Salve,
sono un lettore dei vostri articoli, molto apprezzati da tutti quelli che trovano le soddisfazioni piu’ semplici e importanti della buona terra.
Abito a Villongo – lago D’Iseo.
Gentilmente volevo chiedere alcune cose: e’ da tanti anni che faccio l’orto a casa mia, anche se non e’ grande, ma raccolgo parecchi prodotti, avendo a disposizione del letame di capra.
Oltre a vangarlo al momento giusto, faccio anche del colaticcio con questo letame; ora chiedo: perdo azoto, fosforo e potassio con detto colaticcio o rimangono inalterate le proprieta’? Ringrazio e aspetto di leggervi.
(Luigi – lago d’Iseo – Lombardia)
Salute e buon orto!

Risposta

Ciao Luigi,
grazie per i tuoi apprezzamenti al nostro lavoro, sempre di squadra.
Il letame che utilizzi è praticamente il migliore; quando tu dici che fai il colaticcio intendi dire che metti in bagno d’acqua tutta la massa di letame e poi irrighi con tale soluzione, giusto? In quel caso molte delle sostanze finiscono nella soluzione concimante è non vanno disperse, invece la massa residua avrà meno potenza, ma comunque sarà sempre ottima da mischiare alla tua terra…che ti ringrazierà sempre.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un professore in pensione, abito ad Aversa in provincia di Caserta, ma il luogo dove mi interessa avere il vostro suggerimento è Baia Domizia comune di Cellole.

Nella casa al mare, avendo un giardino distante dalla costa circa 300 metri ho piantato a terra, da oltre 10 anni, due piante di limoni distanti tra loro 10 m. circa.
Il giardino è circondato da una siepe.
Una pianta di limoni produce una quantita’ di frutti enorme mentre l’altra pur riuscendo a fare la fioritura i piccoli limoni si anneriscono e cadono.

Ho deciso di trapiantare in vaso da 80 quest’ultima anche perchè si trova a poca distanza da una magnolia abbastanza alta e le radici invadono la zona , è una buona decisione e come devo procedere?
Grazie e saluti
(Alfonso – Aversa)

Risposta

Ciao Alfonso,
grazie che ci racconti della tua vita e del tuo Orto-Giardino!
Quello che avviene alla tua pianta di limoni si chiama tecnicamente – Cascola dei frutti.
Tale fenomeno è un fatto naturale in tutte le piante, specialmente quelle in cui la produzione iniziale di fiori e frutti è alta, in quei casi la pianta sa benissimo che, non riuscendo a portarli a maturazione tutti li deve far cadere prima, almeno una parte. Nel tuo caso invece cadendo la totalità, o almeno la maggior parte di essi, la la causa potrebbe essre proprio l’influenza della presenza dell’albero di magnolia che sottrae energia vitale al tuo agrume: sia come luce che come nutrienti a livello radicale. Per questo fai bene a spostare la pianta altrove – in vaso o anche in piena terra – comunque lontano dalla magnolia. Inoltre ti dico che una bella concimazione specifica per agrumi – vedi il link – aiuterebbe la pianta a ristabilire il suo equilibrio di tutti gli elementi nutritivi necessari. Tienici aggiornati sul futuro!
Salute e buon orto!

Salve,
sono un giovane informatico veronese appassionato d’orto, la mia domanda è: L’osservazione dei cicli lunari è valida in fase di semina o trapianto?
Cioè, ad esempio, se rispetto la semina in fase crescente, poi per il trapianto in terra devo rispettare anche la stessa fase lunare?
Grazie in anticipo.
(Matteo – Verona)

Risposta

Ciao Matteo,
la tua domanda non è per niente banale, anzi interessante e impegnativa!
Siamo tutti d’accordo che la luna -satellite delle terra -influenza la nascita e crescita delle piante in quanto influenza semplicemente il flusso delle linfe – grezze ed elaborate – che scorrono all’interno della pianta medesima; allo stesso modo come influenza le maree.
Per quanto riguarda lo studio basilare dei cicli lunari ti suggerisco la lettura di questo articolo che trovi nel link.
In generale quindi ti dico che la luna influenza sia le fasi di nascita delle piante – e quindi la semina – sia le fasi di crescita e cioè quello che potrebbe venire dopo la germinazione del seme ovvero anche dopo un trapianto eventuale.
Anche se non è una scienza esatta ti dico che è importante osservare le giuste fasi lunari nelle fasi di semina – e cioè nascita delle piante – sia come nelle fasi di crescita ovvero eventuali trapianti o rinvasi che devi effettuare dopo la nascita.
Riguardo la corretta osservazione delle fasi lunari ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto!

