Articoli

Cosa usare per fertilizzare la terra dell’orto e del giardino: dallo stallatico maturo alla pollina, dall’humus di lombrico al terriccio di bosco. Ma non scordiamo mai la pacciamatura.

Nadia Noseda è una che di pomodori se ne intende. Possiede i semi di circa 1.200 varietà e nonostante dica di avere solo un piccolo orto vicino a Como, ogni anno trova spazio per coltivare 150-160 varietà, una pianta per ogni varietà, facendo molta attenzione a non ibridarle tra loro, tanto da isolare con delle buste di velo le varietà più sensibili. Nadia i pomodori li cura, li studia, li seleziona (magari qualcuno lo mangia pure :)))) e poi li espone alle mostre dedicate a questo straordinario ortaggio. Una per tutte la Mostra del Pomodoro a Villafranca in Lunigiana dove moltissime delle varietà esposte nell’ultima edizione erano proprio sue.

Continua a leggere

Buongiorno a tutti, desideravo sapere se per la “Rogna dell’Ulivo” il Permanganato di Potassio è un prodotto utilizzabile e in che concentrazioni.
Grazie e saluti.
(Nicolò)

Risposta

Ciao Nicolò,
la Rogna dell’Olivo – Pseudomonas siirngae – è veramente una brutta bestia, nel senso che a differenza della maggiorparte delle patologie delle piante agrarie non è un fungo – che si combatte con prodotti rameici – bensì un batterio, per il quale necessiterebbero dei trattamenti antibiotici, non contemplati in agricoltura, per tenerlo a bada.
Il permanganato di potassio però lo si può trovare come sale chimico coformulante per esempio di sali di rame che insieme possono essere utili a prevenire e rallentare l’azione della Rogna, se dati alla pianta in prevenzione -prima che si manifesti il danno cioè. Le concentrazioni del prodotto cambiano in base alla casa produttrice e per questo è meglio che tu legga bene le istruzioni sul foglio illustrativo.
Salute e buon orto.

Uva spina 1I frutti di bosco oltre ad essere molto gustosi, ci vengono in aiuto nell’orto per coprire le reti metalliche delle recinzioni e per riempire quelle zone di ombra e mezz’ombra altrimenti difficili da utilizzare. Hanno un’altezza che si aggira sul metro e mezzo per cui la loro ombra è abbastanza contenuta e poco disturbante per le orticole. Fioriscono in primavera, fruttificano in estate e attirano insetti utili di ogni genere.

Continua a leggere

Buongiorno,
vorrei utilizzare un prodotto biologico per combattere la cavolaia (macerato di pomodoro o altro), e lo vorrei acquistare già pronto.
Ho fatto una ricerca e non trovo nessuna azienda produttrice.
Mi dareste qualche riferimento?
Vi ringrazio.
(Giancarlo)

Ciao Giancarlo,
il migliore prodotto biologico per la lotta alla cavolaia è a mio parere il Bacillus Thuringensis – un liofilizzato al quale devi aggiungere solo un pò di acqua e zucchero – per le dosi specifiche devi leggere sul foglio informativo allegato alla confezione che acquisterai. Il prodotto è acquistabile in qualsiasi consorzio agrario ben fornito.
Ecco un bell’articolo sulla Cavolaia – clicca sul link.
Salute e buon orto.

Salve,
mio padre è produttore agricolo, personalmente sarei però interessato a coltivare solo biologico.
Come faccio a saperne di piu su questa coltivazione?
(Giulio)

Ciao Giulio,
la tua idea è veramente lodevole, ti suggeriamo subito però di affrontarla in maniera progressiva e delicata, affinché sia efficiente il passaggio che vorrai fare dall’agricoltura tradizionale a quella biologica.
Per avviare la conversione da tradizionale a biologico è necessario che tu ti rivolga a specifiche istituzioni dedicate – es. ICEA – le quali ti daranno gli strumenti adatti per fare codesto passo e che allo stesso tempo certificheranno i tuoi prodotti che inserirai sul mercato. Per avere ulteriori informazioni a riguardo consulta anche i tecnici delle associazioni di categoria della tua zona come: C.I.A. e Coldiretti.
Salute e buon orto!

