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Per fortuna c’è sempre qualche nuovo rimedio che non conosciamo per allontanare gli afidi e le cocciniglie dai nostri fiori e dai nostri ortaggi! Così se non abbiamo o non vogliamo utilizzare il sapone di Marsiglia, possiamo usare il macerato di assenzio oppure quello di tanaceto, e nel caso non avessimo né l’uno e nell’altro possiamo ricorrere al rabarbaro, alla felce o alla ruta. Avere più alternative è sempre un vantaggio!

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Salve a tutti Mi chiamo Federica, ho 21 anni e sono di una piccola città in provincia di Napoli e faccio l’onicotecnica.
Ho una pianta di peperoni piccini comprata in vivaio, da più di un mese ho notato delle macchie bianche porose sulle foglie (allego foto) ho cercato qualche informazione e credo che in questo sito qui ci sarà qualcuno molto più competente di me :D.
Ho provato a potarla un po’ togliendo le foglie più colpite da queste macchie ma non è cambiato niente anzi ha perso altre foglie, ho provato acqua con aceto (sempre seguendo internet ma non è successo niente).
Come posso fare?
Mi piacerebbe usare qualche rimedio naturale se è possibile non amo usare pesticidi chimici.
Ringrazio chi avrà voglia e tempo di darmi una mano, ci rimango male a vederla così, era molto rigogliosa e bella prima :(.

ecco il mio peperoncino!!!

(Federica – Napoli)

Risposta

Ciao Federica,
la tua pianta di peperoncino è discretamente attaccata dalla cocciniglia cotonosa, un insetto che punge le foglie e i rami verdi, succhiando linfa e per questo intristendo tutta la chioma, con i puntini che vedi.
Come rimedio ti suggerisco di ripulire tutta la pianta dall’insetto, togliendolo manualmente aiutandoti con un pennello delicato; volendoti consigliare un prodotto consentito in agricoltura biologica per contrastare la cocciniglia consulta pure il link e leggi l’articolo.
Salute e buon orto.

Buongiorno a tutti, desideravo sapere se per la “Rogna dell’Ulivo” il Permanganato di Potassio è un prodotto utilizzabile e in che concentrazioni.
Grazie e saluti.
(Nicolò)

Risposta

Ciao Nicolò,
la Rogna dell’Olivo – Pseudomonas siirngae – è veramente una brutta bestia, nel senso che a differenza della maggiorparte delle patologie delle piante agrarie non è un fungo – che si combatte con prodotti rameici – bensì un batterio, per il quale necessiterebbero dei trattamenti antibiotici, non contemplati in agricoltura, per tenerlo a bada.
Il permanganato di potassio però lo si può trovare come sale chimico coformulante per esempio di sali di rame che insieme possono essere utili a prevenire e rallentare l’azione della Rogna, se dati alla pianta in prevenzione -prima che si manifesti il danno cioè. Le concentrazioni del prodotto cambiano in base alla casa produttrice e per questo è meglio che tu legga bene le istruzioni sul foglio illustrativo.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
vorrei utilizzare un prodotto biologico per combattere la cavolaia (macerato di pomodoro o altro), e lo vorrei acquistare già pronto.
Ho fatto una ricerca e non trovo nessuna azienda produttrice.
Mi dareste qualche riferimento?
Vi ringrazio.
(Giancarlo)

Ciao Giancarlo,
il migliore prodotto biologico per la lotta alla cavolaia è a mio parere il Bacillus Thuringensis – un liofilizzato al quale devi aggiungere solo un pò di acqua e zucchero – per le dosi specifiche devi leggere sul foglio informativo allegato alla confezione che acquisterai. Il prodotto è acquistabile in qualsiasi consorzio agrario ben fornito.
Ecco un bell’articolo sulla Cavolaia – clicca sul link.
Salute e buon orto.

Buongiorno Signori!
Sono un giovane agricoltore in erba, che ha ereditato un fazzolettino di terra dal nonno, composto di due minuscoli poderini e che, cocciutamente, non vuol svendere al mercato e resiste sulle barricate agricole della Pianura Padana.
Sto cercando di passare al biologico, o a metodi naturali, che per il momento sto usando nell’ orto.
Vorrei sapere se l’estratto di pomodoro, per combattere la cavolaia , si può conservare anche per i mesi a venire, quando le piante del pomodoro non ci saranno più, ma le cavolaie si. Mi consigliate pure di mettere la rete sopra i cavoli, crauti, verze, et cet.., con gli archetti? Attendo lumi! Grazie.
(Agricoltore in Erba – Pianura Padana)

Risposta

Ciao,
grazie per raccontarci la tua storia, che ci affascina molto…le barricate agricole evocano belle immagini!
Fai bene ad iniziare nell’orto, che si coltiva per il piacere personale e dei propri cari.
L’estratto di pomodoro – vedi articolo nel link – è un macerato verde in acqua, quindi lo si può certo conservare nel tempo congelandolo adesso per scongelarlo poi all’occorrenza.
Comunque volendo utilizzare un prodotto biologico per la lotta alla cavolaia potresti provare il Bacillus Thuringiensis – un rimedio biologico specifico per i soli lepidotteri che non danneggia gli insetti impollinatori come bombi e api; in questo modo puoi anche ritenerti libero da ingombranti e inestetiche reti protettive. W i cavoli liberi e le barricate agricole!
Salute e buon orto!

