Come posso delimitare la parcella del mio orto e con quale materiale?
(Maurizio)
Risposta

Ciao Maurizio, anche Maria mi ha appena fatto la tua stessa domanda. Per cui ti giro la risposta che ho dato a lei, sperando che possa esserti utile.
Per chiudere le parcelle si possono utilizzare i materiali più svariati. Per prima cosa ti consiglio di leggere l’articolo sull’orto a prode rialzate, dopodiché dai sfogo alla tua fantasia. La cosa più semplice sono i piccoli tronchi di albero (come quelli della foto), ma anche un mezzo tronco appoggiato sul terreno può essere sufficiente. Altrettanto facili da utilizzare sono le assi in legno spesse e robuste conficcate in parte nel terreno, ma per irrobustirne la tenuta puoi usare dei tondini in ferro, come quelli che si usano in edilizia tagliati a misura delle assi, come fossero dei grossi picchetti. Oppure se le aiuole non sono troppo grandi le puoi racchiudere con delle fasce di zinco. Per le parcelle più piccole si possono utilizzare delle piccole fasce in vimini intrecciato, ma queste sono più difficili da reperire e anche un po’ più costose. In alternativa si possono usare dei mattoni o delle ‘mezzane’ (mattonelle in cotto) messe in verticale anch’esse infilate in parte nel terreno, oppure delle pietre.
Ma le parcelle possono essere chiuse anche con delle piante: piccole siepi di lavanda, santolina, bosso, ligustro o qualsiasi pianta piccola, facile da potare e tenere in forma.

Nel mio andare per orti vedo che l’uso delle prode rialzate è diffusissimo. Cosa sono le prode rialzate? Sono tutte quelle aiuole o quelle parcelle la cui terra è più alta del livello del suolo.
In Toscana le fave (Vicia faba) si mangiano appena colte, crude con il formaggio. ‘Pecorino e baccelli’ (perché così si chiamano le fave sulle rive dell’Arno) sono una vera prelibatezza per dare il benvenuto alla bella stagione.
Come si disegna un orto? Mi ha chiesto Renzo di recente. Bene vediamo di dargli una risposta soddisfacente in poco spazio. Tanto per iniziare rileggiamo l’articolo già pubblicato su
‘Fabam vitellianam’ non è una formula magica, ma una ricetta dell’antica Roma: crema di fave alla vitello, che potete provare a fare grazie alle indicazioni che troverete sulle ricette del mese. Ma se volessimo un piatto un po’ più attuale che piaccia tanto ai bambini, proviamo con le ‘Sfoglie fantasia’.
Ecco qualche altro consiglio su come e perché guardare alla luna nell’orto. Abbiamo già visto come 
