Febbraio è il mese in cui guardiamo l’orto con impazienza e ci sentiamo pronti allo scatto primaverile, ma in verità è ancora poco il tempo che viene richiesto dall’orto, seppure ovunque è bene iniziare i preparativi per la produzione estiva.

Nel fare questo dobbiamo tenere conto delle differenze climatiche tra Nord e Sud, che forse proprio in questo periodo sono più evidenti. In alcune zone marittime al Sud sembra quasi primavera, mentre al Nord il terreno è ancora gelato, quindi ciascuno tenga conto delle temperature e delle condizioni meteorologiche in cui si trova ad operare.

Tanto per iniziare rileggiamo il post I lavori di febbraio’ già inserito nel nostro calendario e poi….andiamo avanti.

Lavorazione del terreno – Nelle giornate migliori è arrivato il momento di interrare il letame. Può essere molto faticoso perché il suolo adesso è più duro e pesante, ma girando la terra si esporranno alcune specie di parassiti ai rigori dell’inverno, liberandocene! E se pensiamo a questo il lavoro diverrà più leggero! Inoltre al termine avremo pronto il letto di semina per quegli ortaggi che non temono troppo il freddo.

Cosa seminare all’aperto – Per aiutarvi in questo compito metteremo vicino a ciascuno ortaggio la temperatura minima (relativa al terreno) richiesta per la germinazione e i giorni che impiegherebbero gli ortaggi a spuntare in normali condizioni climatiche (ma questi possono variare molto a seconda della varietà prescelta e della temperatura), così ciascuno avrà modo di regolarsi a seconda della zona dove abita.

Nelle aiuole più assolate dell’orto possiamo seminare: carote (5° –  6/20 g) , cece (5° –  8/10 g), fava (5° –  8/10 g), lattuga da taglio (4° –  2/15 g), pisello (4° –  8/10 g), prezzemolo (4° – 15/25 g), ravanello (4° –  3/5 g), spinacio (4° –  3/15 g), valerianella (2° –  8/10 g).

Va fatta però una piccola raccomandazione: non abbondate né con le superfici né con i tipi di ortaggi, soprattutto nelle zone a clima freddo, perché purtroppo il tempo può regalarci ancora brutte sorprese: il verificarsi di bruschi sbalzi climatici potrebbe compromettere la buona riuscita della semina! Seminando poco avremo invece due vantaggi: primo, eviteremo la delusione di avere buttato via tempo e lavoro, qualora il tempo faccia i capricci; secondo, avremo più spazio nell’orto per incrementare successivamente la semina (semina a scalare) e avere prodotti freschi più a lungo.

Cosa impiantare o interrare – Alcune ortaggi non si riproducono per seme, ma interrando una parte di essi. In questo mese è possibile interrare a file o a buche: aglio o patate precoci (molto precoci). Si possono interrare gli spicchi d’aglio che abbiamo conservato dall’estate precedente o quelli acquistati: da ogni spicchio si otterrà una nuova pianta!

E si possono seminare le patate in anticipo, ma facendo attenzione ad alcuni accorgimenti: è bene scegliere patate di pezzatura piccola, per evitare tagli che, in terreni carichi di acqua come quelli di fine inverno, potrebbero favorire marcescenze; occorre inoltre fare particolare attenzione alla profondità di semina: se le copriremo troppo ritarderemo la germinazione con il rischio che la patata marcisca prima di germogliare, se invece la interreremo poco, l’apice vegetativo potrebbe sentire troppo il freddo e morire, saranno sufficienti 13-15 cm di profondità.

Cosa fare con le annaffiature – Non annaffiate se il terreno è già umido e se il freddo si fa ancora sentire, coprite piuttosto con un telo di plastica o con dei sacchi le aiuole seminate, ma solo nei primi giorni, aspettando di vedere uscire dal terreno le prime foglioline.

Raccolta: Giocano in anticipo coloro che vivono nelle località più calde e hanno seminato in autunno fave e piselli! E se il tempo lo permetterà già alla fine di questo mese raccoglieranno i primi frutti. Beati loro!

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