Salve,
sono impiegato in ferrovia, Reggio Calabria, quindi , quasi estremo sud!
Quando è possibile, cerco di sfruttare al meglio il terreno circostante l’abitazione….non e’ la prima volta che pongo domande in questo sito, e come le altre volte, ringrazio per i consigli che date.
Utilizzo piantare il fagiolino varietà “Magirus”, che rispetto ad altre qualita’ , da una buona fruttificazione, e di conseguenza un discreto raccolto
La mia domanda e’: per questo ortaggio che tipo di concime usare (solitamente preparo la terra per l’interramento dei semi utilizzando lo stallatico, oppure, se riesco a procurarlo in tempo, cioe’ durante l’estate, letame di bovino.
Per un discorso di consociazione con altri ortaggi, cosa posso usare per il fagiolino?
E, ultima richiesta, io uso fare i solchi per piantare i fagiolini, a che distanza devo interrare i semi, sapendo che fra una fila e l’altra, quindi un solco e l’altro, ci sono almeno 35-40 cm?”
Grazie infinite per i suggerimenti!!!!! A presto!
(Giuseppe – Reggio – Calabria)

Risposta

 

Ciao Giuseppe,
grazie per tutto quello che ci racconti, chissà che terra bella hai nel tuo “profondo sud”!
Ti rispondo immediatamente:
1 – Per quanto riguarda la concimazione dei fagiolini va benissimo la preparazione del terreno interrando dello stallatico – sempre ben maturo – sia esso pellettato o meno. Importante è che tu non lo disponga a ridosso della semina e vicino ai semi.
2 – Per quanto riguarda la consociazione, essendo i fagiolini delle leguminose e quindi miglioratrici del terreno, potresti consociarli ai pomodori, per esempio negli interfilari.
3 – per le modalità di semina dei fagiolini ti suggerisco la visione di questo video.

Salute e buon orto!

Buonasera a tutti,
sono di Milano e mi occupo di grafica publicitaria.
Abbiamo, con il mio compagno, un terreno in pianura di classe seminativa prima, che confina con spiaggia e mare.
Il terreno servito da acqua è di circa 7.000 metri quadrati.
Cosa potrei coltivare?
Grazie
(Rita – Milano)

Risposta

Ciao Rita,
è una bella risorsa la vostra, 7000 mq di terra irrigua pianeggiante, ma considerata la locazione marina gli unici due fattori limitanti la coltivazione potrebbero essere: l’eccessiva salinità del terreno e l’influenza di venti forti dal mare – aereosol marino – che limitano tanto la crescita delle piante.
Considerato tutte le caratteristiche che descrivi del tuo terreno mi viene in mente di suggerirti di mettere a coltura due specie ortive che potrebbero avvantaggiarsi di climi caldi e terreni a prevalenz a di sabbia,quali il carciofo e l’asparago.
Ovviamente ogni consiglio-web che viene fornito in questa sede è bene che sia avvalorato da precise analisi agronomiche fatte in campo e indagini di mercato per la vendita del prodotto.
Rita, tienici aggiornati sulle tue scelte future.
Salute e buon orto!

Salve,
sono un neo coltivatore per passatempo, come posso combattere i cosidetti ‘ferretti’ che l’anno scorso mi hanno rovinato mezzo raccolto di patate?
Grazie.

(Sandro)

Risposta

Ciao Sandro,
gli animaletti che tu chiami Ferretti delle patate altro non sono che insetti della famiglia degli Elateridi, dei coleotteri cioè dal nome: Agriotes litigiosus.
Tali insetti sono dannosi al raccolto in quanto le larve si cibano della polpa delle patate che vengono minate all’interno. Le larve nascono e vivono bene in terreni umidi e ricchi di sostanza organica, quindi il primo passo per limitare l’azione dell’Agriotes è sfavorire il loro habitat con lavorazioni del terreno. Per quanto riguarda la lotta diretta invece ti suggerisco di utilizzare un bioinsetticida a base di Beauveria bassiana – un fungo entomopatogeno che agisce per contatto con le larve da cospargere nel terreno nelle fasi di semina e di rincalzatura.Tienici aggiornati sui risultati ottenuti!
Salute e buon orto!

Salve,
ho cinque alberelli di limone sul terrazzo in vaso;
vorrei conoscere la giusta quantita’ di acqua da erogare e con che frequenza, considerando che abito a Bari.
Saluti.
(Arianna – Bari)

Risposta

Ciao Arianna,
la coltivazione di agrumi in vaso – leggi pure l’articolo che ti invio – è una passione contagiosa, tante persone come te coltivano agrumi di ogni tipo in vaso e non.
Nella stagione invernale le piante devono essere irrigate al minimo – la terra e la vegetazione cioè devono rimanere asciutte, anche per limitare i danni da gelate atmosferiche. Un minimo di acqua ogni 15 giorni per non farle seccare può bastare.

Nella stagione Primaverile – Estiva invece la quantità di acqua deve essere abbondante – tale da fuoriuscire dal sotto al vaso ad ogni intervento d’irrigazione. La frequenza di irrigazione però deve essere tale che fra un intervento e il successivo la pianta abbia modo di consumare totalmente l’acqua a disposizione, sapendo che gli agrumi soffrono molto del ristagno idrico.

