Pacciamare, pacciamare e pacciamare. Sia in estate che in inverno può essere di grande aiuto all’orto. Tante volte abbiamo parlato e consigliato la pacciamatura, ma senza spiegare bene i motivi del suo impiego e come eseguirla.

La pacciamatura trattiene l’umidità, evita il formarsi della crosta superficiale, protegge il terreno dall’erosione, modifica la temperatura del suolo, scoraggia la crescita delle malerbe, diminuisce la diffusione di alcune malattie e a seconda del materiale che utilizziamo (certamente non gli orribili teli di plastica nera) è anche bella da vedersi.

La pacciamatura, soprattutto quella organica, è utile in ogni stagione. In estate impedirà al terreno terreno di scaldarsi troppo e quindi all’acqua di evaporare in fretta. In Inverno, al contrario, la copertura manterrà il terreno più caldo ed impedirà al gelo di avvicinarsi troppo alle radici.

Inoltre sotto lo strato pacciamante i semi delle infestanti faticheranno a germogliare e se lo faranno saranno più deboli e facili da togliere.  Ed infine quando con il tempo il pacciame si degraderà  aggiungerà sostanza nutritiva al terreno e ne migliorerà la struttura.

Può essere sufficiente uno strato di 5-10 cm di materiale pacciamante, distribuito in modo uniforme sotto gli ortaggi, ma in estate potrebbe essere necessario aggiungerne un poco, perché il caldo ne favorisce il degrado.

Come pacciame organico possiamo utlizzare: erba sfalciata (attenzione che non vi siano semi di piante infestanti), paglia, compost, foglie, cortecce frantumate, gusci di nocciole, torba, trucioli di legno, cartone, lapillo….. e se ve ne vengono in mente altri scrivetemi…

foto di Powerhouse Museum da flickr

18 commenti
  1. yordan 47
    yordan 47 dice:

    Ciao!

    Scusa la domanda forse troppo banale, dopo la raccolta di una coltura con terreno pacciamato nel momento in cui devo girare la terra , giro tutto insieme o devo spostare la pacciamatura e girare ?????

    Grazie, ma sono un giovane neo contadino con poca esperienza! 🙂

    (Yordan)

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    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao

      Nessuan domanda è banale fino a quando poi si viene a saperne la risposta.
      La tua pacciamatura immagino sia fatta con la paglia, in quel caso io ti consiglio di
      toglere quella paglia buona superficiale e riutilizzarla per pacciamare la nuova coltura e poi lavora pure la terra che immagazzinerà invece
      la paglia parzialmente decomposta, altrimenti se il materiale pacciamante è di altra natura aggiornami che io ti riaggiornerò di conseguenza.
      Benvenuto neo contadino!

      Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Mimmo, mi dispiace che in questa sede (ovvero nei commenti) non possa caricare foto, altrimenti le pubblicherei volentieri. Per ovviare a questo problema puoi cercare su google: pacciamatura con cartoni, e tra le immagini pubblicate vedrai qualche esempio.
      Nel frattempo ti spiego come si fa: si prendono delle scatole di cartone e si aprono, come se fossero dei tappeti, e le stendiamo intorno alle piante, ritagliandole se necessario per fare uscire la piantina. Fatto! Il cartone steso sul terreno servirà a bloccare la crescita delle malerbe. Lo spettacolo non è bellissimo, ma è di facile attuazione e piuttosto pratico, e quando il cartone si bagna si schiaccia ancora di più al suolo.

      Rispondi
  2. mimmo
    mimmo dice:

    Quest’anno 64 piante di pomodori colpiti dalla peronospera .  Ho buttato tutti i pomodori  non salvandone uno .

    Nella mia zona, alto pesarese al confine con l’Umbria, anche se il fenomeno e’ stato generale .

    Cosa fare per prevenire  la malattia il prossimo anno???

    Grazie!!! Sono da alcuni anno appassionato di agricoltura e ci terrei molto ad avere una risposta

    veramente  utile.

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Mimmo, è il caso di dire “mal comune mezzo gaudio”! La peronospora quest’anno non ha risparmiato nessuno, il caldo umido, le piogge continue non hanno dato tregua ai pomodori. Per prevenirla: decotto di equiseto, pacciamatura e niente acqua sulle foglie in sede di annaffiatura. E quando la stagione non ci aiuta, come quest’anno, purtroppo non c’è che da utilizzare il rame, in modo piuttosto frequente! Comunque per avere qualche dettaglio in più ti invito a leggere il post su come prevenire e combattere la peronospora che avevamo scritto tempo fa.
      Un saluto e Buon Orto!

