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Salve,
ho 74 anni e mi sono sempre piaciute le piante, vivo a Genova dove coltivo: rose, azalee, ciclamini, mirto, rosmarino, salvia, alloro e aromi in vaso su un terrazzo. Sono nata in questa casa alla quale sono molto affezionata, ci sono cresciuti i miei 2 figli e ora i miei 2 nipoti con i loro genitori. Sono una casalinga, una madre e una nonna….questa sono io.
La domanda è per il mio alloro di 2 anni che comincia ad avere le foglie appiccicose, come era successo precedentemente su di un’altra pianta di alloro, ma credevo fosse per vecchiaia perchè era ancora quello coltivato dalla mia mamma.
La pianta presentava dei parassiti attaccati sotto le foglie, grossi come lenticchie, si presentavano come piccolissime arselle scure attaccate agli scogli. Avevo chiesto a vari specialisti, ma mai nessuno mi ha saputo dare un rimedio valido. Adesso ho rimpiazzato la vecchia pianta con una nuova e si stanno ripresentando i medesimi sintomi, mi sapreste dare un aiuto? Grazie!
Vi saluto e vi auguro una buona giornata.
(Germana – Genova)

Risposta

Salve Germana,
grazie per averci raccontato così spontaneamente di te e della tua vita e di tutte le piante che coltivi sul tuo terrazzo, sono tante e varie, complimenti!
Da quello che ci descrivi le tue piante di alloro sono infestate da un parassita, per la precisione una cocciniglia, molto probabilmente la Ceroplastes japonicus. Questo insetto si sviluppa in due fasi che sono: una giovanile – neanide mobile – e una adulta, – quando si fissa alle foglie e ai rametti – quella che tu descrivi come una lenticchia o un arsella scura. La cocciniglia succhia la linfa del tuo alloro sia nella fase di neanide, muovendosi per tutta la vegetazione che nella fase adulta quando si blocca attaccandosi alle foglie e rametti, producendo una grande quantità di melata – il prodotto appiccicoso che ritrovi sul tuo terrazzo in piena estate. La pianta attaccata soffre e può perdere molte delle sue foglie. Per contenere l’infestazione della cocciniglia ti suggerisco due rimedi diciamo naturali: rimedio con alcool e sapone di marsiglia e rimedio con olio bianco: , leggi pure i relativi articoli che trovi nei link. Ricordati di eseguire i trattamenti una volta alle settimana da maggio a luglio, quando ancora l’insetto è nella sua fase giovanile, la neanide.
Salute e buon orto!

Salve,
abito a Udine ed ho iniziato l’anno scorso a coltivare un piccolo orto per le esigenze mie e della mia famiglia, sono un vero neofita e navigo un po’alla ricerca delle risposte alla mia inesperienza!
Il ravanello è un ortaggio che mi piace molto, l’anno scorso l’ho seminato 4-5 volte ma solo in un’occasione ho avuto un risultato soddisfacente, negli altri casi le radici si ingrossavano un po’, si allungavano contorcendosi, fino a che poi non estirpavo il tutto.
Sapete a cosa è riconducibile questo fenomeno? Ho provato a cambiare l’epoca di semina – cioè la fase lunare corrispondente – per la semina ma il risutato non è cambiato.
Che si possa ricondurre al fatto che la crescita è ottimale in periodi temperati? A ben pensarci l’estate scorsa è stata tutt’altro che calda però.
Vi ringrazio per la condivisione della vostra esperienza.
Mandi!!
(Renato – Udine)

Risposta

Ciao Renato,
sei il benvenuto a In – orto, viva i veri neofiti dell’orto! Se desideri documentarti ancora sulla coltivazione del ravanello ti consiglio la lettura di questo articolo che trovi nel link.
Per quanto riguarda il problema che tu ci descrivi – quello della distorsione nella crescita e formazione delle radici – ci possono essere a mio avviso almeno tre cause : 1 – crescita delle piantine troppo fitte fra di loro (cioè hai seminato in maniera troppo densa e non hai diradato poi le piantine successivamente), l’alta concorrenza che si riscontra fra di esse fa si che le singole radici non hanno spazio a sufficienza per espandersi e crescere bene, 2 – scarsa irrigazione delle piantine, gli squilibri chimici che si verificano con le scarse irrigazioni provocano un ridotto sviluppo delle radici 3 – terreno eccessivamente compatto – argilloso probabilmente – che costringe le radici a crescere poco e in maniera contorta, in questo caso devi ammorbidire il terreno con lavorazioni e aggiunta di terriccio ammendante. Che ne dici, ti ritrovi in uno di questi casi elencati? Altrimenti continua a scriverci e vediamo di risolvere il caso del ravanello contorto….
Salute e buon orto!

