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Ciao,
Sono Alessandro e vivo in Molise.
Volevo avere informazioni riguardanti la potatura di una “Calancola” d’appartamento e tutti i vari consigli. La pianta ha un anno.
Grazie.
(Alessandro – Molise)

Risposta

Ciao Alessandro,
la Calancoe, (Kalanchoe bolsfediana) è una pianta che cresce spontanea nell’Africa tropicale – Madagascar.
Ha esigenze termiche, irradiazione solare e ventilazione alte. Esige terreni ben drenati e irrigazioni non eccessive – ricorda che è una pianta a foglie e fusto succulenti. Per la potatura direi che non è così necessaria, ti puoi limitare ad eliminare le foglie che iniziano a invecchiare, quelle più in basso, lungo il fusto principale.
Salute e buon orto.

Salve,
quest’anno, quando sarà il momento (novembre-dicembre) ripulirò la mia piccola asparagiaia, avevo pensato di concimarla con letame maturo pellettato e poi coprirla con foglie e erba di sfalcio. Tutto questo, per cercare di imitare, ciò che avviene in natura nei boschi. Gradirei il Vostro parere ed eventuali suggerimenti. Grazie.
(Gianni Ciampi)

Risposta

Ciao Gianni,
se coltivi l’orto osservando quello che avviene in natura, non sbagli mai – secondo me!
Per la coltivazione degli asparagi – vedi l’articolo nel link – in oltre ti suggerisco di eliminare in inverno la parte verde sopra il terreno, poi pacciamare con paglia o sfalci d’erba per proteggere le gemme dal freddo della notte invernale – comunque già seccata – e poi a fine inverno concimare con sostanza organica tipo stallatico.
Otterrai così ottimi risultati.
Salute e buon orto!

Ciao,
da poco mi sono trasferita nella mia nuova casetta, nella provincia di Varese, dove vorrei incominciare a prendere confidenza con il giardino.
Sono alle prime armi e il mio giardino attualmente ha un terreno con un misto di sassi e erba, a chiazze.
Mi piacerebbe restaurare il giardino, ma non so da che parte iniziare e ho anche paura di fare qualche danno!
Mi date qualche consiglio voi?
Grazie

(Pam – Varese)

Risposta

Ciao Pam
Che bella cosa iniziare ad aver a che fare con un giardino di sana pianta! Una condizione tanto bella quanto impegnativa, ma di certo alla fine, avrai un luogo tuo, esclusivo!
Il primo passo è quello di avere un progetto da seguire, prova a immaginare come che tu vorresti il tuo giardino.
Sono sicuro, che avere un bel prato verde di partenza sia una delle condizioni basilari, per fare questo devi per prima cosa lavorare le terra – fresatura si chiama l’operazione – e anche eliminare tutti i sassi che trovi sulla superficie.
Una volta che il terreno è ben lavorato devi eseguire la semina del tappeto erboso.
Ti consiglio però anche di non destinare tutta la superficie a prato ma di lasciare degli spazi con terra nuda – le aiuole – che saranno destinate alla coltivazione delle piante di diversa natura: Erbacee, arbustive e arboree; e poi non dimenticare di lasciare uno spazio per il tuo Orto per avere sempre verdure fresche e fiori da portare in casa.

Inoltre Pam, se ancora non lo avessi fatto, puoi leggerti tutti gli articoli che appaiono sotto la voce ‘Come Progettarlo’ sulla home-page di InOrto. Vedrai che troverai molte indicazioni utili, potresti iniziare con quello che parla di come disegnare un orto in modo semplice e poi proseguire con gli altri!

Complimenti per la tua nuova avventura e non aver paura di fare danni!
Buon Lavoro!

Ho un piccolo orto con grande passione dei pomodori mi procuro le sementi e di conseguenza semino e trapianto le piantine che regalo a conoscenti e poi altri passatempi.

Non riesco però a coltivare i rapanelli, li semino a file quando crescono li rincalzo ma il raccolto è sempre scarso non si formano i rapanelli solo radici. Grazie

(Nerino-Zogno-BG)

Risposta

Ciao Nerino, non sei proprio un ortolano alle prime armi, per cui mi sembra strano che tu non abbia successo con la semina dei rapanelli. Quindi per prima cosa accertati che i semi siano di buona qualità e soprattutto che non siano scaduti. Dopodiché leggi il post che ho appena confezionato sulla coltivazione del rapanello. Devo dire che l’ho scritto dopo avere ricevuto la tua lettera, sollecitata dalla tua richiesta.

Con la speranza che possa esserti di aiuto ti saluto e aspetto tue notizie sul prossimo raccolto….Saluti!

