Uffa! Ancora con questa pacciamatura! E’ vero, ne parliamo in continuazione, però un motivo c’è: è alla base dell’orto biologico! Anche se talvolta può sembrare un controsenso il fatto che prima denudiamo la terra togliendo tutte le erbacce e poi la ricopriamo nuovamente pacciamandola!

Ma dobbiamo tenere conto che il materiale messo in superficie, non possiede radici che vanno in competizione con quelle dei nostri ortaggi e allo stesso tempo, così facendo, restituiamo al terreno (in qualche modo) quello che prima gli abbiamo tolto in termini nutritivi e protettivi.

Se anche voi siete ormai convinti che questa pratica sia veramente utile, guardiamo insieme quali sono i materiali, vegetali e non, che possiamo utilizzare. Dopodiché potremo sceglierli con più consapevolezza, in base alle nostre esigenze e alla loro reperibilità!

Sfalcio d’erba – E’ sicuramente il materiale pacciamante più diffuso, poiché esiste in abbondanza in ogni tipo di giardino e va bene per ogni tipo di coltura. Anche le erbacce stesse, che abbiamo sdradicato per far posto ai nostri ortaggi, possono essere ridistribuite sul terreno, ma prima di cospargerle nuovamente sul suolo, sarebbe meglio tritarle e lasciarle appassire leggermente. Nello stenderle facciamo attenzione a non fare uno strato troppo spesso, perché in caso di pioggia persistente, potrebbe diventare appiccicoso e muffire.Paglia

Composto – Nel caso il nostro sfalcio di erba sia destinato al mucchio di compost, potremo utilizzare il compost stesso già maturo  (o semimaturo) per pacciamare la terra e nel frattempo concimare e stimolare l’attività dello strato di humus. Se sopra al compost metteremo poi un po’ di paglia, per mantenere la pacciamatura più calda e umida, questo faciliterà la decomposizione e il risultato sarà ancora migliore.

Fogliame – Le foglie dovrebbero essere lasciate per terra sotto gli alberi e i cespugli come copertura naturale, ma possono essere utilizzate benissimo anche come materiale pacciamante nell’orto e nel giardino. Leggetevi il link (pacciamare con le foglie) e proviamo a mettere del fogliame misto sotto more, mirtilli, lamponi o sotto le fragole: vedrete che il risultato sarà soddisfacente!

Foglie di consolida – Se riusciremo a procurarcele oppure a coltivarle, scopriremo quanto siano eccellenti per coprire il terreno, perché sono ricche di potassio oltre che curative! Adattissime peraltro sotto i pomodori.

Foglie di pomodoro – Ma anche le foglie dei pomodori hanno delle proprietà da non sottovalutare, se distese sotto le piante stesse! Mentre se le distribuiremo sotto ai cavoli contribuiranno a tenere lontano la cavolaia.

CorteOrtica – Se la consolida non è facilissima da trovare, la stessa cosa non possiamo dire dell’ortica! In primavera e in estate la possiamo raccogliere ovunque e possiamo distribuire le sue proprietà terapeutiche sul suolo, facendo cosa gradita ai lombrichi e all’humus!

Piante aromatiche e medicinali – Tutte le piante aromatiche, grazie alle sostanze che contengono, hanno delle proprietà benefiche per il terreno. Distribuirle anche a piccole dosi tra le colture non può che apportare benessere all’orto.

Alghe – Queste due righe sono destinate solo per chi vive vicino al mare. Sembra infatti che le alghe siano un ottimo materiale sia per pacciamare che da inserire in compostiera! Ma mi raccomando solo se il mare non è altamente inquinato!

Corteccia – E’ molto usata soprattutto nei giardini, un po’ meno negli orti, perché acidifica il terreno, quindi la corteccia può essere indicata sotto tutte le piante acidofile o per i frutti del sottobosco. In ogni caso molto meglio la corteccia delle latifoglie  che quella dei pini e degli abeti, perché in genere è ricca di resina. sfalcio

Piante da sovescio – In questo caso il risultato non è solo ottimo, ma anche duplice. La senape, il lupino, il trifoglio, ecc.. da prima funzionano come una copertura viva e poi, una volta tagliate e lasciate sul posto, pacciamano il terreno e lo arricchiscono di sostanze nutritive e massa organica.

Paglia, trucioli di legno, carta e cartone (non colorati) – Nell’orto la fantasia spazia e l’ingegno si aguzza! La paglia lo sappiamo benissimo quanto sia adatta alla pacciamatura: l’orto sinergico si basa sul suo impiego! Ma per non farla volare, soprattutto all’inizio (prima che gli agenti atmosferici non l’appesantiscano naturalmente) basterà inumidirla, oppure fare una griglia con delle canne, che ci aiuteranno a tenerla ferma. Lo stesso discorso vale per il cartone o per i trucioli. Ma sono sicura che ciascuno di voi ha sperimentato almeno una volta un materiale alternativo o un sistema di ancoraggio originale!

