Buongiorno, non so se posso fare una doma sull’uso di un concime ma ci provo ugualmente, magari qualcuno mi risponde: ho preso questo concime per fragole e frutti di bosco a cessione pronta e prolungata, nelle istruzioni c’è scritto  2 somministrazioni nei mesi richiesti dalla tipologia di coltura (consigliata tra aprile e ottobre) solo che non so quando dare la prima manciata di concime e quando la seconda, cioè se non ho capito male tra aprile e ottobre devo metterlo 2 volte, ma quando? Aprile e luglio? Maggio e agosto? Non so come dividere le 2 concimate insomma, se qualcuno mi sa rispondere glie ne sarei molto grata, dovrei usarlo per le fragole, per i lamponi e per le more.  Grazie a tutti

(Serena – Milano)

Risposta

Ciao Serena, le fragole vanno concimate ad inizio stagione per aiutarle nella produzione, quindi a Milano direi verso aprile, e a fine stagione prima che la pianta vada completamente a riposo, quindi fine settembre, ottobre. Le dosi saranno scritte sulla confezione. Un saluto e a presto.

Possiedo un terreno sassoso come fare per piantare carote e patate.

grazie

(Maria Antonietta – Treviso)

Risposta

Ciao Maria Antonietta, c’è solo un modo per piantare carote e patate in un terreno sassoso: togliere i sassi. Questo significa che tu devi fare uno scasso preventivo sul tuo terreno, cercando di asportare più sassi possibili. Gli ortaggi da radice non amano trovare ostacoli sulla loro strada, quindi devi fare in modo che ne incontrino meno possibile, tutto qui…

Per quanto riguarda le carote il problema è più facile da superare, perché puoi scegliere delle varietà più piccole, le cui radici scendono meno in profondità e, togliere i sassi in superficie, è sicuramente più facile.

E se non vuoi ripulire il terreno, fai delle aiuole rialzate e riporta nuovo terra. Ciao e buon orto!

Vorrei qualche consiglio riguardante la potatura di alcune piante: limone, ciliegio, albicocca e clementino. Grazie di tutto. Ve lo chiedo perchè ho un giardino, ma non capisco niente di giardinaggio e spero di imparare attraverso di voi, piano, piano. Grazie di nuovo

( Giuseppe )

Risposta

Giuseppe grazie per la fiducia che hai in noi e, anche se imparare a potare limoni, ciliegi, albicocchi e clementine attraverso un blog, è cosa ardua, proveremo comunque a darti dei suggerimenti utili, anche se generici, che sono sempre alla base di una buona potatura.

Per prima cosa una buona potatura rispetta sempre la forma naturale di una pianta (evitiamo in questa fase le potature particolari: a spalliera, a piramide, ecc), perché una pianta ben formata oltre che bella da vedersi porta sempre anche molti frutti. Prima di mettere mano alle cesoie dobbiamo pensare che la parte interna di ogni albero necessita di luce e di aria: i raggi di sole dovranno penetrare nella chioma e  l’aria dovrà circolare ovunque. Inoltre, soprattutto inizialmente, dovremo cercare di individuare le branche principali che, partendo dal tronco, costituiranno l’impalcatura principale del nostro albero (in genere non meno di tre).

Con questo in mente cercheremo di dare al nostro albero una forma armoniosa e simmetrica. Come?

1. Tagliando i rami secchi, rotti e quelli più deboli.

2. Eliminando quelli orientati verso l’interno e i ricacci verticali, quelli che vanno ad incrociarsi con altri rami, quelli che crescono paralleli e troppo ravvicinati.

3. Abbasseremo i rami troppo alti (perché poi i frutti dovremo pure raccoglierli) e scorceremo quelli laterali divenuti troppo lunghi.

4. Cerchiamo di fare in modo che la parte sinistra assomigli nella forma alla parte destra del nostro albero.

Come si effettuano i tagli? Se vogliamo seguire la logica della potatura naturale, non dovremo mai tagliare i rami a metà, ma sempre vicino alla biforcazione con altri rami. Il taglio dovrà essere netto e leggermente inclinato, e dovrà sporgere di pochissimo, in modo da non lasciare monconi (vedi foto). Per quanto riguarda i rami piccoli effettuiamo sempre il taglio sopra ad una gemma. Per capire cosa sia una gemma guardati questo filmato. Dai un occhio invece a questo se vuoi vedere la potatura di un albicocco, ma purtroppo niente di veramente esplicativo.

