Buon giorno,
sono un libero professionista, verso la pensione, con una propensione alla sana alimentazione a cui dedico sempre maggior tempo.
Mi interesserebbe sapere come fare per la coltivazione della batata – vedi il link per ogni altra spiegazione; se è possibile coltivarla in Emilia Romagna e se si può fare tagliandola a pezzi come per la nostra patata comune, e interrarla in stagione già avanzata tipo aprile-maggio?
Grazie e a presto.
(Vittorio – Emilia Romagna)

Risposta

Buongiorno Vittorio,
il tuo progetto di vita sana ci piace molto e lo condividiamo a pieno con te!
Per quanto riguarda la coltivazione della Batata (Ipomea batatas) – leggi pure l’articolo che trovi nel link – ti dico che una semina in aprile – maggio può andare ancora bene, visto la regione che abiti e considerato che la specie in questione è più esigente di alte temperature rispetto alla patata ordinaria diciamo. Cero che la puoi tagliare prima di interrarla, meglio se lo fai una settimana in anticipo, considerato che le ferite praticate potranno rimarginarsi.
Allora buona coltivazione.
Salute e buon orto!

Salve,
vivo a La Maddalena (Sardegna), sono pensionato e mi piace fare l’orto.
Nella stessa terra in cui coltivo con buoni risultati: melanzane, peperoni ecc mentre tutte le varietà di pomodori che ho piantato nel corso degli anni, vengono con la buccia dura. Come mai?
Per concime uso stallatico e adotto le cure colturali previste per la pianta.
Grazie.
(Mauro – La Maddalena – Sardegna)

Risposta

Ciao Mauro,
che terra bellissima quella che abiti e coltivi!
Le ragioni per le quali la pianta di pomodoro cresce dando bacche con la buccia dura possono essere diverse:

1 – Genetiche, nel senso che la varietà che coltivi ha quella caratteristica di base. Lo sono per esempio le varietà di pomodoro da conservazione fresca – quelli che si conservano lasciandoli appesi in cantina e che rimangono tutto l’anno freschi; in questo caso la buccia dura aiuta il mantenimento.

2 – Ambientali, nel senso che le piante ed anche i frutti quindi possono risultare con i tessuti più duri se le condizioni ambientali dove risiede il tuo orto sono particolarmente difficili – tanto sole, vento, terra dura ecc

3 – Trattamenti rameici: il rame che si fornisce alle piante come prevenzione alle malattie fungine ha la caratteristica naturale di indurire i tessuti vegetali della pianta trattata. Forse esegui troppi trattamenti.

Ecco un po’ di cause probabili.
Ti suggerisco di proporre questo interessante argomento nella sezione forum di in orto.

Salute e buon orto!

Salve,
ho un orto poco a nord di Roma.
Nella prima decade di ottobre ho piantato finocchi, cavolfiore e broccolo romano.
In questi giorni ho notato che i getti del finocchio stanno ingiallendo e la pianta è cresciuta pochissimo. Come se stesse marcendo, nonostante abbia piovuto pochissimo e io abbia irrigato poco, proprio perché la terra era umida.
Dove ho sbagliato?
Inoltre cavoli e broccoli crescono molto bene ma tardano a fare il fiore. In qualche altro orto ho visto piante molto più piccole ma già in fiore, può dipendere dalla varietà?
Ce ne sono di più e meno precoci?
Grazie mille.
(Federico – Roma)

Risposta



Ciao Federico,
hai messo un bel po’ di ortaggi pensando proprio alla tua sana alimentazione invernale, bravo!
Vado in ordine:
1 – I finocchi reagiscono così probabilmente per uno stress da trapianto, forse la terra è bella compatta e la pianta cresce poco e si stressa presentando punte gialle. Se poi la terra è sempre umida può darsi che il problema sia anche dovuto ad un ristagno idrico.
2 – Per quanto riguarda i cavoli che crescono tanto ma non virano alla formazione della gemma a fiore le ragioni possono essere due: un trapianto fatto tardi, cioè non in fine estate ma inizio autunno, e quindi devi aspettare ancora un po’. Altra causa potrebbe essere un’eccessiva concimazione azotata che ti fa sviluppare le piante tanto ma senza fare il fiore.
Ti ritrovi in quanto ti scrivo?
Salute e buon orto!

