Ciao a tutti,
io vivo a Varna, sul balcone ho cominciato a coltivare delle verdure “nostre” , che qui non riesco a trovare (e sono tante), inoltre coltivo anche piantine che quando sono pronte regalo ad amici che hanno l`orto con i quali poi divido i prodotti.

La mia domanda è: posso annaffiare le piantine con acqua di casa, che contiene molto cloro, puo` essere pericoloso per le piantine stesse?

E se si` che problemi potrebbe creare?

Grazie

(Renato – Varna)

Risposta

Ciao Renato
La tua voglia di orto è veramente…internazionale direi, questo ti fa onore!!!

Riguardo alla tua domanda ti dico che il cloro contenuto nell’acqua è sostanzialmente un disinfettante, necessario a renderla potabile e quindi scevra da microrganismi dannosi alla nostra salute, presenti naturalmente nell’acqua, è quindi una sorta di antibiotico.
Per le piante, l’acqua con cloro è dannosa sia alle foglie – scioglie delle sostanze protettive che la foglia ha naturalmente nella sua pagina inferiore – sia alla microflora del terreno – funghi e batteri – necessari alla vita della pianta stessa.
Ti sono stato d’aiuto?
Spero di si!
Buon orto sul balcone!!!

Salve
Vorrei delle info!
Posso interrare nel terreno bucce di arancia?
E dopo aver chiuso la buca con scarti di cucina, posso subito piantarci sopra ortaggi ??

Grazie

(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
quella che proponi è una pratica, che è la prima volta che sento raccontare.
Penso che la cosa migliore per il tuo orto – per la mia esperienza – è produrre un buon compost – leggi pure questo interessante articolo – unisci tutti gli scarti vegetali della cucina in un unico mucchio e una volta decomposti  li spargerai direttamente nell’orto!
Che ne dici, ti risulta complicato?
Dai provaci e facci sapere, buon compost allora!

Ho circa 1000 mq di terreno in montagna , ben assolato a circa 1000 mt di altezza sul livello del mare, e posso disporre di acqua, esistendo un torrente nelle vicinanze.
Il terreno è situato sull’Appennino Pistoiese ed è facilmente accessibile.

Ciao
Sono uno studente del politecnico di Torino.
Sto seguendo l’ultimo semestre di un corso di laurea magistrale in Ecodesign.
Sto cercando di applicare l’approccio sistemico ad un orto.
L’approccio sistemico prevede lo spostamento di un flusso continuo di materia da un’attività  ad un’altra: in altre parole un output di un’attività  diventa input per un’altra.
In questo modo si pianificano relazioni cercando di non produrre scarti.

Per questo motivo vorrei sapere quali sono tutte le fasi che caratterizzano l’esistenza di un orto?
Al di la delle colture, ci sono delle vere e proprie fasi?

Complimenti per il sito, avete già  risposto a molte mie domande 🙂

(Luciano – Torino)

Risposta

Ciao Luciano

Noi di In – orto ti ringraziamo per il bell’argomento che ci proponi e per i complimenti che ci fai…necessari alla vita!

Un orto ben fatto, ben coltivato direi, è veramente un ciclo continuo di energia, pensando a questo ti elenco qui sotto le principali fasi di realizzazione, cioè il progetto.
Un orto ben progettato vede suddiviso il suo spazio – di terra – in diverse zone quali:
Le aiuole di coltivazione, i camminamenti, area di riposo e riflessione, area di compostaggio, e un’area dedicata alla rimessa di attrezzi e materiali.