Salve,
ho una pianta di limone attaccata dagli afidi, dove posso acquistare le coccinelle per contenerne l’attacco tramite lotta biologica integrata?
Grazie
(Chris)

Risposta

Salve Chris,
il tuo intento di attuare la lotta biologica alla pianta del tuo limone ci affascina, non è così comune.
Per avere informazioni su come attuare la lotta e anche provvedere all’acquisto degli animali prova a rivolgerti a questo sito specializzato sulle coccinelle che trovi nel link.
Salute e buona lotta biologica.

Salve,
sono una docente con la passione dell’orto, curo le piante di agrumi che possiedo in una casetta a Francavilla al Mare (Chieti).
Da anni ho tre piante di mandarino e una d’arancio attaccate dalla, mosca degli agrumi, che mi distrugge il raccolto, stò seriamente pensando di eliminare le piante (trentennali) perché non riesco a debellare o almeno tenere a freno questo parassita.
Per contenere il parassita ho utilizzato prodotti a base di spinosad, trappole fotocromiche, insetticidi biologici, ma con scarso successo. Accetto qualsiasi suggerimento, ringrazio dell’attenzione

(Franca – Chieti)

Risposta

Salve Franca,
la mosca mediterranea della frutta  – Ceratisis capitata Weidmann – è un dittero molto dannoso su diversi tipi i frutta, compresi gli agrumi (escluso cedro e limone). Il danno è causato dall’adulto, femmina, che depone le uova all’interno del frutto, le larve che nasceranno si ciberanno poi della polpa che porteranno a marcescenza.
La specie sverna  – nei paesi più freddi – come crisalide nel terreno. Ritornerà a volare deponendo altre uova da giugno a settembre… anche ottobre/novembre, in base alle condizioni meteorologiche.
Volendo contrastare biologicamente l’azione di questo insetto si deve agire abbattendo il numero di adulti volanti impedendo loro di deporre le uova nei frutti, la lotta prevede sia la lotta diretta sia una prevenzione.
Prevenzione:
1 – eliminazione – cioè distruzione – di tutti i frutti caduti in terra e comunque attaccati dall’insetto, prima che questo esca dal frutto.
2 – sconvolgimento dell’habitat di svernamento dell’insetto – il terreno sottostante le piante – con lavorazioni superficiali nell’autunno, sperando anche in un inverno freddo che uccida le crisalidi.
Lotta diretta sugli adulti, bisogna abbattere la quantità di adulti volanti sulla chioma delle piante
1 – Spintor Fly: esca pronta all’uso con dosi ridotte di un insetticida biologico che attrae l’adulto e lo fa morire in poche ore.
2 – Magnet – med: trappola che, fisicamente posta sulla parte alta della chioma della pianta con attrattivo alimentare, ha su di sé una carica di insetticida consentito in agricoltura biologica.
3 – Magnet oil: trappola con attrattivo a base di feromoni di tipo alimentare, che attrae l’adulto in volo e lo elimina attarverso la carica di insetticida biologico.
Importante è anche la tempistica di questi metodi, cioè capire, anche attraverso il posizionamento delle trappole, quando c’è il massimo volo degli adulti e in quel periodo attuare la lotta.
Contrastare questo insetto non è facile…una ‘lotta vera e propria’ direi ironicamente!
Aspetta a tagliare le piante, se puoi!
Salute e buon lavoro

Chiunque abbia piantato nell’orto un cavolo, un broccolo, un rafano, una rapa o un ravanello, molto probabilmente prima o poi ha avuto a che fare con qualche insetto molesto, divoratore e devastatore. E’ inutile ignorarli perché da soli non se ne vanno. Molto meglio affrontarli o ancora meglio prevenirli. Guardiamo allora quali sono gli insetti che solitamente attaccano le crucifere e come possiamo contrastarli.

Cavolaia – In testa non poteva che esserci lei: la leggiadra e bellissima cavolaia. Ma tanto il suo aspetto è innocuo e innocente, tanto le sue larve sono divoratrici di cavoli: sono capaci di mangiarsi l’intero apparato fogliare dei nostri cavoli e broccoli e di lasciare a noi soltanto le nervature più dure. Mica stupida la ‘baby-cavolaia’!

