Sono un prof di lettere in pensione, che nel tempo libero, si è dedicato all’orto. Per caso ho conosciuto InOrto e sono rimasto soddisfatto per i temi che affronta e per i suggerimenti che offre. Lo scotch rosso capovolto per fermare le formiche che formavano un andirivieni lungo il tronco di un albero di albicocca, ha avuto effetto: le formiche, poichè rimanevano attaccate allo scotch, sono letteralmente scomparse.

Adesso ho un’altra domanda: come si seminano gli spinaci, l’insalata, i ravanelli, le carote e la bietola? In semi? Grazie e a risentirci a presto.

(Antonio – Taurasi)

Risposta

Ciao Antonio, scusa per il ritardo con cui ti scrivo ma in questi giorni tra trasferte e problemi tecnici tutto ha remato contro. Fortunatamente sono riuscita in qualche modo a rimediare ai miei problemi per cui eccomi a te e al tuo orto. La tua domanda è piuttosto complessa, ma cercherò di risponderti in modo chiaro ed esaustivo.

Partiamo col fare una precisazione: tutti gli ortaggi si possono seminare, ma alcuni non possono essere trapiantati o è meglio non trapiantarli. Per quanto riguarda bietole e insalate puoi benissimo comprare delle piantine in vivaio (adesso è il periodo) da metter a dimora nel tuo orto, mentre per carote, ravanelli e spinaci devi tu provvedere alla semina. A questo proposito il nostro calendario può esserti utile.

Le carote amano terreno sabbioso (ma ricorda di eliminare i sassi) e ben drenato, si traccia un solco e si seminano ad una profondità di 1 cm.  in file distanziate di 15 cm. Quando le piantine saranno alte 3/4 cm. andranno diradate, lasciando quelle più forti e rigogliose ad una distanza di circa 8 cm. l’una dall’altra.

Per il ravanello vale lo stesso discorso, ma al momento del diradamento puoi lasciare una piantina anche ogni 4/5 cm. Inoltre a Taurasi, dove il caldo si fa sentire, posizionerei il ravanello in una zona semi-ombreggiata, perché ama il terreno  sempre leggermente umido..

Anche per insalate e spinaci il solco deve essere profondo 1 cm., lo spazio tra le file 15 cm. e in fase di diradamento lascia uno spazio di almeno 20 cm. l’una dall’altra, mentre per le bietole, che sono in po’ più grosse metti il seme a due cm. di profondità, lascia tra le file 30/40 cm. e quando diradi lascia tra le piante 25cm.

Caro Antonio avrei tanti altri suggerimenti da darti e cercherò a mano a mano che il blog crescerà di darteli tutti, per il momento spero di esserti stata di aiuto almeno al momento della semina.

Abito a Civitanova Marche e dalle finestre e dai balconi di casa vedo il mare. Ogni anno pianto il peperoncino in fioriera che è molto generoso con me  e tutto il condominio mi invidia!

La mia domanda è questa. Amo molto la pimpinella nell’insalata e trovando una bustina di semi l’ho piantata, ma a distanza di 10 giorni sono spuntate delle piantine filiformi che si sono accasciate. Ho sbagliato qualcosa? Grazie per tutti i preziosi consigli!

(Giò – Civitanova Marche)

Risposta

Prima di risponderti Giò devo confessarti una cosa: anch’io ti invidio, non solo per i peperoncini, ma anche per il mare che vedi dalla finestra! Siccome vorrei che tu fossi felice anche per la pimpinella (Sanguisorba minor) eccoti alcuni consigli. Quando una piantina fila dopo dieci giorni dalla semina e poi si affloscia, possono esserci due ordine di problemi: il primo che ha avuto poca luce,  il secondo che gli hai dato del concime e lei è cresciuta troppo in fretta, mentre il suo fusto non era adeguatamente preparato a sorreggere il peso. In fase di semina non dare il concime, caso mai somministralo quando la crescita è più avanzata. Se credi che possa dipendere da qualcos’altro riscrivimi dandomi qualche informazione in più sulla modalità della semina. Un dettaglio in più non guasta mai!

Buongiorno, ho sul balcone alcune piante di bambù che hanno superato l’inverno, ma ora hanno foglie molto gialle. Che devo fare? Posso potare le parti più gialle o c’è altro modo? Grazie

(Luigi – Milano)

Risposta

Quando il bambù ha la foglia gialla può essere l’eccesso di acqua, magari ha avuto il sottovaso pieno per tutto l’inverno, se così fosse fai in modo, quando lo annaffi, che l’acqua possa defluire. Se il problema non fosse questo, può darsi che il tuo bambù abbia semplicemente sofferto il freddo (com’è esposto il tuo terrazzo?), in questo caso lo vedrai solo un po’ sciupato, ma con il tepore primaverile lui si riprenderà e partirà la nuova vegetazione. Per aiutarlo taglia le canne più vecchie e rovinate e lui “riesploderà” dal basso con nuovi butti. Lascia le foglie secche nel vaso, saranno un’ottima pacciamatura naturale: manterranno la terra più umida quando farà caldo, e decomponendosi si trasformeranno in humus.