      Rispondi
  3. Marco
    Marco dice:

    Salve,
    volevo chiedere se, pacciamare con gli aghi di pino potrebbe essere un buon metodo; dovrebbero essere facili da raccogliere e poi in città la paglia è piuttosto difficile da procurare!
    Grazie
    (Marco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      hai ragione, la paglia non si trova più in città…ma neanche quasi più in campagna, il motivo è semplice, nessuno coltiva più il grano come un tempo e quindi poca paglia a disposizione, per pacciamare poi è un ottimo materiale perchè conferisce al terreno tanta sofficità, quando disgregandosi ne entra a far parte!
      Gli aghi di pino invece, anche se ne hai a disposizione tanti, non ti consiglierei di utlizzarli, specialmente per il terreno dl tuo orto, in quanto conferiscono alla terra una reazione troppo acida da rallentare di molto o interdire del tutto la crescita delle tue piante…per esempio guarda come cresce stenta l’erba sotto la copertura dei pini, sotto cioè la loro influenza.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  4. Pierpaolo Donno
    Pierpaolo Donno dice:

    Buongiorno Nara,
    sono un appassionato di agricoltura (biologica) con poca esperienza e sto iniziando a piantare un orto seguendo il metodo della pacciamatura. Ho acquistato un biotelo microforato composto da materiale derivato dall’amido di mais completamente biodegradabile. Ora, visto il periodo in cui siamo, la mia preoccupazione riguarda la probabilità di avere un “effetto serra” a causa del biotelo, diventando controproducente per le colture stesse.
    La mia preoccupazione è fondata?
    Grazie
    (Pierpaolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pierpaolo,
      benvenuto nel sito in-orto!
      La pacciamatura è un sistema di coltivazione che ha praticamente solo vantaggi: 1-riduzione delle erbe infestanti, 2-mantenimento dell’umidità al terreno 3 – riduzione del compattamento della terra dovuto all’azione della pioggia battente 4-apporto di sostanza organica ammendante al terreno nel caso in cui il materiale pacciamante sia di natura vegetale come paglia ecc. ecc. Nel caso dell’utilizzo dei film di mater – bi non credo ci siano svantaggi dal punto di vista dell’effetto serra, in quanto tu posizionerai il telo in terra alla base delle piante, senza coprire la parte ipogea – foglie e fusto. Comunque ti suggerisco sempre un’attenta osservazione di quello che accade dopo il posizionamento del telo, per renderti conto se le piante si avvantaggiano o meno del trattamento che stai riservando loro.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  5. brudido
    brudido dice:

    Salve sono nuovo del forum,
    leggevo sulla pacciamatura il commento degli aghi di pino che rendono acido il terreno.
    Visto che ho piantato mirtilli e lamponi mi sembra che queste piante richiedono terreno acido, per questo la mia domanda è: posso mettere a loro del terriccio fatto con aghi di pino e foglie di quercia?
    Saluti.
    (Bruno)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Bruno,
      grazie per aver scelto il nostro sito: in-orto!
      Certo, hai letto un’informazione giusta; se tu hai prodotto un buon terriccio con gli aghi di pino – molto acidi e resinosi – e foglie di quercia – acidità inferiore rispetto agli aghi – ti suggerisco di mescolarlo bene alla terra che hai a disposizione e poi eseguire il trapianto dei tuoi piccoli frutti.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  6. antonella
    antonella dice:

    Ciao a tutti,
    ho piantato in vaso una pianta di mirtilli (provo a vedere se riesco a farla crescere in terrazzo) e devo potare una pianta di rosmarino (è alta più di 2 metri e si è allargata troppo), posso usare i rami tagliati per la pacciamatura?
    Grazie per la risposta.
    (Antonella)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonella,
      la tua fantasia è veramente artistica, brava, ottima idea!
      Invece di gettare le potature di rosmarino fai bene ad adagiarle, tipo una coperta aromatica, alla base del tuo mirtillo.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  7. Giovanni
    Giovanni dice:

    Salve,
    per pacciamare (anche piante da giardino) a volte uso i gusci delle noci, mandorle e tutta quella frutta fresca che si consuma regolarmente a tavola. Naturalmente, prima di utilizzare i gusci, li metto dentro un canovaccio e con un martello li schiaccio per farli diventare più piccoli, in modo che lo strato pacciamante sia il più uniforme possibile nel vaso.
    Spero sia stato d’aiuto per altri.
    A presto.
    (Giovanni)

    Rispondi
  8. stefano
    stefano dice:

    Ciao a tutti.
    Usando l’erba tagliata per pacciamare, c’è rischio che le piante prendano delle malattie a causa dell’eccessiva umidità?
    L’erba la devo mettere tutto intorno al fusto delle piante o è meglio tenersi distanti? In quel caso le eventuali erbacce che crescono vicino è meglio lasciarle?
    Grazie.
    (Stefano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Stefano,
      per pacciamare è bene usare erba che sia stata seccata al sole, in questo modo si diminuisce la possibilità che fermenti e che con il calore prodotto e sostanze di trasformazione relative possano “bruciare” le piante che stai proteggendo.
      L’erba la puoi accostare anche al fusto della pianta, senza problemi, togliendo comunque le erbe infestanti che eventualmente ricrescono però.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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