farsi prendere la mano e volere seminare tutto, specialmente se si è alle prime armi: meglio concentrarsi bene su pochi vegetali che non affaticarsi a seguirne cento in malo modo.  Inizia con quelli più facili: pomodori, insalate, cipolle, zucchine, magari comprando le piantine in vivaio e trapiantandole nel tuo orto e poi cimentati con un paio di semine.

Per il controllo delle erbacce ricorda la pacciamatura! E’ importantissima. A presto e buon orto.

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