Cara Nara, 
ci siamo scritti qualche mese fa
sono un pensionato che si sta dedicando all’orto, come passatempo, ma anche come mezzo di sostentamento familiare, per risparmiare e sopratutto per mangiare in maniera più sana e gustosa.

Vorrei tornare sulle rotazioni, nuovamente ti domando,
faresti esempi concreti di cosa si semina o pianta in una aiuola, consociando più colture, facendo anche un programma di rotazione?

Grazie

(Renzo Rosa)

Risposta

Ciao Renzo, come stai? Era tanto che non ti sentivo!

Il tema delle rotazioni e consociazioni nell’orto è molto importante e per questo altrettanto interessante!

Per risponderti in maniera pratica e diretta ti faccio qualche esempio che potrai applicare in un’aiuola del tuo orto.

Rotazioni

Per prima cosa parti sempre da una situazione di terreno ben concimato, concimazione organica di fondo che farai con dello stallatico maturo.
Prima rotazione – le piante che potrai mettere in questo terreno arricchito saranno: cavoli, bietole e pomodori.
Seconda rotazione – potrai piantare: cipolle, rape e carote.
Infine per concludere dovrai rinnovare il terreno, e lo farai mettendo a dimora tutte le leguminose del caso: fave, piselli, fagioli, ecc

Consociazioni

Le consociazioni riguardano la convivenza di ortaggi nella solita aiuola, in questo caso ti suggerisco:
Pomodori con basilico, coltivato alla base delle piante di pomodoro – ottimi anche se consociati sulla tavola per esempio!
Poi cavoli con spinaci, da coltivare nell’interfila dei cavoli;  oppure cipolle e aneto, coltivabili in file alterne.
Renzo, spero di essere stata chiara, altrimenti sono sempre a disposizione per aiutarti in ogni tuo dubbio, e visto poi che sei un fedele seguace di InOrto ti invito a leggere, se già non lo avessi fatto, questi post che parlano proprio di rotazioni  e  consociazioni .

Forza che la stagione della primavera è alle porte!
Buon Orto!

Buongiorno,
Io ho un problema con il mio giardino che non mi permette di poter avere un mio orto in quanto ho una talpa che mi fa i buchi nel terreno , quindi a male estremi estremi rimedi per questo ho pensato di realizzare un orto in cassone.
Ho trovato interessante un articolo trovato nel sito dove i cassoni sono fatti con il legno.
La mia idea era di scavare un po il terreno e metterci dentro il cassone, posso usare lo stesso materiale o visto che si troverà  nel terreno non va bene?

In caso quale materiale mi consiglia?

Io la ringrazio in anticipo
cordiali saluti
(Francesca)

Risposta

Salve Francesca
La soluzione dell’orto nei cassoni è una valida soluzione anche perché rialza il piano di coltura e lo rende più comodo per chi come te si occupa di coltivarlo…inoltre l’orto nei cassoni di legno sono bellissimi!
La modalità di interrare il cassone è corretta!
Riguardo al legno da utilizzare il migliore sarebbe quello di larice – quello con cui si fabbricavano gli sci e i rivestimenti dei tetti delle baite in montagna – che è il più durabile fra le essenze italiane.
Per ispirati alla realizzazione dell’Orto in Cassone consulta questo link dove potrai trovare diverse soluzioni su come realizzare il tuo orto in cassone.

Non ti fare scoraggiare dalle Talpe… e sempre Madre Natura!
Coraggio e buon orto a te!

Salve a tutti. Ho preso da poco un pezzettino di terra per farci il mio orto. Purtroppo fino ad ora non ho potuto coltivare nulla .. Tra circa 15 giorni dovrei cominciare a vangare il terreno che é stato abbandonato per ben 4 anni. Dopo aver fatto tutti i progetti su cosa coltivare e come,  mi sorge un dubbio (premetto che non é molto grande il terreno), saranno 70/80 mq massimo… 

Dicevamo, siccome non é molto grande per accogliere molte varietà  di ortaggi (quelli che vorrei coltivare sono: pomodori-insalata-melanzane-peperoni-aglio-cipolle-cetrioli-fagiolini-piselli-fave-broccoli), come faccio a coltivarli tutti? Mi spiego meglio.. GLI  ORTAGGI  ESTIVI  POSSONO  ESSERE  COLTIVATI  AL  POSTO  DI  QUELLI  CHE  CI  SONO STATI  IN  INVERNO  E  VICEVERSA? Perché non potrei permettermi degli spazi dove coltivare solo alcuni tipi di ortaggi… Attendo risposte..GRAZIE!!!!

(Lorenzo)

Risposta

Ciao Lorenzo, è chiaro che tu debba fare così altrimenti, come hai giustamente intuito, non puoi farcela a coltivare tutto allo stesso tempo. Inoltre è proprio così che si fa!

Siccome è la prima volta che ti cimenti nella coltivazione di un orto ti consiglio di andarci piano e non esagerare: meglio coltivare una pianta in meno, ma prendersela con calma e curare bene e con attenzione quelle che deciderai di coltivare.

