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A metà estate, quando sembra che nell’orto ormai ci sia già tutto e non si possa chiedere di più, ecco che arriva il momento di seminare il finocchio! Se siamo stati previdenti e abbiamo lasciato un po’ di spazio, magari dove prima c’erano piselli e spinaci, potremo riempirlo con le foglie piumose del finocchio, se poi lo circonderemo di insalatine, ‘lui’si troverà benissimo!

Foglie barb.La  barbabietola (Beta vulgaris ‘Rapa Rubra’) è un ortaggio estremamente interessante, sia per proprietà organolettiche che per facilità di coltivazione, tuttavia è ingiustamente ignorato e poco utilizzato. Per rimediare abbiamo deciso di promuoverne anche la sua coltivazione in vaso. Oltre a vivacizzare i balconi di fine estate con il loro rosso sgargiante che emerge dal terreno, vi fornirà radici succose e foglioline sempre fresche dal sapore intenso da piluccare all’occorrenza per arricchire le insalate. Provate a seminarle nei vasi insieme alle rose (se il contenitore è abbastanza grande) perché potranno avvalersi della concimazione residua che le  ‘ghiotte’ rose avranno lasciato nel terreno!

Contenitore – Per coltivare le barbabietole dovremo disporre di un vaso di almeno 30 cm dove potremo seminarne tre o quattro.

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Se è vero che per un’alimentazione sana dobbiamo mangiare tutti i colori, la barbabietola sta al primo posto per il rosso magenta! La barbabietola o rapa rossa o barba rossa (Beta vulgaris  var. esculenta) quanto a rosso non la batte nessuno! Ma non sarà che proprio quel colore eccessivo crea diffidenza? Perché è ingiustamente poco […]

Lev. foto 1Il levistico  (levisticum officinale) è stata per me una scoperta recente, quando un’amica ungherese mi ha detto di fare gran uso delle sue foglie perché sono ottime sia per il bollito che per il sugo, nel minestrone, nelle frittate e in molte altre pietanze, come formaggi e pesce. Si possono poi utilizzare a crudo in insalata, i germogli e le cimette tenere, mentre i semi arricchiscono pane e focacce.

Forse lo avevo ‘snobbato’ per la sua eccessiva somiglianza con il sedano e allora avevo erroneamente pensato si trattasse di un duplicato di poca importanza. In verità anche se il sapore del levistico assomiglia a quello del sedano, tanto è vero che viene chiamato anche sedano di montagna, il suo profumo è più intenso, il suo sapore più pungente e forse anche più gradevole.

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Tropeolo-nasturzioIl tropeolo (Tropaelum majus) o nasturzio è una pianta che non dovrebbe mai mancare nell’orto biologico. C’è anche chi lo chiama cappuccina, ma quest’ultimo nome è di derivazione francese, per cui noi continueremo a chiamarlo Tropeolo.

Non è soltanto per i suoi bei colori giallo-arancio o per il suo aspetto leggero e spontaneo che dobbiamo coltivarlo, ma anche perché è commestibile e perché contribuisce ad allontanare ospiti indesiderati dal nostro orto, come afidi, lumache e formiche.

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Immagine 5Peperone e peperoncino sono lo stesso ortaggio (Capsicum annuum), tuttavia si differenziano molto per l’uso che ne facciamo in cucina, in quanto il primo è dolce e l’altro è piccante. Su InOrto abbiamo più volte parlato del peperoncino, ma mai del peperone.

Il peperone è un ortaggio ‘freddoloso’: le temperature ideali al suo sviluppo sono 16-18° durante la notte e 25-30° durante il giorno. E’ quindi decisamente una pianta adatta ai climi miti. Tuttavia con qualche precauzione si può coltivare ovunque in Italia.

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Immagine 10Vi piacerebbe avere a portata di mano qualche costa di sedano bella fresca da sgranocchiare? Oppure sempre pronta per arricchire sughetti o insalate? Il sedano (Apium graveolens) si presta bene anche alla coltivazione in vaso, per cui non pensiamoci troppo su e passiamo all’azione!

Quando trapiantare o seminare – Se compriamo le piantine già pronte in vivaio potremo metterle a dimora da fine aprile a giugno, quando le temperature, ormai stabili, non scenderanno sotto i 13°.  Ma se invece vogliamo provare ad ottenere le piantine dal seme potremo provare a seminare in casa o su di un balcone protetto ad aprile, in un vassoio o in dei vasetti.

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Immagine 2Ogni orto dovrebbe sempre lasciare un po’ di spazio ai fiori da recidere, perché raccogliere i fiori con cui ornare la casa, dà altrettanto piacere che raccogliere ortaggi per riempire il piatto.

Immagino adesso la faccia perplessa e canzonatoria di tutti gli ortisti insensibili al fascino dei fiori, che scandalizzati diranno: ‘Ma figurati se lascio dello spazio prezioso a degli inutili fiori!’.  Per una volta capisco, ma non condivido e dedico questo articolo a tutti quelli che sanno apprezzare la presenza floreale all’intero di un orto e il mio consiglio è di procurarsi dei tuberi di Dalia e di piantarli vicino ad una palizzata, vicino ad un muro oppure in un angolo dell’orto dove costruire dei sostegni per evitare che le dalie si spezzino al primo alito di vento più forte!

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Salve
Mi chiamo Giuseppe, sono un pensionato con la passione dell’orto
che coltivo a sulle colline toscane a Carmignano.
Il mio dubbio è se per la semina primaverile di quest’anno posso utilizzare le patate dello scorso raccolto.
Grazie

(Giuseppe – Prato)

Risposta

Ciao Giuseppe

Ma come sono buone le patate del proprio orto…tutto un altro sapore!
Puoi utilizzare certamente le patate dello scorso raccolto sempre che siano in buone condizioni vegetative, cioè non avvizzite sostanzialmente.

Che varietà utilizzi? Noi siamo curiosi.
Buon orto a te allora!

Immagine 7Il cece (Cicer arietinium) ha bisogno di poco o niente per crescere e fruttificare. Per cui se possedete una pezzo di terra non troppo fertile e con poca acqua, avete trovato la pianta che fa per voi! L’ideale è posizionare i ceci in un’oliveta, vicino ad una vigna o tra i mandorli: le piante mediterranee sono infatti le sue migliori ‘compagne’.

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