Teli pacciamanti – Per pacciamare è possibile anche utilizzare i classici teli in polietilene da stendere sul terreno, dai quali fare uscire i nostri ortaggi dopo avere praticato su di essi delle incisioni a croce. Ma se decidessimo di utilizzare i teli, meglio utilizzare quelli biodegradabili, che dopo un po’ vengono assorbiti dal terreno, trasformandosi in acqua e anidride carbonica, piuttosto che quelli in materiale plastico, che poi dovremo provvedere a smaltire. Inoltre i teli di plastica, pur proteggendo il terreno dall’inaridimento e dal freddo, e ostacolando la crescita delle malerbe, non lasciano respirare il suolo e non fanno passare l’umidità esterna.

80 commenti
  1. nara marrucci
    nara marrucci dice:

    Salve

    Ho letto il vostro bell’articolo sulla pacciamatura, viaggiando in nord italia ho visto che negli Orti di montagna viene usato per la pacciamatura un materiale che sentivo nominare come Cippato.

    Sapete  dirmi di cosa si tratta e eventualmente indicarmi dove reperirlo?

    Grazie

     

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Buon giorno

      Grazie per visitare il nostro sito.
      Rispondiamo subito alla sua domanda, il cippato è un prodotto che deriva dallo sminuzzamento dei residui vegetali derivanti dalle potature di alberi e arbusti.
      Il prodotto finale è quindi una grossolana segatura di legno e foglie che può essere impiegata anche come materiale coprente il terreno alla base delle piante.
      Per maggiore chiarezza inviamo un link.

      un saluto!!!

      Rispondi
  2. Marilena
    Marilena dice:

    Salve,
    volevo chiedere se per caso c’è pericolo che si nascondino poi topi e serpenti sotto la pacciamatura? 
    Stavo pensando di piantare un orto e di usare paglia come pacciamatura ma poi mi è venuto questo dubbio.
    Grazie
    (Marilena)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Brava Marilena
      Adoro la pacciamatura, ha solo risvolti positivi!
      Vai libera e tranquilla, che nessun topo o serpente si anniderà sotto la tua paglia,
      che presto si decomporrà e diventerà compost per la tua terra.
      Buon divertimento!

      Rispondi
  3. Andrea Rossi
    Andrea Rossi dice:

    Salve,

    per completezza vorrei segnalare che esistono anche teli pacciamanti in fibre naturali di juta, che non contengono alcun tipo di collante o additivo chimico, e sono completamente biodegradabili (http://www.jutatex.com)

     

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Andrea, quando i prodotti rispettano l’ambiente e possono essere utili alla coltivazione dell’orto dei nostri lettori, ben vengano le segnalazioni! 😀

      Rispondi
  4. claudio_andrea
    claudio_andrea dice:

    Salve,
    ho delle domande da porvi: un telo in materiale sintetico PP – Polipropilene – o PE – polietilene – può rilasciare nel terreno idrocarburi o altri composti tossici, in alternativa esistono tessuti naturali che, non si degradano facilmente, e che possono essere utilizzati per pacciamare per essere recuperati a fine stagione per un successivo riutilizzo?
    Altro dubbio, il cippato se proviene per, es da legna di paesi dell’est, può risultare radiattivo?
    Grazie
    (Claudio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Claudio,
      i materiali plastici – P.P. e P.E. – sono utilizzati proprio per le loro caratteristiche di resistenza alla degradazione da parte di agenti meteorici – abiotici come vento, acqua, gelo e temperatura, sia da parte di agenti biotici come funghi, batteri e microrganismi in genere; quindi immagino che abbiano un basso impatto ambientale: molti vasi per le piante ad esempio, sia quelli neri che colorati, sono fatti di PP o PE. Comunque ci sono voci discordi sull’argomento e recenti studi ne dimostrano una certa pericolosità, per cui guarderei anche ad altri materiali prima di fare la scelta definitiva.
      Riguardo ai teli pacciamanti costruiti con materiali bilogici ci possono essere diverse scelte in commercio come il mater – bi, oppure la juta e fibra di cocco o altro materiale vegetale, la scelta dipende poi dal costo economico e dal contesto di utilizzo, e per fortuna che si può scegliere!
      Riguardo al cippato mi viene da dirti che certo che potrebbe essere radioattivo, l’unico modo per saperlo sarebbe conoscere la provenienza e ancora in maniera più sicura fare un’analisi specifica del materiale, comunque se vuoi acquistare del cippato di legna puoi rivolgerti anche a delle ditte italiane che lo producono e lo vendono con certificazione di qualità, se ne possono trovare molte anche in rete!
      Salute e buona ricerca!

      Rispondi
  5. Antonia
    Antonia dice:

    Salve,
    ho da poco iniziato a coltivare un piccolo orto e sto cercando di prendermene cura nella maniera più ecologica possibile!! Mi interessa molto la tecnica della pacciamatura! Ho già pacciamato insalate, finocchi e altre verdure con la paglia e, dato che ho tante foglie secche in giardino, vorrei provare a usare anche quelle! Però avrei un dubbio! Va bene qualsiasi tipo di foglie? Ad esempio, nel mio giardino ho alberi ornamentali (tipo il prunus) con foglie abbastanza sottili che, quindi si decompongono facilmente. Sono indicate per la pacciamatura? Grazie in anticipo e complimenti per il blog!!
    (Antonia)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Antonia,
      grazie per raccontarci la tua storia di ortista naturale..e la pacciamatura è un bell’esempio pratico!
      Certo che le foglie del prunus, e di tutte le latifoglie praticamente, sono adatte a codesto scopo di pacciamatura: mantenere l’umidità al suolo, limitare la crescita delle erbe indesiderate e alla fine arricchire il terreno. Eviterei le foglie delle conifere che acidificano il suolo e anche le foglie della magnolia grandiflora…molto coriacee.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Orfeo,
      ho consultato il sito…a occhio sembra un buon telo, magari sarebbe meglio “toccare con mano”, ti suggerisco di informarti quali sono i loro punti vendita per valutare direttamente il prodotto di persona, poi puoi prendere un pezzo per testare la sua qualità; se rimani soddisfatto estendi pure la superficie.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Michele,
      certo che il fieno può essere usato come pacciamatura, stai magari attento che codesto materiale non abbia tanto seme presente, che germinando poi nell’orto te lo riempie di erbe infestanti.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  6. Domenica
    Domenica dice:

    Salve,
    inizio quest’anno a cimentarmi con l’orto sinergico, per ora ho preparato il terreno e bancali e chiedo….La pacciamatura la devo mettere ora, prima di seminare, oppure la metto dopo la semina quando le piantine stanno nascendo lasciando lo spazio per la crescita?
    Grazie.
    (Domenica)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Domenica,
      bella esperienza stai iniziando ad avere, prorpio una bell’avventura nella natura!
      Per quanto riguarda la tua domanda ti dico che se hai tanta paglia per la pacciamatura ti suggerisco di spargerla prima su tutto il terreno, poi la sposterai al momento della semina o trapianto che sia, riposizionandola alla base delle piantine, nel frattempo la paglia si occuperà di proteggere il terreno dalle erbe infestanti.
      Salute e buon orto!

      Rispondi
  7. barbara
    barbara dice:

    Buongiorno.
    Vorrei cimentarmi nell’orto sinergico.
    Dove mi posso rivolgere per trovare paglia biologica in valtellina e trovare info per gli abbinamenti delle piante?
    Grazie.
    (Barbara – Valtellina – Lombardia)

     

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Barbara,
      ottima idea, l’orto sinergico è un bel modo per avvicinarsi alla natura.
      Per trovare paglia biologica in valetellina ti suggerisco di contattare chi la utilizza in grandi quantità e cioè gli allevatori di bovini e ovini, per allestire lettiere agli animali nelle stalle, nella tua zona ce ne sono diverse di queste realtà, oppure chi coltiva cereali, sempre in Valtellina.
      Riguardo ai consigli sull’abbinamento delle piante nell’orto sinergico ti suggerisco di contattare quest’associazione, che sembra preparata sull’argomento.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. Chiara
    Chiara dice:

    Ciao,
    ho preparato il terreno per il mio piccolo orto famigliare.
    Ero intenzionata a mettere il telo per evitare la crescita di erbacce, ma mi venuto un forte dubbio?
    Mettere il telo significa avere cmq una coltivazione biologica?
    Grazie
    (Chiara)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Chiara,
      brava che pensi alla tua famiglia coltivando l’orto, hai tutto il nostro apprezzamento!
      Riguardo alla pacciamatura con il telo è di sicuro biologica se il telo utilizzato è biologico; hai mai pensato ai teli in fibra naturale di pianta di cocco?
      Provali e facci sapere.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  9. Franco
    Franco dice:

    Ciao,
    sto iniziando una nuova esperienza con un piccolo orticello ed ho messo già a dimora qualche piantina di melanzane, pomodori e peperoni.
    Vorrei adottare il sistema della pacciamatura, ma ho qualche dubbio e perciò vi chiedo gentilmente se potete darmi delle spiegazioni.
    Vorrei sapere in particolare se nel caso della pacciamatura l’irrigazione deve avvenire da sotto la pacciamatura stessa con i tubi per irrigazione o posso irrigare anche dall’alto. Inoltre volevo sapere se posso usare come materiale per la pacciamatura l’erba che ottengo quando taglio il prato inglese, e se si, quanto deve essere spesso lo strato di pacciamatura?
    Usando questo materiale lo devo per forza ricoprire con la paglia o può bastare solo quello?
    Grazie in anticipo.
    (Franco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Franco,
      complimenti e incoraggiamenti per il tuo primo orto, forza!
      La pacciamatura è proprio un sistema raccomandabile, specialmente se fatto con materiali di risulta, prodotti dal giardino stesso, come l’erba tagliata dal tuo prato.
      L’irrigazione può avvenire sia a pioggia, da sopra, oppure a goccia, con il tubo nascosto sotto il materiale pacciamante. Cero che puoi usare l’erba di sfalcio del prato, megio però è se la fai asciugare un pò al sole prima, per evitare fermentazioni al piede delle piante. Lo spessore dello strato pacciamante? Direi almeno 5 – 10 cm. Se utilizzi l’erba non importa che tu utilizzi anche la paglia.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  10. Giampaolo
    Giampaolo dice:

    Salve,
    ho acquistato un telo per pacciamatura, ma il negozio non mi ha saputo dire se era o meno il tipo traspirante.
    Vi chiedo: come fare per capirlo? Se può aiutare è verde scuro con linee verdi chiare.
    (Giampaolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giampaolo,
      devi controllare se, bagnando il telo, l’acqua riesce a passare, bagnando la terra sotto stante…e comunque se hai chiesto il telo pacciamante ad un negozio specializzato vedrai che sarà trapirante.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  11. Donatella
    Donatella dice:

    Buongiorno,
    dopo aver steso i teli per la pacciamatura (prima ho pulito terreno, vangato ecc) ho praticato i fori e seminato..ed ho avuto la sorpesa che: dai fori..e lati , nonostante li abbia stesi e fermati con i appositi ferri, uno vicino l’altro per far si che il telo non potesse muoversi, sono uscite le erbacce!! e le piantine..sono rimaste sotto schiacciate!?
    (Donatella)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Donatella,
      anche se crediamo di aver fatto pulizia totale rimangono sempre radici, semi ecc ecc nascosti e pronti a rigermogliare subito; fa innervosire forse, ma è di certo la nostra garanzia che la vita procede inesorabile avanti. Le tue piantine verranno su belle vedrai, ugualmente.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alice,
      è una cosa normale, adesso devi metterti a lavoro e ricorda che buona parte delle erbe infestanti è ottima da mangiare…cerca bene!
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  12. Fabio
    Fabio dice:

    Buongiorno,
    mi piacerebbe molto pacciamare l’orto, perchè mi crescono tantissime erbacce ed estirparle è un lavoro che mi porta via tanto tempo con il rischio anche di rovinare le loro radici.
    Il materiale più a portata che ho è l’erba che taglio, mi viene però il dubbio che questa possa portarmi semi di altre erbacce e che mi peggiori la situazione (non ho un prato inglese, ma un prataccio trascurato dove viene su roba di ogni genere, l’ho appena tagliato con il decespugliatore che era alto 50cm o più ).

    Cosa mi consigliate di fare?
    Inoltre quanto materiale dovrei mettere? E solo attorno alle piante o anche nei camminamenti o nelle zone dove le zucchine “camminano”?

    Grazie mille.
    (Fabio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Fabio,
      la strategia che potresti adottare sarebbe quella di tagliare l’erba più spesso, impedendo così di manadare a seme tutte quelle specie erbacee che hai; poi tutta la risulta tagliata potrai disporla esattamente dove credi meglio…ovvero in tutte le aiuole coltivate dove hai necessità di mantenere a bada la erbe a crescita spontanea che vanno in concorrenza con le tue colture…zucchine comprese.
      Metti pure uno strato di 15-20 cm..da non soffocare le colture.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  13. Paolo
    Paolo dice:

    Buongiorno,
    volevo iniziare una piccola coltivazione di fragole e mi chiedevo se posso usare corteccia per la pacciamatura, grazie per eventuale risposta.
    (Paolo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Buongiorno Paolo,
      la pacciamatura nella coltivazione delle fragole è una buona idea, ti fa risparmiare tempo nelle operazioni di cure colturali, di diserbo manuale.
      La corteccia di pino però non è un buon metodo per diversi motivi, primo fra i quali il rilascio di sostanze resinose che acidificano il terreno.
      Sistemi alternativi potrebbero essere l’utilizzo di: paglia, teli in fibra naturali – cocco per esempio – sfalci d’erba ecc…
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  14. alessandro
    alessandro dice:

    Ciao
    sono preoccupato per la pacciamatura in paglia non biologica.
    Ti spiego meglio: ho preso 2 balle di paglia non biologica perchè la biologica non l’ho trovata purtroppo.
    Il contadino mi ha detto che non ha fatto trattamenti, ma non mi fido perchè, pur di vendermela, potrebbe aver mentito – gli ho detto che se non era bio non la avrei presa.
    Ora che la sto usando pero mi sorge il dubbio, se é stata trattata mi rilascera il trattamento sul terreno, giusto? Ora non sapendo cosa gli é stato buttato sopra nella peggiore delle ipotesi cosa potrei ritrovarmi nel terreno rilasciato dalla paglia? E’paglia di frumento.
    Glifosato, pesticidi?
    Col tempo svaniscono oppure restano sul fusto e decomponendosi passano al terreno?
    Fammi sapere per favore,
    grazie.
    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      fai bene a informarti sui materiali di partenza per il tuo orto biologico, se la paglia non deriva dalla coltivazione biologica del frumento – che è alla sua origine – anche la paglia stessa non può definirsi biologica al 100%.
      Riguardo ai trattamenti che il contadino ha fatto in precedenza devi chiedere a lui e fidarti se scegli di acquistare uno dei suoi prodotti, questo è il primo passo da fare secondo me, altrimenti potrebbe essere meglio cambiare fornitore di paglia anzichè fare ipotesi su quali “veleni” possono essere utilizzati.
      Certamente diserbanti e pesticidi in genere rimangono presenti anche nei sotto prodotti come la paglia e poi scendono nel terreo quando la paglia si degrada e va a fare humus. Magari però il contadino non ha utilizzato niente di quanto si pensa e, anche se non certificato biologico, ha una buona paglia da venderti, basta chiedere e fidarsi certe volte.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  15. alessandro
    alessandro dice:

    Grazie x la risposta intanto.

    Siccome la paglia l’ho gia presa e la sto usando e non so se fidarmi come ti spiegavo,
    nella peggior delle ipotesi che tipo di inquinamento mi ritroverei da pesticidi nel orto?