Se può servirti ricorda inoltre che il bambù cresce in fretta e quando vedrai che le sue radici hanno riempito tutto il vaso, devi rinvasarlo in un contenitore più grande o ridurre le dimensioni del ceppo radicale. Il bambù non ama le temperature troppo rigide, ma neppure il sole cocente, se è il caso devi ripararlo: può essere sufficiente spostarlo o se hai il posto puoi creare una pergola per ombreggiarlo. Sarà sicuramente oltre che utile anche decorativa. Buon giardinaggio Luigi!

Come devo comportarmi con il rosmarino in vaso? Di solito acquisto il rosmarino presso i vivai, ma dopo una vita abbastanza rigogliosa di circa 3 mesi, inizia a seccare. La pianta si trova sul terrazzo esposto a sud.

Antonio Panzone (www. taurasi.org) docente di Lettere in pensione, tra le mie pubblicazioni una riguarda ricette per un anno (titolo: Taurasi, villaggio d’Europa), inserite in tradizioni e cultura del mio paese Taurasi (AV).Il mio paese è famoso per l’aglianico Docg e l’agricoltura di casa.

Come si fa a tenere lontano le formiche dalle piante da frutta?

(Antonio – Taurasi)

Risposta

Ciao Antonio, ho voluto pubblicare per intero il tuo profilo perché fa trasparire le tue passioni e l’amore evidente che hai per la tua bellissima terra e il tuo paese. In più devo dirti che in casa siamo tutti appassionati dell’aglianico.

Ma adesso veniamo alle formiche che assalgono i tuoi alberi da frutto e talvolta (ahimè) anche i miei. Per prima cosa dobbiamo capire che una pianta più è sana e vigorosa e meno viene assalita dalle formiche. Quindi chiediti se il tuo terreno è stato ben concimato e se le tue piante hanno acqua a sufficienza. Inoltre teniamo conto che dove ci sono le formiche spesso ci sono anche gli afidi che producono la melata di cui le nostre nemiche sono ghiotte, in quel caso occorre eliminare ambedue i problemi (per gli afidi guarda il post sul macerato d’ortica).Per prevenire l’insorgere di problemi in genere ai miei frutti non faccio mancare un trattamento con olio bianco e poi un altro successivo a base di rame (poltiglia bordolese) per proteggerli dalle malattie fungine.

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Ho un pezzetto di terra sotto casa di circa 20 metri quadrati, dove il sole batte molto poco durante la giornata. Vorrei sistemarlo e piantarci degli ortaggi. Vorrei dei consigli su come iniziare, come sistemare il terreno e su cosa piantare.

(Giuliana – Roma)

Risposta

Se vuoi qualche suggerimento su come affrontare la preparazione del tuo terreno prendi spunto dall’articolo  come prepararlo, dove peraltro ho già risposto ad un tuo commento sempre relativo allo stesso argomento. Su cosa piantare all’ombra purtroppo non è facile da dirsi: l’ombra non è amica dell’orto. Posso però consigliarti di leggere il post a non tutte piace il pieno sole dove parlo delle piante più adatte a questa condizione.  Spero che possa esserti di aiuto e comunque se hai ancora qualche domanda sono qua.

E’ possibile coltivare in vaso i pomorini sardi? In caso affermativo, è facile reperirne i semi e poi prendersene cura? Mi sembra il momento adatto per farlo. Grazie mille

(Roberta 81)

Risposta

Hai scelto proprio l’ortaggio giusto! I pomodori in genere sono molto adatti al vaso e quelli sardi in particolare modo, quindi hai due possibilità: primo procurarti i semi (li trovi veramente in qualsiasi consorzio agrario, ma anche in vivaio) e all’inizio della primavera seminarli  al coperto in vasetti di torba o in semenzaio; secondo,  se non hai un locale abbastanza caldo e luminoso, puoi comprare delle piccole piantine pronte al trapianto, ma per questa operazione devi aspettare fine aprile.

Se sei decisa per l’utilizzo dei semi devi ricordarti che vanno diradati appena possibile e, quando le piantine selezionate avranno 3 o 4 foglie, trapiantale in un vasetto più grande. Soltanto quando saranno alte circa 20 cm. e  la stagione sarà veramente mite potrai metterle a dimora all’aperto, poiché i pomodori sono molto sensibili al freddo. Vedrai le soddisfazioni non mancheranno!

Buongiorno Nara, mi chiamo Lorenzo ho 31 anni e  vivo a Milano con la mia ragazza. Abitiamo in un condominio abbiamo a disposizione un piccolo balcone e ci è difficle coltivare alberi da frutto; abbiamo solo una pianta di limoni e qualche fiore. La mia domanda esula quindi dalla coltivazione, ma riguarda i frutti estivi perché non vedo l’ora che arrivi il caldo.

