Mi chiamo Gabriele, abito a Brescia e provengo da una famiglia di agricoltori. Quest’anno, alcune piante di pomodori stanno raggiungendo l’altezza di 2 metri, ma hanno solo una decina di pomodori. Inoltre le piante di cornetti hanno tante foglie e pochi cornetti. Le piante di zucchine hanno foglie lunghe quasi un metro e poche zucchine.

Quale è la concimazione esatta per avere poche foglie e tanti frutti, come vedo in altri orti ? Azoto, fosforo, potassio, si diceva una volta. Forse non ho dato potassio? Se il mio orto necessita solo di potassio, dove lo posso trovare? Anni addietro si dava alla pianta di granoturco la ” Potassa ” oggi si usa l’urea, posso darne anch’io un pò? Al mio orto non ho mai dato sterco di gallina. Quest’anno ho invece dato del concime che regala il mio comune, frutto della macinazione dei rifiuti della cucina.

Grazie di una vostra gentile risposta.

( Gabriele – Brescia)

Risposta

Ciao Gabriele, evidentemente le tue piante hanno avuto troppo azoto, quindi fermo con l’urea! Talvolta concimare troppo non porta i vantaggi sperati! Il potassio (la cenere di legna ne contiene molto) è vero che potrebbe aiutare la produzione, ma nel tuo caso credo che sia necessario sospendere le concimazioni, cimare i pomodori (abbassali e portali ad un metro e settanta circa) e annaffiare il tuo orto con regolarità: in questo momento l’acqua non deve assolutamente mancare!

Il concime che il ti ha fornito il comune immagino sia del compost organico e quindi va benissimo per arricchire il terreno.  Dopodiché sarà sufficiente dello stallatico maturo al momento della semina o del trapianto per fare produrre le tue piante senza problemi a meno di patologie particolari (funghi, ecc.). Infine la pollina, contiene molto azoto, cosa di cui il tuo orto non ha bisogno in questo momento, per cui fermo anche con quella! Un saluto e buon orto!

Sono un’appassionata della terra e dei suoi prodotti. Impiegata part-time riesco a conciliare il lavoro ed i miei hobby, e l’orto è uno di questi.

Quest’anno ho messo una parte di orto a riposo e ho seminato i primi di giugno la soia per il sovescio …e dunque azotare il terreno

Ora mi chiedo qual’è il momento giusto per effettuare il sovescio? Devo aspettare che fiorisca o devo agire prima della fioritura? Grazie.

( Antonella )

Risposta

Ciao Antonella, in genere il momento più adatto per il sovescio coincide con la fioritura, ma per le leguminose, come ho già scritto in un mio post precedente riguardante le modalità di sovescio, è giusto farlo pochissimo prima per evitare che una parte dell’azoto venga sfruttato per portare a maturazione il seme.

Ma la tua domanda mi ha spinto ad approfondire l’argomento ed ho chiesto ad amici orticoltori un loro parere. Le risposte sono state varie, ma tutte concordavano sul fatto che è bene farlo all’inizio della formazione dei baccelli, confermando l’importanza che la pianta non porti il seme a maturazione. Un saluto e a presto

Mi chiamo Ada vivo vicino a Torino. Ho un piccolissimo orto solo da quest’anno, non ho esperienza e infatti….

Perche’ le zucchine appassiscono prima di essere raccolte, ancora molto piccole? Cosa c’è che non va? Grazie

( Ada – Torino )

Risposta

Cara Ada, se alcune zucchine appassiscono (vale a dire due o tre) è abbastanza normale, soprattutto se la pianta produce molto. Se invece tutte le zucchine ingialliscono e appassiscono il problema potrebbe essere la mancanza di calcio.

Prima però di andare in un consorzio agrario a procurarti della calce volevo farti una domanda: al momento dell’impianto hai provveduto ad arricchire il terreno con dello stallatico maturo o comunque con della sostanza organica,   le tue zucchine hanno acqua a sufficienza (in questo periodo ne vogliono  molta) ? Nel tuo caso meglio annaffiare con meno frequenza ma più a lungo. Se hai eseguito correttamente i consigli appena detti e non vedi altre patologie sulle foglie e sui fusti, il calcio potrebbe essere la soluzione: dosi e diluizioni te li darà il rivenditore una volta che avrai spiegato il tuo problema…Ciao e a presto

Mi chiamo Giuseppe abito a Palermo e ho iniziato ad interessarmi della coltivazione di un orto nella periferia della città di circa 1000mq per uso personale.

Leggendo i consigli dati da voi e scritti nella varie bustine di sementi, circa il momento della semina dei meloni ho qualche perplessità. Da noi è infatti impensabile seminare i meloni nel mese di maggio e tutti gli addetti ai lavori della zona lo confermano.

Pertanto gradirei se possibile avere un riferimento di massima per capire quando seminare o trapiantare le piantine del melone. Grazie anticipatamente per la vostra risposta e cordialità. CG

( Giuseppe – Palermo )

Risposta

Salve Giuseppe, partiamo dalla cosa più importante: i meloni non sopportano le  temperature troppo basse, quindi se il termometro scende sotto i 15° (nel post ho messo di 18° per non rischiare !) non cresce bene.

