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Ciao,
abito in campagna, in pianura in provincia di Novara, sono casalinga e faccio regolarmente l’orto.
Questa’anno per la prima volta ho voluto provare a piantare le patate che avevo in casa coi germogli, solo che la maggior parte
di esse aveva i germogli spezzati alla base, mia figlia voleva cucinarle.
La mia domanda è la seguente: nasceranno ugualmente le nuove patate?
Grazie!
(Rossella – Novara – Piemonte)

Ciao Rossella,
che bellezza la tua storia, casalinga e ortista, chissà che cucina ottima verrà con gli ingredienti naturali che curi e raccogli personalmente!
La coltivazione delle patate vedrai che ti darà una soddisfazione non indifferente, specialmente il momento della raccolta sembra di scavare e trovare enormi pepite d’oro sotto terra.
Quando le semini invece è consigliabile togliere i germogli lunghi che producono anche perchè comunque andranno distrutti durante le operazioni di interramento, quindi, nessun problema se le hai piantate così come le hai trovate, non ti deluderanno vedrai.
Salute e buon orto.

Buona sera,
chiedo se si può piantare patate anche se con germogli lunghi o consigli di toglierli?
Attendendo una risposta vi ringrazio,
(Renzo -San bonifacio – Veneto)

Risposta

Ciao Renzo,
ti chiedo scuca innanzitutto per il tempo d’attesa, ci sono stati inconvenienti tecnici al sito, ormai risolti grazie agli operatori speciali di in-orto.
Venendo alla tua domanda ti suggerisco di osservare bene i tuberi che andrai a interrare, prima di farlo, infatti certe volte la presenza di germogli vedono la patata ormai spolpata e quindi non più adatta alla propagazione ma, se il tubero è comunque sano allora ti suggerisco di eliminare tutti i getti più lunghi e di utilizzare la patata così ripulita che, una volta sotto terra riformerà nuovi getti sia aerei che radicali per far nascere una nuova pianta forte.
Salute e buon orto.

E’ arrivata la primavera! E speriamo che duri, senza troppi sbalzi e scossoni, con temperature miti e pioggerelle che fanno bene alla terra. Intanto approfittiamone per tornare alle semine, anche sui balconi cittadini, allestendo dei mini orti, che forse non potranno garantirci l’autosufficienza, ma ci daranno graditi raccolti e soddisfazioni.

Un ortaggio di facilissima coltivazione è l’insalata. Ma di lattughe e cicorie ne esistono moltissime varietà ed è sempre difficile fare una scelta. Allora il mio suggerimento è di seminare un miscuglio di entrambe. Mescolando piccole cicorie, lattughini e rucola, otterremo una ‘misticanza’ buonissima e di facile crescita, tanto che potremo raccogliere (tempo permettendo) ogni tre settimane. Perché se non le estirperemo, ma le taglieremo semplicemente vicino alla radice, queste ricresceranno, così avremo sempre delle foglioline dalle forme più svariate da mettere a tavola.

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Non abbiamo ancora finito di mangiare le zucche che abbiamo raccolto lo scorso anno, che già dobbiamo pensare a seminarne di nuove. Perché la zucca si mantiene davvero a lungo! Se raccolta al giusto momento, quando è ancora in buono stato,  la zucca è capace di restare mesi e mesi sugli scaffali della nostra cantina. Se avete qualche problema per riconoscere il giusto grado di maturazione, guardate il filmato dove Giovanni e Matteo ci parlano proprio della raccolta della zucca.

La zucca è un ortaggio così solare, colorato e allegro, di cui il nostro orto e la nostra tavola non possono fare a meno! Quindi tanto vale preparare la semina, che se eseguita in luogo riparato, può già iniziare in marzo, mentre se vorremo seminarla all’aperto avremo tempo fino a maggio.

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Semenzaio per semina dei pomodori in cellule con terriccio - InortoGennaio è presto per seminare pomodori, ma non se si possiede un letto caldo, se si ha urgenza di produrre delle piante per la commercializzazione o se vogliamo provare il piacere di mettere una primizia in tavola. E se non possediamo un semenzaio adeguatamente riscaldato, possiamo sempre ricorrere al tepore di un ambiente domestico, una veranda o semplicemente un angolo luminoso, dove si possono raggiungere temperature intorno ai 22°, ideali per la germinazione dei pomodori.

Per questo motivo siamo andati a trovare Brando Sammicheli, giardiniere e proprietario del Vivaio Campolungo, che possiede circa 300 varietà di pomodori e che quest’anno ne metterà in produzione 160. Per fronteggiare questi numeri è chiaro che uno deve partire presto, molto presto. “Inizio adesso le semine perché ho bisogno di piante già pronte per le mostre orticole dei primi di aprile, seminerò poi in febbraio per le mostre d’ inizio maggio e poi a scalare, ma ovviamente più andiamo avanti con la stagione e più i tempi, per avere una pianta pronta  si riducono”.

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La cicoria catalogna (Cichorium intybus var. foliosum) è un’insalata molto conosciuta e utilizzata al Sud, un po’ meno al Nord. Sarà perché la sua coltivazione richiede temperature abbastanza miti o semplicemente per un fattore culturale, fatto sta che sono moltissimi i piatti dell’Italia centro-meridionale che prevedono la catalogna come ingrediente principale o come contorno. E se mai vi fosse capitato di vivere o comunque di frequentare Roma, sicuramente conoscerete bene le puntarelle.

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Il rabarbaro (Rheum rhabarbarum) è ancora poco conosciuto in Italia, mentre ne fanno un gran uso i nostri cugini d’Oltralpe. I francesi lo coltivano un po’ ovunque, perché utilizzano i carnosi piccioli per fare ottime marmellate e gelatine, ma è ingrediente importante anche di molti altri piatti.

Avere sempre qualche ortaggio sconosciuto in giardino stimola la curiosità e l’apprendimento. Perché allora non scegliere il rabarbaro come prossimo ‘ospite’ da scoprire? E’ sicuramente un ortaggio ornamentale, per le grandi foglie e per i fusti rossi presenti in quasi tutte le varietà, e prelibato per il suo sapore unico.

Dove posizionarlo – E’ una pianta perenne che occupa un certo spazio, meglio dunque posizionarlo in una zona dell’orto dove possa crescere senza disturbare ed essere disturbato.

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Fra tutti i cavoli, quelli di Bruxelles sono i più discussi. Difficile mettere tutti d’accordo sulla loro bontà, c’è chi li ama o chi li odia. Se appartenete alla seconda fazione, sappiate che dovreste provare a riavvicinarvi, perché coltivati nell’orto, raccolti quando sono ancora piccoli e subito cucinati, i cavoletti di Bruxelles hanno un sapore dolce e cremoso, molto diverso da quello che solitamente ci è dato gustare.

TerrenoI cavolini di Bruxelles prediligono un terreno fertile, arricchito alcuni mesi prima con del compost o del letame maturo, in modo da dare tempo al suolo di ben strutturarsi. Un altro buon sistema per arricchire il terreno di azoto, sarà quello di piantare i cavoletti dove avremo coltivato delle leguminose (fagioli, fave, piselli, ceci….) che rilasciano azoto nel terreno naturalmente.

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