Buongiorno Signori!
Sono un giovane agricoltore in erba, che ha ereditato un fazzolettino di terra dal nonno, composto di due minuscoli poderini e che, cocciutamente, non vuol svendere al mercato e resiste sulle barricate agricole della Pianura Padana.
Sto cercando di passare al biologico, o a metodi naturali, che per il momento sto usando nell’ orto.
Vorrei sapere se l’estratto di pomodoro, per combattere la cavolaia , si può conservare anche per i mesi a venire, quando le piante del pomodoro non ci saranno più, ma le cavolaie si. Mi consigliate pure di mettere la rete sopra i cavoli, crauti, verze, et cet.., con gli archetti? Attendo lumi! Grazie.
(Agricoltore in Erba – Pianura Padana)

Risposta

Ciao,
grazie per raccontarci la tua storia, che ci affascina molto…le barricate agricole evocano belle immagini!
Fai bene ad iniziare nell’orto, che si coltiva per il piacere personale e dei propri cari.
L’estratto di pomodoro – vedi articolo nel link – è un macerato verde in acqua, quindi lo si può certo conservare nel tempo congelandolo adesso per scongelarlo poi all’occorrenza.
Comunque volendo utilizzare un prodotto biologico per la lotta alla cavolaia potresti provare il Bacillus Thuringiensis – un rimedio biologico specifico per i soli lepidotteri che non danneggia gli insetti impollinatori come bombi e api; in questo modo puoi anche ritenerti libero da ingombranti e inestetiche reti protettive. W i cavoli liberi e le barricate agricole!
Salute e buon orto!

Salve,
ho una pianta di limone attaccata dagli afidi, dove posso acquistare le coccinelle per contenerne l’attacco tramite lotta biologica integrata?
Grazie
(Chris)

Risposta

Salve Chris,
il tuo intento di attuare la lotta biologica alla pianta del tuo limone ci affascina, non è così comune.
Per avere informazioni su come attuare la lotta e anche provvedere all’acquisto degli animali prova a rivolgerti a questo sito specializzato sulle coccinelle che trovi nel link.
Salute e buona lotta biologica.

Salve,
Mi chiamo Fabiano Arcolin, ho 48 anni e vivo in provincia di Padova, sono perito agrario, attualmente ex responsabile in un azienda commerciale ora in mobilità, da inizio anno mi trovo senza impiego, ho due figli in età scolastica e nonostante le varie ricerche, il lavoro latita…conosciamo il periodo.
Fortunatamente dispongo di 3 ettari di terreno agricolo che fino ad oggi è sempre stato coltivato con le classiche colture che richiedevano poco lavoro, una piccola porzione destinata ad ortaggi per uso domestico.
Ora, da questo terreno vorrei crearmi del reddito, e magari una indipendenza economica con una o più colture, maggiormente reditizzie. Potete suggerirmi qualcosa?
Il terreno mediamente argilloso e localizzato nella parte orientale della provincia di Padova, a 50 mt dal fiume Bacchiglione, (con buona disponibilità di acqua). Tra le tante cose pensavo anche alle pannocchiette che proprio Bonduelle commercializza.
Ringrazio fin d’ora chi mi potrà  dare un suggerimento e un aiuto.
(Fabiano – Padova)