Basandoti su questo dato puoi decidere quando effettuare la semina: puoi farla in semenzaio a febbraio o a marzo e poi trapiantare le giovani piante a aprile o a maggio. Questo nella maggior parte d’Italia, ma a Palermo il clima è mite e forse puoi tranquillamente anticipare tutto di un mese, non credo che a marzo le temperature scenderanno sotto i 15°! Questo però lo sai meglio tu di me.

Se non ti piace usare i semenzai e vuoi effettuare la semina in piena terra, vale esattamente lo stesso discorso: se a marzo le temperature sono miti, come il melone richiede, puoi seminare nell’orto già in questo periodo.

Spero di essere riuscita a chiarirti le idee. Ciao e salutami Palermo!

Ciao, sono un provetto giardiniere/contadino. Sto cercando, da poco tempo, di capire qualche cosa degli alberi da frutto.

Ho la fortuna di avere un giardino dove ho piantato qualche albero da frutto, tra cui un Kaki. Da circa venti giorni ho notato che le foglie del Kaki sono appassite. L’ho concimato e annaffiato tutte le sere. Cosa può essergli successo?

Grazie

( Luigi – Roma )

Risposta

Sono molte le cause per cui le foglie di un kaki possono appassire. Non potendolo vedere possiamo provare a individuarle insieme: la prima causa è la scarsità di acqua, lascia il tubo dell’acqua a lungo alla base della pianta, in modo che la terra possa assorbirla in profondità, se la bagni tutte le sere in superficie può non essere sufficiente. La seconda causa è la posizione troppo assolata, ma soprattutto troppo calda e poco ventilata, magari è a ridosso di un muro esposto a sud…Terzo motivo troppo concime: l’eccesso di fertilizzante inibisce la capacità della pianta di rifornirsi di acqua. Quanti anni ha la tua pianta? Hai scavato una buca adeguata?

Insomma osserva bene il terreno, la posizione e che le foglie siano prive di qualsiasi parassita. Un saluto e se hai bisogno sono ancora qua…

Sono un pensionato, mi dedico a coltivare ortaggi in piccoli spazi, aiuole larghe 50cm, tra rose ed altre piante ornamentali. Vivo a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, dove il tempo è prevalentemente mite. E’ una città esposta al mare, di arte e cultura, pesca e…immigrazione e molta emigrazione giovanile.

Il mio quesito è il seguente: ho piantato dei fagioli rampicanti vicino a pomodori, melenzane, zucchine. Come mi devo regolare per l’irrigazione? Per alcuni giorni ho irrigato quasi giornalmente, ma adesso che le piante sono abbastanza alte e si vedono i primi pomodori ed i fiori degli altri ortaggi, sto pensando di irrigare un giorno sì ed uno no, mentre quando non irrigo eseguo un leggera sarchiatura.

Come esperimento ho tagliato le foglie più basse dei pomodori, delle melenzane e delle zucchine, poi ho cimato alcuni pomodori, mentre le zucchine, che avevano iniziato a produrre, poi si sono fermate, pur continuando a far nascere fiori. Vorrei sapere infine quando cimare le zucchine lunghe siciliane le cui foglie vengono chiamate tenerume e fatte anche a minestra.

Cordiali saluti

( Vincenzo – Mazara del Vallo )

Risposta

Ciao Vincenzo, immagino che a Mazara del Vallo tutto maturi in anticipo e gli ortaggi pieni di sole siano buoni e saporiti (ma cosa vuol dire che è una città di immigrazione e emigrazione al tempo stesso?). Proprio perché il caldo dalle tue parti non manca mai, annaffierei gli ortaggi tutti i giorni, soprattutto i pomodori, che altrimenti si spaccano. La sarchiatura puoi farla anche ogni tre o quattro giorni, intanto non credo che le erbacce con te avranno vita facile! Mi sembri uno molto attivo e il tuo orto deve essere curatissimo! Hai fatto bene a tagliare le foglie più basse dei pomodori, perché se toccano a terra possono marcire e portare alla pianta la peronospora. Lo stesso discorso può essere utile anche per le melanzane, ma solo se sono veramente molto basse, mentre non l’ho mai fatto per le zucchine.

Quanto alla cimatura delle zucchine è una tecnica che alcuni praticano sulle zucchine rampicanti, si effettua sui tralci laterali quando questi presentano una lunghezza superiore ai 50 cm, proprio per favorire la formazione di fusti portatori di frutti. E’ stato un piacere conoscerti, tanti saluti e buon orto.

Il mio pesco ha prodotto i frutti, tenga presente che non faccio nessun trattamento, noto ora che le punte dei rami sono rovinati come arricciati, poi ingialliti non vedo afidi, ho fasciato il tronco con del feltro, per evitare le formiche i frutti sono integri, potreste darmi un consiglio, magari vi invierò delle foto se ne avrete bisogno e per essere più chiara.

