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Le piante che ci circondano hanno molteplici usi : curativo, edibile, ornamentale…Ma alcune di esse hanno anche il fantastico potere di tingere. Sono le piante tintorie. Rosmarino, salvia, lavanda, melograno regalano sfumature autunnali. Tagete, Coreopsis, Dahlie, Narcisi e Cosmos donano sfumature tendenti al giallo
Anche dei banali scarti di cucina come la buccia della cipolla o il seme di un avocado offrono colori sorprendenti.

La Stevia rebaudiana è una delle piante più di moda in questo momento. Tutti la conoscono come il dolcificante naturale per eccellenza e da quando lo zucchero è sotto accusa per i danni causati, la Stevia è l’alternativa migliore che abbiamo, se non vogliamo rinunciare a un po’ di dolcezza.

Ma le mode passano e la Stevia resta per fortuna, anzi è sempre stata là, anche prima che i riflettori fossero puntati su di ‘lei’. Anche se molti ne conoscono l’esistenza non è detto che ne conoscano le importanti virtù terapeutiche, contenute nelle sue foglie verde smeraldo.

 

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Quando arriva febbraio e iniziamo ad intravedere la fine dell’inverno, pensiamo inevitabilmente ai nostri alberi da frutto. Pulitura dei tronchi, potatura, concimazione e prevenzione per eventuali attacchi di funghi e parassiti.

Nadia Noseda è una che di pomodori se ne intende. Possiede i semi di circa 1.200 varietà e nonostante dica di avere solo un piccolo orto vicino a Como, ogni anno trova spazio per coltivare 150-160 varietà, una pianta per ogni varietà, facendo molta attenzione a non ibridarle tra loro, tanto da isolare con delle buste di velo le varietà più sensibili. Nadia i pomodori li cura, li studia, li seleziona (magari qualcuno lo mangia pure :)))) e poi li espone alle mostre dedicate a questo straordinario ortaggio. Una per tutte la Mostra del Pomodoro a Villafranca in Lunigiana dove moltissime delle varietà esposte nell’ultima edizione erano proprio sue.

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Orto giugnoCi sono tre operazioni che non possiamo fare a meno di compiere nell’orto di giugno: sarchiare, rincalzare e pacciamare. Tre verbi che all’orecchio di una persona comune potrebbero risultare incomprensibili, ma che ogni orticoltore dovrebbe conoscere e compiere con facilità. Sono parole antiche che i contadini di una volta usavano frequentemente: mia madre le pronunciava spesso quando si preparava ad andare nel campo, ma ancora oggi risultano utili e attuali. Finalmente c’è qualcosa che non passa di moda!

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Uva spina 1I frutti di bosco oltre ad essere molto gustosi, ci vengono in aiuto nell’orto per coprire le reti metalliche delle recinzioni e per riempire quelle zone di ombra e mezz’ombra altrimenti difficili da utilizzare. Hanno un’altezza che si aggira sul metro e mezzo per cui la loro ombra è abbastanza contenuta e poco disturbante per le orticole. Fioriscono in primavera, fruttificano in estate e attirano insetti utili di ogni genere.

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L’ortica è una pianta formidabile dalle mille proprietà curative, utile per la salute dell’uomo e dell’orto.

Nell’orto il suo macerato aiuta a combattere gli afidi e i parassiti, ma all’occorrenza è anche un ottimo fertilizzante, e se abbinato al macerato di equiseto aiuta a combattere l’attacco dei funghi.

Sembra che un millilitro cubo di macerato contenga un milione di microrganismi, moltissimi batteri ma niente funghi.

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Luffa seccaL’autunno è tempo di zucche di ogni forma colore e potremmo dire anche di utilizzo, perché fra queste ce n’è una veramente particolare: la Luffa cylindrica conosciuta anche come Loofah, che non si mangia ma si usa come spugna per la pulizia della casa e della persona. Sono certa che anche se non vi è mai capitato di coltivarla sicuramente avete avuto l’occasione di utilizzarla sotto la doccia o al lavello della cucina per pulire le stoviglie.

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Salve,
ho una casa nella riserva naturale del Lago di Vico (VT), che confina con il bosco dove spontaneamente cresce sia l’agrifoglio che il pungitopo (entrambi protetti!)
Avendo una passione per il mughetto, mi piacerebbe sapere se il sottobosco può offrire l’habitat naturale per la crescita dei rizomi in quantita’ tale da poter commercializzare i fiori per realizzare bouquet da sposa o composizioni; un’alternativa potrebbe essere la lavanda, che insieme al rosmarino, nella zona assolata del terreno, cresce quasi spontaneamente…Grazie per la disponibilità!
(Giovanna – Viterbo)

Risposta

Ciao Giovanna,
che posto magico il Lago di Vico!
Assolutamente si, il sotto bosco – come anche per il pungitopo – è l’habitat naturale – e quindi migliore – per coltivare le tue piante di mughetto. La Convallaria majalis è infatti una pianta – erbacea, rizomatosa perenne – che cresce e fiorisce spontanea nei nostri boschi, in luoghi freschi e umidi…anche all’ombra. Predilige terreni calcarei. Immaginiamo bellissimi i tuoi futuri bouquet…ci spedirai delle foto?
Salute e buon mughetto.

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