Articoli

Ciao,
ho delle piante di carciofo e volevo sapere se per non fare venire le erbacce posso mettere il cippato intorno o se gli crea qualche problema.
Grazie.
(Dario)

Risposta

Ciao Dario,
certamente che si può utilizzare il cippato di legno per l’orto anche se devi stare attento alla natura del legname d’origine, e cioè che sia biologica e che non sia eccessivamente resinosa – derivante da piante tipo conifere – in quanto recherebbe qualche problema alle colture stesse, impoverendo la terra.
Riguardo all’utilizzo del cippato di legno come materiale pacciamante ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi qui linkato.
Salute e buon orto.

Orto giugnoCi sono tre operazioni che non possiamo fare a meno di compiere nell’orto di giugno: sarchiare, rincalzare e pacciamare. Tre verbi che all’orecchio di una persona comune potrebbero risultare incomprensibili, ma che ogni orticoltore dovrebbe conoscere e compiere con facilità. Sono parole antiche che i contadini di una volta usavano frequentemente: mia madre le pronunciava spesso quando si preparava ad andare nel campo, ma ancora oggi risultano utili e attuali. Finalmente c’è qualcosa che non passa di moda!

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Salve,
è obbligatorio avere un impianto di irrigazione per gli orti pacciamati con i teli? Esistono dei teli adatti alla pacciamatura che fanno passare l’acqua se l’irrigazione avviene da sopra?
Grazie, ciao.
(Paolo – Macerata)

Risposta

Ciao Paolo,
i sistemi di pacciamatura del tereno sono diversi, volendo fare una prima suddivisione direi che esistono sistemi di pacciamatura fatta con materiali naturali oppure con materiali sintetici…ovvio che ti suggeriamo di adottare i primi in quanto la sostanza organica lascia passare al meglio, sia l’acqua d’irrigazione da sopra sia traspirare la terra. Esistono comunque diversi tipi di teli pacciamanti quali: fibra di cocco, iuta, plastica traspirante, ecc ecc. per ispirarti sulla pacciamatura organica leggi pure l’articolo nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un giardino in Sardegna di cui mi sono appassionata quando sono andata in pensione. Il giardino si trova in una zona discretamente ventosa, a 200 metri in linea d’aria dal mare e purtroppo con una cronica scarsità di acqua.
In esso esistono, fra l’altro, una siepe di pitospori, una grossa quercia da sughero, un enorme leccio, un muretto a secco letteralmente rivestito di gerani, una lunga siepe di oleandri e gerani a farfalla e 20 ulivi.
In questo paradiso io ho piantato di tutto dalle rose, alle ortensie ai tageti, rampicanti di ogni tipo, ecc.
Mio marito ha piantato una siepe di lamponi molto produttiva e ogni anno pianta dei pomodori.
Avendo letto dell’orto senz’acqua, dal prossimo anno sostituiremo il telo nero dell’orto con la pacciamatura, come voi suggerite.
Ecco le mie domande:
1) posso usare le foglie cadute di pitospori, quercia, oleandri per i fiori?
2 )le ramaglie devono essere secche? Non basta che siano triturate? Qui secca tutto in un baleno, ma se le stendo col vento volano ovunque.
In attesa di una vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.
(Maria Grazia Grassi – Sardegna)

Risposta

Ciao Maria Grazia,
che bel posto ci stai descrivendo, con dovizia di particolari, grazie!
Ottima anche l’idea di sostituire materiali sintetici – telo nero – con quelli naturali, per la pacciamatura che stai facendo nel tuo paradiso Sardo. In generale lo scopo della pacciamatura è quello di ridurre le evapotraspirazioni di acqua dal terreno, ridurre la colonizzazione di erbe spontanee e selvatiche, ridurre il compattamento del terreno ad opera dell’azione dell’acqua d’irrigazione e infine arricchire il terreno medesimo di sostanza organica – quella pacciamante appunto – che gradualmente viene integrata nella terra, ammorbidendola. Per questo ti dico che puoi utilizzare certo tutto il materiale vegetale che hai a disposizione sapendo che però alcune tipologie magari tendono ad acidificare il terreno rispetto ad altre – materiale legnoso o anche le foglie del pittosporo e olendro, rispetto alla paglia di cereali che sarebbe da preferire. Ti suggerisco per questo motivo di mischiare e differenziare al massimo il materiale pacciamante – foglie e rami di varia natura – che magari puoi triturare fresco per posarlo poi sotto le aiuole, dopo che si è seccato leggermente. Ho visto che ci avevi spedito una foto ma che non riusciamo ad aprire…ci riprovi?
Salute e buon orto.