Potresti comunque nella successione tenere conto di qualche buona regola riguardo la rotazione degli ortaggi, come quella di non mettere sulla stessa parcella un ortaggio appartenente alla stessa famiglia dell’ ortaggio che l’ha preceduto. Quindi per esempio, dopo il pomodoro meglio coltivare l’aglio e non un peperone o dopo una fava meglio non mettere dei fagioli, ma in questo caso andrà benissimo un peperone ecc. Più sulla parcella farai girare ortaggi appartenenti a famiglie diverse e meglio sarà. Naturalmente sempre tenendo conto delle tue esigenze di spazio e dei tuoi gusti!

Per questo motivo non sarebbe male se tu ricordassi quali ortaggi si sono susseguiti nella stessa parcella, magari segnandelo su carta.

Le rotazioni ben eseguite allontanano le malattie! Buon Orto!

Abito ad Asti, sono un pasticciere-panettiere, e ho un appezzamento di terreno intorno alla mia casa, dove ho fatto un orto, un pergolato di uva da tavola e un frutteto.

Mi dareste per favore un consiglio per i trattamenti invernali degli alberi da frutto? Quanti sono e quando si incomincia a farli.

 Mi piace il trattamento con la poltiglia bordolese, ma volevo sapere se era possibile fare una poltiglia più densa di solfato di rame e calce bianca spenta con acqua. Ma quali sono le dosi consigliate per fare una soluzione da applicare con un pennello ai tronchi degli alberi da frutto? 

Questa applicazione la facevano i vecchi  contadini e volevo sapere se era giusta.

(Teresio – Asti)

Risposta

Ciao Teresio, mi sono informata sulla pratica di spennellare i tronchi, ed è vero che in quel caso nella preparazione della poltiglia bordolese la dose di calce va aumentata considerevolmente. Purtroppo non ho le dosi esatte della soluzione adatta a questa pratica, ma l’importante è che la spennellatura riguardi solo il fusto e nient’altro, per evitare possibili danni. Il fine è sempre quello di evitare funghi e parassiti, cosa che fa già la poltiglia bordolese classica.

Ti consiglio di leggere alcuni post pubblicati tempo fa su InOrto: uno riguarda la manutenzione degli alberi da frutto, uno l’utilizzo dell’olio bianco e uno proprio la poltiglia bordolese.

Sperando di esserti stata di aiuto ti saluto e ti auguro buon anno e buon orto!

Sono un pensionato e da pochi anni coltivo un orto a Bareggio in provincia di Milano.

Per prima cosa volevo ringraziarvi per i numerosi consigli trovati nel vostro sito, che mi hanno permesso di iniziare, imparare e coltivare l’orto ottenendo anche buoni risultati.

Ho sentito della possibilità di coltivare le patate in sacchi di iuta, senza così sacrificare ampie zone dell’orto e poterle  dedicare invece ad altre coltivazioni.

Chiedo cortesemente, se è fattibile ed eventualmente come operare in merito.

Anticipatamente ringrazio

(Goffredo-Bareggio-MI)

Risposta

Prima di risponderti voglio gridare: EVVIVA!!! Perché è troppo bello sapere che si è stati utili per la nascita e la crescita di un orto! Lo so che questo è in fondo il compito di InOrto, ma il fatto che qualcuno ci ringrazi per questo è molto, molto gratificante!

Veniamo adesso alla risposta. Caro Goffredo le patate possono crescere benissimo anche in grossi contenitori, siano essi sacchi, bidoni o secchi capienti. L’importante è dare loro un terreno ricco, ben concimato in precedenza e, nel caso tu decidessi per i sacchi di iuta, dovrai mettere dentro di essi altri sacchi impermeabili (perché altrimenti la terra uscirebbe dal tessuto a maglia troppo larga) con qualche buco sul fondo per fare fluire l’acqua. Forse è meglio se decidi di utilizzare dei sacchi in un tessuto più resistente, come quelli che vengono usati per vendere i concimi, lo stesso che si usa anche per le pacciamature agricole.

Per farti capire meglio ti allego due foto, che spero possano aiutarti nella scelta.

Un saluto e a presto!

Sono pensionato e mi dedico per hobby alla coltivazione dei pomodori nei vasi, che tengo su un ampio terrazzo.

Come ogni anno cambio il terriccio prima di trapiantare le piantine di pomodoro. Piantine che faccio crescere nel semenzaio prima di trapiantarle nel mese di maggio.

Vorrei avere informazioni  sul tipo di  terriccio universale da utilizzare, cioè quello che fornisce il miglior drenaggio.

Ho letto che potrei utilizzare il terriccio degli agrumi. E così?

Ringrazio e porgo cordiali saluti.