Salve,
adesso che sono in pensione vorrei dedicarmi ad un orto naturale per trovare i sapori di una volta.
Vivo in provincia di Vercelli, ma in estate è¨ molto caldo e secco, crescono bene i pomodori e mi piacerebbe provare alcune varietà: Ciettaicale e Principe borghese.
Grazie per la vostra attenzione.
(Rebecca – Vercelli)

Risposta

Ciao Rebecca,
l’orto, con l’arrivo della pensione, è proprio la ciliegina sulla torta…che bellezza!
Visto che sei appassionata di pomodori gustati questo sito specializzato che trovi nel link, dove potrai trovare tutte le informazioni sui pomodori che desideri coltivare. Riguardo al pomodoro var.Ciettaicale invece ti segnalo quest’altro sito che trovi nel link.
Tienici aggiornati sul tuo orto nascente, anche con delle belle foto!
Salute e buon orto

Salve,
ho un terreno in Trentino.
E’ di circa 4000 mq a circa 1100 m.s.l.m.del totale ne uso già una piccola parte, per la coltivazione di patate per consumo famigliare, ma vorrei sfruttarlo del tutto, solo che non so come commercializzare le patate. Vorrei sapere ,dunque, come commercializzare le patate.
Grazie.
(Gino -Trentino)

Risposta

Salve Gino,
chissà che patate buone che coltivi sul tuo terreno di montagna!
Allora, per commercializzare il tuo prodotto ci possono essere, a nostro parere, due opportunità:
1 – La vendita diretta, diventando tu stesso un coltivatore ufficiale – coltivatore diretto cioè – con partita iva ecc.ecc
2 – Vendere il tuo prodotto ai commercianti al dettaglio di frutta e verdura, gli ortolani della tua città, oppure anche direttamente al mercato generale di frutta e verdura.
Per avere informazioni e dati sicuramente più precisi però, ti suggerisco di contattare le associazioni di categoria della tua citta, Trento, quali: C.I.A. Confederazione italiana agricoltori oppure la Coldiretti – nei link ti ho lasciato gli indirizzi utili. Oppure potresti anche contattare il tuo commercialista di fiducia, che di permessi e burocrazia in generale saprà aiutarti certamente.
Salute e buone patate!

Salve,
sono una signora di 46 anni. Lavoro come artigiana, a Montagnana, in provincia di Padova, in una azienda che costruisce giostre per bambini.
Quest’estate ho trapiantato 2 piante di cardo.
Ho scoperto solo pochi giorni fa che dovevo legarli e coprirli per l’imbiancamento,
L’ho fatto solo adesso, chissà se mai, per Natale, riesco a mangiarli.
Volevo però chiedervi: come faccio a raccoglierli? Devo togliere tutta la pianta scavando con il badile, oppure si taglia sotto le foglie come l’insalata e nella terra rimangono le radici? L’anno dopo si può recuperare la pianta oppure muore?
Ciao e grazie!
(Cristina – Montagnana di Padova)

Risposta



Salve Cristina,
il Cardo – Cynara carduncolus L. – è una bellissima pianta che in un orto non dovrebbe mancare mai – consulta pure l’articolo che trovi nel link!
Riguardo alle pratiche per l’imbiancamento delle foglie è bene iniziare ad effettuarle fino dai primi di ottobre. Prima di chiudere le piante però bisogna assicurarsi che l’interno della pianta sia ben asciutta, evitando così che la gemma interna marcisca e che, inoltre, l’apice delle foglie – all’esterno del cartoccio – sia sempre aperto e in contatto con l’aria – sempre per il medesimo motivo.
I tempi per l’imbiancamento variano dai 10 ai 30 giorni in base alle temperature esterne.
Per quanto concerne la raccolta invece bisogna asportare la pianta tagliandola alla base, tipo insalata appunto, di modo che poi le gemme sotto terra possono così ricacciare nuove foglie, per un nuovo raccolto.
Quest’anno però prova comunque a raccoglierne almeno una pianta per avere così il bianco Cardo per il bianco Natale!
Salute e buon orto!

Salve,
lavoro come consulente editoriale, giornalista culturale e organizzatore di festival culturali.
Ho 56 anni, vivo a Milano.
Ho da 40 anni una piccola baita isolata in Valle d’Aosta, a 1900 metri. Ci si arriva solo a piedi. Ci vado spesso, per un totale di due-tre mesi all’anno, in tutte le stagioni.
Vorrei provare a coltivare patate nel mio piccolo orticello associato alla baita, ben esposto, su un ex letamaio: attualmente ci cresce benissimo il rabarbaro di montagna.
La domanda è: che qualità di patata mi consigliate di piantare (mi piace sperimentare, quindi anche più varietà), dove le posso trovare? E quando la devo seminare? Vale la temperatura in terra non inferiore ai 6-7 °C?
grazie, un saluto.
(Raffaele – Milano)