Volevo chiederle se il trucco di odorare il melone è veritiero per constatarne la maturazione. Ed esistono altri sistemi per capire se il melone, o l’anguria o il fico d’india siano veramente maturi? Grazie per la risposta.

(Lorenzo – Milano)

Risposta

Ciao Lorenzo, anche se il vostro balcone è piccolo, spero che possa contenere almeno qualche vaso dedicato all’orto, magari anche una sola pianta di pomodoro o di basilico, capisco però che i fiori non possono mancare.

Per quanto riguarda il melone è ovvio che un profumo intenso non può che essere di buon auspicio, ma non è detto che il sapore lo sia altrettanto. Su come fare a sapere se un melone o un’anguria siano maturi o buoni prima di aprirli si potrebbe scrivere un libro: ciascuno ha un suo metodo e ciascuno è certo di conoscerne il migliore. C’è chi lo annusa, c’è chi lo soppesa (la tesi è quella che a parità di grandezza è più buono quello che pesa di più perché contiene maggior succo), c’è chi del melone guarda le due estremità, che devono essere appena cedevoli per provare che è giunto a maturazione. Sul cocomero ho visto scene a dire poco esilaranti nel tentativo di carpirne la dolcezza interna, tamburellamenti, sollevamento pesi, ascolti sensitivi con l’orecchio premuto contro la buccia, insomma di tutto e di più.

Scegli tu il migliore e buona fortuna.

Vorrei sapere dove posso trovare la batata o Ipomoea  per poterla piantare. Grazie in anticipo e cordiali saluti

(Silvestro – Ternate / Varese)

Risposta

Caro Silvestro, di batate (Ipomoea batatas, detta anche patata dolce) in Asia se ne trovano a tonnellate mentre da noi sono quasi introvabili,  ma non perdiamoci d’animo. Potresti guardare nei supermercati ben forniti dove spesso tengono anche ortaggi per così dire “alternativi”. Altrimenti ti suggerisco di metterti in contatto con delle associazioni che si occupano del recupero di ortaggi antichi o anche della divulgazione di quelli insoliti: una è A.R.CO.P.A. ( http://www.adipa.it/arcopa.htm ) e l’altra è Civiltà Contadina ( http://www.civiltacontadina.it/ ), di cui c’è un gruppo anche a Varese. Mi raccomando fammi sapere se riesci a trovarle.

Ciao Nara,

finalmente qualcuno a cui chiedere consigli sulle mie erbe aromatiche. Ho un balconcino in città, sul quale tengo basilico, salvia, rosmarino. Questa estate tutte le piante si sono riempite di piccoli insettini. Muovendo le loro foglie gli insettini prendevano a volare e poi vi si riposavano sopra. Erano minuscoli, ovali e neri. Le piantine hanno cominciato a soffrire terribilmente. Ho usato un pesticida chimico per salvarle e si sono riprese, ma adesso non le posso più usare per cucinare. La domanda è: come posso prepararmi affinchè questo non accada di nuovo la prossima estate? Devo cambiare la terra in tutti i vasi e buttarla via? Grazie mille

(Elena Riva)

Risposta

Pidocchi, afidi, comunque li chiami sono un flagello per le nostre piante. Debellarli non è semplice, soprattutto su un balcone di città, dove le condizioni climatiche sono quasi sempre estreme e anche l’inquinamento gioca a nostro sfavore. Gli ‘invasori’ si annidano in colonie numerose sugli apici delle nostre piante e non vogliono più andarsene. Forniti di un apparato boccale pungente-succhiatore, prelevano linfa dai tessuti vegetali e in tal modo trasmettono le malattie.

Il mio consiglio per il futuro è questo: se gli afidi sono ancora pochi puoi toglierli manualmente usando dei guanti di lattice e lavando la parte con del sapone di Marsiglia diluito in acqua, che esercita una leggera azione insetticida. Altro ottimo repellente contro i pidocchi è il macerato di ortica, da usare anche come rimedio preventivo. Nel caso però la situazione sia ormai degenerata e i nemici siano diventati padroni del campo occorre usare le maniere forti, ovvero un prodotto a base di piretro naturale (lo trovi nei vivai o nei consorzi agrari). Questa sostanza è consentita in agricoltura biologica, ma colpisce anche gli insetti utili, quindi va usata con parsimonia e quando è veramente necessario. Attenzione a non confondersi con i piretroidi, sostanze simili al piretro, ma sintetiche, più efficaci solo perché più persistenti.

Per quanto riguarda la sostituzione delle piante, direi che per il basilico il problema non si pone, in quanto andrà ripiantato la prossima stagione, mentre per la salvia e il rosmarino, se sono piante grandi e belle, fondamentali per il tuo balcone, farei una bella potatura e lascerei passare del tempo prima di usarle di nuovo, altrimenti sostituiscile che intanto non costano molto e crescono in fretta. Spero di essere stata utile e ricorda: guarda spesso le tue piante per capire in tempo se qualcosa non va. Questa è la migliore prevenzione!

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