(Giuseppe-Campobasso)

Risposta

Sì Giuseppe è così. Il terriccio per agrumi in genere costa qualcosa di più, ma se è di buona qualità, è più leggero (più drenante), ma allo stesso tempo non è privo di struttura. Secondo me è molto indicato anche per la coltivazione degli ortaggi. Buon Orto e ricorda di seminare in basso ai tuoi pomodori dei tagete che contribuiscono ad allontanare i parassiti!

Ciao, mi occupo con passione della mia casa e dell’orto dove coltivo ortaggi, bacche e anche qualche alberello da frutta.

Avevo da alcuni anni un alberello di pesche gialle, che nell’estate del 2012 produsse un bel quantitativo di pesche. Solitamente in primavera era colpito dalla bolla del pesco, che dopo adeguate cure, nel periodo più secco e caldo scompariva. Ma successivamente a fine estate cominciò anzi tempo a perdere foglie e in inverno seccò completamente tanto è vero che in primavere rimase secco senza vegetare. Per questo motivo in seguito lo tagliai e lo sradicai.

Adesso vorrei piantarne un’altro pesco e domando se è opportuno ripiantarlo nello stesso posto, oppure se sarebbe meglio spostarlo e di quanto. Purtroppo lo spazio a

disposizione è limitato.

Ringrazio anticipate per ogni consiglio.

(Alberto)

Risposta

Ciao Alberto, per prima cosa dovremmo capire qual è il motivo che ha causato la morte del tuo pesco, ma mi sembra piuttosto difficile riuscire a individuarlo adesso. Quindi ti dico che in genere è meglio evitare di piantare nello stesso posto un albero analogo a quello che vi è morto precedentemente, perché se c’è un fungo o una patologia nel terreno potrebbe essere contratta anche dalla nuova pianta.

In conclusione o cambi pianta (cioè eviti la famiglia dei prunus: albicocchi, peschi, susini, ecc.) oppure fai una bella buca, la cospargi di calce spenta, per disinfettare il terreno, fai passare qualche mese, poi fai un buon drenaggio, riporta della nuova terra e a quel punto trapianti nuovamente quello che più ti aggrada! Se puoi spostare la tua pianta di un paio di metri fai pure, ma accertati che le condizioni del terreno siano buone, per esempio che non vi siano ristagni di acqua, e segui le regole scritte su InOrto per come piantare un albero da frutto.

Ciao e buon orto!

Abito a Trento e da un paio d’anni mi dedico al mio piccolo orto (sono autodidatta) e sempre alla ricerca di notizie e consigli per migliorarmi.

Trovo il Vs sito molto interessante. Avrei piacere di avere notizie riguardo la coltivazione del rabarbao,quando si semina, o si piantano delle piantine e il periodo ideale.

Quando e come si usa l’humus di lombrico?

Un cordiale saluto

(Norbert – Trento)

Risposta

Ciao Norbert sul rabarbaro avevo già scritto un post tempo tempo fa, per questo ti consiglio quindi di leggere attentamente il link. Posso aggiungere tuttavia qualche piccolo suggerimento supplementare:

– per la riproduzione più che i semi utilizza i pezzi di radice, perché rispettano maggiormente l’identità varietale;

– prepara bene il terreno con composto o letame maturo;

– non dimenticare mai una bella pacciamatura intorno alla pianta con foglie o compost;

– il rabarbaro sta benissimo insieme agli spinaci.

Quanto all’humus di lombrico è un ottimo fertilizzante e non crea mai problemi: si può usare in qualsiasi momento senza rischiare di bruciare le radici, è inodore (importante se hai problemi di animali) e migliora molto il terreno. Anche in questo caso leggi il link sull’humus di lombrico e il suo impiego.

Ciao e buon orto! E soprattutto grazie per i complimenti!

Vivo al Nord e coltivo un piccolo orto biologico ma ogni anno ho problemi con le piante di pomodoro, che dopo alcune settimane dall’impianto cominciano ad ammalarsi. Le foglie seccano gradualmente fino a far morire la pianta. Al contrario, per fortuna, i pomodori sono sani ma la produzione si arresta già in agosto per il motivo citato prima.

Ho un grande terrazzo a Napoli pieno di piante, quasi tutte raccolte in giro. La mia domanda è: rosmarino e rosa banksiae possono convivere in un stesso grande vaso?

(Bianca – Napoli)

Risposta

Ciao Bianca, rosmarini e rose sono un’accoppiata molto azzeccata, l’unica controindicazione è che la rosa banksiae è molto vigorosa, così come lo è il rosmarino e non impiegheranno molto tempo a riempire con le loro radici l’intero vaso, per quanto questo possa essere grande.

La soluzione è contenere la chioma di ambedue, che non hanno problemi con le potature, e ogni 3-4 anni (ma vedrai tu quando ce ne sarà la necessità e il vaso sarà stracolmo di radici) rinvasarle. Con molta pazienza dovrai farle uscire dal vaso tagliare la fetta più esterna del loro apparato radicale e rinvasare con del terriccio fresco.

Saluti e goditi il tuo magnifico terrazzo!

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