Anche se siamo lontani dall’avere esaurito un argomento così importante, speriamo di averti almeno trasmesso dei piccoli suggerimenti su cui iniziare a riflettere, prima di passare all’azione. Per il momento considerali universali, per tutti gli alberi di cui mi hai parlato, ma proverò via via, anche sul blog, a dare spiegazioni più dettagliate. Un altro suggerimento è trovare qualche conoscente capace di guidarti almeno per la prima volta. Ma attenzione a quei personaggi che dicono ‘ci penso io, so tutto io’ e poi improvvisano, sapendone meno di te.

Tranquillo tutto si può imparare e buon divertimento!

Ho letto con molto interesse l’articolo “come coltivare la patata sul balcone”. Ma la mia curiosità è stata catturata soprattutto dal vaso/sacco mostrato nella foto adiacente. Di che materiale è fatto? Si trovano in commercio gia formati?

Attendo una vostra risposta.

Grazie per la disponibilità e per i preziosi consigli. Distinti saluti,

Marco De Cesare

Risposta

Ciao Marco, in effetti anch’io trovo molto belli questi sacchi, sono contenitori in eco tessuto, i primi che ho visto sono di BacSac una ditta francese, ma non so dirti se sono stati i primi a metterli in commercio, ma adesso immagino che li produrrà anche qualcun altro, questo per esempio è un altro link per l’orto nel sacco. Ma se hai qualcuno in grado di cucirli, secondo me, nei consorzi agrari puoi trovare anche del materiale simile, magari da utilizzare in doppio strato. Insomma le soluzioni come sempre sono molteplici. Saluti!

Salve, ho un orto nel sud della Sardegna, vorrei sapere se usare la paglia per pacciamare l’orto sia utile, sia d’estate che d’inverno; non si crea marciume e annidamento di insetti? Grazie

( Luisa )

Risposta

Ciao Luisa, la paglia è forse il miglior pacciamante per l’orto. Se vuoi conoscerne i vantaggi leggi questo articolo sulla pacciamatura organica. Non devi temere gli insetti che vedi sotto la paglia perché spesso sono insetti utili alla decomposizione del materiale organico: la paglia impiega poco tempo a marcire e a diventare essa stessa compost.

Non esagerare però con lo spessore dello strato di paglia: 10 cm saranno sufficienti! D’inverno la paglia protegge le radici dal gelo e in estate mantiene umido il terreno ed è molto utile in alcune colture, per esempio evita che le foglie del pomodoro tocchino terra con il rischio di contrarre malattie fungine.

Buon orto!

Come posso delimitare la parcella del mio orto e con quale materiale?

(Maurizio)

Risposta

Ciao Maurizio, anche Maria mi ha appena fatto la tua stessa domanda. Per cui ti giro la risposta che ho dato a lei, sperando che possa esserti utile.

Per chiudere le parcelle si possono utilizzare i materiali più svariati. Per prima cosa ti consiglio di leggere l’articolo sull’orto a prode rialzate,  dopodiché dai sfogo alla tua fantasia. La cosa più semplice sono i piccoli tronchi di albero (come quelli della foto), ma anche un mezzo tronco appoggiato sul terreno può essere sufficiente. Altrettanto facili da utilizzare sono le assi in legno spesse e robuste conficcate in parte nel terreno, ma per irrobustirne la tenuta puoi usare dei tondini in ferro, come quelli che si usano in edilizia tagliati a misura delle assi, come fossero dei grossi picchetti. Oppure se le aiuole non sono troppo grandi le puoi racchiudere con delle fasce di zinco. Per le parcelle più piccole si possono utilizzare delle piccole fasce in vimini intrecciato, ma queste sono più difficili da reperire e anche un po’ più costose. In alternativa si possono usare dei mattoni o delle ‘mezzane’ (mattonelle in cotto) messe in verticale anch’esse infilate in parte nel terreno, oppure delle pietre.

Ma le parcelle possono essere chiuse anche con delle piante: piccole siepi di lavanda, santolina, bosso, ligustro o qualsiasi pianta piccola, facile da potare e tenere in forma.