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Da tre anni ho realizzato l’orto dei miei sogni, ma purtroppo nel giro di una settimana le mie piante di patate, bellissime, in fiore, le ho trovate con le foglie completamante bruciate (peronospora), il fusto però sembra ancora buono e c’è alla base tipo una ripresa, ho tagliato tutte le foglie rovinate e ho lasciato i fusti trattandoli con ossicloruro di rame (trattamento che cmq avevo sempre effettuato a distanza di ogni 15 gg) c’è quanche possibilità di salvare qualcosa? Cosa devo fare? Sono disperata, rispondetemi prima possibile. Grazie!

(Anna)

Risposta

Cara Anna, secondo me hai fatto quello che potevi. Tutti i trattamenti, che siano a base di equiseto o di poltiglia bordolese, sono preventivi e poco possono fare sulle spore che si sono già diffuse. Quindi hai fatto benissimo ad eliminare le parti ammalate e hai fatto bene a fare comunque un trattamento a base di ossicloruro di rame per evitare comunque una maggiore diffusione.  Ripeti il trattamento come hai sempre fatto o con il rame o con la poltiglia bordolese e cerca di salvare il salvabile! Un’altra difesa possibile sembra essere la soluzione idroalcolica di propoli da somministrare 3 volte a distanza di 10-15 giorni.

Auguri e fammi sapere come andrà il raccolto!

P.S: sai che mi sembra difficile capire come, nonostante i trattamenti, la peronospora abbia attaccato le tue patate!

Ti do ancora qualche consiglio per l’anno prossimo:

– Utilizza i tuberi pregermogliati e di varietà resistenti

– Se puoi evita la coltivazione in terreni troppo umidi

– Prima della semina lascia i tuberi per una notte a bagno in argilla diluita con decotto di equiseto

– Trattare le piante con poltiglia bordolese o decotto di equiseto.

Ho in giardino una pianta di susine nere, a cui si sta staccando la corteccia. All”interno del tronco si sono formati dei formicai che stanno rovinando la pianta: sia alla base che sul tronco c’è adesso della polvere di legno tipo segatura. Cosa posso fare per risolvere il problema in modo naturale? Ieri ho cosparso il fusto e la  base con della cenere, ma non so se è il rimedio adatto. Come se non bastasse, sempre le formiche, si stanno portando via i semi che ho seminato nell’orto!

Oltre al ‘problema formiche’ si è aggiunto il ‘problema talpe‘, che si stanno mangiando tutto quello che coltivo. Ho provato con i diffusori ad ultrasuoni ma non ho concluso granché. AIUTO!!! Cosa posso fare?

Grazie e cordiali saluti.

( Maria Cristina – Como )

Risposta

Cara Maria Cristina, non sono certo le formiche ad avere scavato il tronco dei tuoi alberi da frutto, diciamo piuttosto che loro hanno trovato il tronco vuoto e rovinato e hanno contribuito a peggiorare la situazione insediandovisi. Cosa fare? Direi che la prima cosa per evitare l’attacco delle formiche è mantenere gli alberi da frutto in salute. Quindi ti consiglio di leggere questi link: uno riguarda proprio le formiche nel frutteto, un altro parla di come mantenere gli alberi da frutto sani e produttivi. La cenere può essere già un deterrente, come lo è il borotalco cosparso alla base della pianta. Ma anche l’infuso di tanaceto o il macerato d’assenzio può esserti di aiuto contro le formiche.

So che l‘infuso di tanaceto risulta sgradito anche ai topi, lo sarà anche anche per le talpe? ‘Tentar non nuoce’, sia mai che con un rimedio si risolva due problemi! Le talpe contribuiscono a mangiare anche insetti e larve dannose, ma allo stesso tempo scavano gallerie che danneggiano i nostri ortaggi. La soluzione migliore e allontanarle, per esempio usando prodotti repellenti specifici a base di olio di castoro, che le talpe odiano. Alcuni di questi prodotti sono dei concimi biologici ad azione repellente che sicuramente il consorzio agrario della tua zona avrà in vendita.

Se il problema è invece particolarmente grave puoi inserire delle trappole nelle gallerie. Per vedere quali sono le gallerie ancora attive (ovvero abitate) dovrai pigiare tutti i mucchietti di terra che vedi in superficie, quelli che si riformeranno il giorno dopo indicheranno le gallerie attive.

Un’ultima domanda: sei sicura che il deterrente ad ultrasuoni non funzioni? Perché mi hanno parlato della sua efficacia in più di un’occasione, accertati di usarlo in modo corretto e prova ad insistere.

Un saluto e buona fortuna!

© 2021 Bonduelle InOrto