Le aiuole di coltivazione sono quelle aree dove si concentrano le energie e i materiali necessari alla loro coltivazione, per far nascere e crescere tutte le essenze vegetali che si desidera; le operazioni si possono elencare così: lavorazione del terreno, conimazioni, semine, trapianti e tutte le successive cure colturali dedicate come, diserbi manuali, irrigazioni, concimazioni e raccolta; in questa area si concentrano perciò la maggior parte delle energie che dedichiamo all’orto.
Le aiuole sono suddivisibili in: aiuole per piante annuali e per piante perenni, le prime sono annualmente lavorate per i cambi di coltura (es. finita l’epoca dei pomodori preparo il terreno per la semina delle fave ecc, svolgo le rotazioni delle varie colture), le aiuole delle perenni invece sono quelle dedicate alla coltivazione pluriennale di piante come: aromatiche perenni – salvia, rosmarino ecc, oppure carciofi, rabarbaro, cren, topinambur ecc.. queste aiuole sono da progettarsi preferibilmente sui confini dell’appezzamento di terra.
L’area dedicata ai camminamenti invece è quella superficie dedicata alla mobilità dell’ortista all’interno del suo spazio esclusivo e personale, l’orto.
E’ necessario che siano comodi e facilmente percorribili in tutte le stagioni, per questo certe volte si possono trovare camminamenti lastricati o inerbiti, devono essere invitanti in un certo senso.
L’area di riposo, riflessione o anche detta di progettazione, è quell’area centrale (almeno mentalmente se non fisicamente), dove l’ortista recupera le sue energie, raccoglie tutte le idee necessarie e si gode la fatica del proprio lavoro, quest’area può coincidere anche con la rimessa degli attrezzi e materiali,  una pergola o una tettoia ed è una zona frequentata molto nei periodi di clima estremo, cioè quando fa molto caldo o freddo o piove o nevica, allora in questi casi si sospendono i lavori manuali (ma non ci dimentichiamo del riposo e della riflessione)… questa area è dedicata alla ricarica delle proprie energie psicofisiche!
Infine esiste l’area del compostaggio, un area dedicata alla raccolta di tutti i materiali di “scarto” : cioè le ripuliture vegetali degli ortaggi e che, posizionati in maniera opportuna e attivati precisi processi bioenergetici, gli scarti di cui sopra si trasformano in concime per l’orto, nuova vitalità per la terra delle aiuole di coltivazione…ecco chiuso il cerchio e concluso il ciclo di energia.
Spero di aver risposto alla tua domanda, altrimenti scrivi quando vuoi.
Buon orto!

Buongiorno,
ho un limone in vaso, adesso dovrei spostarlo in un vaso più grande, ma da quest’anno ha già tre limoni grandi e anche moltissimi fiori,
alcuni dei quali si sono aperti e ci sono anche dei frutti piccoli appena allegati, la mia domanda è: posso fare comunque il cambio di vaso?

grazie mille

(Stefania)

Risposta

Ciao Stefania
la tua pianta di limone è un vero successo, complimenti!
Il periodo migliore per rinvasare gli agrumi in genere è proprio quello che coincide anche con la loro maggiore attività per questo ti dico di si; magari qualche fiore o fruttino potrai perderlo anche solo per la movimentazione della pianta nell’operazione del rinvaso, ma ne rifarà degli altri, sono sicuro.
Dai Stefania, buon lavoro allora!

Salve
Ho da poco una pianta di limone, coltivato in vaso, vorrei sapere se lo devo rinvasare e eventualmente di quanto devo aumentare la grandezza del vaso.

Grazie

(Massimo)

Risposta

Salve Massimo
Mi sembra che sta crescendo in te una nuova passione, ti facciamo innanzi tutto i nostri complimenti.
Per valutare se una pianta ha bisogno di essere rinvasata devi innanzitutto svasarla, per valutare la quantità di radici che essa ha, rispetto alla terra e se queste iniziano già ad essere in contatto con la superficie del vaso, se hai bisogno di aiuto nel capire questo aspetto puoi spedirci delle foto!
Nel caso tu debba rinvasarlo allora ti consiglio di acquistare un vaso di grandezza appena superiore a quello originario, questo permette alla pianta di fiorire in abbondanza.
Per la coltivazione degli agrumi poi ti spedisco questo articolo molto interessante.
A presto e buon divertimento!!

Salve
Mi chiamo Filippo, sono un ex coltivatore diretto; dopo otto anni dalla nuova attività mi trovo in mobilità, con una famiglia da mantenere.
Mio padre è un coltivatore diretto pure lui che attualmente manda avanti un azienda a produzione mista di uva da tavola e da vino, ortaggi in varietà.
La terra è buona, di tipo rossa-forte, una zona doc per la coltivazione del Kiwi, zona Aprilia.
Vi chiedo cosa posso coltivare in 2500 metri quadrati di terra, con impianto di irrigazione, una coltura con un ciclo breve – annuale cioè – cosa mi consigliate?

Grazie

(Filippo -Aprilia)

Risposta

Salve Filippo

Sicuramente dobbiamo pensare ad una coltura ortiva a ciclo annuale.
In questi casi però, prima di mettere mano a lavorare praticamente, è necessario che tu ti preoccupi di fare un indagine di mercato, cioè capire fattivamente chi poi potrà acquistare il tuo prodotto fresco.
Sei fortunato innanzi tutto che geograficamente la zona di coltivazione è ottima per la produzione ortiva.
A me personalmente viene in mente che tu potresti avviare almeno per un anno la coltivazione di zucche da inverno in due varietà: Cucurbita maxima e Cucurbita moschata. Sono piante produttive, le piantine le puoi facilmente produrre tu da seme!
Mi raccomando facci sapere!
Buon Lavoro!

