Settembre, il mese più adatto per moltiplicare e impiantare nuove fragole

La pianta della fragola

Le fragole hanno un fascino incredibile per ogni orticoltore, anche perché si tratta di uno dei pochi frutti che crescono nell’orto insieme a tante verdure.

La pianta della fragola che oggi coltiviamo è la Fragraria ananassa, quella dal frutto grande e di diverse tipologie e varietà. I due grandi gruppi in cui possiamo dividere le fragole sono:

  • fragole uniflore, quelle che fruttificano una sola volta a stagione, generalmente tra maggio e giugno. La produzione di queste piante è molto generosa ma molto concentrata in un breve periodo
  • fragole rifiorenti, che vanno avanti a produrre per tutta l’estate, regalandoci raccolti più continuativi, anche se privi di picchi particolarmente intensi.

Entrambi i gruppi contengono un ricco insieme di varietà dalle caratteristiche diverse, tra cui produttività e sapore.

Fragole - InOrto
Fragoline di bosco raccolte - InOrto

Ma abbiamo anche la fragolina di bosco, piccola ma dolcissima, che si chiama Fragraria vesca ed è quella un tempo coltivata e anche presente allo stato spontaneo. Quest’ultima fragola possiamo anche provare a seminarla.

La fragola si può trovare molto bene anche a crescere in vasi e cassoni, e non soltanto nell’orto in piena terra, dato che richiede uno spazio contenuto.

Quello che noi mangiamo della fragola è il ricettacolo, mentre i veri frutti sono i tantissimi semini presenti sopra ad esso.

La fragola è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle rosacee, la stessa che comprende la rosa, ma anche i fruttiferi come melo, pero, pesco ecc. La fragola per crescere e produrre richiede poco spazio ma alcune attenzioni importanti.

In genere si avvia una coltivazione di fragola piantando delle piantine acquistate da un negozio di agraria, ma potremo poi sfruttare la capacità che le piante hanno di propagarsi per via agamica, cioè senza passare per la fecondazione. Oltre a risparmiare, manderemo avanti una sorta di nostro ecotipo di fragola, che andrà sempre più adattandosi alle specifiche condizioni ambientali del nostro luogo.

Gli stoloni delle fragole

Gli stoloni sono degli steli striscianti che le piante delle fragole emettono in grande quantità come modo con cui la pianta si riproduce per via asessuata. Al termine di ogni stelo nasce una nuova piantina che può essere utilizzata per propagare la coltivazione.

Già durante l’estate l’emissione degli stoloni incrementa e noteremo che la coltura si infittisce rapidamente, ma ci conviene attendere l’arrivo del fresco per fare al meglio l’operazione di taglio degli stoloni. Se però notiamo che la coltura è veramente tanto fitta allora conviene portarsi avanti e iniziare ad eliminare alcune delle piante che rendono la coltura un po’ troppo intricata e a rischio di malattie fungine.

La coltura della fragola, così come del resto tutti gli altri ortaggi, deve poter essere nelle condizioni di prevenire le avversità, soprattutto se si intende coltivare evitando prodotti chimici.

Usare gli stoloni per moltiplicare le fragole

Settembre è un ottimo momento per sfruttare l’emissione dei tanti stoloni per poter così implementare la nostra coltivazione di fragole.

Passata l’estate e il periodo di grande caldo, le piante sono a minore rischio di andare in stress per questa operazione.

Dovremo procedere in questo modo:

  • scegliere le piante madri migliori e più sane a cui prelevare gli stoloni. Le nuove piantine saranno dei cloni della pianta madre, quindi ci conviene partire avvantaggiati;
  • tagliare gli stoloni e ripiantare le giovani piantine in vasetti o in nuove aiuole preparate accuratamente per riceverle, cioè lavorate approfonditamente e concimate con compost maturo e stallatico. Metteremo le nuove piantine a circa 30 cm di distanza, in modo tale che si trovino ben arieggiate e illuminate.
  • approfittare di questo diradamento della coltura madre per fare un po’ di pulizia dal secco e da tutte le parti di pianta eventualmente malate (da vaiolatura, oidio o botrite), nonché dalle erbacce che sicuramente a settembre sono ancora molto invasive.

Le nuove aiuole così ottenute potranno già essere pacciamate, in modo tale da evitare la nascita dell’erba nella stagione primaverile successiva.

Ricordiamo anche che la produttività delle piante di fragole inizia a calare dopo circa 3 anni, e che quindi ci conviene, passato questo tempo, smantellare la prima aiuola madre. Al posto di queste piante di fragola potremo tranquillamente piantare degli ortaggi in rotazione e andare avanti in questo modo, rinnovando periodicamente la coltivazione di fragola.

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Il posto delle fragole, cassoni con assi di castagno all’ombra degli ulivi

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