Risposta

Ciao Raffaele,
avere un orto a 1900 m.s.l.m. è una bella sfida e anche alleanza con la natura…per te i nostri migliori complimenti!
Riguardo alla scelta della varietà di patate da coltivare e dove trovarle ti suggerisco innanzi tutto di chiedere ai consorzi agrari della zona prossima al tuo orto, loro avranno le varietà più adatte alla zona di riferimento, altrimenti se vuoi coltivare varietà particolari da tutto il mondo consulta pure questo sito specializzato nella coltura e cultura della patata. Per quanto riguarda la stagione di semina ti suggerisco di piantare il tubero-seme dalla seconda metà di aprile in avanti e comunque quando la neve si sarà sciolta e il terreno non sarà più ghiacciato.
Salute e buon orto!

Salve,
pratico per diletto, allevamento di polli e piccolo orto per uso familiare.
Abito a 300 m.s.l.m. sulla costa ionica calabrese e vorrei provare a piantare le patate in questo periodo – novembre – (ma anche più tardi) in due modi differenti: 1 – sotto la pacciamatura con telo nero plastico e 2 – un esperimento con una rete metallica alta un metro e mezzo diametro 80 cm, come ho visto sul web. Potrei provare a piantare nei prossimi giorni di luna calante o devo aspettare più caldo? Grazie anticipate per la risposta e complimenti.
(Paolo – Calabria)

Risposta

Ciao Paolo,
grazie per raccontarci la tua bella storia, di produzione “intima” che fai per la tua famiglia, è un bell’esempio!
Riguardo all’epoca di semina delle patate da farsi in Calabria, in prossimità del mare, secondo me la stagione migliore è la fine dell’inverno, ovvero dalla seconda metà di Febbraio, di modo che i primi germogli delle piante incontrano una stagione non troppo fredda che così non rischiano di gelare…luna calante ovviamente.
I tuoi metodi di coltivazione sperimentale di patate ci incuriosiscono molto…sarebbe bello avere delle foto!
Salute e buon orto

Salve,
faccio il commesso di elettronica, abito in provincia di Forlì, mi piace coltivare piante da orto e varie altre specie.
Ho un problema all’orto. Ho piantato 4 file fra cavolfiori, verze e broccoli, da qualche giorno stanno appassendo le foglie di ogni pianta, una dietro l’altra, ho controllato le foglie ma sembra non ci siano ne malattie ne insetti. Cosa puo’ essere? Scusatemi ma sono disperato erano bellissime e stavano crescendo a vista d’occhio. Aiutatemi se potete, grazie.
(Daniele-Forlì)

Risposta

Ciao Daniele,
ci piace la tua storia di vita che ci racconti, alternata fra l’elettronica e i cavoli nell’orto!
Cerchiamo subito di placare la tua disperazione, allora è molto probabile che il problema non sia nelle foglie bensì nelle radici, prova per campione a sbarbare una pianta e controlla che il fittone radicale o il colletto – la base del fusto cioè – non siano marci oppure bucati, il problema potrebbe essere anche un insetto scavatore e mangiatore di radici come il grillotalpa (Gryllotalpa gryllotalpa)-oppure un mammifero come la talpa – (Talpa europea) – o anche un patogeeno fungino che fa marcire le radici. Per capire e tentare di risolvere bisogna vedere e toccare con mano, se fai delle foto spediscile che ti aiutiamo meglio!
Salute e buon orto.

Salve,
quest’anno, quando sarà il momento (novembre-dicembre) ripulirò la mia piccola asparagiaia, avevo pensato di concimarla con letame maturo pellettato e poi coprirla con foglie e erba di sfalcio. Tutto questo, per cercare di imitare, ciò che avviene in natura nei boschi. Gradirei il Vostro parere ed eventuali suggerimenti. Grazie.
(Gianni Ciampi)

Risposta

Ciao Gianni,
se coltivi l’orto osservando quello che avviene in natura, non sbagli mai – secondo me!
Per la coltivazione degli asparagi – vedi l’articolo nel link – in oltre ti suggerisco di eliminare in inverno la parte verde sopra il terreno, poi pacciamare con paglia o sfalci d’erba per proteggere le gemme dal freddo della notte invernale – comunque già seccata – e poi a fine inverno concimare con sostanza organica tipo stallatico.
Otterrai così ottimi risultati.
Salute e buon orto!

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