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I frutticini delle patate sono i più adatti alla moltiplicazione, perché trasmettono alle future patatine tutte le caratteristiche organolettiche della tipologia stessa. Il difficile è che per ottenere patate da consumo ci vogliono due anni.

(Roberto)

Risposta

Per una volta riceviamo su questa rubrica una risposta e non una domanda e ne sono felicissima. A inviarcela è stato Roberto, ortolano appassionato di agricoltura biologica e biodinamica.

Personalmente non ho mai utilizzato i frutticini della patata per la riproduzione, ma mi fido di quello che dice Roberto e non stento a  crederci in quanto i frutti in genere hanno da sempre questo compito! Grazie Roberto! Se in seguito vuoi inviarci anche la modalità di questo tipo di riproduzione ben venga!

Quest’anno, rientrando dalle ferie ho trovato in un vaso in cui ho seminato patate rosse, sulla pianta, ormai in via di appassimento i due frutti che potete vedere in fotografia. sembrano in tutto e pertutto due pomodorini pachino verdi, ma questo su una pianta di patate è impossibile. Non ho ancora provato ad aprirli, per vedere la consistenza. secondo Voi che cosa può essere? Grazie

(Luigi)

Risposta

Ciao Luigi hai lasciato così a lungo le tue patate nel terreno che loro hanno fruttificato! Quelli che a te sembrano pomodori sono i frutti della patata, peraltro piuttosto tossici (quindi alla larga!). Difficilmente ci succede di vedere questi frutti perché normalmente le patate vengono tolte prima dal suolo e la pianta seccata gettata e compostata! Un saluto e fammi sapere come hai trovato le patate!

Volevo sapere che trattamenti si usano sulle patate.

(Gianni – Canneto Pavese)

Risposta

Ciao Gianni, per prevenire l’attacco della dorifora e per stimolare la crescita della pianta puoi distribuire il macerato di ortica appena si vedono le prime foglie. Oppure distribuire sulle piante trattamenti a base di litotamnio e farina di rocce, che allontanano anche la mosca bianca, il ragnetto rosso e protegge i giovani germogli dalle croste nere (malattia fungina).

Mentre contro la peronospora, può esserci ancora di aiuto il macerato di ortica, ma soprattutto il decotto di equiseto.

Se vuoi usare qualcosa di più forte, qualora le condizioni atmosferiche siano particolarmente sfavorevoli (umidità stagnante e piogge frequenti) si possono fare trattamenti con l’ossicloruro di rame (ma mai durante la fioritura). In caso di attacco manifesto in alternativa al rame possiamo utilizzare la soluzione idroalcolica di propoli data ogni 10 gg.

Naturalmente valuta tu, in base alle condizioni delle tue piante, alle coltivazioni precedenti, alle condizioni atmosferiche, di quali trattamenti le tue piante possono avere maggiormente bisogno. Un saluto e buon orto!

Posso ancora mettere le patate nel terreno? E quando con la fase lunare?

Grazie

(Salvatore)

Risposta

Ciao Salvatore, non mi hai detto una cosa importante: dove abiti? Ti consiglio di leggere bene questo post che parla proprio di quando effettuare la semina della patata. Se abiti in una zona non troppo calda e visto che quest’anno siamo indietro con la stagione, forse ce la puoi ancora fare! Puoi scegliere una varietà a ciclo vegetativo un po’ più breve e aiutarle con le annaffiature quando il caldo si farà sentire. La semina della patata in genere si effettua in luna calante. Buon Orto!

Non ci crederete ma ho ancora due parole da dire sulla raccolta della patata, che ho trattato solo marginalmente nell’articolo sulla coltivazione della patata.

Ho pensato che effettivamente, soprattutto per chi è alle prime armi, è difficile capire cosa succede là sotto e spesso si ha il timore di ‘cavare’ (perché così si dice in gergo orticolo) il nostro prezioso tesoro sotterraneo o troppo presto o troppo tardi.

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Non basta prendere una patata e metterla nel terreno per fare nascere una nuova pianta! Oddio, con molta fortuna potrebbe anche succedere! Ma nell’orto non possiamo affidarci alla fortuna per avere buoni raccolti, quindi è meglio capire fin da subito come fare per evitare errori e iniziamo preparando correttamente le patate da semina, una volta scelta la varietà e stabilito quando seminarle.

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Il periodo di semina della patata è molto lungo, varia in base alla zona dove abitiamo e in base alla varietà colturale prescelta. Iniziamo col dire che la patata non teme il freddo, ma il caldo e la siccità.

E’ tempo di patate! Qualcuno di voi avrà già concimato e preparato il terreno per la semina, qualcuno le avrà addirittura già seminate. Ma in quota, nel giardino di mezza montagna di mia madre , si può seminare fino a metà maggio.

Questa volta però più che parlare della coltivazione della patata voglio parlarvi di un luogo dove di patate sanno tutto, ma proprio tutto, è il Consorzio della Quarantina, associazione per la terra e la cultura rurale.

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La dorifora (Leptinotarsa decemlineata)  è il nemico numero uno della patata. La sua piccola corazza a strisce gialle e marroni la rende quasi simpatica, ma i suoi effetti sono devastanti. L’insetto adulto (lungo circa 1 cm) dopo avere riposato tutto l’inverno nella terra esce a primavera e se nelle vicinanze ci sono delle Solanaceae non le molla più. Predilige le patate, ma anche le melanzane, un po’ meno pomodori e peperoni.

Questo coleottero depone delle uova a grappolo color arancio sulla pagina inferiore delle foglie, da cui nascono tante larve rossicce fameliche e micidiali, capaci di divorare foglie, fiori e l’intera pianta.

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