Fra tutti i cavoli, quelli di Bruxelles sono i più discussi. Difficile mettere tutti d’accordo sulla loro bontà, c’è chi li ama o chi li odia. Se appartenete alla seconda fazione, sappiate che dovreste provare a riavvicinarvi, perché coltivati nell’orto, raccolti quando sono ancora piccoli e subito cucinati, i cavoletti di Bruxelles hanno un sapore dolce e cremoso, molto diverso da quello che solitamente ci è dato gustare.

TerrenoI cavolini di Bruxelles prediligono un terreno fertile, arricchito alcuni mesi prima con del compost o del letame maturo, in modo da dare tempo al suolo di ben strutturarsi. Un altro buon sistema per arricchire il terreno di azoto, sarà quello di piantare i cavoletti dove avremo coltivato delle leguminose (fagioli, fave, piselli, ceci….) che rilasciano azoto nel terreno naturalmente.

Ma i cavoletti di Bruxelles si adattano anche a terreni abbastanza poveri e se fertilizziamo troppo rischiamo di farli andare in fioritura anticipatamente, compromettendo il raccolto.

Il terreno dovrà essere ben drenato e non troppo acido, compatto quel tanto che basta per sostenere il peso non indifferente di queste piante, che si sviluppano molto in altezza.

Semina – Il cavoletto di Bruxelles si semina in periodi diversi a seconda delle varietà e della zona climatica a cui apparteniamo.

Ci sono varietà precoci che producono da fine estate a tutto l’autunno, quelle semi-tardive da metà autunno a metà inverno e quelle tardive da metà inverno all’inizio della primavera.

La semina avviene in fase di luna calante durante l’estate. Se abitiamo in zone climaticamente più fredde e vogliamo raccogliere in autunno, anticiperemo seminando in tarda primavera. Al contrario, se abitiamo in zona più temperate, aspetteremo la fine dell’estate, evitando che la canicola affatichi troppo le giovani piante; in questo modo raccoglieremo fino all’inizio della prossima primavera.

Seminiamo i cavoletti di Bruxelles in vasetti o contenitori alveolati a una profondità di circa 2 cm. Teniamo il contenitore in ambiente protetto fino a quando le temperature esterne saranno abbastanza miti. Se manterremo il terreno fresco e il posto ben illuminato le piantine germineranno dopo circa una settimana. Saranno pronte per il trapianto dopo circa 40 giorni, quando la loro altezza sarà di circa 15-20 cm o comunque quando vedremo che si sono bene irrobustite.

Irrigazione – Annaffiamo i cavoletti con parsimonia senza esagerare, soprattutto se la zona è ombreggiata. Se invece la zona è assolata e la coltivazione è estiva, dovremo intensificare e aumentare le annaffiare e pacciamare il terreno con della paglia, dell’erba o del cippato.

Al contrario, in presenza di terreno troppo umido, potrebbero svilupparsi delle malattie crittogamiche, in questo caso utilizziamo per le annaffiature il macerato di ortica.

Raccolta – Passati 30-40 giorni dal trapianto inizieremo finalmente a vedere sul fusto dei cavoli, all’ascella delle foglie, delle piccole gemme rotonde.

Il cavoletti di Bruxelles migliorano il loro gusto con il freddo, che aiuta a trasformare in zucchero i carboidrati in essi contenuti. Per questo motivo potremo raccogliere i cavoletti anche quando le temperature sono sotto lo zero. C’è chi raccoglie cavoletti gelati anche a Natale, ma vanno raccolti e cucinati subito, perché se tenteremo di conservarli marciranno immediatamente.

Raccogliamo i cavoletti di Bruxelles quando avranno la dimensione di una biglia, partendo da fondo del gambo e salendo piano piano. Più cavoletti raccoglieremo dal sotto più quelli sopra si ingrosseranno. Togliamo le foglie in basso per facilitare la raccolta.

Per stimolare la produzione del glomeruli togliamo le foglie man mano che si sviluppano lateralmente e lasciamo solo quelle giovani in prossimità dell’apice della pianta.

Coltivazione in vaso – Se vogliamo coltivare i cavoletti Bruxelles in vaso su un balcone – dovremo seguire i consigli di Tommaso Turchi nel suo libro il BalconOrto – e scegliere varietà nane, che non si svilupperanno più di 70 cm in altezza. “Anche se le varietà che sceglieremo sono più ridotte, avranno bisognosi di un vaso di almeno 40 cm di profondità, in cui vi potrà crescere una sola pianta”. E in presenza di terra argillosa e compatta, dovremo aggiungere pietra pomice o lavica per rendere il suolo più drenante.

Siccome Tommaso è un esperto di consociazioni tra fiori e ortaggi ci spiega anche che “il cavolo apprezzerà l’ombra degli ortaggi estivi che lo proteggeranno da bruciature e momenti di siccità”. E crescerà più rigoglioso se lo metteremo in compagnia di lattuga, sedano, cetriolo, indivia, bietola, porri, cipolle ed agli, mentre le piante aromatiche di timo, di menta e di salvia e i fiori di tagete allontaneranno gran parte degli insetti fitofagi, mentre con quelli di issopo contrasterete le temute cavolaie.

Foto di apertura di fabonthemoon da flickr

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