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Salve,
questa estate ho provato a coltivare un piccolo pezzetto di terra, che risulta essere molto cretosa e secondo me, (che però sono un principiante) anche poco fertile, quindi i risultati non sono stati un granchè.
Secondo voi sarebbe meglio, quindi, coltivare in dei contenitori con terriccio fertile o dovrei insistere con la terra dell’orto? Attualmente sarei tentato di provare con qualche insalata invernale per vedere la differenza con quella coltivata in terra, considerando che io coltivo per hobby, quindi pochi mq, di solito 7/8).
Grazie.

Risposta

Ciao Mauro,
bella la tua esperienza che, da principiante, stai facendo e ci stai raccontando, goditela!
La terra “cretosa” cioè argillosa è di natura poco fertile perchè dura e difficlmente penetrabile dalle radici delle tue tenere insalatine, io ti suggerisco di adottare due soluzioni: 1 -continua a coltivare un pezzo di terra argillosa, lavorandola bene nella stagione in cui è giustamente umida – di solito inizio autunno e fine inverno – e aggiungendo sempre tanto terriccio e stallatico, per esempio se adesso in autunno ci semini delle fave – baccelli – vedrai che bel risultato ottieni, le loro radici poi migliorano tanto la terra. 2 – coltiva anche una parte dei tuoi ortaggi nei cassoni con solo terriccio, per esempio le insalate che adesso metterai li ci staranno benissimo! La terra argillosa è un pò come i principianti…sembra difficile all’inizio ma se si coltiva poi si ottengono risultati eccezionali.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un “ortolano”, da poco tempo, un anno scarso…..Ho iniziato a coltivare l’orto, per far felice mio babbo, e poi ci ho preso passione e adesso via!
Adesso però ho notato diversi tunnel che mi attraversano l’orto, chi è che scava e cosa devo fare per allontanarlo dalle mie piantine?
Grazie.

(Dario)

Ciao Dario,
hai visto che magico l’orto, lo si coltiva per far contenti gli altri e poi fa contenti anche noi stessi!
Pur non vedendo di persona i tunnel che dici di avere nell’orto immagino bene che l’animale responsabile di tale opera sia la talpa – Talpa europaea Linnaeus, 1758 – tale animale infatti vive sotto il livello del terreno che scavando buche e gallerie danneggia prati, orti e giardini. I sistemi di contenimento di questi animali – che danni a parte hanno la loro importante funzione ecologica – nei nostri orti e giardini può essere fatta sia con metodi preventivi – impedire cioè a gli animali di entrare nell’orto-giardino, sia con metodi di lotta diretta che mirano a far uscire gli stessi dal giardino tramite disturbo dell’habitat.
Per informazioni ulteriori sulla lotta alle talpe nell’orto leggi pure il l’articolo qui linkato.
Salute e buon orto.

Salve, sono un informatico,
ma con una grandissima passione per l’agricoltura (oggi ho con i miei tre figli una masseria didattica) dove alleviamo cavalli lipizzani ed asini di Martina Franca.
Quanti semi di cece vanno messi in una singola buca (per le fave 3 o 4) e, soprattutto, dove posso comprare il seme (anche neri), fave e cicerchie da piantare, avendo la certezza che il prodotto sia ottimo? Grazie
(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
la tua passione per l’agricoltura è contagiosa, grazie per manifestarcela!
Per la semina dei ceci – vedi articolo nel link – ti suggerisco di mettere i semi al massimo in coppia, non di più, allestendo la semina nei solchi invece che nelle buche. Per essere sicuro della bontà dei semi per la propagazione ti suggerisco di rivolgerti – per acquistare il materiale di propagazione – a delle aziende che producono direttamente il prodotto, per questo ti lascio l’indirizzo di una azienda specializzata nella produzione di legumi – ecco il link.
Quando e se hai voglia parlaci della tua fattoria didattica, siamo molto interessati!
Salute e buon orto.

