Salve
sono un agente di commercio e vivo in mansarda ho da qualche anno la passione per l’orto;  pochi giorni fa ho comprato un vaso 80cm di diametro e 80 di profondita’ per mettere una vite di due anni.

Vorrei sapere che tipo di concime utilizzare e in che quantita’, visto le dimensioni del vaso.

in attesa di una risposta ringrazio distinti saluti.

(Savino)

Risposta

Salve
Complimenti per la tua nuova passione!
Per la tua pianta di vite ti consiglio di allestire innanzitutto un bel fondo di drenaggio – il drenaggio lo realizzi mettendo sul fondo del vaso della argilla espansa che trovi nel tuo negozio agrario di fiducia – , visto le esigenze naturali della stessa Vitis vinifera.
Per il  terreno di coltura ti do questa ricetta: 50% terra di origine minerale – la terra vera cioè – 30% di terriccio e 20% di stallatico di origine biologica, il concime! Comunque nel caso non riesci a trovare tutto utilizza i normali terricci che puoi acquistare nel tuo consorzio agrario di fiducia.
Impasta bene il tutto e disponi nel tuo bel vaso.
La vite è una pianta rustica e vedrai che ti darà grandi soddisfazioni.

Buona Fortuna e facci sapere!

Sono 4 anni che ho piantato dei kiwi maschio e femmina come da procedura solo che non riesco ancora a mangiare i frutti. Quando é tempo di fioritura fanno tanti fiori dopo di che si seccano e cadono. Forse non si impollinano? Ma da cosa si riconosce la pianta maschio da quella femmina ? Forse mi hanno imbrogliato chi mi ha venduto le piante ! Vorrei capirci qualcosa in più. Grazie

(Rosanna)

Risposta

Ciao Rosanna, dopo quattro anni nessun frutto, inizierei anch’io a nutrire dei sospetti!

Non è facile riconoscere la pianta maschile da quella femminile, tuttavia i loro fiori sono diversi, perché nella pianta maschile questi si presentano a grappoli, mentre in quella femminile sono singoli e distanziati tra loro, per fare in modo che il fiore una volta fecondato abbia lo spazio per potersi trasformare in frutto.

In ogni caso dai uno sguardo a questo link sui kiwi di Wikipedia, lì troverai anche delle foto che, come sempre, sono più esplicative delle parole.

Un saluto e a presto!

Abito in campagna in provincia di Sassari a Mores e ho comprato una pianta di limoni.

E’ vero che un limone ha bisogno di un’altra pianta di limone vicina o si puo’ allevare anche da solo?

 

( Rosita – Mores – Sassari )

Risposta

Cara Rosita, il limone è una pianta auto-fertile e non necessita di altre piante di limoni vicino, quindi vai tranquilla! Un saluto e buon anno!

Abbiamo (io e mio marito) 600 metri quadri di terreno con 40 olivi e un piccolo spazio per l’orto nel comune di Quarrata (Pt). Vorrei sapere se la pianta del kiwi può essere piantata in un grande vaso?

(Lara – Quarrata)

Risposta

Ciao Lara, puoi certamente piantare un kiwi in vaso, dovrai però essere molto attenta alle potature e contenere la sua esuberanza. Inoltre se pianti una sola pianta devi accertati che sia auto-fertile, altrimenti dovrai mettere una pianta femmina e una maschio, affinché avvenga l’impollinazione. Se per caso non lo avessi ancora letto dai un’occhiata a questo link sulla coltivazione del kiwi.

Vivo in provincia di Cagliari, sono un appassionato di frutti esotici, intenzionato a coltivare kiwi.

E’ possibile la coltivazione del kiwi in serra ?

E se è  possibile, quali sono le differenze dalla coltivazione in campo aperto ?

(Gianni-Cagliari)

Risposta

Ciao Gianni, sarei molto curiosa di sapere perché vuoi coltivare il kiwi in serra, visto che il clima a Cagliari consente di coltivarlo benissimo all’aperto.  Per il momento mi terrò la mia curiosità e ti consiglio, se non hai problemi particolari, di coltivare il Kiwi in pieno campo. Tuttavia qualora ne avessi necessità è possibile anche coltivarlo al coperto in un posto luminoso e arieggiato.

Se invece vuoi organizzarti per avere un produzione più ampia, da commerciare, il discorso cambia e credo che doovresti informarti meglio presso un tecnico della tua zona.

Posso però dirti che talvolta i kiwi vengono allevati anche al coperto, qualcuno per esempio ne ha sperimentato la piantagione sotto serra fotovoltaica, però molto, molto luminosa.

