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L’erba cipollina (allium schoenoprasum) appartiene alla famiglia delle Liliacee, come l’aglio e la cipolla, ma a quest’ultima assomiglia anche per sapore e profumo. Le sue foglie lunghe e sottili, si usano a crudo spezzettate finemente per aromatizzare le zuppe, le minestre, le insalate e le salse.

Una vera prelibatezza a cui è difficile rinunciare solo perché il termometro scende sotto lo zero e fa seccare le sue foglie. D’accordo che è una bulbosa perenne e a primavera le sue foglioline rispunteranno, ma è comunque un peccato dovere fare senza! Per potere avere sempre a disposizione il suo fresco aroma, in inverno si può portare la pianta in casa e sistemarla in un angolo luminoso, per esempio davanti ad una finestra. Basterà tenere il vaso lontano dagli spifferi e annaffiarlo regolarmente.

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Ciao mi chiamo Amelia, vivo a Carrara sono un’estetista in pensione e ho iniziato da poco a seminare qualche ortaggio in giardino. Vorrei sapere se è vero che le fave si possono piantare anche a dicembre? Mi piacciono molto e vorrei riuscire a coltivarle. Grazie

(Amelia – Carrara)

Risposta

Ciao Amelia, le fave si possono seminare sia in tardo autunno che agli inizi della primavera. Dicembre mi sembra veramente un po’ tardi, tuttavia se il tuo giardino è ben posizionato e il clima si mantiene sempre abbastanza mite, puoi provarci. Se riuscirai nell’intento avrai un raccolto precocissimo. Inoltre, con una semina così tardiva, forse riuscirai a proteggere le tue piante dagli attacchi degli afidi, che in primavera sono più agguerriti. Quello “nero” è il più temibile per la fava! Fammi sapere come andrà il raccolto e se puoi manda qualche foto del tuo giardino, visto il tuo vecchio mestiere, sarà sicuramente curatissimo!

Se non l’avete mai presa in considerazione è arrivato il momento di farlo. La bietola (Beta vulgaris) è facile, rustica e bella.

La bietola ha veramente molte qualità: si coltiva bene sia in vaso che in giardino, le sue foglie sono sempre dolci anche durante l’estate, non monta subito a seme, continua a produrre foglie fino alle prime gelate e lo straordinario colore delle sue coste, la rendono particolarmente adatta ad abbellire il balcone o il giardino’.

Tollera una vasta gamma di condizioni climatiche (anche il vento e le intemperie) e suoli, ma vuole annaffiature regolari e un terreno libero da erbe infestanti.

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Abbiamo parlato di come si prepara il terreno, di come lo si coltiva, di come si trapiantano e si seminano alcuni ortaggi, di come si possono difendere dalle malattie e dagli agenti atmosferici, ma non abbiamo mai parlato di come si riproducono.  Dal momento che alcuni di voi mi hanno chiesto in modo specifico di parlare di semine e sementi, credo sia arrivato il momento di approfondire.  Creare nuova vita non è cosa semplice, ma è senza dubbio affascinante, per rendere le cose più facili cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Siccome la semplicità è il punto forza di questo blog (almeno speriamo) affrontiamo questo argomento, partendo dall’inizio, non dico dall’ape che arriva sul fiore e lo impollina fecondandolo, ma quasi.

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Se dopo l’intensa produzione estiva in un angolo del vostro balcone si è creato un po’ di spazio, vi consiglio di riempirlo con dei bei finocchi (Foeniculum vulgare dulce). Primo perché il loro fogliame è estremamente decorativo e sul terrazzo, anche in mezzo a dei fiori, è sempre di grande effetto. Secondo perché è uno di quegli ortaggi che cresce bene e dà sempre soddisfazione.

In vaso – Si possono utilizzare ciotole larghe e profonde almeno 30 cm dove disporli a gruppo o delle vaschette lunghe dove piantarli in fila. E’ possibile seminarli direttamente nei vasi ad una distanza di circa 25 cm, l’uno dall’altro, per poi diradarli quando avranno raggiunto 5-8 cm di altezza, ma se non avete molto spazio e non disponete di semenzai, vi conviene comprare delle piantine già pronte per il trapianto.

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Il cappero (Capparis spinosa) è parte integrante sia del nostro paesaggio, che dei nostri piatti. In estate il cappero deborda, come una verde protuberanza, dalle mura dei vecchi paesi. Le piantine di capperi fuoriescono dai sassi come tante fresche cascatelle puntate di fiori bianchi. Sono una vera appassionata del suo aspetto e del suo sapore, […]

Ciao abito a Verona e volevo chiedervi quando posso seminare le carote, mi direste il periodo esatto perche’ non ne capisco niente di lune. Grazie.