    So che ê difficile a dirsi ma capire se é una cosa trascurabile oppure da non mangiare niente x la tossicita, x me é importante capirlo.

    Poi se nella peggior ipotesi si andra’ al pari di verdure non bio comperate, pazienza, poi l’anno dopo dovrebbe sparire oppure fino a che non si degrada la paglia me lo ritroverei di anno in anno? Oppure peggio delle verdure non bio acquistate?

    Comunque sto cercando un produttore di cippato in zona treviso belluno ma é difficile.

    Sapresti aiutarmi? e che qualita’ di cippato potrebbe andar bene,?

    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      non credo che la paglia in questione rilasci sostanze tossiche nel tuo orto, ma nel frattempo fai bene a cambiare fornitore di pacciamatura se non sei così convinto della sincerità del tuo precedente. Stai tranquillo che comunque le cure biologiche che riservi al tuo orto ti permetteranno di avere verdura certamente migliore di quella che si acquista.
      Per il cippato ti suggerisco di cercare bene evitando cippati che derivano da piante resinose – pino, abete, ecc – ma anche in quel caso devi assicurarti di dove è cresciuto il materiale di partenza…la storia dell’albero che origina il cippato.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  16. alessandro
    alessandro dice:

    Ciao
    ho trovato un fornitore di cippato che mi fa scegliere tra questi alberi. quali consigli? me li macina al momento.

    pioppo

    accacia

    paulonia

    castagno

    Come grandezza max pezzi di 4-5cm e il resto piu piccolo in giu.
    E come quantita come mi regolo?
    Calcolo uno spessore di circa 10cm x metro quadro x i metri quadri che devo pacciamare? tipo 50mq 5m cubi?
    Poi magari ne metto anche meno.
    Prezzo 20 euro al metro cubo come ti sembra?
    Grazie,
    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      Bene che adesso ti senti sicuro del tuo fornitore!
      Fra le essenze legnose che ti propongono sceglierei solamente il pioppo…per le sue caratteristiche di avere poca lignina e tannini, ma tanta cellulosa…forse il più simile alla paglia.
      Per quanto riguarda la quantità calcola uno spessore andante di 3/5 cm a terra…ma se ne riesci a fare delle scorte prendine pure di più, intanto matura e così lo potrai mettere a terra meglio.
      Il prezzo mi sembra ottimo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  17. alessandro
    alessandro dice:

    Ciao,
    Scusa se ti chiedo ancora.
    un altro fornitore x lo stesso prezzo e quantita mi procura cippato di ramaglie fresche di lauro potato da 1 settimana e insieme mi trita anche un po di accaccia in ramaglie piu secche.
    Potrebbe esser meglio essendo verde e più fresco del legno di pioppo?
    Grazie.
    (Alessandro)

    Rispondi
  18. alessandro
    alessandro dice:

    Buongiorno,
    ho scoperto che la siepe di lauro era tra un campo di olivi e un vigneto trattato….ormai nn c’è piu niente di sano…
    Cosa faccio?
    Secondo te ha trattenuto le pompate di trattamento del vigneto? Oppure con la pioggia vengono lavate via?
    Dammi un parere perchè posso aspettare e triturare altro.
    Grazie.
    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      tieni conto che i vigenti sono certamente fra le colture agricole più trattate, ma esistono anche vigneti a coltivazione biologica; insomma la tipologia di trattamento dipende anche dal tipo di coltivazione in atto. Di sicuro le colture limitrofe, come la tua siepe di lauro può essere stata inetressata dai prodotti chimici… trattamenti passivi.
      Le piogge possono dilavare il prodotto specialmente se piove nelle ore successive al trattamento, ma comunque le sostanze si disperdono nell’ambiente.
      Se l’utilizzo che fai del cippato di lauro è come materiale pacciamante ti suggerisco di cambiare tipologia, meglio una buona paglia, mentre le potature del lauro le puoi smaltire in discarica del materiale vegetale autorizzata. Così sei più tranquillo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  19. TIMIS ANA
    TIMIS ANA dice:

    Salve,
    volevo chiedere se i teli bio sono completamente in materiale naturale, o una parte è comunque chimica?
    Inoltre è preferibile un telo microforato per piante da orto tipo pomodori, zucchine, peperoni?
    Ho cominciato questa stagione usando sacchi da immondizia per l’insalata ed è venuta bellissima, in un solo mese, adesso vorrei acquistare qualcosa di serio ma non so decidermi su quale tipologia se telobio o del telo intrecciato in materiale sintetico in modo che la terra respiri meglio.
    Grazie.
    (Ana)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Ana,
      La pratica della pacciamatura è veramente benefica per la vita dei nostri orti, sia per le piante che per il terreno e anche perché ci fa risparmiare tanto tempo e duriamo meno fatica nelle varie operazioni.
      Se si tratta di utilizzo di teli suggerisco sempre quelli naturali realizzati in fibre vegetali tipo la corteccia della palma da cocco, oppure teli anche sintetici ma comunque traspiranti per esempio il materiale TNT, il tessuto non tessuto, utilizzato anche per la copertura invernale delle piante. Eviterei la plastica…che ne pensi?
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  20. alessandro
    alessandro dice:

    Ciao,
    scusi se le chiedo ancora un parere.
    Nel caso una siepe crescesse in ambiente inquinato tipo adiacente a una fabbrica dove si versa a terra oli sintetici e li assorbisse. poi la siepe verrebbe biotriturata. correrei dei rischi di trasmettere sostanze al terreno?
    E per ramaglie da potature di frutteti trattati?
    scusi le troppe domande ma mi serve del cippato e ho diversi fornitori che hanno ramaglie miste da provenienza varia e non so se fidarmi visto il basso prezzo. e non voglio nemmeno inquinare il terreno….
    Grazie.
    (Alessandro)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alessandro,
      volentieri ti aiutiamo, stai tranquillo.
      Allora, secondo noi il primo passo sarebbe quello di assicurarti circa la biologicità del materiale di partenza e per essere maggiormente convinto potresti individuare nella tua zona aziende agricole biologice certificate alle quali rivolgerti per l’acquisto sia di materiale vegetale pacciamante (Paglia, cippato ecc) o concime organico o piante da coltivare, semi, ecc. Una volta individuato il tuo fornitore di fiducia allora non avrai più domande da farti e potrai concentrarti più sulla coltivazione.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  21. marco butterin
    marco butterin dice:

    Salve,
    va bene pacciamare con potatura di olivo passata con il biotrituratore (maggiormente foglie) che avevo messo a compostare ma a causa della mancata pioggia si è solo seccato e quindi l’ho steso tra i pomodori (circa 10 centimetri)?
    grazie per l’attenzione!
    (Marco)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Marco,
      certo che si, meglio se il materiale era fresco o ancora meglio se compostato già ma, considerando che sono foglie d’olivo vedrai che continueranno comunque a compostare nel terreno, quando le interrerai lavorandolo.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Caterina,
      le foglie di lauro sono dure e immagino aderiscono poco al terreno, forse meglio che le sbricioli prima, o meglio ancora se le inserisci nel tuo compost per far organicare il tutto con gli altri componenti per fare un ottimo terriccio, secondo me è la soluzione migliore.
      Se trovi paglia è la soluzione migliore.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  22. Ciccio
    Ciccio dice:

    Salve,
    bell’ articolo, complimenti!
    Volevo porvi una domanda: Oggi ho comprato per via di consigli del fieno per roditori per la pacciamatura delle mie colture in vaso (melanzane zucchine peperoni) può andare bene oppure ho fatto un pessimo acquisto??
    Grazie.
    (Ciccio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Ciccio,
      il fieno per roditori è un alimento, e quindi, certamente sarà di buona qualità…forse anche eccessiva, visto l’utilizzo che ne farai, nel senso che sarà costoso come prodotto. Il consiglio è quello di trovare un prodotto alternativo tipo paglia per lettiere, magari lo trovi ugualmente dal solito fornitore.
      Ci fai sapere?
      Salute e buon orto.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Pelle,
      per quanto riguarda il Lauro immagino sia meglio farlo maturare qualche mese formando un cumulo, prima di spargerlo sul terreno, specialmente se le parti legnose sono consistenti.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  23. Andrea
    Andrea dice:

    Salve,                                                                                                                                                                                complimenti per l’articolo!
    Vivo in zona collina Torinese, e da qualche anno ho trasformato parte del giardino in un orto di circa 10 mq.
    Oggi ho vangato, e nel weekend vorrei coltivare alcune piantine (pomodori, zucchine, peperoni, erbe officinali e aromatiche) già in mio possesso.
    Il terreno è fertile, sottobosco vicino, ma mi pare un pò pesante e soggetto a ristagni (come successo in passato), con esposizione diretta al sole fino alle 15. Mi conviene utilizzare della sabbia oppure della perlite o altri materiali drenanti?
    Per quanto riguarda la pacciamatura, preferirei restare su qualcosa di organico/biologico che mi aiuti a evitare muffe e funghi, e che sia disponibile in tempi rapidi o che sia facilmente trovabile, avete consigli tra le tante opzioni di cui parlate nell’articolo?                                          Grazie tante e cordiali saluti!
    (Andrea – Torino)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Andrea,
      Mi piace quando l’orto conquista spazio, anche solo 10m2!
      Per quanto riguarda i ristagni idrici, bisogna vedere se sono diffusi oppure localizzati.
      Per rendere drenante il terreno ci sono diverse modalità, certamente hai fatto bene a vangare profondamente il terreno, questo aiuta sempre a far drenare l’acqua e a strutturare le argille che rivoltando il suolo vengono in contato con l’atmosfera e quindi migliorano. Se il ristagno è molto forte la soluzione migliore è creare degli scoli, drenaggi che deviano l’acqua dall’orto verso un altro punto leggermente a valle. Invece se il ristagno è semplicemente legato alla natura argillosa del terreno puoi alleggerire impastando nelle lavorazioni sabbia, o anche sostanza organica come terriccio, che aiutano a rendere il terreno più sciolto, meno compatto, meno soggetto al ristagno…osserva per esempio il terreno del sotto bosco vicino per capire il risultato finale.
      Per la pacciamatura ti suggerisco le foglie del solito sotto bosco, togli uno strato superficiale senza rovinare il fondo sotto, oppure la paglia o gli sfalci delle’erba seccata ecc. L’importante è che sia materiale vegetale di origine biologica.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  24. Simona
    Simona dice:

    Salve,
    ho un dubbio che mi trattiene dal pacciamare. Cosi come trattiene l’umidità del terreno non è che la pacciamatura evita l’umidità di entrare nel terreno?
    Io bagno il terreno al bisogno e temo che la pioggia non riesce a penetrare la pacciamatura. Grazie per la risposta.
    (Simona)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Simona,
      Bella riflessione la tua!
      Diciamo che dipende da quanto strato di pacciamatura fai, quanta azione coprente ha sul il terreno e quanto tempo dura la pioggia.
      E’ sempre un compromesso. Certamente lo strato pacciamante, se ben dimensionato…5/10 cm di spessore, aiuta a mantenere fresca la terra sotto che certamente, se non bagnata dalla pioggia sufficentemente, hai bisogno di irrigare te manualmente, ma questo accade anche senza lo strato pacciamante.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  25. ALFONSO LOMBARDI
    ALFONSO LOMBARDI dice:

    Salve,
    anche io quest’anno volevo sperimentare la tecnica della pacciamatura nel mio orticello familiare. Sta finendo l’estate e mi ritrovo una montagna di erbacce secche e residui di pianta di diversi tipi (pomodori, melanzane, fagioli, ecc.).
    Volevo utilizzare questo materiale per pacciamare l’orto una volta trapiantate le coltivazioni invernali. Vorrei tritare bene fogliame e ramoscelli e spargerli; ma la domanda è come fare con le parti finali dei fusti e le radici che, essendo più consistenti, hanno bisogno di tanto tempo per seccare?
    Oppure potrei sminuzzare e spargere lo stesso anche queste parti?

    E poi: come si può fare con i residui invernali visto che cavolfiori, broccoli, ecc. hanno foglie e gambi molto spessi ?

    Grazie dei consigli.

    (Alfonso)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Alfonso,
      Ottima idea!
      Fai bene a pensare di riutilizzare tutti gli scarti delle coltivazioni ed erba pure per creare nuovo concime, pacciamante.
      Se hai tanti scarti e anche un po’ legnosi ti suggerisco certamente di tritarli finemente aiutandoti anche con un biotrituratore che puoi acquistare (con motore elettrico pure).Ti sarà molto utile nel tempo.
      Quando avrai fatto il tuo bel trito di tutto (cavoli e anche ortaggio più tosti)allora lo potrai spargere su tutta la terra da pacciamare.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
      • Giovanni
        Giovanni dice:

        Ciao,
        Premetto che sono un principiante, ma sono appassionato di orto e coltivazione.
        Per la prima volta ho deciso di coltivare ortaggi invernali sul mio terrazzo a Milano. Sto leggendo della picciamatura.
        Grazie,
        (Giovanni – Milano)

        Rispondi
        • Stefano Pissi
          Stefano Pissi dice:

          Ciao Giovanni,
          Grazie che ci aggiorni sui tuoi progetti!
          La pacciamatura è una gran cosa, ne sono personalmente innamorato..infatti sembra che abbia solo pregi e nessun difetto.
          Salute e buon orto.

          Rispondi
  26. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao,
    Premetto che sono un principiante, ma sono appassionato di orto e coltivazione. Per la prima volta ho deciso di coltivare ortaggi invernali sul mio terrazzo a Milano. Sto leggendo della picciamatura e volevo chiedervi se posso utilizzare i sacchetti dell umido.
    Parlo di vasi con piante di broccoli, biete, scarola.
    Grazie,
    (Giovanni – Milano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giovanni,
      Anche se i sacchetti per i rifiuti organici sono biodegradabili non ritengo una soluzione valida quella di utilizzarli come pacciamatura. Meglio la paglia naturale o le foglie secche, che adesso d’autunno, ce ne sono un sacco.
      Salute e buon orto

      Rispondi
  27. Betto
    Betto dice:

    Salve,
    premetto che sono un principiante e avrei da togliermi dei dubbi su dei lavori che ho fatto in settimana.

    1 – 15 gg fa ho piantato una siepe con piante alte circa 100cm,nei giorni scorsi ho letto della pacciamatura con foglie, oggi ho raccolto foglie di leccio e quercia e le ho messe lungo il tracciato della siepe.

    Queste foglie vanno bene ora per il periodo invernale oppure posso tenercele anche in primavera estate, magari aggiungendo paglia?
    In pratica in primavera devo togliere tutto x un periodo oppure la pacciamatura x la siepe e’ continuativa .

    Grazie,

    (Betto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Betto,
      grande cosa è la pacciamatura. In particolare quella che hai fatto te è ottima.
      Lasciala a terra per ogni stagione, anzi, ad ogni autunno rinnovala pure con altre foglie che troverai nuove in giardino!
      Ottima anche la paglia.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  28. stenio
    stenio dice:

    Buongiorno,
    complimenti per il sito ricco di informazioni, avrei una domanda…vorrei fare solo dei bei camminamenti nell’orto usando corteccia di quercia grossolana, potrrebbe recare danni per via del tannino?
    Grazie e un saluto.
    (Stenio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Steno,
      GRAZIE…Accettiamo volentieri i tuoi complimenti, sinceri!
      Certamente il tannino si dilaverà nel terreno e alcune colture, se troppo vicine, potrebbero risentirne.
      Ti direi di fare delle prove magari allestendo una parte dei camminamenti, mettendo a terra del tessuto non tessuto a fare un tappeto accogliente la corteccia, che non si disperda nel suolo.
      Non ho precedenti in merito per risponderti in maniera sicura, se vuoi tienici aggiornati sui risultati.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  29. Luca
    Luca dice:

    Salve,
    Potrebbe andar bene, come pacciamante per l’orto, le ramaglie del lauroceraso?
    (Sono già state seccate al sole e le piante erano prive di malattie).
    Grazie,
    (Luca)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luca,
      per la pacciamatura con le ramaglie in genere è preferibile farlo con materiale fresco e non troppo legnoso (intendo il cippato), questo come suggerimento generale.
      Per quanto riguarda lo specifico il lauroceraso, essendo pianta tossica, potrebbe secondo me dare dei problemi per la vita dei microrganismi al livello del terreno.
      Volendo però comunque utilizzare il materiale che hai a disposizione potresti pensare non di seccarlo al sole ma di farlo maturare tramite compostaggio,il processo attraverso il quale le sostanze tossiche sono trasformate ad opera di microrganismi quali batteri e funghi che digeriscono il tutto trasformandolo in terriccio da unire al terreno del tuo orto.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  30. Christian
    Christian dice:

    Buongiorno.
    Ho acquistato un telo traspirante quadrettato da pacciamatura ma nello stesso tempo ho iniziato ad interessarmi di orto sinergico e permacoltura.
    Non vorrei aver buttato via soldi per il telo, vorrei esporre quello che ho intenzione di fare.
    1 – È primavera e per quest’anno per l’ultima volta userò la moto zappa per preparare le file su cui stenderò il telo.
    2 – In autunno tolgo il telo e col forcone rompo la soletta creatasi a 30cm di profondità per l’uso della moto zappa e da ora in poi non calpestero’ né lavorerò più il terreno.
    3 – Poi stendo sulle file foglie di bosco (carbonio) e scarti di piante orto (azoto) come pacciamatura invernale.
    Ora: mi conviene ricoprire col telo anche periodo invernale e lasciarlo per sempre (a parte quando devo reintegrare la pacciamatura naturale sotto)?oppure: lascio agire in inverno senza telo tolgo la pacciamatura rimasta a tarda primavera e poi ci rimetto il telo solo per il periodo estivo-orto ripacciamando poi di nuovo all’aria in periodo invernale e così via?
    Oppure: come la seconda ma in primavera stendo il telo sulla pacciamatura rimasta (che poi andrò ad integrare di nuovo in inverno senza telo) e così via? Insomma telo traspirante con pacciamatura naturale sotto possono convivere? Grazie.

    PS la scelta del telo è comoda perché facendo i buchi predisposti già per le consociazioni e fiori, per ruotare annualmente le colture mi basta spostare il telo da una fila all’altra.

    (Christian)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Christian,
      ho capito il tuo progetto e cioè iniziare a praticare la permacoltura sperimentando la sinergia fra le diverse specie ortive ma anche utilizzare il telo plastico che ormai hai acquistato, dico bene?
      In realtà, se hai la possibilità di avere a disposizione tanto materiale pacciamante come lettiera di bosco il telo è inutile in quanto tenderà a ridurre fortemente la traspirazione del terreno e la respirazione delle radici delle ortive. Se hai modo di reinventarti un altro utilizzo del telo meglio altrimenti la soluzione migliore potrebbe essere quella di utilizzarlo solo in autunno inverno per coprire la paccaimatura nuova che avrai raccolto a fine autunno..dopo la semina di fave e trapianto di agli per intendersi. L’utilizzo in primavera estate ho timore che il telo possa farti ribollire la terra.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  31. ORIANO CALDERONI
    ORIANO CALDERONI dice:

    Buongiorno,
    Ho costruito un cassone di 1 metro x 2,50 ed ho piantato 20 fragole rifiorenti. Se faccio una pacciamatura di 5 cm con della corteccia, come faccio poi a fare le concimazioni di routine?
    Grazie,
    (Oriano)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Oriano,
      Per le concimazioni biologiche in copertura, cioè quelle che chiami di routine, puoi organizzarti con concimi organici in polvere da spargere sopra lo strato di pacciamatura e poi irrigare abbondantemente allo scopo di far percolare direttamente alle radici.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  32. Clara Da Pozzo
    Clara Da Pozzo dice:

    Buongiorno, volevo sapere se pacciamate con le ortiche può tenere lontano le limacce …in teoria si… Ma in pratica qualcuno ha esperienza in merito? Grazie.
    (Clara)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Clara,
      Il problema delle lumache e limacce, che predano i nostri ortaggi, aumenta a dismisura specialmente in conseguenza di primavere fresche e piovose come questa 2021.
      Per limitare il loro traffico funziona certamente Il sistema di perimetrare le aiuole dell’orto con la cenere o anche le polveri di roccia in quanto, questi materiali, impastandosi con la loro bava, limita fortemente il loro deambulare nell’orto. Altro metodo è la cattura notturna delle lumache, ripetuta per diverse volte nell’area interessata, per allontanare buona parte dei predatori.
      Sulla pacciamatura di ortica non ho esperienza diretta ma, se funziona tienici aggiornati!
      Salute e buon orto.

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2021 Bonduelle InOrto