Mi piace coltivare l’orto e ho ottimi risultati.

Vorrei sapere come si semina il mais da pop con. In quale mese si semina in vasetti, quando si trapianta e a che distanza vanno posizionate le piantine le une dalle altre?

(Domenico – Bibbona – LI )

Risposta

Ciao Domenico, stimolata dalla tua domanda mi sono subito messa a confezionare un apposito articolo sulla coltivazione del mais. Ti consiglio di leggerlo, spero che potrai trovare tutte le risposte alle tue domande. Un saluto e a presto!

Sono una mamma 45enne di due ragazzi in pieno bombardamento ormonale…Tra le mie passioni ci sono i cani (ne ho due, adottati dal canile sei anni fa) i pappagalli (ne ho una dozzina, per puro mio diletto), il sole, la natura, il mare… e, non ultima, la cucina casalinga.

Per rilassarmi preparo la pasta fatta in casa e (da un anno e mezzo, oramai) in casa nostra c’è sempre e solamente il pane che sforno una volta alla settimana, preparato con la pasta madre.

Amante soprattutto delle piante grasse, ma non mi dispiacciono nemmeno quelle che io definisco “normali”. Da qualche anno mi diletto a seminare il basilico in vaso (perchè vivo in condominio) che utilizzo per il pesto fatto in casa.

Tra le piante aromatiche ho 2 tipi di menta: quella italiana (comunissima) e quella egiziana di cui ho raccolto i semi ad Hurghada la scorsa estate in occasione di una mini vacanza. Seminata a fine estate (non ho resistito alla curiosità ed ho fatto la semina nonostante l’avvicinarsi della brutta stagione), è nata, ha superato l’inverno milanese ed ha le foglioline quasi rotonde molto vicine l’una all’altra. La fragranza è molto meno decisa della nostra menta.

P.S.: grazie ai miei pappagalli (che vivono sul balcone e lanciano semi ovunque…) la scorsa estate ho avuto il piacere di veder nascere e crescere 3 girasoli: ne sono rimasta talmente incantate che ieri ho piantato 5 semini!

La mia domanda é:

Diverse volte ho provato a tenere sul balcone la lavanda, ma sia quella a cespuglio sia quella ad albero muoiono….

Chiedo quindi aiuto per poter riuscire ad avere anche questa pianta sul mio balcone.

Ringraziamenti anticipati.

( Adriana – Milano )

Risposta

Cara Adriana, è con vero piacere che pubblico per intero la tua lettera, perché la trovo piena di vita ed energia positiva! Cosa di cui c’è sempre estremo bisogno.

Per quanto riguarda la lavanda (ma quale sarebbe quella ad albero?) mi sembra molto strano che non sopravviva sul tuo terrazzo, dove tutto mi sembra andare a meraviglia. Siccome anch’io ho un piccolissimo terrazzino milanese dove ho due lavande, che stanno benissimo e superano perfino le nevicate, allora mi chiedo cosa puoi fare che non va.

Partiamo dall’inizio:

– per sicurezza scegli la Lavanda angustifolia che è molto robusta e rustica (ma sui terrazzi milanesi ho visto vegetare bene anche altre varietà)

– prepara un vaso con terriccio da agrumi, che è alleggerito con della pomice e quindi più drenante (non mettere una pianta nuova al posto di una morta senza prima sostituire il terriccio!)

– Metti in fondo al vaso un piccolo strato di argilla espansa per assicurare un buon drenaggio. In genere sopra all’argilla io vi appoggio sopra uno strato di tessuto non tessuto e poi riempio con il terriccio. Forse esagero, ma in questo modo evito che il terriccio scenda con il tempo sul fondo del vaso fino ad andare ad ostruire i fori, inoltre l’acqua che esce sporca meno.

– Poi trapianta la giovane pianta, rispettando il colletto e comprimendo bene la terra intorno ad essa per evitare che si creino sacche d’aria tra la zolla e il terriccio del vaso. E poi naturalmente bagnala. Annaffia la lavanda solo se ha necessità: ovvero quando vedi che la terra è asciutta.

– Ho però un’altra raccomandazione da darti: evita che l’acqua ristagni troppo nel sottovaso e, se non puoi evitare che questo accada perché hai un impianto programmato, togli il sottovaso. Dopodiché ogni anno aggiungi dell’humus di lombrico per concimarla (lo trovi nei vivai in piccoli sacchi). Quanto alle potature, taglia gli steli con i fiori prima che diventino completamente secchi e all’inizio della primavera successiva rimettila in forma con un’altra spuntatina.

Fine! Spero di non avere dimenticato niente. Scrivici se il tuo terrazzo si riempirà di lavande!

