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Sono un manager del settore finanziario, da qualche mese ho iniziato a coltivare ortaggi in vaso in terrazza con un ottima riuscita: cetrioli, pomodori, melenzane, peperoncini, finocchi, lattughe cipolle di tropea, lattughe.

Ho notato che nel vaso delle lattughe violette la mattina escono dei funghetti chiodini che muoiono rapidamente, desideravo chiedervi se possono essere tossici per le lattughe e quindi rendere le stesse non commestibili.

Grazie
(Dario)

Risposta

Ciao Dario, mangia tutte le tue verdure con grande tranquillità, peccato che tu non possa mangiare anche i funghetti perché muoiono subito! Scherzi a parte, non c’è nessun rischio di tossicità e complimenti per il tuo orto! Mi sembra che il binomio orto-finaza funzioni alla grande! 😀 Buone Feste!

Salve sono Vincenzo ho 36 anni, sposato da 5 e con un bimbo di 3 e mezzo e da fine estate coltivo in vaso un orticello che mi sta dando tante soddisfazioni (grazie al clima mite ancora oggi…fine novembre) pomodori-lattughe-melanzane-broccoletti.

La prossima primavera vorrei piantare tutti ortaggi che richiedono caldo e sole, ma siccome qui in Sicilia si superano i 40°, non è dannoso questo eccessivo caldo per peperoni-zucchine-pomodori e melanzane?

Sicuro di una Vostra risposta Vi saluto

(Vincenzo – Sicilia)

Risposta

Ciao Vincenzo, le piante sono esattamente come noi: soffrono il troppo freddo e il troppo caldo, per questo dobbiamo comportarci con loro, esattamente come ci comportiamo con noi stessi. E noi cosa facciamo quando è troppo caldo? Ci mettiamo all’ombra, beviamo di più, ma mai acqua troppo fredda per evitare congestioni, ecc…

Ecco la stessa cosa dovrai fare con gli ortaggi e considera che in vaso sono anche più delicati. Quindi quando il termometro salirà troppo, prevedi di ombreggiare i tuoi vasi, almeno nelle ore più calde della giornata, con dei teli oppure con una tenda, o sei hai la possibilità sotto all’ombra di qualche pianta. Non usare acqua troppo fredda e annaffia con maggiore assiduità e se sul terreno tenderà a formarsi una crosta dura, provvedi a romperla per permettere all’acqua di scendere in profondità.

Qualora tu decidessi di lasciare la base del vaso in immersione, per fare in modo che tutta la zolla si impregni bene di acqua, ricorda dopo di fare sgrondare bene l’acqua, evitando con cura qualsiasi ristagno.

Fai particolare attenzione al momento della fioritura: proprio in quel momento la pianta è più fragile e gli eccessivi sbalzi climatici potrebbero causare la cascola dei fiori e quindi la mancata ‘fruttificazione’.

Insomma se usi il buon senso e le giuste cautele potrai raccogliere per tutta l’estate.  Un saluto e buon orto!

Chi segue InOrto da un po’, sa che a noi piace quando l’orto o gli ortaggi si trasformano in soggetti artistici, perché questo significa che i nostri ‘amici vegetali’ e, allargando il ‘campo’, l’intera natura diventano oggetto di stimolo, di creatività e di attenzione. E chi ama la terra sa quanto bisogno ci sia di attenzione in questo momento, nei confronti di ciò che è essenziale e vitale, ma che sembra dimenticato dai più!

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Ho un piccolo giardino dove coltivo qualche ortaggio, pomodori, radicchio e quest’anno ho provato con le specialità autunnali e vorrei anche imparare a potare la vite (ne ho 4 piante!).

Ho degli insetti che hanno già mangiato le foglie dei finocchi ora attaccano i cardi e il cavolo cappuccio anche a distanza gli uni dagli altri, cosa si può fare in via naturale?

Grazie e ciao

(Giancarlo)

Ciao Giancarlo, non sarebbe male capire di quali tipi di insetti tu stia parlando! E’ presente anche della melata? E che tipo di danno arrecano?

Potrebbero essere dei nematodi o della psilla o chissà quali altri. In ogni caso ormai è tardi per pensare alla prevenzione quindi prova con l’infuso di tanaceto e se non riesci a procurartelo prova con un macerato d’aglio molto forte, e se non dovessi arrivare a nessun risultato purtroppo devi ricorrere al piretro (scegli quello meno persistente).

Comunque nella home page di InOrto nella sezione ‘avversità e malattie’ puoi trovare veramente molte soluzioni alternative, soltanto che se l’attacco è ormai avanzato non so quali risultati potrai ottenere. In futuro pensa in modo preventivo (quando la pianta inizia a crescere) e usa il macerato di ortica, contro insetti e parassiti, e quello di equiseto, contro i funghi.

Saluti e buon orto!

P.S. dimenticavo! Quanto alla potatura della vite cercherò di scrivere qualcosa per aiutarti appena possibile, per il momento guardati questo video sulla potatura invernale della vite da uva.