Buonasera,
vorrei sapere se posso usare le foglie dei seguenti ortaggi – zucche e patate per pacciamare le aiuole di pomodori e di fagioli, visto che le patate le dovrò raccogliere – ne ho assaggiate qualcuna e sono buonissime – e le zucchine hanno terminato la loro produzione, potrebbe essere una buona soluzione?
Grazie.
(Dario)

Ciao Dario,
certo che potrebbe essere una buona soluzione quella di utilizzare la risulta vegetale dei tuoi ortaggi come pacciamatura, ti suggerisco però, prima di ordinare bene le foglie e rami nelle aiuole, di farle seccare un pò, di modo che una volta sistemate non fermentino alla base delle piante da pacciamare.
Salute e buon orto.

Salve,
avrei bisogno di un paio di consigli, se possibile:
1-da qualche parte ho letto che nella coltivazione delle melanzane bisogna togliere i primi frutti per rafforzare la pianta e farla produrre maggiormente, è vero?
Se è vero, quanti frutti devo togliere? Li devo togliere appena vedo che hanno allegato?
2-per la prima volta ho deciso di pacciamare il mio orticello. Ho usato degli sfalci tipo paglia recuperati in campagna. Nel momento in cui devo concimare con stallatico pellet o concime granulare devo togliere la paglia o posso applicarlo anche sopra di essa?
Grazie in anticipo, questo è il mio secondo anno che coltivo l’orto e di esperienza ne ho pochissima.
Ciao.
(Paolo – Fermo – Marche)

Risposta

Ciao Paolo,
molto volentieri ti diamo risposta.
Per quanto riguarda le melanzane, è la prima volta che sento parlare di questa pratica, che comunque potrebbe avere dei fondamenti validi, in quanto la perdita dei primi fiori o frutti nelle giovani piante è una cosa che naturalmente accade…non solo nelle melanzane. Io personalmente però non ci metterei mano e lascierei fare alle natura, cioè sarà la pianta che in base alle sue forze deciderà se abbandonare qualche frutto o meno, l’importante è che di base la pianta vegeti al meglio delle sue forze.
Se hai pacciamato bene e ordinato il tuo orto ti sconsiglio di non stare a togliere la paglia – concimare – per poi rimetterla nuovamente…tutto tempo perso, a mio giudizio. Per concimare potresti farlo semplicemente mettendo a bagno in acqua lo stallatico o pollina pellettata e, dopo una settimana di stagionatura, puoi concimare fornendo l’acqua con lo stallatico in soluzione – fertlilirrigazione.
Salute e buon orto.

Salve, sono un pensionato, amante dell’orto. Abito a Firenze.
Quest’anno, avrei intenzione, di coprire la mia piccola asparagiaia, dopo averla ripulita e concimata, con foglie secche. Un po’per cercare di eliminare o ridurre la nascita di erbacce, un po’per ricreare ciò che avviene in natura nei boschi. Che ne pensate? Grazie.
(Gianni – Firenze)

Ciao Gianni,
a mio parere la pacciamatura che farai alla tua asparagiaia ha solo dei vantaggi quali: protezione delle gemme sotto terra, riduzione delle infestanti e quindi anche valore estetico dell’orto e infine concimazione della terra. Ottimo e… Viva la natura!
Salute e buon orto.

