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TrocnoQuando le temperature calano e l’orto sembra fermarsi, nel frutteto c’è ancora qualche lavoretto da fare. Dopo avere ripulito il colletto dei nostri alberi (come descritto nel precedente post sul controllo degli alberi da frutto), approfittando proprio del fatto che le chiome sono completamente spoglie e prive di foglie potremo procedere con la pulitura e la cura dei rami alti. Ecco come procedere. Procuriamoci una bella spazzola di radica, o comunque una spazzola bella robusta, e diamo ‘una strigliata’ ai tronchi, poiché già questo semplice gesto sarà sufficiente ad eliminare alcuni afidi. Dopodiché potremo irrorare i rami ben puliti con dell’olio bianco o con un ‘miscuglio’ ancora più naturale a base di poltiglia di argilla.

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FinocchioIl finocchio (Foeniculum vulgare) non può mancare nell’orto d’autunno. Dove l’inverno arriva presto, i finocchi (naturalmente quelli invernali) sono già stati trapiantati da tempo, perché altrimenti con l’arrivo del primo gelo rischieremmo di perderli tutti. Dove invece l’inverno è dolce si possono trapiantare da settembre a novembre. Il finocchio soffre molto il ‘trauma’ del trapianto, conviene quindi non ridurre l’apparato fogliare e bagnare bene la terra del semenzaio o del vasetto prima di prelevare la piantina e deporla in piena terra. Se abbiamo alcuni dubbi su come procedere consultiamo il precedente post sulle tecniche di coltivazione del finocchio.

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Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniele e vivo a Varese città in condominio. La mia passione (una delle tante) sono gli agrumi nel vaso che però alla fine muoiono tutti o a causa della mia poca esperienza o per motivi di adattamento, tanto che mi sono scoraggiato e ho evitato di comprarli, però un giorno prima di Natale ho visto degli agrumi bellissimi all’ ipermercato e ho voluto farmi un regalo comprando un nuovo limone.

Salve, sto coltivando dei topinabur in vaso e dato che li tengo sul davanzale di una finestra non ricevono acqua piovana, ogni quanto devono essere innaffiati in questa stagione? Grazie

(Carlo)

Ciao Carlo, sicuramente avrai già letto la risposta alla tua domanda, perché l’ho già pubblicata tra i commenti al post, ma nel caso ti fosse sfuggita, la inserisco anche in questa sede.

“Non devi annaffiare i tuberi d’inverno perché sono in assoluto riposo. Ripulisci i vasi dalle parti secche e quando la temperatura ritornerà a salire mettili di nuovo allo scoperto. Allo spuntare della prima gemma riprendi ad annaffiare.
A fine stagione conviene sempre controllare che i tuberi non abbiano riempito completamente il vaso, dobbiamo lasciarne sempre uno o due al massimo, a seconda della grandezza del vaso, perché si riproducono a gran velocità! Tu l’hai fatto?”
Auguri e a presto!

Le semine a fine inverno si fanno soprattutto in semenzaio, dove il calduccio è assicurato e ben custodito. Fin da febbraio si possono seminare nelle serre o in ambienti protetti i primi ortaggi estivi. Ma prima di metterci all’opera facciamo un piccolo ripasso sulla profondità di semina.

E  poi eccovi un breve elenco degli ortaggi da provare a seminare nei nostri vasetti, vasche, bicchieri, barattoli, e….. qualsiasi contenitore andrà bene pur di fare attenzione ad alcune regole valide per tutte le semine.

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Salve, ho un orto nel sud della Sardegna, vorrei sapere se usare la paglia per pacciamare l’orto sia utile, sia d’estate che d’inverno; non si crea marciume e annidamento di insetti? Grazie

( Luisa )

Risposta

Ciao Luisa, la paglia è forse il miglior pacciamante per l’orto. Se vuoi conoscerne i vantaggi leggi questo articolo sulla pacciamatura organica. Non devi temere gli insetti che vedi sotto la paglia perché spesso sono insetti utili alla decomposizione del materiale organico: la paglia impiega poco tempo a marcire e a diventare essa stessa compost.

Non esagerare però con lo spessore dello strato di paglia: 10 cm saranno sufficienti! D’inverno la paglia protegge le radici dal gelo e in estate mantiene umido il terreno ed è molto utile in alcune colture, per esempio evita che le foglie del pomodoro tocchino terra con il rischio di contrarre malattie fungine.

Buon orto!

Coltivo l’orto da qualche anno e mi appassiona molto. Ho piantato i cavolfiori (forse un po’ in ritardo) e o non sono ancora cresciuti o sono cresciuti, ma sono, per ora, ancora piccoli. Nel frattempo è arrivata la neve e il gelo. Ho paura che il freddo li rovini o li faccia morire.