Salve,
spostando delle piante di zucca per esporle meglio al sole si sono staccati alcuni frutti dalla pianta, la mia domanda è: devo conservarle al sole oppure in locale ombreggiato per portare al termine la maturazione?
Grazie, buona giornata!
(Cesio)

Ciao Cesio,
capisco benissimo quello che hai tentato di fare e il tuo dispiacere nel trovarti le zucche staccate, ma non disperare!
Una volta che i frutti si sono staccati dalla pianta non ricevono da lei nessun’altra sostanza e quindi la cosa migliore per me è:

1 – fai asciugare bene i frutti al sole per una giornata
2 – delicatamente riponi gli stessi in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, esempio, una cantina, li le zucche continueranno la maturazione anche per diversi mesi, stando attenti però a non far si che la buccia esterna si ferisca, altrimenti marciranno in pochi giorni.

Salute e buon orto.

Buongiorno,
come posso realizzare le mie talee di rovo, una volta potata la piantina di more, per poter far germogliare i rami tagliati li devo mettere nell’acqua oppure nel terreno?
Grazie.
(Gino)

Risposta

Ciao Gino,
la produzione di nuove piante tramite talee – come vedi nel video che trovi nel link – è una pratica affascinante, veder spuntare nuove radici da un semplice pezzo di ramo è quasi una magia. Il rovo poi è una pianta che ben si presta a questa pratica ma, invece di mettere a radicare le piantine direttamente nel terreno, potresti prima farle radicare nei vasi – come hai visto fare nel video per il rosmarino – e poi a primavera trapiantare le nuove piantine a terra, sei più sicuro così del risultato, in quanto metti nel terreno delle piantine che hanno pronte le radici nella stagione migliore per crescere, la primavera!
Salute e buon orto!

Salve,
quest’anno ho trasformato l’allevamento delle mie 10 viti di uva da tavola da cordone speronato a pergola a tralcio rinnovato, tipo pergola trentina.
Le viti hanno sviluppato 3 o 4 tralci ognuna e 1 di questi (per ogni pianta) ha prodotto qualche grappolo di uva soltanto alla base. La mia domanda è questa: il prossimo anno, al momento della potatura invernale, lo devo eliminare il tralcio che (ripeto) ha prodotto solo alla base, oppure lo mantengo come capo a frutto e sperono gli altri per il rinnovo? Vi ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di risposta.
(Gianni – Firenze)

Risposta

 

Ciao Gianni,
nel caso di allevamento di vite a tralcio rinnovato è necessario che tu elimini il vecchio cordone che ha fruttificato e che tu lo rinnovi con un nuovo tralcio – quello nato quest’anno dallo sperone lasciato l’anno precedente. Se però la vite ha fruttificato solo sulle gemme più prossime alla vite madre è probabilmente necessario che tu – con la potatura invernale -tu selezioni un numero di gemme inferiori, per non sfruttare troppo la pianta, oppure concimandola più abbondantemente per la stagione successiva.
Spero di essermi spiegato, in caso contrario non esitare a ricontattarci.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un vecchietto di 62 anni e per passione mi occupo di giardinaggio, avendo un pezzetto di terreno di circa 600 mq.vicino casa mia.
Abito a Scalea in provincia di Cosenza, lavoro ancora come artigiatno nel settore trasporti.

Siccome vorrei fare una bella piantagione di more, un solco di circa 30 metri, volevo sapere se è giusto, come mi è stato detto, che i rami potati bisogna metterli nell’acqua e aspettare che crescono le radici.

Vi allego due foto, nella prima foto ci sono due piante che hanno incominciato a fruttificare da metà luglio fino a metà agosto e adesso si sono seccate:

GINO-MORE2

L’altra foto invece si sono caricate tantissimo ma sono rimaste rosse e piccole e già  a luglio hanno incominciato a seccare, però sotto ci sono tanti rami nuovi senza frutto:

GINO-MORE

Chiedo un consiglio: se potando queste piante posso ripiantarle in un’altro terreno e che concime devo usare, perchè fino adesso non ho mai messo concime.
Grazie.
(Gino – Cosenza)