Ciao, help!!
il caldo durerà ancora e aumenterà …..Che cosa possiamo fare per difendere i nostri ortaggi?
Ho notato che se la cavano: pomodori, melanzane viola, cavoli e verze, melone, zucca siciliana.
Soffrono melanzana nera, cetrioli, zucca d’inverno. Io posso dedicarmi all’orto 3 giorni a settimana e non posso irrigare sempre.
Ho notato però che dove ho potuto fare la pacciamatura, nei bancali di terra, la mattina la paglia è bagnata per la condensa, pensate che sia un aiuto sufficiente almeno per sopravvivere e avere qualche frutto in attesa che il caldo passi, che posso fare ancora? Grazie dell’aiuto che vorrete darmi , ciao.
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
niente panico innanzitutto, le piante sono esseri viventi e come tali riescono ad adattarsi bene anche a queste temperature. E’ chiaro che poi le solanacee – pomodori, peperoni ecc ecc sopportano maggiormente le alte temperature rispetto alle cucurbitacee, come zucchine e cetrioli, che invece accusano di più. Noi come ortisti possiamo però certo aiutare le nostre piante a superare periodi critici; la pacciamatura è un ottimo sistema in quanto riduce notevolmente l’evaporazione dell’acqua dal terreno che rimanendo più umido non presenta evidenti crepe superficiali, che stressano la pianta notevolmente. Altri accorgimenti potrebbero essere: disporre teli ombreggianti per ridurre l’influenza del sole sulle piante e irrigare abbondantemente le piante, la mattina presto o la sera tardi – prima del gran caldo – ma non frequentemente di modo che la pianta riesca a fare economie dell’acqua a disposizione arrivando anche a stressarsi leggermente prima di una nuova irrigazione e quindi adattandosi anch’essa alla condizione di gran caldo. E comunqueviva le estati calde che servono sempre…per avere una buona maturazione dei frutti e per la necessaria alternanza delle stagioni.
Salute e buon orto

Salve,
se pacciamando con paglia, foglie e via dicendo, impediamo il crescere delle erbacce, non succede la stessa cosa a ciò che abbiamo seminato? E cioè se ho seminato la lattuga o qualcos’altro, fagiolini, asparagi, bieta e via dicendo, se le ricopriamo con le foglie di quercia per proteggere il tutto dal gelo, poi cosa nasce?
Grazie
(Renzo)

Salve Renzo,
si certo, se tu spargi il materiale pacciamante direttamente sul letto di semina è sicuro che questo costituirà un ostacolo fisico alla crescita delle tue piantine, che germineranno di sicuro percentualmente di meno!
Per utilizzare la pacciamatura con le foglie secche nel caso della semina di ortaggi ti suggerisco di eseguire le semine in filari anziché a spaglio, in questo modo potrai distribuire il materiale pacciamante direttamente fra le file degli ortaggi.
Salute e buon orto.

Buonasera,
da sole due settimane sono alle prese con il mio piccolo orticello.
Ho trapiantato diverse pianticelle di pomodori, zucchine, peperoni, porri, aglio, melanzane, ecc…

Vorrei ora effettuare la pacciamatura con corteccia di pino o paglia ma ho un grosso dubbio: per le annaffiature, che devo effettuare a mano,
come devo comportarmi?
Devo scostare la pacciamatura prima di annaffiare?
Vi ringrazio anticipatamente e vi saluto.
(Stefania)

Risposta

Ciao Stefania,
innanzitutto i nostri doppi complimenti, e per l’orto e per l’idea della pacciamatura!
Riguardo alle irrigazioni manuali non è necessario che tu debba scostare la paglia, anzi, proprio essa ti proteggerà la terra dall’azione battente dell’acqua, quindi dai pure la tua acqua direttamente sulla pacciamatura.
La cosa importante invece, che ti raccomando e consiglio vivamente, è quella di NON usare la corteccia di pino per pacciamare il tuo orto, ha un potere acidificante del terreno troppo alto per gli ortaggi in generale.
Stefania, siamo tutti con te, e se vuoi mandaci pure una foto del tuo orto!!

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