Cara Nara, ho ereditato 2 piante di lavanda che io trovo bellissime ma che tutti (della mia famiglia) criticano perchè, come dici tu, sono andate a legno. Infatti hanno i gambi alti e spogli fino a 40-50 cm e poi esplodono in un cespuglio verde/grigio ch’è uno spettacolo. Pensi sia possibile, potandole drasticamente (ma in che periodo) basse basse dal terreno, che ricaccino rigogliose come lo sono ora?

Se non sono sicura della loro “rinascita” però non voglio rischiare di perderle. Grazie per la risposta

(Mariuccia – Trana-To)

Risposta

Ciao Mariuccia, che piacere leggerti, mi fa piacere sentirti indaffarata dietro al tuo orto-giardino e grazie alla tua passione sono sicura che sarà splendido, nonostante i capricci del tempo. Quanto alla tua lavanda se andrai a tagliare troppo in basso sul legno non rigenererà più, quindi potala come indicato nell’articolo sulla lavanda, ma non di più, altrimenti rischi di perderla. Sai come si dice in questi casi? ‘Ormai è scappata’, quindi tienila così finché ti fa piacere, nel frattempo prepara nuove piante, così quando dovrai privarti delle vecchie non ne sentirai troppo la mancanza. Un caro saluto e a presto!

Da oltre un anno sono pensionato e quasi in concomitanza sono andato a vivere in una casa circondata da alcune piante di ulivo e dove ho creato un piccolo orto. Devo riconoscere che il contatto con la terra cambia la qualità di vita, ma è anche vero che la cura che ti chiede è un impegno serio e solo con la passione non avverti l’affaticamento. Ovviamente questo commento viene da chi prima si occupava di altro. Un detto delle mie parti recita: l’ortu vo (vuole) l’omu mortu; nel senso che devi dedicargli molto tempo.

Volevo sapere da voi se la semina e le altre attività dell’orto devono tener conto delle fasi lunari come sostengono i contadini anziani.

( Giancarlo )

Risposta

Ciao Giancarlo, sulla luna i pareri sono molti e controversi. Ci sono gli scettici che non credono minimamente all’influenza della luna e non sanno neppure cosa sia un calendario lunare e quelli che senza sapere in quale fase sia la luna non si tagliano neppure i capelli.

Per quanto mi riguarda credo che la luna influenzi la vita della terra e dell’uomo (le maree ne sono la dimostrazione) e quindi anche quella delle piante. Sono cresciuta con Frate Indovino appeso alla parete e con mia nonna (prima) e mia madre (dopo) che lo consultavano continuamente ed io non posso certo rompere una tradizione atavica!

Quando mi è possibile controllo la luna per seminare, trapiantare, tagliare il prato, etc, ma ogni tanto per fare conciliare il tempo che ho a disposizione, con il tempo meteorologico o con altre questioni pratiche, mi succede di mancare per un giorno la giusta congiuntura astrale e, pur dispiacendomene, la notte dormo lo stesso.

Non nego che sono molto affascinata dalle teorie della ricercatrice Maria Thun, per cui la luna nel suo percorso attraverso le dodici costellazioni dello zodiaco influenza a turno le varie parti della pianta: radici, foglie, stelo, frutto e fiore e che per questo sarebbe necessario guardare oltre alla luna anche ai trigoni zodiacali, ma personalmente fino adesso non ho avuto la pazienza e il tempo di approfondire l’argomento.

Quindi pur credendo fermamente che la luna governi la vita delle piante, assieme al sole, alla pioggia, al vento, al gelo, alla terra, etc. mi limito a controllare le fasi lunari, ma sono lontana dal fare la carta del cielo per piantare un ravanello.

Abito a Reggio Emilia, ma sono di Napoli, ed ho la passione per le ‘cose fatte in casa’, adesso che la mia casa ha un bel giardino penso di poterle finalmente fare. L’unico problema é la terra argillosa. Cosa posso mettere in questo tipo di terreno? Qual é il periodo più indicato per piantare gli alberi di agrumi, pomodori e verdure in genere?

