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Buon giorno,
Mi riferisco all’editoriale della Sig.ra Nara Marcucci, scritto il 22/06/2013, circa la raccolta e conservazione delle patate che ho eseguito proprio nei giorni passati.
È scritto: dopo aver pulito le patate, lasciarle asciugare sul terreno quanto basta a farle asciugare completamente all’aria aperta….ma mi domando, le patate se esposte al sole non è anche vero che si crea la tossina?
Invece alle risposte ad alcuni commenti il Sig. Stefano Pissi ha suggerito di conservare le patate in un luogo asciutto e buio dopo averle pulite.
Mi sembrano contraddizioni oppure ho interpretato male i due suggerimenti?
Personalmente ho adottato il secondo suggerimento…).
Inoltre ho da dire che ho adottato spesso i vostri suggerimenti con buoni risultati nella gestione dell’orto e delle piante da frutto.
Per questo vi ringrazio molto e vi auguro buone vacanze.
(Saverio)

Risposta

Ciao Saverio,
quando vediamo Ortisti attenti e appassionati come te noi di in-orto siamo felicissimi!
Ti rispondiamo subito:la tecnica proposta da Nara è certamente valida in quanto prevede la pulitura di tutte le patate raccolte allo scopo di eliminare dalla buccia delle stesse tutti i residui di terra…successivamente però si consiglia anche di far asciugare tutto il raccolto al sole ma solamente per il tempo necessario (4 ore per esempio) per dare modo ai tuberi di far evaporare l’acqua ma non di sviluppare in essi sostanze tossiche come la solanina. Infatti, passata la fase di asciugatura la tecnica suggerita è quella di riunire il raccolto in un luogo fresco e asciutto, esempio un sotto scala o una cantina, dove le patate si possono conservare per tutto l’anno via via che ne prendiamo un po’per consumarle.
Grazie per seguire i nostri suggerimenti!
Salute e buon orto.

Nel mio orto quest’anno il basilico si è distinto per produttività e profumo. Nonostante ne abbia consumato una quantità incredibile durante tutta l’estate, continua a crescere imperterrito e rigoglioso.

La cimatura del basilico sembra una cosa banale, ma in verità è l’operazione da cui dipende la bellezza e la durata del raccolto. Io la effettuo con un paio di forbici e non mi limito mai a tagliare il piccolo getto apicale (a meno che la pianta non sia ancora giovane e piccola), ma…

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Pomodori semiEstate è tempo di raccolta! Ma nell’orto si è previdenti e quando raccogliamo dobbiamo già pensare alle semine future e destinare una parte del raccolto alla conservazione dei semi. Adesso è molto di moda fare da soli i propri semi e in ogni angolo d’Italia le fiere e le mostre di scambio semi si moltiplicano sempre più, ma è una moda molto intelligente perché oltre a risparmiare e ottenere sementi a costo zero, possiamo in questo modo conservare e tramandare gli ortaggi tipici di una determinata zona, coltivare quelli più adatti al nostro territorio e contribuire così alla cosiddetta biodiversità!

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L’ortica è una pianta formidabile dalle mille proprietà curative, utile per la salute dell’uomo e dell’orto.

Nell’orto il suo macerato aiuta a combattere gli afidi e i parassiti, ma all’occorrenza è anche un ottimo fertilizzante, e se abbinato al macerato di equiseto aiuta a combattere l’attacco dei funghi.

Sembra che un millilitro cubo di macerato contenga un milione di microrganismi, moltissimi batteri ma niente funghi.

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Salve,
spostando delle piante di zucca per esporle meglio al sole si sono staccati alcuni frutti dalla pianta, la mia domanda è: devo conservarle al sole oppure in locale ombreggiato per portare al termine la maturazione?
Grazie, buona giornata!
(Cesio)

Ciao Cesio,
capisco benissimo quello che hai tentato di fare e il tuo dispiacere nel trovarti le zucche staccate, ma non disperare!
Una volta che i frutti si sono staccati dalla pianta non ricevono da lei nessun’altra sostanza e quindi la cosa migliore per me è:

1 – fai asciugare bene i frutti al sole per una giornata
2 – delicatamente riponi gli stessi in un luogo riparato dagli agenti atmosferici, esempio, una cantina, li le zucche continueranno la maturazione anche per diversi mesi, stando attenti però a non far si che la buccia esterna si ferisca, altrimenti marciranno in pochi giorni.

Salute e buon orto.

