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Il fagiolino (Phaseolus vulgaris) è un ortaggio facile, facile adatto anche per ortolani alle prime armi. Si semina direttamente a dimora (in piena terra nell’orto) da aprile ad agosto, per dirla come i contadini di una volta: “dal centesimo giorno dell’anno (il 10 aprile) fino alla festività di Santa Anna (il 26 luglio)”. Per le ultime semine estive si consiglia il fagiolino nano, che ha un ciclo di crescita più breve del fagiolino rampicante.

Della coltivazione del fagiolino (guardate il link) abbiamo già parlato in precedenza, tuttavia quando si affronta una tematica per la seconda volta, si aggiungono dettagli e suggerimenti che anche se non sono indispensabili possono risultare utili.

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Salve,
sono una donna di 45 anni e da poco tempo ho cominciato a coltivare l’orto con vari ortaggi: pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, insalate varie erbe aromatiche e peperoncini.
Circa dieci giorni fa ho acquistato semi di vari tipi di peperoncini e li ho messi in piccoli vasetti, con circa un cm di terra sopra per potere attendere la fermogliazione e poi metterle in campo aperto… la mia domanda è: bisogna annaffiare e quanto perchè i semi possano germogliare senza marcire? Grazie mille!
(Cristiana)

Risposta

Ciao Cristiana,
hai iniziato la tua semina in maniera corretta, disponendo come dici i semi nei vasetti con il terriccio sopra a fargli da copertina, infatti, le condizioni che stimolano il seme a germogliare sono proprio il buio, la temperatura e l’umidità.
Quindi, diciamo che la quantità d’acqua necessaria a far germogliare i semi è quella che ti permette di mantenere sempre il terriccio umido ma senza che si formino nel vasetto ristagni idrici, questo fino a che non vedi spuntare i primi germogli, poi devi continuare a fornire acqua in base ai consumi della pianta, che lei stessa ti dirà in base a come e quanto cresce.
I giovani semensali che marciscono è perchè sono presenti, nella terra o anche nel seme stesso dei patogeni fungini che certo si sviluppano in condizioni di elevata umidità, quindi irrigare si ma con giudizio.
Salute e buon orto.

FioriLa fioritura del pesco è l’emblema della primavera e tutti dovremmo avere l’occasione di ammirarla almeno una volta l’anno. Basterà fare una passeggiata in campagna perché il nostro occhio venga catturato da questa fioritura rosa, leggera e innocente, come solo la fioritura del pesco sa esserlo. Ma se disponiamo di un piccolo orto o giardino perché non pensare di piantarvi un pesco? Lo so il pesco ha una pessima reputazione riguardo alle malattie: ha la nomea di essere ‘deboluccio’ e di ammalarsi continuamente, ma se provassimo a coltivarlo correttamente, magari scegliendo la giusta varietà, forse potrebbe darci delle grandi soddisfazioni.

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Salve,
mi piacciono tanto i fagiolini “mangiatutto” nani, la mia domanda è questa:
il faggiolino nano “mangia tutto” dopo seminati si possono annaffiare prima che nascano?
Grazie
(Vincenzo)

Risposta

Ciao Vincenzo,
buoni si i fagiolini mangiatutto!
Certo che li devi irrigare, altrimenti non nascono…ma con giudizio però, senza farli marcire a terra prima che germoglino, basta che la terra sia un po’ umida e vedrai che non ci metteranno molto a crescere.
Salute e buoni fagiolini.

Foto 1Cosa c’è di meglio di qualche foglia di rucola o rughetta (voi come la chiamate?) appena colta per accompagnare un carpaccio, un po’ di parmigiano o semplicemente da condire con un filo di olio?

Per poter godere di questo privilegio non occorre per forza avere un orto, ma sarà sufficiente un vaso anche di soli 15 cm (ma in 40 cm avremo ovviamente un raccolto più soddisfacente) e posizionarlo a mezzo sole, che significa qualche ora di sole al giorno, perché le fresche foglioline di rucola non amano ‘cuocere’ prima di finire in pentola!

Ma prima di iniziare a parlare di semine e coltivazione occorre dire che esistono due varietà di rucola: la rucola coltivata (Eruca sativa) e la rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia).

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Il granoturco o mais (Zea mays) è un po’ la sentinella dell’orto, sia per altezza che per presenza: armoniosa e austera al tempo stesso. In termini di progettazione direi che è, insieme al girasole, il vegetale che dà verticalità e colore all’orto. In termini di consumo poi è fantastico! Potere assaporare le proprie pannocchie fresche è veramente una soddisfazione impagabile.

ScorzonerabiancaProprio quando ormai sono convinta di avere parlato di tutti gli ortaggi, ecco che ne spunta subito uno nuovo! Questa volta si tratta della scorzonera (Tragopogon hispanica), chiamata anche ‘asparago d’inverno’, e scorzobianca (Tragopogon porrofolius), chiamata anche scorzonera bianca. Non è un gioco di parole, tranquilli! Sono davvero due ortaggi da radice che raramente si trovano all’interno dei supermercati, diciamo che sono un po’ più ‘ricercati’ e forse anche un po’ ingiustamente dimenticati. Eppure hanno radici gustose e sono facili da coltivare e mentre la scorzonera ha un delicato sapore di noci, la scorzobianca ricorda vagamente quello delle ostriche.

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Foto 2E’ questione di pochi giorni e già i frutti arancio del nespolo inizieranno a occhieggiare nelle vetrine dei fruttivendoli e chi è più fortunato potrà averli nel proprio orto o giardino. Le nespole sono infatti tra i primi frutti ad annunciare l’arrivo della bella stagione! Ma attenzione, sto parlando del nespolo del Giappone (Eriobotrya japonica) e non del nespolo comune (Mespilus germanica) ! Il nespolo del Giappone è un albero di piccole-medie dimensioni sempreverde, che fiorisce in inverno e fruttifica agli inizi della primavera.

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Cavolo cappuccioIl cavolo cappuccio (Brassica oleracea capitata) è una grande risorsa della cucina invernale, ma anche primaverile ed estiva, a seconda del periodo di semina e della varietà prescelta. Ma è soprattutto in inverno, quando tutte le altre verdure scarseggiano, che il cavolo cappuccio ci viene in soccorso e, sia crudo in insalata che cotto stufato, ci aiuta a risolvere un pasto. E se coltiveremo una varietà rossa avremo, oltre a tante proprietà antiossidanti, anche un bel tocco di colore prima nell’orto e poi a tavola.

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Foto 3Il Cornus Mas o Corniolo è una gran bella pianta in ogni stagione dell’anno. Un piacere da vedere e da coltivare. Nuvola gialla in marzo, quando prima dello spuntare delle foglie si ricopre di piccolissimi fiori gialli, graditi dalle api che producono con questi fiori un miele molto pregiato; arbusto compatto di un bel verde intenso in primavera, si riempie in estate di tanti piccoli frutti rossi commestibili che maturano in settembre/ottobre; ma anche in inverno, completamente spoglio, il corniolo riesce a farsi notare, col suo fascio di rami dalle tonalità calde, diverse da quelle di altri arbusti.

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