Ciao,
abito a Castiglione della Presolana, (BG) a 1100 m.s.l.m., sono un piccolo coltivatore di ortaggi…lo faccio per passione.
La mia domanda è questa: cosa devo fare per contenere le formiche dalla mia serra?
Grazie
(Claudio)

Risposta

Salve Claudio,
è sempre interessante evidenziare la passione che tu manifesti nel coltivare della terra, viva!
Per contenere biologicamente le formiche che si sono insediate nella tua serra ti suggerisco di svolgere le seguenti operazioni:
1 – individua i fori di entrata e uscita delle formiche, cioè l’ingresso del formicaio che si sviluppa sotto terra
2 – lavora il terreno intorno al formicaio per sconvolgere ad esse il nido, in questo modo saranno costrette a cambiare zona di nidificazione
3 – le formiche che dopo risulteranno vaganti per la serra le potrai eliminare utilizzando insetticidi biologici es l’olio di neem, come vedi scritto nell’articolo che ti ho inviato.
Salute e buona lotta alle formiche!

Ciao,
sono una mamma di tre bimbi che vorrebbe imparare a prendersi cura della terra come fa con i suoi cuccioli.
Mi sono appena iscritta e ho cercato nel forum informazioni riguardanti un antidoto naturale o bio dinamico per debellare la cocciniglia cotonosa da un olivo che tengo dentro una serra all’interno della casa.
Grazie in anticipo per chi volesse rispondermi.
(Maymay)

Risposta

Ciao Maymay,
grazie per esserti iscritta al nostro sito, ti saremo d’aiuto.
Di cocciniglie cotonose sull’olivo ne possono essere presenti diversi tipi, non so di preciso quale sia la tua.
Comunemente sono tutti dei parassiti che solitamente parassitizzano foglie e rametti, ma che arreca danni relativamente bassi alla pianta;  forse è proprio l’inesteticità delle secrezioni cerose bianche – che sembrano cotone – a fare i danni maggiori.
Riguardo ai rimedi biologici ti consiglio di eliminare i parassiti direttamente con le mani, visto che si tatta di una sola pianta in vaso, (usando guanti se non hai piacere a farlo a mani nude) perchè è possibile che a questo punto l’insetto abbia già creato una sua corazza di protezione che lo esclude dall’azione di agenti esterni, poi per sicurezza potresti anche irrorare la chioma con un prodotto anticocciniglia che trovi descritto in questo articolo.
Siamo sicuri che farai un bel lavoro.
Buon orto!

Sono una casalinga di Gerenzano,
possiedo un vaso di limone e da due giorni ho notato che ci sono delle formiche nel terreno e vedo che poi salgono anche sui rami come posso debellarle senza intaccare il limone?

Salve a tutti, sono un impiegato statale, abito in Sardegna, a Oliena (NU) e ho la passione per la campagna, gli alberi ..anche quelli da frutto; ho alcune piante di pesco e tutti gli anni si presenta il problema del mal della bolla.

Come contrastare questa ,malattia?
Grazie tante e buona agricoltura a tutti!
(Angelo)

Ciao Angelo
Il mal della bolla è originato da un patogeno fungino, per questo più che ad una cura con olio bianco, come chiedi tu, dovresti attuare una prevenzione con prodotti a base di sali di rame; leggi questo articolo sui rimedi del mal della bolla e vedrai i risultati!!!
Buon lavoro!

Salve
ho iniziato per la prima volta ha coltivare un piccolo orticello,
da profano,
ed ho avuto anche dei buoni risultati,
sono un pensionato e vivo in provincia di Alessandria.
Ho un grosso problema con le formiche, essendo un terreno rimasto incolto per diversi anni come posso fare?
Grazie
(Mike)

Risposta

Salve Mike
Ci da soddisfazione sentirti così contento, per il tuo orto!
Le formiche però non le considererei un “grosso problema”, o meglio possono essere un fattore limitante nel caso delle semine di specie a seme piccolo in quanto esse – le formiche appunto – vanno ghiotte del seme e in poco tempo lo portano via dal terreo per farne scorta nel formicaio.
Il rimedio più sicuro è cospargere il terreno con degli appositi veleni che eliminano le formiche in poco tempo, ma Io non ti suggerirei questo rimedio velenoso diciamo.
Per questo la strada che ti consiglio di percorrere è la seguente: inizia a coltivare la tua terra, lavorandola specialmente e mettendo piante a dimora, a viverla sostanzialmente; in questo modo inizi a sconvolgere l’habitat delle formiche che sceglieranno nel tempo posti differenti dove nidificare, è un metodo lento, che funziona progressivamente con l’aumento della coltivazione del tuo orto.
Inizierei subito anche individuando ed eliminando i principali nidi – formicai –  che trovi nell’orto, vedrai che eliminate le loro dimore le formiche sono costrette a migrare in luoghi più sicuri per loro.
Buon Lavoro Mike…e tienici informati sui risultati.