Ma se sei interessato ad approfondire ti consiglio di leggere questo articolo sulla coltivazione dei kiwi sotto copertura e su come questo possa forse evitare il diffondersi di batteriosi.

Ho sempre fatto l’autista di turismo, ma da quando sono diventato pensionato mi sono sbizzarrito con delle piante da frutto, alcune anche di frutti antichi (pere e mele).

Possiedo 4 piante di limone, ma una ha delle spine lunghe 5 o 6 cm potrebbe essere selvatica? Il signore che mi ha regalato questa pianta aveva tagliato il fusto credendo fosse morta io mi sono accorto che aveva un getto dopo ne ha messi 6 dei quali 4 li ho eliminati. Secondo lei è selvatica? Dovrei farla innestare? Anticipatamente ringrazio.

(Franco-San Martino in Rio-RE)

Risposta

Ciao Franco, secondo me hai ragione: il tuo limone ormai è diventato ‘selvatico’. Nel senso che il tuo amico quando l’ha tagliato radicalmente è andato sotto il punto di innesto, per cui adesso non hai più un limone, ma l’agrume originale su cui era stato innestato il limone (un Citrus aurantium oppure un Poncirus trifoliata, visto che ha le spine molto lunghe).

Se vuoi un limone dovrai farlo innestare nuovamente, altrimenti dovrai accontentarti dI avere una nuova pianta! Saluti e Buone Feste!

Sono un ragazzo di 20 anni, vivo nel cuore della campagna maremmana, vicino ad un piccolo paesino chiamato Paganico, a pochi minuti da Grosseto. Ho un posto fisso (strano ma vero) in un’azienda vinicola qua vicino e ho al passione per l’agricoltura 🙂

Prima di tutto volevo ringraziarti per il tuo blog, ogni giorno prendo appunti per farmi piano piano un po’ di esperienza e poi complimenti anche per gli svariati campi che tratti. Ma arriviamo ai fatti, io ho un uliveto di 200 piante, 100 in piano, in uno stato perfetto, sono verdi grosse e ogni anno è una soddisfazione coglierle. Ho poi altre 100 piante invece situate in una collina, che purtroppo sono state trascurate, dove sono presenti vari rami secchi e gialli, poche foglie e di conseguenza pochissime olive…volevo sapere se un sovescio fatto con il favino potrebbe migliorare le cose e già che ci sono ne approfitto per sapere se è opportuno effettuare altri trattamenti…ringrazio in anticipo

(Manfredi-Paganico)

Risposta

Ciao Manfredi, prima cosa grazie per i complimenti e sappi che se sono ancora qui tutti i giorni a scrivere informazioni sugli orti è anche perché ricevo e-mail come la tua. 😀

Dopodiché voglio dirti che so benissimo dove è Paganico, terra bellissima ma non facile da coltivare. Ma non ci perdiamo di animo e facciamo quello che serve per farla rendere al meglio. Ti confesserò una cosa: in campagna io sono una ‘che predica bene e razzola male’ per cui la mia oliveta non ha mai quello che si meriterebbe.

Tu invece non solo dovresti fare il sovescio di favino, ma contemporaneamente dovresti arricchire la terra con del concime organico pellettato, meglio se biologico. Il letame non pellettato è ottimo, ma non sempre è maturo al punto giusto e allora brucia la semina e chiama i cinghiali (ma quelli arrivano lo stesso).

Ma non è finita qui: a primavera quando interrerai il sovescio aggiungi di nuovo del concime. Così la terra subirà da subito un sensibile miglioramento e le piante te ne saranno grate. Queste operazioni vanno ripetute negli anni, fino a quando non vedrai che le cose iniziano veramente a cambiare.

Mi chiedi inoltre quali trattamenti fare. Al volo ti dico quelli base dopo avere ascoltato le molte campane ‘sul campo’. La poltiglia bordolese andrebbe data subito dopo la potatura (nel tuo caso la potatura, ma del resto credo che tu lo sappia bene, è fondamentale) e poi un’altra volta quando vedrai ingrossare leggermente le olive. Naturalmente c’è chi la ripete più volte.

Per aiutare invece l’allegagione dovrai invece fare un trattamento a base di boro. Quando?  Subito dopo la fioritura, quando appena si percepisce il frutto, questo proprio per evitare la ‘cascola’. Anche in questo caso c’è chi abbonda e fa un trattamento anche in prefioritura.