Buongiorno Signori!
Sono un giovane agricoltore in erba, che ha ereditato un fazzolettino di terra dal nonno, composto di due minuscoli poderini e che, cocciutamente, non vuol svendere al mercato e resiste sulle barricate agricole della Pianura Padana.
Sto cercando di passare al biologico, o a metodi naturali, che per il momento sto usando nell’ orto.
Vorrei sapere se l’estratto di pomodoro, per combattere la cavolaia , si può conservare anche per i mesi a venire, quando le piante del pomodoro non ci saranno più, ma le cavolaie si. Mi consigliate pure di mettere la rete sopra i cavoli, crauti, verze, et cet.., con gli archetti? Attendo lumi! Grazie.
(Agricoltore in Erba – Pianura Padana)

Risposta

Ciao,
grazie per raccontarci la tua storia, che ci affascina molto…le barricate agricole evocano belle immagini!
Fai bene ad iniziare nell’orto, che si coltiva per il piacere personale e dei propri cari.
L’estratto di pomodoro – vedi articolo nel link – è un macerato verde in acqua, quindi lo si può certo conservare nel tempo congelandolo adesso per scongelarlo poi all’occorrenza.
Comunque volendo utilizzare un prodotto biologico per la lotta alla cavolaia potresti provare il Bacillus Thuringiensis – un rimedio biologico specifico per i soli lepidotteri che non danneggia gli insetti impollinatori come bombi e api; in questo modo puoi anche ritenerti libero da ingombranti e inestetiche reti protettive. W i cavoli liberi e le barricate agricole!
Salute e buon orto!

CamoLa camomilla è considerata da sempre simbolo di forza e di calma. E visto i tempi che corrono la potremo definire ‘aromatica dell’anno’, da prendere ogni qualvolta sentiamo salire il nervosismo, quindi purtroppo molto spesso. Per questo forse vale la pena coltivarla e produrre in proprio le sue tisane benefiche e rilassanti! Oltretutto i suoi fiorellino sono graziosi, profumati, fioriscono a lungo e stanno benissimo lungo i bordi delle aiuole, dell’orto o del giardino, oppure in vaso sul balcone. La volete mixare con altre piante? Benissimo: sembra che abbia un’azione benefica e rinforzante anche su di loro! E il suo aspetto delicato e leggero si presta a completare qualsiasi composizione floreale sia in terra che in vaso.

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Immagine 3Per fortuna che c’è la malva! Praticamente fa bene a tutto ed è conosciuta come ‘rimedio contro ogni male’. E’ ricca di vitamine A, B e C, è antinfiammatoria, rinfrescante ed emolliente. Si usa per fare sciacqui, gargarismi, impacchi e pediluvi. E non è finita qui! La malva si può usare anche per fare delle ottime tisane che, manco a dirlo, sono un vero ‘toccasana’, infatti mia madre quando ero piccola me le rifilava ad ogni ora del giorno e della notte.

Inoltre i germogli, le foglioline, ma anche i fiori freschi (peraltro bellissimi da vedere e i più grandi sono quelli di Malva mauritiana) possono essere usati come ingredienti di gustose insalate primaverili. Le foglie e le cime più tenere dei fusti sono buone anche appena scottate, da consumare con un semplice filo di olio o tritate in frittate, minestre e risotti.

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Immagine 2Ogni orto dovrebbe sempre lasciare un po’ di spazio ai fiori da recidere, perché raccogliere i fiori con cui ornare la casa, dà altrettanto piacere che raccogliere ortaggi per riempire il piatto.

Immagino adesso la faccia perplessa e canzonatoria di tutti gli ortisti insensibili al fascino dei fiori, che scandalizzati diranno: ‘Ma figurati se lascio dello spazio prezioso a degli inutili fiori!’.  Per una volta capisco, ma non condivido e dedico questo articolo a tutti quelli che sanno apprezzare la presenza floreale all’intero di un orto e il mio consiglio è di procurarsi dei tuberi di Dalia e di piantarli vicino ad una palizzata, vicino ad un muro oppure in un angolo dell’orto dove costruire dei sostegni per evitare che le dalie si spezzino al primo alito di vento più forte!

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Che delusione quando andiamo a controllare le nostre patate e le troviamo germogliate anzi tempo e ci vediamo costretti a velocizzarne il consumo!

Può succedere quando la primavera è stata molto piovosa e la patata ha incamerato troppa acqua e risulta per questo meno conservabile. Oppure quando la raccolta è avvenuta in anticipo e le foglie della pianta non erano ancora del tutto appassite. O ancora, se spinti dalla fretta o sorpresi dal maltempo, non abbiamo provveduto a lasciare i tuberi nel terreno caldo e asciutto per almeno una settimana o due.

Sono questi i motivi per cui talvolta già a settembre ci troviamo a dovere togliere in fretta i germogli delle nostre patate. Ma cos’altro possiamo fare per aiutarne la conservazione?

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