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Se volete provare a fare un piccolo orto sul balcone la lattuga è uno degli ortaggi con cui iniziare. Vi sembrerà un po’ banale, ma quando avrete assaggiato le sue foglioline fresche e croccanti, cambierete avviso e non potrete più farne a meno.

Le radici della lattuga sono poco sviluppate e non necessitano di molta terra, per cui in vaso crescerà benissimo.

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Buongiorno,
vorrei cortesemente sapere un’informazione riguardo la semina di borragine;
ho seminato in pieno campo circa un ettaro di terreno, con un sesto di impianto di due metri tra filari e venti centimetri tra semi. Per paura che i semi diventassero cibo per uccelli, ho arato in prossimità della semina andando a ricoprire con il solco di terra tutti i filari seminati. Alcuni dicono che essendo ricoperti da troppa terra non spunteranno mai, altri dicono che spunteranno ugualmente ma in ritardo.
Secondo ho qualche speranza di vedere le piantine anche in ritardo o devo riseminare tutto?
(Marco – Usini – Sardegna)

Risposta

Ciao Marco,
hai svolto tutta la semina con grande cura, rispettando le distanze e curandoti anche della possibile predazione del seme da parte degli uccelli. Però l’operazione di aratura, che prevede lo sconvolgimento di tutta la terra, avrà sicuramente rimescolato tutti i semi preordinati, in questo modo alcuni saranno troppo in profondità – e non emergeranno mai – altri saranno troppo in superficie – e potranno essere predati – altri invece nasceranno bene ma non su file regolari come li avevi messi te.
Per questo ti suggeriamo di ripetere l’operazione, ricoprendo i semi però con uno strato di terra di 2-3 cm.
Salute e buon orto.

Cosa sarebbe un orto senza lattuga! E come sarebbero i nostri piatti senza quel tocco verde, fresco e brillante. Difficile da immaginare! Oppure provate a togliere dal vostro gergo quotidiano il famigerato: “mi faccio un piatto d’insalata”. Impossibile!

Allora tanto vale imparare a coltivarla ora che arriva la primavera, perché è la stagione ideale!

La lattuga a cappuccio, lactuca sativa, è uno degli ortaggi più coltivati nell’orto: la sua crescita è facile e i raccolti sono abbondanti. Si può seminare quasi tutto l’anno se si scelgono le giuste varietà, ma la primavera è senz’altro il periodo migliore.

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SeminaCi sono ortaggi che crescono meglio se seminati in piena terra e non in semenzaio. Tutti gli ortaggi con il seme grande, come la zucca il mais, il melone, i fagioli, le zucchine, i piselli, soffrono se vengono lasciati troppo nei vasetti piccoli in attesa che arrivi la buona stagione per essere trapiantati, talvolta è meglio aspettare che le temperature rialzino e poi seminare direttamente a dimora: se la stagione sarà propizia cresceranno che una meraviglia e sorpasseranno le piantine allevate in semenzaio.

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Salve
sono impiegato, con il passatempo dell’orto, cosi’ come mio padre, adesso lui e’stanco vista l’eta’, ed io vorrei, senza presunzioni di sorta, proseguire sulla sua stessa strada, producendo, con sacrificio, fatica….., e , talvolta, con immense delusioni, il fabbisogno alimentare per i familiari, usando solo e soltanto, la natura…..
A Reggio Calabria, si è sempre detto e scritto, di essere, a livello climatico, sotto l’effetto del Mar Mediterraneo, quindi clima temperato, io non ne sono tanto convinto, comunque, a parte ciò, proseguo con la mia domanda….
“ogni anno, seminavo il pomodoro, dopo la seconda quindicina di gennaio, adesso, anzi, da qualche anno, lo semino dalla seconda quindicina di febbraio in avanti, quanto tempo passa tra la semina e il trapianto possibile in orto?”
Grazie,
(Giuseppe -Reggio – Calabria)

Risposta

Ciao Giuseppe,
il tuo progetto di tramandare la tradizione dell’autosostentamento coltivando l’orto biologico di famiglia è varamente lodevole ai nostri occhi!
Immaginiamo che la semina tu la faccia in una serra fredda, cioè non riscaldata da caldaie, giusto?
Per questo la distanza di tempo che indicativamente intercorre fra la semina e il trapianto è di circa 3 mesi, se la semina è a metà gennaio, mentre la distanza si riduce a 2 mesi, se la semina la fai a metà febbraio, immaginando che il trapianto in pieno campo lo farai dalla metà di aprile in avanti.
Salute e buon orto.