(Anna – Reggio Emilia)

Risposta

Ciao Anna, se il tuo terreno è veramente troppo argilloso nessuna coltura può viverci bene, perché i ristagni d’acqua possono essere letali. In questo caso dovresti ammendarlo, ovvero migliorarlo aggiungendo elementi di cui è carente: sabbia e torba. La sabbia (di diversa granulosità) contribuisce a formare quello che in gergo si dice ‘lo scheletro ‘ del terreno e la torba lo arricchisce di sostanza organica. Se hai fatto fare un analisi del terreno avrebbero dovuto darti anche le giuste quantità di ammendanti, in caso contrario aggiungi una carriola di sabbia per ogni parcella (circa 3 mq) e altrettanta torba (questa però costa). Ti consiglio di affidarti al tuo buon senso e giudicare ad occhio quando la terra della tua aiuola ha acquisito una consistenza diversa: più leggera, né troppo appiccicosa né troppo sgretolata. Logicamente una concimazione con dello stallatico maturo di può essere di aiuto. A questo punto puoi piantare quello che vuoi.

Se invece è accettabilmente argilloso e non vuoi ammendarlo ti consiglio, quando pianti degli agrumi, di mettere sul fondo della buca del ghiaione e dello stallatico maturo per aumentare il drenaggio e fertilizzarlo. Quanto agli ortaggi scegli quelli che hanno maggiore esigenze idriche: fagioli, pomodori, melanzane, meloni, cocomeri, zucche e insalate. Stop invece agli ortaggi a radice perché potrebbero essere sottoposti a marciumi e stop alle aromatiche che detestano i ristagni idrici.

Ultimo suggerimento: prova a pensare di usare ogni tanto delle piante da sovescio, che arieggiano il terreno e aggiungono sostanza organica.

Buon orto!  🙂

Vorrei, se possibile, una tabella delle varie rotazioni. A me risulta difficile perché seguendo il metodo delle consociazioni nella semina ho mischiato un po’ tutto…fragole con cipolle-pomodori con cavoli e basilico e via dicendo, quindi da dove ricominciare per mettere un po’ di ordine? Ciao e grazie Renzo

(Renzo – Capranica)

Risposta

Caro Renzo, le rotazioni sono molto importanti per rispettare la fertilità di un terreno, quindi molto volentieri ti darò qualche suggerimento.

Un esempio di rotazione quadriennale partendo da un terreno ben lavorato e concimato potrebbe essere questa:

 

PRIMO ANNO – ORTAGGI MOLTO ESIGENTI (solitamente tutti gli ortaggi da frutto): carciofo, pomodoro, zucca e zucchina, cetriolo, melanzana, peperoni, fragole, ma anche patate, cavoli, cardi, ecc…)

SECONDO ANNO – ORTAGGI MEDIAMENTE ESIGENTI: barbabietola, asparago, aglio, cipolle, porro, finocchio.

TERZO ANNO – ORTAGGI POCO ESIGENTI: carote, aromatiche, prezzemolo, spinacio, bietole, cicorie, lattughe, rucola.

QUARTO ANNO – CONCIMAZIONE VERDE O LEGUMINOSE: per concimazione verde s’intendono le cosiddette piante da sovescio, di cui molto spesso fanno parte proprio le leguminose: fagiolo, cece, cicerchia, lenticchia, fava, lupino, pisello, fagiolino. Queste ultime arricchiscono il terreno e lo preparano nuovamente ad accogliere ortaggi più affamati ed esigenti.

Naturalmente dovrai dividere il tuo orto in quattro zone e destinare ciascuna zona alla coltivazione di ortaggi appartenenti alle diverse categorie sopra delineate. Vale a dire: in una seminerai gli ortaggi esigenti, in un’altra quelli mediamente esigenti, in un’altra ancora quelli poco esigenti e nell’ultima le leguminose, per poi l’anno successivo proseguire come consigliato.

Se invece ti è più congeniale una rotazione triennale non avrai che da unire gli ortaggi mediamente esigenti a quelli poco esigenti e suddividere il tuo orto in tre zone.

Altri due criteri che puoi utilizzare per fare la tua rotazione sono:

le famiglie di appartenenza degli ortaggi

la parte della pianta che consumiamo (foglie, frutti, radice, ecc.)

Ma per questi criteri leggiti il post che ho già scritto sulla rotazione degli ortaggi.

Spero di essere stata chiara, ma tornerò comunque sull’argomento con altri suggerimenti…Ciao e buon orto!

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