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Spesso macchiette brune che tendono all’arancio macchiano le foglie di ortaggi e alberi da frutto, ma anche di rose, more, ribes e molte altre piante. Si tratta della ‘ruggine’ una malattia fungina che arriva, come tutti i funghi, con il caldo umido, con la carenza di ventilazione, con le piante seminate troppo fitte o il fogliame troppo rigoglioso, ma soprattutto quando le condizioni atmosferiche la favoriscono.

A fine dell’estate, quando le temperature sono ancora elevate, la pioggia inizia a cadere e le notti diventano umide, ecco che le malattie fungine arrivano nell’orto: per fortuna la produzione è quasi alla fine e i danni sono limitati.

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Insieme alle persone arrivano da lontano anche semi, colture/culture e nuovi modi di produrre e consumare cibo. E’ ispirandosi a questo concetto che l’artista fiorentino Leone Contini ha creato, all’interno dell’Orto Botanico di Palermo, un orto ‘opera d’arte’, inserito all’interno di Manifesta, evento d’arte itinerante che quest’anno si tiene proprio a Palermo.

Già l’idea base, della stessa manifestazione, è incentrata sul ‘giardino planetario’ del paesaggista-filosofo francese Gilles Clément: dove ciascun uomo è giardiniere del mondo e se ne prende cura. Un giardino aperto e senza confini dove gli incolti sono la vera riserva di biodiversità.

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Quando dobbiamo organizzare le parcelle dell’orto, abbinare i vari ortaggi è sempre un ‘rompicapo’. Ci sono tuttavia degli accostamenti che dovremmo sempre ricordare perché sono facili ed efficaci. Alcuni ortaggi se associati ad altri li proteggono dall’attacco dei parassiti, fungono da ‘parafulmini’ per alcuni insetti, attraendo su di loro quelli in circolazione. Altri invece hanno un effetto repellente sui parassiti stessi. Le aromatiche per esempio, con i loro intensi profumi, hanno spesso questo potere.

Ecco qualche esempio da tenere sempre presente.

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Produrre in proprio i semi permette di avere piante adatte al terreno, al clima e alle caratteristiche ambientali della propria zona. Con il passare degli anni, selezione dopo sezione, si possono ottenere dei semi ad hoc, fatti su misura per il nostro orto. Le piante si ammaleranno meno, avranno meno bisogno di acqua se viviamo in zone siccitose o sopporteranno meglio le piogge se viviamo in zone umide, e diventeranno via via più resistenti agli insetti o ai funghi spesso presenti su quel territorio. Assisteremo ad una sorta di adattamento progressivo all’ambiente in cui normalmente vivono.

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CimaturaTalvolta basta veramente poco per rendere una pianta più sana e rigogliosa. Per esempio forse non tutti sanno che una semplice cimatura può rivitalizzare alcune piante un po’ ‘striminzite’, restituendo loro nuovo vigore. La cimatura consiste nell’asportare l’apice vegetativo delle pianta, la sua cima appunto. Questa tecnica semplice ma efficace, si basa sul principio che una pianta, a cui viene tolto l’apice vegetativo, dirotterà tutta la sua energia sulle gemme che si trovano più in basso, spesso all’ascella delle foglie, formando nuovi rami laterali.

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Salve,
sono, purtroppo, un pensionato a cui e’ stato assegnato un orticello di una 40 di metri quadrati e che ha promesso alla moglie di coltivarlo…… a parte gli scherzi vorrei mettere a frutto questa opportunità.
La zona e’ quella precollinare del bolognese, Dozza, per la precisione. Apprezzo moltissimo la vostra tabella con le “scadenze” per la semina e la messa in opera, vorrei chiederVi se potete indicare anche la distanza fra loro della messa in posa delle varie tipologie di verdure cosa da poter “mappare” l’orto.
Grazie anticipatamente,
buon lavoro…..nell’orto!!
Saluti
(Fabio Nelson – Dozza – EmiliaRomagna)

Risposta

Salve Fabio,
grazie della tua sottile ironia e utile simpatia…la tua promessa sarà mantenuta!
Riguardo alla distanza da tenere nei trapianti è variabile fra i diversi ortaggi, es: Pomodori almeno 35 – 50 cm fra le file e 25-35 cm sulla fila, zucchine circa 50cm, aglio circa 15-20cm, ecc ecc.
Per avere un esempio su come potresti progettare un orto in maniera anche elegante e funzionale, ti suggerisco di leggere l’articolo che trovi nel link.
Salute e buon orto.

La rotazione delle colture è uno dei fondamentali dell’orto biologico se vogliamo che i nostri ortaggi crescano sani e rigogliosi senza l’aiuto di sostanze dannose. Cos’è la rotazione? E’ l’alternarsi dei vari ortaggi all’interno delle varie parcelle dell’orto, ovvero: quando togliamo i peperoni da un’aiuola cosa possiamo piantarci dopo? Perché coltivare sempre la stessa specie nello stesso appezzamento di terreno comporta un impoverimento del suolo e l’esaurimento di sostanze nutritive, favorisce inoltre la maggiore crescita delle malerbe e il moltiplicarsi di parassiti e malattie specifiche della specie.

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L’inverno è nemico dell’orto? Non per forza. La neve come abbiamo visto fa del bene all’orto, ma è indubbio che l’orto in inverno è più povero: gli ortaggi invernali sono pochi e se vogliamo raccoglierli dobbiamo pensarci in anticipo. Quali sono gli ortaggi che possiamo raccogliere freschi nell’orto d’inverno? Proviamo ad elencarli così se non l’abbiamo fatto quest’anno, potremo organizzarci per il prossimo anno.

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Salve,
sono una appassionata dell’orto, vivo a Letino nel Parco del Matese a 1050 m.s.l.m.
Coltivo l’orto e ho anche a disposizione una serra fredda in policarbonato.
Quali piante posso far germinare nella serra da trapiantare poi successivamente in pieno campo?
Grazie!
(Maria – Letino – Campania)

Risposta

Cara Maria,
la tua serra anche se non riscaldata ti sarà utilissima specialmente a te che hai la terra in montagna, all’interno quindi potrai iniziare a seminare ortaggi da trapiantare in primavera iniziando da fine inverno e dentro la serra potranno rimanere belli protetti. Esempio: i pomodori e le zucchine, cetrioli, zucche potranno essere seminati in febbraio, i peperoni in marzo. Per le semine ti suggerisco di utilizzare dei terricci specifici, che compri in vivaio, belli drenanti e leggeri, adatti alla germinazione dei semi. Non ti preoccupare degli eventuali insuccessi, è una cosa più che normale in agricoltura.
Salute e buon orto.

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