Come e perché seminare e coltivare piselli in autunno

Piselli rampicanti: varietà da coltivare

Può sembrare strano seminare i piselli in novembre, eppure se abbiamo un terreno climaticamente ben esposto, ben drenato e arieggiato, possiamo provarci. E sarà una grande soddisfazione agli inizi della primavera raccogliere piselli teneri, mentre i nostri vicini li avranno appena seminati.

Quando seminare in base alla latitudine

Saranno favoriti nella semina autunnale coloro che abitano al Sud, ma anche chi vive al Centro-Nord e può contare su un microclima mite. Se invece ci si attendono inverni rigidi al nord, è meglio attendere a fine inverno per la semina del pisello. 

Piselli rampicanti - InOrto
Baccello di pisello aperto - InOrto

Le varietà di piselli rampicanti

Tra le varietà semi rampicanti vi segnaliamo il Rondò, che raggiunge un’altezza di 75 cm ed ha una media precocità, e l’Utrillo più precoce, molto produttivo e con un’altezza di circa 80 cm.

Il ‘Telefono’ e il ‘Buonissimo Ingegnoli’ sono invece due varietà specificamente rampicanti. Raggiungono altezze di 150 cm, sviluppano velocemente e sono rigogliosi e produttivi, oltre che di sapore ottimo.

Le esigenze della pianta di pisello

Il pisello è una specie microterma che necessita soltanto di 4 o 5° per germinare, mentre quando avrà sviluppato 4 o 5 foglie potrà sopportare anche temperature inferiori, intorno a zero gradi, ma mai sotto ai -3°.

Il problema del freddo arriva quando è in fioritura: in quel momento anche le gelate più leggere potrebbero essere fatali.

Le alte temperature lo infastidiscono tanto quanto le troppo basse. Temperature superiori ai 18° possono infatti compromettere l’allegagione, ovvero la formazione dei frutti. Per questo i piselli non possono essere coltivati in estate come i fagioli.

Guida alla coltivazione dei piselli rampicanti in autunno

Semina del pisello rampicante

Il pisello si semina direttamente in pieno campo, tracciando solchetti profondi 4-5 cm, distanziati tra loro 120-180 per le varietà rampicanti. Occorre mettere 4 o 5 semi per ogni postarella, in modo da avere più possibilità di germinazione. Qualora germinassero più piante nella stessa buchetta, elimineremo le più deboli, ma potremo toglierle solo quando saranno munite di qualche fogliolina. Le giovani piante di troppo potranno essere trapiantate in un vaso o in una nuova parcella.

Piselli nani e semi rampicanti

Se preferite seminare delle varietà nane, invece che le rampicanti, sono sufficienti 45-50 cm tra le file nane, mentre 80-120 cm per le varietà semi rampicanti, dette anche “mezza rama”.

Piantine di pisello appena germinate - InOrto
Baccello di pisello verso la maturazione - InOrto

Cure colturali

Se semineremo in autunno non dovremo preoccuparci troppo dell’irrigazione, perché la stagione provvederà da sola a mantenere il terreno umido.

Concimazioni

Ma il pisello provvede da solo anche alla propria concimazione azotata. Appartenendo alla famiglia delle leguminose il pisello instaura una simbiosi radicale con un batterio azotofissatore, che gli cede azoto in cambio di zuccheri. Conviene però alla semina distribuire del compost o stallatico per fornire alla pianta gli altri elementi nutritivi che richiede (fosforo, potassio, magnesio, ecc.) e in generale per mantenere alto il livello di sostanza organica del suolo.

I tutori

I piselli rampicanti necessitano di tutori su cui sviluppare i loro steli e quindi la produzione.

Ci conviene piantare dei pali robusti alle estremità delle file, e anche in mezzo, lasciando al massimo 2 metri tra un palo e l’altro, per un maggiore sostegno. Ai fili legheremo una rete alta, che sostenga la crescita delle piante fino alla loro massima altezza potenziale.

In seguito potremo utilizzare questa struttura di pali e reti, ad esempio, per il cetriolo.

Per i piselli semi rampicanti si possono anche solo usare delle ramaglie, se disponibili, da piantare lungo la fila.

Scerbature e arieggiatura del suolo

In autunno e inverno per fortuna la crescita dell’erba rallenta fino a fermarsi, per ricominciare con la primavera, quando le piante sono già abbastanza sviluppate per competere.

Il problema in inverno può essere il ristagno idrico, per cui nei periodi di terreno asciutto ci conviene zappettare tra le file o rompere le eventuali croste con un coltivatore tridente.

Verso la maturazione

Quando, in primavera, i baccelli si avviano alla maturazione, dovremo tenerle sempre controllate, perché i piselli sono buoni quando sono freschi e turgidi. Se ci perdiamo questo momento purtroppo la qualità diventa più scadente, e sarebbe un peccato. La raccolta avviene in più momenti, regalandoci una produzione scalare che potremo consumare subito o anche congelare in parte.

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