Risposta

Ciao Gino,
che bella la tua passione parallela al tuo lavoro…tutta salute!
Dalle foto che ci invii si capisce bene che le tue piante di more sono – seccate in pianta – ovvero hanno subito un attacco da parte di un patogeno fungino – Peronospora o Verticillum – che ne ha seccato i rami e le foglie, adesso però alcune piante hanno iniziato a rimettere rami nuovi dalla ceppaia che è rimasta viva. Per questo ti suggerisco di:
1- eliminare tutti i rami secchi delle piante ancora vive, lasciando i verdi
2 – eliminare alla radice tutte le piante secche
3 – trattare con poltiglia bordolese le piante verdi come prevenzione a nuovi attacchi fungini
4 – scava adesso il tuo nuovo solco di trenta metri mischiando alla terra dello stallatico maturo
5 – in novembre effettua il nuovo trapianto nel solco già pronto.
6 – nelle stagioni vegetative di primavera e autunno, quando i patogeni fungini sono più attivi, farei un piano di trattamenti preventivi con poltiglia bordolese…uno ogni 15 / 20 giorni.
Vedrai che riuscirai a mangiare delle belle more carnose, tienici aggiornati!
Salute e buon orto.

Salve,
sono pensionato, con la passione per l’orto, frutti vari, e piante in genere, sono un vostro appassionato lettore!
Ho due domande da porvi: ho 4 piantine di goji, hanno fatto i frutticini ma ora come faccio a seccarli? Altra questione è che su dette piante mi ritrovo delle cimici rosse con punti neri, sono nocive per i frutti? I frutticini sono rossi posso coglierli?
Ringrazio e attendo di leggere le vostre gentili risposte.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
il goji – Licyum barbarium – che stai coltivando è una vera e propria pianta della salute..e anche molto alla moda!
Puoi cogliere i frutti appena sono completamente rossi, una volta staccati dalla pianta potresti metterli ad asciugare su della carta assorbente ma non al sole diretto, appena vedi che hanno perso abbastanza umidità potresti conservarli in un sacchetto di carta o in un contenitore non chiuso ermeticamente per far si che i frutti non marciscono nel tempo; altrimenti potresti anche acquistare un essiccatore per frutta, un piccolo elettrodomestico per disidratare la frutta – ecco alcune immagini che trovi nel link.
Riguardo agli insetti che ti ritrovi sulla pianta, potresti inviarci delle foto da poter capire bene di cosa si tratta?
Salute e buon orto.

Salve,
sono in pensione da qualche anno, ho un piccolo giardino dove trascorro molto del mio tempo libero. Ho molti hobby, dall’orto dove ricavo tutta la verdura per il mio nucleo familiare composto di cinque persone, inoltre da oltre vent’anni ho dalle due alle quattro arnie (a seconda di come è andato l’inverno). Mi piace molto camminare. Dimenticavo ho settantasei anni e abito in un piccolo paese del magentino.
Da qualche anno ho messo a dimora qualche albero di kiwi. Sono molto soddisfatto dei risultati ottenuti. Ora ho un dubbio sulla potatura estiva. Vi sottopongo la domanda: i rami inutili – i polloni – quando vanno tolti. Le informazioni assunte sono discordi.
Gradirei il Vs. dotto cosiglio.
Molto cordialmente
(Giuliano Meneganti – Milano)

Risposta

Ciao Giuliano,
grazie di tutte le cose che racconti di te…sei un pensionato modello per le cose che fai sia per te che per la tua famiglia.
Quelli che tu chiami rami inutili sono i polloni che, per della pianta del kiwi sono invece fondamentali a formare la chioma per la produzione di foglie e frutti per la stagione vegetativa successiva.
Per eliminare ogni dubbio sulla potatura verde del kiwi ti consiglio di guardare il video che trovi nel link.
Salute e buon orto!

Ciao,
sono un pensionato con l’hobby dell’orto, la mia domanda è: come si effettua la potatura dell’uva “Italia”? Lunga o corta?
Grazie
(Pietro)

Risposta

 

Ciao Pietro,
la quantità di gemme che ogni volta lasciamo dopo la potatura della vite dipende anche dalla vigoria vegetativa della pianta e dal sistema di allevamento: pergola o spalliera?
Comunque l’uva Italia si pota piuttosto corta, cioè lasciando per ogni tralcio 2/3 gemme.
Per ispirazione nel coltivare altre varietà di uva ti suggerisco di leggere questo articolo sulla coltivazione delle viti che trovi nel link
Salute e buon’uva!

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