Gentilissimi,
mi chiamo Giulio e Vi scrivo in merito alla coltivazione delle bellisime ipomee.
La scorsa primavera ho provato a seminarle, ma non ho avuto risultati soddisfacenti e, proprio in ricordo degli errori di coltivazione di un anno fa, chiedo in anticipo a Voi i consigli perchè la coltivazione possa finalmente dare risultati.
Necessito quindi di tutte le informazioni necessarie, dal periodo di semina al tipo di terreno, all’eventualità di concime e che fertilizzante usare una volta cresciute le piante.
Dovrò seminarle in cassette di plastica rettangolari, quindi con spazio ridotto.
Bisogna dare una distanza tra seme e seme? Ho sbagliato lo scorso anno a piantare i semi perchè, spinto dall’entusiasmo di vedere una fioritura rigogliosa, ho seminato molte piantine sullo stesso vaso…creando invece l’effetto contrario. E’ vero, quindi, che meno piantine in un vaso permettono il loro pieno sviluppo e di conseguenza migliora anche la fioritura?
In ricordo dello scorso anno, chiedo inoltre consiglio anche in riferimento ai parassiti, quali pidocchi e formiche, che non ho saputo come eliminare.
Aspetto la Vostra cortese risposta, felice di mettermi in azione appena sarà il momento di dare vita a delle piantine di ipomee finalmente rigogliose!
Grazie!
(Giulio)

Risposta

Ciao Giulio,
grazie per la tua bella e precisa presentazione che fai di te stesso e della passione specifica che hai delle ipomee.
Per quanto riguarda la coltivazione delle ipomee ti suggerisco di leggere attentamente l’articolo che trovi nel link; comunque ti risponderò di seguito:
1 – E’ vero che per ogni pianta necessita di uno spazio vitale di vegetazione di modo che essa stessa possa esprimersi al meglio, vegetando e fiorendo come si deve, per le ipomee tieni una distanza di semina di almeno 10cm,
2 – riguardo al terriccio utilizza uno specifico per i vasettini della semina, invece usa pure un terriccio universale per quanto riguarda il trapianto nelle cassette definitive,
3 – per il concime, usa pure dello stallatico – 10/15 % – da mischiare al terriccio
4 – riguardo alla lotta contro gli afidi – pidocchi delle piante – ti suggeriamo l’utilizzo di prodotti biologici, come vedi nell’articolo presente nel link.
Felici siamo anche noi di in-orto nel riscontrare tanto entusiasmo!
Salute e buon orto.

Fiore coriLa coltivazione del coriandolo (Coriandrum sativum) si adatta ai palati più esotici: il suo sapore aromatico e leggermente piccante, è molto apprezzato nelle cucina sudamericana e orientale, e i suoi semi sono uno degli ingredienti principali della polvere per curry. Grazie ad una sempre più diffusa curiosità verso piatti e sapori internazionali, oggi l’uso del coriandolo si è esteso anche da noi e viene utilizzato spesso per insaporire carni, minestre, pane, ma anche nelle marinate per la selvaggina e nelle salse.

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Ciao,
per favore potreste dirmi quali sono le differenze nei periodi di semina (se ce ne sono) fra aglio bianco e rosso?
La zona del mio orto è in collina fra 300 e 400 mslm in Centro Italia, Grazie.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
parlando di aglio diciamo che esistono tre tipologie principali: Bianco – tardivo, a semina autunnale nel centro Italia. Rosa – precoce, a semina autunnale ma esclusiva o quasi, al sud, dove produce anche un mese in anticipo. Rosso di Sulmona, con caratteristiche intermedie, a semina sempre autunnale, con raccolta a Giugno, ma con l’accortezza di stare attenti a recidere lo scapo fiorale, quando lo forma, altrimenti non forma sotto terra una bella “testa”, compatta di bulbilli.
Quindi semina tutto adesso, insieme!
Salute e buon orto.

Novembre è il mese in cui l’orto si svuota: tanti ortaggi sono arrivati a fine ciclo e hanno lasciato l’orto spoglio, dove i cavoli ‘regnano sovrani’. Quindi è il momento di passare all’azione e riempire i buchi con la semina delle fave per ottenere raccolti precocissimi. Ma solo dove il clima si mantiene mite e dolce ancora per un po’! Dove invece il freddo può essere intenso dobbiamo rimandare la semina agli inizi della primavera, da proseguire poi fino ai primi aprile.

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Orto e spinaciAppena il termometro inizia a scendere è il tempo di seminare gli spinaci invernali! Guardatevi in giro e se vedete qualche parcella vuota, anche se appena liberata da qualche vecchio ortaggio, non esitate a riempirla di spinaci.

Gli spinaci resistono bene al freddo e si adattano bene a qualsiasi terreno, si possono seminare sia in primavera che in autunno e se avremo l’accortezza di scegliere la varietà giusta (come il Gigante d’inverno, il Matador o il Virofly) l’autunno diventa senz’altro il periodo migliore dell’anno per coltivarlo. In genere le varietà autunnali crescono velocemente e resistono bene al freddo e talvolta perfino anche al gelo.

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