( Maria – Gallipoli )

Risposta

Ciao Maria, potrebbero essere molte le cause della malattia del tuo pesco. Le prime che mi vengono in mente sono il ragnetto rosso (organismi piccolissimi da notare, quasi dei puntini) e il corineo. Il ragnetto rosso danneggia soprattutto le foglie e si combatte con un trattamento di zolfo in polvere. Il corineo è un fungo che colpisce le foglie e il tronco,  con macchie che coprono e bucano le foglie, e si combatte con trattamenti a base di poltiglia bordolese prima in novembre e poi in primavera. Leggi la risposta che scrissi ad Antonio tempo fa su come mantenere un albero da frutto sano e produttivo. Buona l’idea del feltro…funziona? Se sì, potrebbe essere un’idea da suggerire a tutti! Un saluto e a presto

Vivo a Roma, e ho un piccolo orto dove trascorro il mio tempo libero (lavoro, scuola, casa, famiglia permettendo!!!).

Comunque tutti insieme ci divertiamo e ci appassiona molto lavorare nell’orto.

Ieri abbiamo dato il macerato di ortica sulle piante di pomodori, zucchine e melanzane senza diluirlo dopo averlo fatto macerare per 24 ore, ora ho letto che andava cmq diluito invece in un libro avevo letto di no. Che succede ora? Sono preoccuppata, potrebbe danneggiare le piante? Posso fare qualcosa??

( Patrizia – Roma )

Risposta

Il macerato di ortica è un ottimo antiparassitario se usato in modo preventivo sull’apparato fogliare delle piante… ma diluito!! Puro si utilizza per accelerare la macerazione del compost o come erbicida, perché attacca la parete fogliare delle piante. Però ho letto che tu hai fatto macerare l’ortica solo 24 ore (che è veramente poco) quindi immagino che non abbia avuto il tempo necessario per la fermentazione e quindi per la corretta preparazione. Insomma credo che fortunatamente, in questo caso, gli errori sono stati due, ed il primo ha riparato il secondo.

Comunque è sempre un rimedio naturale, niente di chimico e di letale! Ma non scordarti di farmi avere notizie sugli sviluppi.  Buon orto e buon divertimento!

P.S: e leggiti questo post la prossima volta che decidi di preparare il macerato di ortica

Buongiorno, ho un orto sul terrazzo e il mio problema sono dei pomodorini nati spontaneamente nella vasca dove erano stati seminati lo scorso anno. Proprio dai pomodori lasciati sulla terra quest’anno sono nate delle nuove piantine, ormai già grandicelle (15cm circa) e con qualche fiore qua e là, ma si sono riempite di piccoli animaletti neri, non so se sono pidocchetti o qualcos’altro, ma secondo voi sono pericolosi per il frutto? Come li elimino? Aiuto! Grazie

( Rita )

Risposta

Ciao Rita, senza vederli, non è facile capire quanto siano pericolosi, osservali e guarda se sono afidi alati che non colonizzano la pianta o se sono afidi che formano delle colonie sui fusti più teneri, sulle foglie più giovani e sugli apici della pianta. Se sono quest’ultimi dovrai cercare di eliminarli prima possibile perché deformano le foglie e impediscono una crescita corretta dell’intera pianta. Se vuoi sapere come eliminarli guarda la risposta che ho dato a Patrizia che aveva problemi di pidocchietti neri nell’orto.

In ogni caso ti consiglio di cambiare il terriccio ogni anno per evitare il diffondersi di malattie fungine, nematodi o altri insetti, derivanti dalle colture precedenti.

Fammi sapere come andrà il raccolto! Un saluto e a presto

Sono una mamma di quasi tre bambini con l’hobby dell’orto. Ma quest’anno ho l’orto pieno di “pidocchietti”: come fare x combaterli in modo “biologico”?

Grazie e saluti

( Patrizia – Cervarese S.Croce )

Risposta

Cara Patrizia, ci sono momenti in cui i pidocchietti prendono d’assalto le nostre verdure e non si possono più controllare. La prima cosa che faccio quando mi succede è quella di eliminare manualmente le parti interessate, quando questo non è più sufficiente provo con il macerato di ortica o con quello di assenzio, ambedue ottimi antiparassitari. Se non hai il tempo di prepararli ho trovato su subito.it qualcuno che vende quello di ortica. Un altro rimedio è il sapone di marsiglia (1 kg di sapone a scaglie in 100 l di acqua ) che ha un effetto lavante e coprente e che se abbinato ad insetticidi naturali svolge un’azione adesivante, ma personalmente non l’ho mai usato.

Se ‘l’invasione nemica’ è però troppo importante dovrai ricorrere agli insetticidi naturali consentiti in agricoltura biologica: rotenone o piretro. Ma usali come ultima alternativa, perché uccidono anche gli insetti utili e fai molta attenzione a dosaggi e indicazioni, sia per quanto riguarda l’applicazione che la successiva raccolta.  Ciao e ricordati: meglio prevenire che curare! E i macerati sono un’ottima prevenzione…

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