Scusatemi ho gia’ posto erroneamente la domanda dove non potevo, ma la ripeto qui:
tutti gli anni metto giu i finocchi, che mi produco le piantine o che le acquisto….
Ma poi vengono su tutte piatte, ( dice che sono femmine..)
Qualcuno sa dirmi perché?
Ciao

grazie a tutti

(Renzo)

Risposta

Ciao Renzo

I finocchi che tu semini o trapianti, non sono distinguibili in maschi e femmine,
è un modo di dire.
La ragione per la quale le tue piante non sviluppano una discreta parte basale può dipendere da diverse cause:
1- semini le piante troppo fitte fra loro
2 – semini le piante in una fase lunare poco conveniente – crescente in questo caso
3 – semini o trapianti i tuoi finocchi troppo tardi nella stagione
4 – le tue piante soffrono carenze idriche

Credo che fra queste cause ci sia la spiegazione alla tua domanda.
Buon orto Renzo!

Salve,
abito a Novara e sono in pensione e  mi diletto con un terrazzo completato con molte piante in vaso:
ho un limone in vaso di 50cm diametro/ALTEZZA 65 cm.
La terra è quella per agrumi, come il concime più qualche seme frantumato di lupini.
Purtroppo, malgrado un’abbondante fioritura la maggior parte dei limoncini è ingiallita e sono caduti,
anche le foglie ingialliscono e cadono.
Il vaso è esposto a sud e le irrigazioni sono al bisogno quando lo strato superficiale è asciutto per circa 5 cm di profondità .
Grazie per ogni suggerimento utile.
(Norberto – Novara)

Risposta

Salve Norberto
la tua passione è molto bella, chissà che terrazzo fiorito hai, complimenti!
Da come descrivi le tue coltivazioni mi sembra che tu sia anche abbastanza esperto,
lo si capisce dai dettagli.

Però, da come mi descrivi la condizione del tuo limone mi viene da pensare che il tuo bel vaso non abbia un drenaggio efficiente, cioè che la cascola delle foglie e dei frutti sia causata da un ristagno idrico, che magari ha provocato anche l’insorgere di una malattia all’apparato radicale – un fungo sostanzialmente.
Altre cause le ho escluse, visto che terra e concime non gli mancano; per questo controlla quando irrighi se l’acqua sgorga bene e subito dal foro di scolo del vaso.
Ci fai sapere appena hai fatto la prova? Meglio sarebbe anche che tu ci spedisca delle foto delle foglie e della pianta la prossima volta.
Un saluto!!!

 

Chiedo aiuto!!
Nella mia terrazza coltivo in vaso, oltre ortaggi anche degli agrumi, limoni, mandarini e aranci.
Mi sono accorto che alcune foglie cominciano ad arricciarsi e diventare striate di bianco,
hanno dei bellissimi frutti in maturazione.

grazie come sempre!

(Marco)

Risposta

Ciao Marco

Che bellezza l’orto in vaso, e che comodità rispetto a coltivare in piena terra.
Certo che veniamo in tuo soccorso…e dei tuoi agrumi.
Da come ci descrivi il danno credo che i tuoi agrumi stanno subendo un attacco di
Psyllocnistis citrella – la ricamatrice delle foglie di agrume, dalle foto che riesco a linkarti dimmi tu se sono sulla strada giusta.
L’insetto è della famiglia dei lepidotteri, una farfalla quindi.
Chi provoca il danno però sono le larve dell’insetto che nascono direttamente  fra le due pagine che compongono la foglia, perché proprio li sotto l’adulto – la farfalla  – depone le uova.
Quindi per limitare l’effetto dell’insetto sulle foglie dei tuoi agrumi ti propongo i seguenti rimedi:
1- Potatura dei getti che presentano il danno ed eliminazione degli stessi, in quanto dentro si trova l’insetto nella fase di larva
2 –  Eliminazione degli adulti – le farfalle – tramite l’utilizzo di insetticidi biologici – per contatto – es: Lolio di neem o piretroidi
3 – Eliminazione degli adulti con delle trappole a feromoni, per la cattura dei maschi in volo
4 – Eliminazione delle larve, direttamente dentro la pagina fogliare, tramite l’utilizzo di insetticidi sistemici da dare alla pianta tramite irrigazione.
Il rimedio n° 4 è di certo il più efficace anche se quello meno biologico; scegli tu la strada che ti senti più di seguire.
Buona fortuna!!!

© 2021 Bonduelle InOrto