Nel comune di Recco coltivo alcune “fasce” seminando fave, piselli, fagioli, insalate varie, pomodori, melanzane ecc. Molto altro spazio è dedicato ad alberi da frutto (ciliegie, kiwi, albicocche, kaki, aranci, mandarini ecc) poiché la mia schiena ….preferisce lavorare eretta.

Sono alle prime esperienze, molta passione ma poco tempo dato che abito a Genova.

Nelle semine mi piacerebbe seguire le lune. Esiste una regola base, oppure ogni prodotto ha le sue peculiarità? E in questo secondo caso, per gli ortaggi sopra elencati, mi potreste dare alcune nozioni?

Grazie e saluti

( Alberto – Recco )

Risposta

Ciao Alberto, proverò a darti qualche consiglio su come seguire la luna, ma ricorda di adattare questi consigli al luogo dove vivi, alle condizioni meteorologiche e alle tue esigenze.

Queste sono le linee generali da seguire:

– gli ortaggi da tubero (patate, topinambur, ecc. ), da radice (rape, ravanelli, ecc) , da bulbo (cipolle, porri, aglio, ecc) è preferibile seminarli in luna calante

– gli ortaggi coltivati per il loro frutto (anguria, melanzana, peperone, pomodoro), fiore (carciofi, cavolfiori, aromi), seme o baccello (fagioli, fave mais, ecc..) in luna crescente.

Dopodiché esistono alcune eccezioni, come la carota che, pure essendo un ortaggio da radice, ha una crescita piuttosto lenta e per questo è preferibile seminarla in luna crescente. Per il momento direi che hai le indicazioni base per partire, ma cercherò di tornare spesso sull’argomento luna per dare nuovi suggerimenti. Nel dubbio scrivi. Un saluto e Buon Orto!

A breve mi trasferirò in Spagna in una casettina in campagna con orto e piante da frutta…e sono felicissimo 🙂

Siccome mi ritroverò a breve con in mano un terreno molto grande, con un angolo di circa 50 metri quadri da coltivare, volevo sapere se c’è quealche libro valido sulla coltivazione invernale e ovviamente estiva che spiega bene tutto in quanto sono un contadino apprendista e sarò da solo….ho la passione ma non l’esperienza…..eventualmente qualcosa da scaricare facilmente da internet e da stampare in quanto laggiù non avrò internet. Grazie mille un saluto

( Luca )

Ciao Luca, lo credo bene che tu sia felice, ti aspettano novità e sfide interessanti a non finire! Per quanto riguarda quella con l’orto direi che potresti comprarti un libro che possa darti consiglio quando ne avrai bisogno, uno molto interessante e completo è “Orto e frutteto biologico” di Giunti Demetra della collana Pollice Bio Verde. On line ho trovato questo sito che fornisce un piccolo corso a distanza su come costruirsi un orto, da dove puoi scaricare qualche informazione, ma non tutto quello di cui avrai bisogno. Premunisciti poi di un lunario, può andare bene anche un semplice calendario: tra poco in libreria arriveranno le nuove edizioni per il 2013!

Tanti auguri per la tua avventura e quando arriverai sul posto guarda nell’orto dei vicini cosa coltivano e come lo coltivano: loro conoscono clima e terreno e sicuramente sapranno darti delle dritte!

La vendemmia è festa, allegria, tradizione. La raccolta dell’uva è legata ad immagini antiche e poetiche: chiunque possieda un piccolo filare di uva matura, sa di cosa parlo.

In Maremma dove vivo, in Val di Cornia, le cantine abbondano e producono vini di eccellenza. Qui la vendemmia è un rito, con regole, tempi e tecniche ben precise. Guai a sgarrare! Per per chi invece non fa della raccolta dell’uva una professione, ma possiede soltanto qualche metro di vigna,  la raccolta è più libera, facile e divertente, tuttavia dovrà seguire alcuni piccoli accorgimenti.

1. Evitare di raccogliere l’uva bagnata dalla pioggia o dalla rugiada perché, oltre ad ottenere un mosto più diluito, potrebbero svilupparsi delle muffe.

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Fagiolini tricolori o budino di verdure? Le ricette del mese, a base di verdure e formaggi, sono facili e veloci, vi consiglio di provarle! Così come vi consiglio di  guardare insieme a vostri bambini il verdurario di luglio: una ‘ratotuille’ di rime, aneddoti e piccole nozioni interessanti sull’orto e sugli ortaggi. Non dimenticate poi di risolvere il verdurebus e neppure di unire tutti i puntini previsti dal gioco di luglio per scoprire la verdura nascosta.

Infine raccogliamo i bollini per portare a termine il gioco dell’orto.

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