Ma non ho finito! E la mosca? Dove la lasciamo la mosca? Veramente la lasceremo volentieri ovunque tranne nella nostra oliveta, ma purtroppo quella arriva e fa danni. Allora ultimamente ho sentito parlare molto, ma molto bene del ‘caolino’ (leggi questo link ma se non conosci un prodotto non limitarti nelle informazioni, digita caolino e leggi tutto quello che ti serve!), da dare quando l’oliva è ormai diventata più grossa e siamo avanti con la stagione tanto da temere l’attacco della mosca. Come saprai i ‘bollettini’ dei vari consorzi della zona sono molto aggiornati e in genere riescono a capire quando ‘ la malefica’ potrebbe sferrare l’attacco. Logicamente se piove molto il trattamento va ripetuto.

Per il momento è tutto, ma per qualsiasi cosa sentiamoci, magari nel frattempo nascono novità ancora meno impattanti, perché i trattamenti di cui abbiamo parlato, per quanto tutti consentiti in agricoltura biologica, hanno comunque un impatto sull’ecosistema, per questo è meglio farne un uso limitato ed intelligente. Ciao e godiamoci il nostro Buon Olio!!!

Vi invio una terza domanda perchè il mio alluce marrone (i miei piedi sporchi quando torno dall’orto) mi sta prendendo la mano.

Con l’uva del mio piccolo filare come si può fare in casa il vino con lo stretto indispensabile?

Inoltre, le barbatelle che mi avete consigliato l’anno scorso vengono su bene ma una è rimasta piccola (alta 30 cm). Come posso aiutarla?

Grazie come sempre per il vostro prezioso aiuto.

Ciao dal mio alluce marrone.

(Saverio – Cava dei Tirreni)

Risposta

Ciao Saverio, ho provato a chiedere anche ad altri amici orticoltori il perché una delle tue barbatelle sia rimasta più piccola rispetto alle altre, e tutti sono concordi nell’individuare la causa nell’esecuzione dell’impianto. Vale a dire che molto probabilmente quella più piccola è stata interrata maggiormente: talvolta anche solo qualche centimetro può fare la differenza. Come dice il mio amico Giovanni: “le radici delle barbatelle devono sentire il suono delle campane”, vale a dire che non devono essere interrate troppo a fondo!

Quanto a fare il vino con l’uva del tuo filare non so quanto possa valerne la pena, occorre avere conoscenze approfondite e molta esperienza, nonché accurate nozioni chimiche per arrivare ad un risultato perlomeno accettabile. Questo non significa che tu non possa provare, ma certamente è una prova che richiede molta dedizione e professionalità.

Però oltre al vino, con l’uva del tuo filare, puoi fare il succo d’uva, la marmellata d’uva e il mosto d’uva, in rete puoi trovare centinaia di ricette di questi tre prodotti, tutti eccellenti e dalle molteplici proprietà organolettiche.

Saluto e stringo volentieri il tuo alluce marrone. A presto!

Per l’anniversario del mio matrimonio, mi hanno regalato una bella pianta di limoni che ho sistemato sul terrazzo della mia casa, che è un terrazzo coperto. Gradirei sapere quali sono le cure appropriate per mantenerlo. Aveva due limoni già a maturazione e numerosi altri frutti per ora piccoli e verdi. Le annaffiature devono essere abbondanti?

Con quale frequenza in questo periodo dell’anno? So che l’acqua non deve ristagnare nel vaso e ho predisposto un drenaggio, ma come faccio a sapere quando la mia pianta ha bisogno di acqua? Di solito sento il terreno se è asciutto, ma talvolta mi sembra che le foglie siano un po’ “giù”. Il terrazzo è soleggiato al mattino.

Grazie per la cortese risposta.

(Mariangela Belli)

Risposta

Cara Mariangela, ho appena risposto a Pierluigi su come annaffiare correttamente il limone.  Ti consiglio quindi di leggere la risposta che ho appena dato a lui. Comunque ricorda che il limone non ha bisogno di molta acqua e le foglie potrebbero essere  leggermente giù di tono anche ‘per troppa acqua’, oppure molto più semplicemente si sta adattando al suo nuovo ambiente. Il limone è una pianta che sente molto gli spostamenti! Cerca di metterlo nella posizione più soleggiata di cui disponi e ricorda che a primavera potrebbe fargli piacere un po’ di concime. Un saluto e a presto!

Mi hanno regalato una pianta di limone in vaso che sono costretto a tenere sul terrazzo di casa, (terrazzo coperto, chiuso da un muretto). E’ la prima volta che mi trovo a coltivare una pianta di limoni e ho paura di sbagliare. Vorrei sapere con quanta frequenza e in che quantità annaffiare la pianta (vaso 35cm, pianta h:90 cm, largh. 50 cm).  

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