Geranio lolloCiao a tutti, sono un 15 enne di Vasto (Ch).
Mi diverto a aiutare mio nonno che ha molte piante.
Vorrei sapere una cosa.
Ho un geranio rosso da un anno circa.
Tre giorni fa mi sono accorto che aveva molti buchi sulle foglie.
Mio nonno ha detto che dovevo togliere le foglie rovinate.
Lui sostiene che anche tagliando quasi tutto la pianta sopravviverà. E’ giusto?

Grazie

(Lollo – Vasto)

Risposta

Ciao Lollo,

che bello che aiuti tuo nonno, imparerai tante cose da lui vedrai!
Togliere le foglie bucate alla pianta è una giusta pratica, bravo, fai bene!
Per la potatura invece devi fare attenzione a lasciare almeno della vegetazione giovane, altrimenti la pianta faticherà a produrne di nuova. Per vegetazione giovane si intende quella più in alto e in genere verde. Se tu andrai a tagliare troppo in basso dove la pianta è ormai legnosa, impiegherà più tempo a generare nuovamente. Insomma se la pianta ha sofferto per il freddo (cosa che a me succede spesso nella mia casa di campagna), devi sì potare molto e a fondo, ma avendo cura, se possibile, di lasciare anche qualche ramo più giovane.
Vedrai che adesso con la nuova stagione primaverile il tuo geranio tornerà verdissimo.
A presto Lollo!

Ciao
Vorrei rinvasare i miei frutti in primavera, dei limoni e mandarini coltivati in vaso.
Quante e quali radici dovrò togliere?
Mi fate sapere la miglior modalità?

Grazie

(Marco)

Risposta

Salve Marco
bella passione quella della coltivazione degli agrumi in vaso,
di tradizione della Famiglia dei Medici!

La modalità che ti consiglio è la seguente:

Primo step – pettinare l’apparato radicale, una volta svasata la pianta, districando così tutte le radici e allo stesso tempo asportando anche quelle già morte o deperienti.

Secondo step – una volta che tutto l’apparato radicale è districato puoi procedere con l’operazione di potatura che consiste nello sforbiciare le radici più lunghe ridimensionando e rinnovando in questo modo l’apparato radicale, prima di essere rimesso all’interno del vaso, con terra rinnovata ovviamente.

Ti sarà di sicuro utile anche questo bell’articolo sulla coltivazione degli Agrumi.
Buon Lavoro!
E se qualcosa non ti è chiaro ricontattaci!

 

Ciao,
da poco mi sono trasferita nella mia nuova casetta, nella provincia di Varese, dove vorrei incominciare a prendere confidenza con il giardino.
Sono alle prime armi e il mio giardino attualmente ha un terreno con un misto di sassi e erba, a chiazze.
Mi piacerebbe restaurare il giardino, ma non so da che parte iniziare e ho anche paura di fare qualche danno!
Mi date qualche consiglio voi?
Grazie

(Pam – Varese)

Risposta

Ciao Pam
Che bella cosa iniziare ad aver a che fare con un giardino di sana pianta! Una condizione tanto bella quanto impegnativa, ma di certo alla fine, avrai un luogo tuo, esclusivo!
Il primo passo è quello di avere un progetto da seguire, prova a immaginare come che tu vorresti il tuo giardino.
Sono sicuro, che avere un bel prato verde di partenza sia una delle condizioni basilari, per fare questo devi per prima cosa lavorare le terra – fresatura si chiama l’operazione – e anche eliminare tutti i sassi che trovi sulla superficie.
Una volta che il terreno è ben lavorato devi eseguire la semina del tappeto erboso.
Ti consiglio però anche di non destinare tutta la superficie a prato ma di lasciare degli spazi con terra nuda – le aiuole – che saranno destinate alla coltivazione delle piante di diversa natura: Erbacee, arbustive e arboree; e poi non dimenticare di lasciare uno spazio per il tuo Orto per avere sempre verdure fresche e fiori da portare in casa.

Inoltre Pam, se ancora non lo avessi fatto, puoi leggerti tutti gli articoli che appaiono sotto la voce ‘Come Progettarlo’ sulla home-page di InOrto. Vedrai che troverai molte indicazioni utili, potresti iniziare con quello che parla di come disegnare un orto in modo semplice e poi proseguire con gli altri!

Complimenti per la tua nuova avventura e non aver paura di fare danni!
Buon Lavoro!

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