Mi dedico con passione ad un piccolo frutteto mq 5.000. In questo periodo sto preparando il terreno per piantare nuove piante da frutto al posto di quelle morte sia perché vecchie, sia perché appena piantate ma rinsecchite.

Ciao Nara, ogni tanto ti rompo le scatole, questa volta la mia domanda è: le mie piante di sedano presentano in alcuni gambi, macchie che sembrano ruggine e numerosi bucherellini che poi marcisconono; sai dirmi per favore a cosa è dovuto? Ciaoe grazie del tempo che vorrai dedicarmi.

(Renzo)

Risposta

Caro Renzo, è un piacere poterti leggere! Come vedo sei sempre impegnato con il tuo orto e qualche problema purtroppo arriva puntualmente! Sicuramente è un fungo quello che ha colpito i tuoi sedani, ma è difficile da dire di quale fungo si tratti esattamente. Può essere antracnosi, septoriosi, ticchiolatura o ruggine, l’umidità che quest’anno ha fatto da padrona nell’orto ha favorito molto il diffondersi di queste patologie! In ogni caso i rimedi sono sempre gli stessi: per prima cosa togliere tutte le piante malate e bruciarle (le spore dei funghi si propagano facilmente), trattare le piante con la poltiglia bordolese all’1% appena si avvertono i primi sintomi dell’infezione, oppure con propoli+zolfo.

Come prevenzione è raccomandabile un’attenta rotazione delle colture: il sedano non andrebbe seminato nello stesso posto per almeno due anni (e neppure le altre ombrellifere). Potresti inoltre mettere della polvere di roccia nella buca del trapianto e spruzzare con una certa regolarità le piante con del decotto di equiseto. E come sempre saluti e buon orto!! A presto Renzo 🙂

Amo l’orto e il giardino con frutti, uso però solo metodi naturali.

Ho nel mio giardino una pianta di araucaria di 20 anni alta 4 metri il tronco é pieno di resina bianca e i pochi rami rimasti si sono seccati, pero’ in basso, alla base della pianta, si sono formati nuovi rami cosa mi consigliate di fare? Vi ringrazio aspettando vostre notizie..

(Giovanni – Mantova)

Risposta

Ti confesso che non sono un’esperta di piante tropicali, per cui ho cercato in rete chi poteva aiutarci a risolvere il tuo problema.

La prima risposta utile che sono riuscita ad individuare è su Verdeblog ed è questa: “L’araucaria conifera originaria del Cile: per un corretto sviluppo deve essere collocata in posizione soleggiata e al riparo dai venti freddi invernali. Vuole terreno fertile, ricco di humus, e non tollera soprattutto il ristagno idrico di acqua nel suolo. Nei nostri climi capita frequentemente che ad una certa età la pianta specialmente se posta in terreni freddi e argillosi con prolungati ristagni idrici venga colpita da avversità. Spesso si tratta di funghi che vivono nel terreno, i quali penetrano all’interno della pianta attraverso le radici, risalgono lungo il tronco ed iniziano a far seccare i rami più bassi. Questo potrebbe essere capitato anche alla pianta in oggetto. In tal caso eliminare tutte le porzioni secche, e fare ripetuti trattamenti sull’intera pianta, quindi anche sulle porzioni ancora verdi, con prodotti a base di rame (solfato di rame, poltiglia bordolese, ossicloruro di rame)”.

Non mi fermerei tuttavia a questa risposta e scriverei una mail anche a Lucchetti Piante (l’indirizzo mail è questo: info@luchettipiante.it ). Lucchetti è un vivaio pistoiese specializzato in conifere, che coltiva anche Araucarie. Sottoponi a loro il tuo problema e vedrai che riceverai una risposta mirata e specifica, data da esperti che conoscono bene  la pianta in questione.

Mi raccomando fammi sapere come andrà a finire! Ciao e a presto!

Dove posso acquistare il tanaceto essiccato?

(Domenica)

Risposta

Ciao Domenica, penso che qualsiasi erboristeria ben fornita abbia del tanaceto essiccato, ma se non dovessi trovarlo ad una prima indagine veloce in rete potresti contattare Alibaba o Erboristeria Dottor Cassani.

Ho comprato una pianta di rabarbaro e l’ho messa in vaso. Man mano le

foglie si sono abbassate, accartocciate e seccate. La pianta e’ esposta ad est e non prende molto sole. Forse è per questo?

Meglio se la posiziono e a sud? Mi sembra infatti che la terra sia sempre umida.

Grazie

(Laura)

Risposta

Ciao Laura, temo che il problema tu l’abbia già individuato e sta nel fatto che la terra è sempre umida. Il rabarbaro si adatta bene anche alla mezz’ombra e a qualsiasi tipo di suolo, tranne quelli intrisi di acqua.

Il terreno troppo compatto dove l’acqua ristagna è nemico del rabarbaro, la stessa cosa succede se annaffi la pianta spesso e lasci l’acqua nel sottovaso.

Scegli per il rabarbaro un terriccio soffice e in primavera e in autunno ricorda di aggiungere sostanza organica (del letame pellettato andrà benone in vaso) perché è una pianta che necessita di concimazioni.

Un saluto e abbi cura del tuo rabarbaro!

Sono una patita di piante, proprio x questo x il mio compleanno gli amici x prendermi in giro mi hanno regalato un piccolo alberello di prugne rosse. Ho un piccolo giardino che curo con passione, ma con grandi difficoltà.

