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ScorzonerabiancaProprio quando ormai sono convinta di avere parlato di tutti gli ortaggi, ecco che ne spunta subito uno nuovo! Questa volta si tratta della scorzonera (Tragopogon hispanica), chiamata anche ‘asparago d’inverno’, e scorzobianca (Tragopogon porrofolius), chiamata anche scorzonera bianca. Non è un gioco di parole, tranquilli! Sono davvero due ortaggi da radice che raramente si trovano all’interno dei supermercati, diciamo che sono un po’ più ‘ricercati’ e forse anche un po’ ingiustamente dimenticati. Eppure hanno radici gustose e sono facili da coltivare e mentre la scorzonera ha un delicato sapore di noci, la scorzobianca ricorda vagamente quello delle ostriche.

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Foto 2Abbiamo visto come coltivare il cavolo cappuccio e abbiamo visto come sia possibile seminarlo da gennaio a settembre a seconda del periodo di raccolta o della varietà prescelta. Perché ci sono cavoli cappucci che potremo raccogliere in estate o in autunno, altri che potremo raccogliere in inverno e altri ancora che potremo raccogliere la primavera successiva!

E proprio di questo vogliamo parlare oggi, per aiutarvi nella scelta delle varietà più giusta.

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Salve,
se pacciamando con paglia, foglie e via dicendo, impediamo il crescere delle erbacce, non succede la stessa cosa a ciò che abbiamo seminato? E cioè se ho seminato la lattuga o qualcos’altro, fagiolini, asparagi, bieta e via dicendo, se le ricopriamo con le foglie di quercia per proteggere il tutto dal gelo, poi cosa nasce?
Grazie
(Renzo)

Salve Renzo,
si certo, se tu spargi il materiale pacciamante direttamente sul letto di semina è sicuro che questo costituirà un ostacolo fisico alla crescita delle tue piantine, che germineranno di sicuro percentualmente di meno!
Per utilizzare la pacciamatura con le foglie secche nel caso della semina di ortaggi ti suggerisco di eseguire le semine in filari anziché a spaglio, in questo modo potrai distribuire il materiale pacciamante direttamente fra le file degli ortaggi.
Salute e buon orto.

AngcocoOggi parliamo di anguria (Citrullus lanatus) o, come viene chiamata dalle mie parti, cocomero. Perché parlarne a febbraio se è un frutto prettamente estivo? Semplice: primo perché se ne parlo a giugno è troppo tardi per pensare di coltivarla in estate, secondo perché un lettore ce lo ha chiesto espressamente e questo per noi é sempre un valido motivo per affrontare un nuovo argomento.

Iniziamo col dire che l’anguria appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, una famiglia molto illustre nell’orto, perché vi appartengono tutti ortaggi curiosi, di importanza e dimensioni considerevoli: cetrioli, meloni, zucche e angurie. Tutti bisognosi di terreni ricchi, freschi e acqua a sufficienza.

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Ecco un video che mostra come eseguire in modo corretto la semina dell’aglio nell’orto. Quali spicchi usare e come posizionarli nel terreno.

CamoLa camomilla è considerata da sempre simbolo di forza e di calma. E visto i tempi che corrono la potremo definire ‘aromatica dell’anno’, da prendere ogni qualvolta sentiamo salire il nervosismo, quindi purtroppo molto spesso. Per questo forse vale la pena coltivarla e produrre in proprio le sue tisane benefiche e rilassanti! Oltretutto i suoi fiorellino sono graziosi, profumati, fioriscono a lungo e stanno benissimo lungo i bordi delle aiuole, dell’orto o del giardino, oppure in vaso sul balcone. La volete mixare con altre piante? Benissimo: sembra che abbia un’azione benefica e rinforzante anche su di loro! E il suo aspetto delicato e leggero si presta a completare qualsiasi composizione floreale sia in terra che in vaso.

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agliColtivare l’aglio (Allium sativum famiglia Liliacee) è veramente semplice e dà grandi soddisfazioni! Procuriamoci dunque qualche bulbillo e passiamo all’opera. Non è certo la prima volta che parliamo dell’aglio su InOrto, abbiamo visto come è possibile usarlo per fare del macerato contro i parassiti dell’orto e abbiamo visto come seminare l’aglio in vaso, ma quando arriviamo a gennaio è quasi impossibile non ritornare sull’argomento, essendo l’aglio uno dei primi ortaggi da seminare. Guardiamo quindi come piantarlo direttamente a dimora nelle aiuole del nostro orto.

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CardiE’ tempo di cardi! Il cardo (Cynara cardunculus) è sicuramente un ortaggio invernale. E anche se non lo abbiamo nell’orto, perché le nostre semine non sono state così previdenti, certamente lo avremo in cucina per la preparazione di qualche gustosa ricetta.

Ma se abbiamo abbastanza spazio, perché privarsi di averlo nell’orto, quando le sue foglie bianco e argento sono così decorative e riempiono di luce i cupi e spenti orti invernali! I fiori sono altrettanto spettacolari, spuntano a partire dal secondo anno, quando la pianta è ormai giunta al ‘capolinea’ quanto a commestibilità, e hanno ciuffi di un brillante viola acceso. Anche nei fiori, come nelle foglie, il cardo assomiglia molto al carciofo, ma a differenza di quest’ultimo non forma grumi commestibili: del cardo si mangiano infatti le coste, che se imbiancate a ‘mestiere’, diventano tenere e prelibate, amarognole e gustose al tempo stesso.

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Ciao,
sono tornata in Romania da un po’ di tempo, mi mancano da morire i carciofi, ho comprato dei semi
dall’Italia, secondo lei quando posso seminarli?
Grazie mille
(Elena)

Risposta

Ciao Elena,
è bello che porti con te un ricordo vivo dell’Italia…e anche gustoso!
Per seminare i carciofi ti consiglio di preparare dei piccoli vasi con del terriccio universale,
poi metterei due semini per vaso, nel periodo di febbraio/marzo, lasciando i vasi fuori, ma un po’ riparati.
Le piantine dovrebbero nascere in primavera e potrai trapiantarle in pieno campo alla fine di ottobre dello stesso anno. Per aiutarti ancora sulla coltivazione del carciofo, ti invio volentieri questo bell’articolo.
Ci terresti informati sui risultati della semina? Grazie!
Salute e buon orto.

Stevia fioriQuesta volta parliamo di qualcosa di dolce. Un dolce buono e naturale. Un dolce che non fa male. Parliamo della Stevia Rebaudiana, un’erbacea perenne originaria del Sud America, conosciuta per le sue proprietà dolcificanti, infatti le sue foglioline sono ricche di steviolo, un dolcificante che non influisce sui livelli di insulina e quindi adatto anche ai diabetici e, udite, udite, è privo di calorie e quindi la fa in barba a qualsiasi dieta! Ma questo non significa che il suo potere dolcificante sia scarso, anzi: è molto ma molto, superiore a quello del normale zucchero!

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