Risposta

Salve Fabiano,
capiamo il tuo attuale momento non facile per te, ma intuiamo anche la tua capacità e voglia di intraprendere un’attività alternativa, per fortuna che hai la tua terra!
Per le caratteristiche del terreno che hai: estensione, tessitura (argilloso di media ma migliorabile con lavorazioni e concimazioni) e soprattutto disponibilità di acqua; e per la tua necessità di crearti un reddito personale annuo, il suggerimento che mi viene da da darti è l’avviamento di un’attività di orticoltura specializzata a regime biologico. Potresti per esempio suddividere il terreno come segue: due ettari destinati alla coltura di ortaggi annuali sia in pien’aria sia in serra ferdda-tramite l’allestimento di tunnel mobili all’occasione, l’ettaro rimanente invece potrebbe essere allestito a frutteto misto, con la coltivazione negli interfilari di colture permanenti ortive es: carciofi, asparagi, cren, aromatiche in generale.
La tua produzione biologica di frutta e ortaggi potrà rifornire sia i privati cittadini e anche i G.A.S. (gruppi di acquisto solidale), o anche ristoranti della tua zona tramite la vendita diretta in azienda o anche con consegna a domicilio: alestirei per l’occasione delle cassete di verdura mista già pronta; l’atra parte della produzione invece puoi venderla ai mercati generali. Prima di avviare la tua attività è necessario che tu rediga o faccia redigere un vero e proprio progetto preventivo e definitivo, potresti per questo farti sostenere da un associazione di categoria della tua zona:come C.I.A. o Coldiretti, che ti aiuteranno a muovere i primi passi, compreso un’attenta analisi di mercato, indispensabile prima di iniziare qualsiasi attività economica.
Salute e buon lavoro davvero!

Salve,
sono una docente con la passione dell’orto, curo le piante di agrumi che possiedo in una casetta a Francavilla al Mare (Chieti).
Da anni ho tre piante di mandarino e una d’arancio attaccate dalla, mosca degli agrumi, che mi distrugge il raccolto, stò seriamente pensando di eliminare le piante (trentennali) perché non riesco a debellare o almeno tenere a freno questo parassita.
Per contenere il parassita ho utilizzato prodotti a base di spinosad, trappole fotocromiche, insetticidi biologici, ma con scarso successo. Accetto qualsiasi suggerimento, ringrazio dell’attenzione

(Franca – Chieti)

Risposta

Salve Franca,
la mosca mediterranea della frutta  – Ceratisis capitata Weidmann – è un dittero molto dannoso su diversi tipi i frutta, compresi gli agrumi (escluso cedro e limone). Il danno è causato dall’adulto, femmina, che depone le uova all’interno del frutto, le larve che nasceranno si ciberanno poi della polpa che porteranno a marcescenza.
La specie sverna  – nei paesi più freddi – come crisalide nel terreno. Ritornerà a volare deponendo altre uova da giugno a settembre… anche ottobre/novembre, in base alle condizioni meteorologiche.
Volendo contrastare biologicamente l’azione di questo insetto si deve agire abbattendo il numero di adulti volanti impedendo loro di deporre le uova nei frutti, la lotta prevede sia la lotta diretta sia una prevenzione.
Prevenzione:
1 – eliminazione – cioè distruzione – di tutti i frutti caduti in terra e comunque attaccati dall’insetto, prima che questo esca dal frutto.
2 – sconvolgimento dell’habitat di svernamento dell’insetto – il terreno sottostante le piante – con lavorazioni superficiali nell’autunno, sperando anche in un inverno freddo che uccida le crisalidi.
Lotta diretta sugli adulti, bisogna abbattere la quantità di adulti volanti sulla chioma delle piante
1 – Spintor Fly: esca pronta all’uso con dosi ridotte di un insetticida biologico che attrae l’adulto e lo fa morire in poche ore.
2 – Magnet – med: trappola che, fisicamente posta sulla parte alta della chioma della pianta con attrattivo alimentare, ha su di sé una carica di insetticida consentito in agricoltura biologica.
3 – Magnet oil: trappola con attrattivo a base di feromoni di tipo alimentare, che attrae l’adulto in volo e lo elimina attarverso la carica di insetticida biologico.
Importante è anche la tempistica di questi metodi, cioè capire, anche attraverso il posizionamento delle trappole, quando c’è il massimo volo degli adulti e in quel periodo attuare la lotta.
Contrastare questo insetto non è facile…una ‘lotta vera e propria’ direi ironicamente!
Aspetta a tagliare le piante, se puoi!
Salute e buon lavoro

© 2021 Bonduelle InOrto