Vivo a Francofonte provincia di Siracusa, ho ereditato degli agrumeti qualità Tarocco. Ho impiantato una serra fotovoltaica e sto cercando la coltura giusta.

Desidero sapere cosa posso coltivare all’interno di una serra fotovoltaica monofalda. La serra è coperta totalmente con i pannelli fotovoltaici, è alta nella parte nord 6 mt circa nella parte sud 2,5 mt circa, il terreno è quasi totalmente ombreggiato. Quali suggerimenti proponete.

Grazie per l’attenzione

Distinti Saluti Guido

(Guido – Francofonte)

Risposta

Ciao Guido, nelle serre fotovoltaiche monofalda la luce non è molta per cui le colture coltivabili al loro interno dovranno sopportare l’ombra, seppure molto luminosa. Non avendo esperienza diretta sugli impianti in serra fotovoltaica, abbiamo cercato di raccogliere informazioni ed esperienze.

Per prima cosa ti inviamo il link di questo video sulla coltivazione di alcuni tipi di funghi in serra ad Imperia. Poi il link di un altro video riguardante la coltivazione di fragole e lamponi, ma in pianura Padana. In Sicilia escluderei i lamponi, ma l’idea delle fragole mi sembra attuabile. Anche il basilico e l’aloe sono colture che sembrano avere una buona resa sotto il tuo tipo di serra. Magari potresti pensare ad inserire qualche pannello trasparente per aumentare la luminosità!

In quel caso disponendo di più luce potresti provare anche con altri tipi di colture. Tra le colture che si adattano a condizioni di minor luce ci sono gli spinaci, i ravanelli e alcuni tipi di insalata. Poi abbiamo trovato un documento sull’informatore agrario che riporta le differenze di resa tra alcune coltivazioni (zucchine, pomodori cuore di bue, basilico, ecc. ) praticate serre classiche e quelle in serre fotovoltaiche. Un altro bell’esempio riuscito di coltivazione in serra fotovoltaica ci arriva dalla Puglia, dove hanno coltivato fagiolini, zucchine e fragole.

In ogni caso, qualsiasi cosa tu decida di coltivare mi raccomando la ventilazione per tenere lontano le malattie fungine!

Quale concime occorre per una crescita più veloce delle piantine di ortaggio?

(Emanuela)

Risposta

Ciao Emanuela, la tua domanda è molto generica, vale a dire che che richiede una risposta ampia e articolata. Proverò comunque a risponderti in modo sintetico e completo al tempo stesso.

Non esiste un concime specifico, che come una piccola pozione magica faccia crescere in fretta e non ammalare le proprie piante, ma esistono tanti accorgimenti che messi insieme fanno raggiungere il risultato sperato. C’è chi è fortunato e si trova a dover seminare in un orto situato in una pianura alluvionale fertile e fresca e chi si trova a dovere lottare con un suolo sassoso e arido. Capirai quindi che le condizioni di partenza sono importantissime, come lo è la tipologia di ortaggio che cuoi coltivare: la zucca non può prescindere dall’avere suolo ricco e fresco, mentre una pianta di rosmarino si adatta anche al secco. Inoltre ci sono ortaggi che crescono in fretta (rapanello) e altri che hanno una crescita più lenta (carota).

In ogni caso, come prima cosa, è certamente meglio avere a che fare con del terreno fertile e ricco di humus, e a questo si arriva aggiungendo al suolo del concime organico (letame, compost, sovescio, ecc.) e successivamente, a seconda dell’ortaggio prescelto, si possono somministrare dei macerati o altri concimi di sostegno.

Come vedi ho cosparso la mia risposta di link da leggere, che ti serviranno ad avere un’idea sull’argomento ‘concime’ e a questo proposito ti consiglio di leggere tutti gli articoli che appaiono sotto la sezione ‘terreno’.

Tuttavia proverò anche a darti una risposta brevissima e semplice, per chi non ha voglia di leggere e vuole trovare subito una soluzione pronta e facile: in commercio ci sono dei concimi organici pronti, biologici e bilanciati  (ovvero dove i vari elementi nutritivi sono equilibrati), in genere sono pellettati  e a lenta cessione. Prova ad arricchire il terreno dei tuoi vasi o del tuo orto con questi prodotti, che sono comunque di grande aiuto.

Come sappiamo gli ortaggi sono vegetali vagabondi e non amano mettere radici  a lungo nello stesso posto. La tecnica della rotazione ci ha fatto scoprire quanto questo sia salutare per l’orto. E proprio per accompagnare e per aiutare i vari ortaggi in questo loro peregrinare da una parcella all’altra, abbiamo stilato un elenco delle specie più usate con il relativo numero di anni che dovremmo attendere prima di ripiantarli nello stesso posto. Ma non facciamoci intimorire dai numeri! Bisogna conoscere le regole per poi saperle interpretare!

aglio – attendere 4-5 anni

asparago – l’asparagiaia resta sul terreno per molti anni, ma una volta che avrà esaurito la sua produttività, dovremo attendere 7-8 anni prima di riposizionarla sullo stesso terreno.