(Orietta – Verona)

Risposta

Ciao Orietta, per seminare le carote devi sempre aspettare la luna crescente (cioè da spicchio diventa mezza e poi piena). Esistono varietà precoci, semi-precoci e tardive, per consentirci di avere carote fresche tutto l’anno. Le precoci si seminano a febbraio/ marzo, le semi-precoci in aprile/maggio, le tardive da fine agosto a tutto ottobre. Se hai intenzione di seminarle direttamente a dimora all’aperto, sappi che la germinazione avviene ad una temperatura di 10° circa, quindi regolati su questo dato per capire quando è meglio iniziare a seminarle nella tua zona. Se hai un balcone bene esposto e protetto puoi iniziare presto, se invece il tuo giardino è sottoposto a gelate tardive aspetterai un po’ di più. Spero di essere stata chiara e di averti saputo aiutare. Buona semina, ma soprattutto buona raccolta!

Abito a Pistoia, sono segretaria e adoro fare l’orto. Leggo tanti articoli e alcuni opuscoli sull’argomento. Nel mese di giugno ho seminato 3 tipi di rape, sono nate e sono bellissime. E’ vunuto a farmi visita un amico e con decisione mi ha suggerito di estirparle perchè le rape hanno bisogno di molto freddo prima di essere commestibili. E’ vero? Grazie per la tua disponibilità, attendo con ansia la risposta

Domanda: quando seminare le rape nella città di Pistoia?

(Anna – Pistoia)

Risposta

E’ vero che le rape sopportano bene il freddo, ma questo non vuol dire che vanno seminate e mangiate solo in inverno. Si possono seminare (anche a Pistoia) sia in primavera che all’inizio dell’autunno (terminato il caldo estivo). Si raccolgono quando hanno un diametro di 8-10 cm e la raccolta avverrà in modo scalare a seconda della necessità. Annaffiale bene e pacciamale con della paglia o dell’erba sfalciata, per mantenere costante il livello di umidità del terreno e tenere lontane le infestanti. Siccome trovo sia un ortaggio trascurato, ma molto interessante, farò presto un articolo sulla loro coltivazione. Seguici e scrivici ancora! Buona raccolta Anna!

Sono appassionata di giardino e orticoltura. Amo gli animali e la natura, vivo in un piccolo paesino di mezza montagna dove vado a funghi e faccio bellissime passeggiate nei boschi vicino casa mia.

Domanda: quando posso seminare i finocchi per poterli mangiare a giusta maturazione? Lo scorso anno è arrivato il freddo e non si erano ingrossati (li avevo seminati a settembre), ma al sopraggiungere del freddo/gelo l’escursione termica notturna è stata molto alta. Grazie

Mariuccia

Risposta

Dove abiti tu il freddo arriva precocemente per cui non ti conviene aspettare settembre per eseguire il trapianto delle giovani piantine, ma effettuarlo tra metà giugno e luglio. Se esegui tu la semina direttamente in piena terra affrettati, perché sei già fuori tempo massimo. In 80 giorni il finocchio dovrebbe essere pronto per la raccolta.

L’unico problema potrebbe essere l’irrigazione perché in questi mesi il caldo si fa sentire. I finocchi vanno annaffiati con attenzione, perché i periodi di siccità, anche se brevi, potrebbero comprometterne lo sviluppo. Annaffia poco ma di frequente, evitando che si formino pericolosi ristagni di acqua in prossimità del colletto della pianta. Ricorda che il letto di terra per il finocchio deve essere piuttosto profondo (30/40 cm) e la terra in superficie deve essere bene affinata. Ultima raccomandazione: due settimane prima della raccolta rincalza (ammucchia la terra intorno alla pianticella) per indurre l’imbianchimento delle foglie.

Dopo avere piantato i finocchi puoi riprendere a fare le tue passeggiate e a fine estate sono sicura che sgranocchierai dei freschissimi ortaggi. Ciao Mariuccia e buon orto!

Non c’è orto senza zucchina. Che sia in vaso che sia in piena terra, la zucchina dà grandi soddisfazioni, perché è generosa e riempie il piatto e il frigo per l’intera estate. Una delle gioie di questa stagione è andare nell’orto la mattina presto e scoprire che la zucchina è sempre pronta a regalarci qualcosa: una volta il fiore e l’altra il frutto, non ci lascia mai a mani vuote.  Coltivarla è semplice, basta seguire alcuni pratici accorgimenti.

Sul balcone – Se vogliamo coltivare la zucchina in balcone optiamo per le varietà a cespo, ne metteremo una per vaso (largo 30/40cm) e il gioco è fatto, mentre se decidiamo per le rampicanti, come la Trombetta di Albenga, possiamo metterne due per vaso, ma occorrerà prevedere una spalliera o un graticcio.

Semina – I semi si interrano da metà aprile a giugno, due o tre per buchetta con la punta rivolta verso l’alto. Le piantine già pronte possono invece essere trapiantate fino a luglio, se vogliamo raccogliere frutti fino a settembre. Nell’orto potremo prevedere una pianta ogni metro quadrato, distanziando le file di 100/120 cm e le piante sulla stessa fila di 80 cm.

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