Se gli agrumi sono la tua passione ti suggerisco la visita al giardino Mediceo di Villa Reale a Castello – Firenze – dove c’è la più grande collezione mondiale di agrumi.
Salute e buon orto!

Salve,
vivo a La Maddalena (Sardegna), sono pensionato e mi piace fare l’orto.
Nella stessa terra in cui coltivo con buoni risultati: melanzane, peperoni ecc mentre tutte le varietà di pomodori che ho piantato nel corso degli anni, vengono con la buccia dura. Come mai?
Per concime uso stallatico e adotto le cure colturali previste per la pianta.
Grazie.
(Mauro – La Maddalena – Sardegna)

Risposta

Ciao Mauro,
che terra bellissima quella che abiti e coltivi!
Le ragioni per le quali la pianta di pomodoro cresce dando bacche con la buccia dura possono essere diverse:

1 – Genetiche, nel senso che la varietà che coltivi ha quella caratteristica di base. Lo sono per esempio le varietà di pomodoro da conservazione fresca – quelli che si conservano lasciandoli appesi in cantina e che rimangono tutto l’anno freschi; in questo caso la buccia dura aiuta il mantenimento.

2 – Ambientali, nel senso che le piante ed anche i frutti quindi possono risultare con i tessuti più duri se le condizioni ambientali dove risiede il tuo orto sono particolarmente difficili – tanto sole, vento, terra dura ecc

3 – Trattamenti rameici: il rame che si fornisce alle piante come prevenzione alle malattie fungine ha la caratteristica naturale di indurire i tessuti vegetali della pianta trattata. Forse esegui troppi trattamenti.

Ecco un po’ di cause probabili.
Ti suggerisco di proporre questo interessante argomento nella sezione forum di in orto.

Salute e buon orto!

Salve,
ho un pezzetto di terra di circa 20 metri di lunghezza e 5 di larghezza lungo il muro della mia casa.
Il terreno è disposto in pendenza, quindi si sviluppa in una discesetta di 20 metri.
L’esposizione è sud ovest.
Come potrei utilizzarlo per poterlo sfruttare, ma anche per renderlo gradevole alla vista? Attualmente è coperto di erbacce!
Grazie.
(Paolo – Macerata)

Risposta

Ciao Paolo,
la situazione del tuo terreno ci stimola molto, grazie!
Per renderlo gradevole e fruibile potresti allestire, lungo la sua pendenza, dei mini terrazzamenti di modo da realizzare aiuole – pianeggianti – coltivabili successivamente ad orto- giradino – consulta il sito che trovi nel link. La dimensione delle aiuole potrebbe essere di circa un metro di lunghezza ciascuna – per facilità di coltivazione. Il muro di confine invece potrebbe essere utilizzato come appoggio per la coltivazione di essenze vegetali rampicanti: es, rose, gelsomini, viti, pomodori ecc ecc.
Ogni aiuola potrebbe avere un differente tema di coltivazione: insalate, radicchi, cavoli, ecc ecc.
Le erbacce vedrai che poi magicamente spariranno dopo tutte questo coltivare.
Salute e buon orto

Salve
ho da chiedervi 2 cose::
1)ho un albero di clementino e uno di limone, entrambi pieni di fumaggine.
Cosa devo fare per liberarli da questa brutta malattia?
Ci sono solo rimedi chimici (SONO CONTRARIO AI VELENI…. )o anche naturali?
Vi ringrazio dei consigli che mi date.
2) Queste piante d’agrumi quando bisogna potarle?
Ringrazio e cordialmente saluto
(Antonio – Tricase – Puglia)

Risposta

Ciao Antonio,
che bella zona d’Italia è il basso Salento!
Riguardo ai tuoi agrumi ti rispondo subito:
1 – La fumaggine è un fungo che si sviluppa sulla superficie delle foglie, quando queste sono ricoperte di uno strato di melata – sostanza zuccherina che viene prodotta da degli insetti fitomizi, come afidi e cocciniglie – probabile che le tue piante siano attaccate dalla cocciniglia cotonosa degli agrumi. Quindi il primo passo è quello di fare una determinata lotta a tali insetti. Un insetticida biologico ottimo da utilizzare è l’olio di neem – leggi pure l’articolo che trovi nel link. Per eliminare la fumaggine sulle foglie invece dovresti fare dei lavaggi della chioma con una soluzione di acqua e poltiglia bordolese – vedi il link – per eliminare il fungo.
2 – la potatura degli agrumi invece è bene effettuarla in pieno sviluppo vegetativo – da maggio ad ottobre circa – quando la pianta cioè sarà in grado di poter cicatrizzare le ferite determinate dai tagli. Tutto lo staff di in orto è con te!
Salute e buon orto.

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