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Sono un pensionato da due anni il Comune di Ciserano (BG) mi ha affidato 50 mq di orto, dove bene o male me la cavo, ma in quello di casa molto più piccolo (1,30×4 m)  le cose vanno peggio. Un quarto prende il sole al mattino, un quarto nel pomeriggio e metà è sempre in ombra. Ho provato a seminare di tutto ma non diventa adulto niente.

Per questo vi chiedo quali siano gli ortaggi o le aromatiche che possono crescere all’ombra. L’altra domanda che vorrei farvi riguarda i pomodori del mio vicino, che sono enormi e polposi (da 800 a 1300 gr), ma non sono cuore di bue e  lui dice di avere dimenticato il nome della varietà e che le piantine gliele hanno regalate(ma!!!).

Attendo vostri consigli.

Grazie

(Luigi-Ciserano-BG)

Risposta

Caro Luigi l’ombra è nemica dell’orto, tuttavia ci possono essere alcune piante che anche se non la gradiscono possono sopportarla, soprattutto tra le aromatiche: menta, basilico, prezzemolo, melissa, dragoncello, ma anche ortaggi come: rabarbaro, rafano, lattughe, spinaci, rucola. Tutte queste piante   possono benissimo vivere a mezz’ombra, ovvero con alcune ore di sole al giorno.

Sempre a mezz’ombra puoi coltivare anche dei frutti di bosco: ribes nero lamponi, fragoline. Mentre in ombra completa non metterei ortaggi o aromatiche ma solo piante da giardino che possono vivere in assenza di sole: aspidistria, ortensia (hidrangea macrophylla), aucuba, camelia o piante tappezzanti come la convallaria, la vinca, l’edera, dipende da quello che vuoi ottenere. Insomma divrese soluzioni per rendere più vivo il tuo pezzo di terra.

Quanto ai pomodori del tuo vicino avaro di informazioni, dai un’occhiata a questo sito di vendita di semi, dove sono elencate tutte le varietà di pomodoro di dimensioni giganti (http://tuttosemi.com/index.php?main_page=index&cPath=82_111)  e relative foto. Chissà che tu non riesca ad individuare il pomodoro che coltiva il tuo vicino!!!

Quale ortaggio occorre annaffiare di più e quale di meno? Partiamo dal presupposto che in estate tutte le piante hanno sete e quasi tutti gli ortaggi necessitano di acqua quotidianamente. Tuttavia ci sono delle eccezioni. Guardiamo insieme quali sono gli uni e gli altri.

1) Per molti ortaggi da frutto è bene sospendere le annaffiature in prossimità della raccolta. Per meloni e angurie si cessa di somministrare acqua una settimana prima. Per le melanzane saranno sufficienti 24 ore e 48 per i peperoni. E sembra che anche i pomodori è meglio lasciarli a bocca asciutta qualche giorno prima della raccolta!

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Vorrei sapere come posso eliminare dalle verdure le cimici rosse e nere, se il macerato di ortica va bene.

Il macerato di ortica si puo’ usare anche sulle rose. Grazie.

(Roberto-Ravarino-Mo)

Risposta

Il macerato di ortica va sicuramente bene, se ce l’hai passa all’attacco! Certo che le puoi usare anche sulle rose, sia sulle foglie che con le annaffiature!

In alternativa puoi usare un rimedio preparato con acqua e tabacco, sostanza a cui le cimici sembrano essere molto ‘allergiche’.

L’infuso di tabacco si prepara così. Si sbriciola in un contenitore un paio di sigarette, una punta di sigaro (anche usato) o due pizzicotti di tabacco trinciato, dopodiché ci verseremo sopra un litro di acqua bollente. Una volta raffreddato, l’infuso sarà pronto. Se lo lasceremo riposare una notte diventerà ancora più forte. Al mattino filtreremo il liquido, lo metteremo in uno spruzzatore e lo spargeremo sulle piante.
E’ consigliabile aggiungere al rimedio un cucchiaio di sapone di marsiglia liquido, in modo da aumentarne l’adesività sulle piante.
Se l’infestazione è leggera, potremo diluire l’infuso aggiungendo un ulteriore 50% di acqua. Il tabacco ha comunque una sua tossicità e se non è necessario è inutile somministrare alle piante una dose eccessiva di sostanze estranee. Tuttavia l’infuso di tabacco non ha restrizioni particolari e può essere usato tutte le volte che riterremo opportuno, perché non arreca danni particolari alle piante.
Se però le cimici sono molte e agguerrite ti consiglio di passare alle maniere forti: piretro. Usa quello liquido o in polvere a bassa tossicità e con una persistenza limitata (circa 48 ore). E’ un’insetticida naturale, innocuo per l’uomo e gli animali a sangue caldo, ma uccide gli insetti, anche quelli utili, per cui va usato con molta parsimonia.

Saluti!

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