Cosa devo fare? Lasciarli ancora nel terreno ed aspettare che crescano o che si ingrossino fino alla giusta dimensione? O coglierli anche se sono piccoli e quelli che non sono ancora cresciuti estirparli?

Grazie mille

Paolo

Risposta

Ciao Paolo, non so dove abiti e quindi non so quanto freddo possa fare dalle tue parti, in ogni caso se hai paura che il gelo possa danneggiare i tuoi cavolfiori, coprili con un paio di strati di tessuto non tessuto e prova a lasciarli crescere ancora un po’. Puoi sempre aspettare ad estirparli! Magari non verranno molto grossi, ma tentare non nuoce…saluti!

Per potere organizzare lo spazio del proprio orto è bene avere chiara una suddivisione tanto semplice quanto importante: ortaggi invernali ed ortaggi estivi. Riflettere su come possono alternarsi ci farà risparmiare tempo e spazio.

Ortaggi invernali: radicchi, carciofi, carote, spinaci, patate, piselli, broccoli, cavoli, bietole, finocchi, rape, porro, ravanelli, cipolle, ecc. Sono piante che preferiscono il clima fresco, che sopportano anche le basse temperature.

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Mi chiamo Gianni, sono un appassionato di agricoltura, di orto e di piante in generale.

Vorrei chiederti se è troppo tardi per trapiantare un ciliegio. La pianta è ancora piccola (circa 1,70) ed è nata in posizione rocciosa, la vorrei spostare dove c’è più terreno, senza però farla seccare nel trapianto e senza  aspettare il prossimo autunno. Grazie Gianni

(  Gianni – Montignoso )

Risposta

Ciao Gianni, il ciliegio puoi spostarlo anche adesso, ma devi fare molta attenzione alle gelate. Il paese di Montignoso (se è quello in provincia di Massa, che conosco piuttosto bene) guarda il mare e le temperature non sono mai molto rigide, ma essendo a circa 300 m sul livello del mare durante la notte potrebbe gelare. Il mio consiglio è questo: aspetta che ci sia una bella giornata di sole, calma e senza vento, cerca di zollare con cura la pianta, deponila nella buca che hai preparato e dopo annaffiala bene (leggi Come piantare in albero da frutto), dopodiché copri il suolo con della paglia o con delle foglie, per evitare che il terreno intorno all’albero possa gelare durante le ore più fredde. Potresti fare attenzione alle previsioni meteorologiche e attendere una settimana in cui non sono previste temperature sotto lo zero.  Tu conosci il posto, il terreno e l’esposizione e se credi di farcela a scongiurare il pericolo gelo, puoi procedere tranquillamente. Un caro saluto e a presto!

“L’Epifania tutte le feste le porta via”. Non ho trovato niente di più originale per ricordarvi che le vacanze sono terminate e che purtroppo il nostro orto è ancora là bisognoso di cure. Però potete consolarvi, perché se avete trascorso le feste frequentando tavole imbandite sicuramente il vostro giro vita ne ha risentito: e allora cosa c’è di meglio di un po’ di movimento all’aria aperta?

– Se il terreno non è gelato e ancora non lo avete fatto, vangate la terra per portare in superficie i parassiti che così vengono distrutti dal freddo. Non è che ce l’abbiamo con loro è solo questione di sopravvivenza, dei nostri ortaggi naturalmente!

– Conservate la cenere di stufe e caminetti in un bidone o aggiungetela al compost, come concime ricco di potassio, che poi distribuirete alla base delle vostre piante.

– Ponete a germogliare in un locale luminoso, a 12°-15°, le patate che poi intenderete utilizzare per la semina: febbraio e marzo sono vicini e presto dovremo procedere.

– Se possedete delle serre ricordatevi di arieggiarle nelle ore più calde per evitare eccessivi ristagni di umidità e l’insorgere di marciumi.

– Iniziamo inoltre le prime potature nel frutteto. Mi raccomando occhio alle forbici! Se non vi sentite sicuri chiedete consiglio ad un vicino più esperto e, se il vicino ha traslocato, scrivetemi: proverò  a spiegarvi per iscritto come effettuare i tagli necessari.

– Contro larve, afidi, ma soprattutto cocciniglie in questo mese è utile  fare un trattamento con l’olio bianco, un prodotto a bassissima tossicità e compatibile anche con l’agricoltura biologica, che possiamo trovare in qualsiasi vivaio o consorzio agrario. Se però anche questo vi sembra troppo provate a spazzolare i tronchi per eliminare i muschi, le uova e le larve degli insetti che si annidano nelle screpolature della corteccia.

– E adesso rilassatevi andando a raccoglieri i cavoli, che dopo le gelate hanno migliorato sapore e consistenza.

foto di spratmackrel e di ModernHeartist Photography da flickr

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