La mia domanda è……. il mio piccolo albero fa circa 15 prugne molto saporite, ma dopo che i frutti maturano, le foglie ingialliscono, diventando brutto e sofferente… cosa posso fare?

saluti e grazie

(Giulia-Roma)

Risposta

Cara Giulia, come scherzo mi sembra carino, perché un albero da frutto è sempre gradevole da avere in giardino! Ma veniamo al nostro problema, se è solo un deperimento leggero, qualche foglia ingiallita e poco più cercherei soltanto di concimarlo un po’ meglio in autunno e in primavera con dello stallatico maturo (anche pellettato a lenta cessione che si trova in qualsiasi consorzio agrario). Magari il tuo alberello ha solo consumato un po’ troppe energie nella fruttificazione!

Se invece il deperimento è vistoso e tende a spogliarsi quasi completamente, allora ti consiglio di leggerti la risposta che poco tempo fa ho scritto per Vittorio, che aveva un ciliegio con lo stesso tipo di patologia, ovvero la cilindrosporiosi, che colpisce i ciliegi, ma anche molti prunus.

Un saluto e a presto

Tra l’altro ho comprato una piantina che mi sembrava avere foglie particolari … spruzzate di bruno … pensavo fosse un peperoncino ornamentale … invece no: funghi che hanno prosperato sulla debolezza delle piante già attaccate dagli afidi …

Gli afidi penso di averli combattuti bene con il lavaggio delle piante …. marsiglia … ma i funghi no…

Ho tagliato via quasi tutto … ripiantato qualcosa … ma il sedano … prezzemolo non riescono ad andare oltre i 4 0 5 cm perchè già stanno male: macchioline che ad un occhio sofferente possono sembrare come spruzzate da acqua sporca …

Vorrei sapere come sanare la terra – che non ho buttato – dai parassiti che ha accolto prima di riutilizzarla …

grazie a tutti

(EliEli-Modena)

Risposta

Per allontanare i funghi la prima cosa da fare è evitare di annaffiare le foglie e posizionare le piante al sole, almeno per qualche ora, per evitare che l’acqua crei muffa e ristagno. Non lasciare l’acqua nel sottovaso e cerca, se possibile, di fare in modo che le piante abbiano aria e venticello a sufficienza.

Dopodiché per prevenire i funghi si può somministrare del decotto di equiseto o il classico rame.

Se la situazione è molto compromessa, azzera tutto e ricomincia da capo, facendo maggiore attenzione ai primi sintomi di malessere dei tuoi ortaggi.

Per disinfettare il terreno si usa normalmente la calce in polvere, ma sinceramente in vaso penso si possa alterare troppo il naturale ph del terreno, forse puoi annaffiarlo con dell’infuso di aglio che agisce contro i batteri e contro i funghi (75g di bulbi tritati in 10 litri d’ acqua, distribuirlo direttamente su piante e terreno non diluito), oppure del bicarbonato di sodio, che allontana le malattie fungine ed è una buona alternativa allo zolfo (si diluisce un cucchiaino in un litro d’acqua, aggiungendo eventualmente una decina di gocce di olio essenziale di tea tree).

Sono rimedi molto utilizzati nell’orto, ma che non ho mai sperimentato per disinfettare il terreno, ma secondo me potrebbero essere utili anche a questo scopo.

Ogni quattro anni cambierei ugualmente il terreno delle vasche o dei vasi, perché con le continue annaffiature si impoverisce molto. Consideriamo poi che in balcone è molto difficile praticare la rotazione!

Un saluto e Buon Orto!

Dopo troppi anni in città io e mio marito ci siamo trasferiti a Momperone un piccolo paese sui colli Tortonesi in provincia di Alessandria. Amo gli animali e la natura e mi diletto a coltivare una minuscola striscia di orto e un giardino. Sono impiegata telelavoratrice e leggo spesso i vostri utilissmi consigli.

Settimana scorsa ho acquistato in un negozietto di agraria un prodotto per la disinfestazione delle larve di zanzara che quest’anno non ci danno tregua. Mi hanno venduto Kothrine Flow 7.5 della Bayer dicendomi che era un prodotto non tossico per le persone e gli animali domestici e che sulla confezione erano riportate le istruzioni per il corretto impiego. Sul flacone è indicato che servono 200 ml di prodotto ogni metro quadro io non ho però idea di quanti millilitri di prodotto devo diluire in un litro di acqua. Poichè ora il negozio è chiuso per ferie chiedo se qualcuno di voi è in grado di dirmi come fare la diluizione. Vi chiedo, inoltre, se il prodotto può essere usato anche nell’orto.

Grazie 1000!

(Giusi – Momperone )

Risposta

Ciao Giusi, personalmente non conosco il prodotto da te acquistato, ma ho trovato questa pagina che è una scheda tecnica del tuo prodotto contro le zanzare (Kothrine Flow 7.5 ), leggila e troverai i dosaggi necessari, che però risultano diversi da quelli da te riportati.

Quanto al suo utilizzo nell’orto te lo sconsiglio: uccide tutti gli insetti compresi quelli utili ed è abbastanza persistente (il suo principio attivo è la deltametrina). Il mio consiglio evita i ristagni di acqua  e cerca di resistere … l’anno prossimo nell’orto piante anti-zanzare!!!

Da cinque anni vivo in una casetta con giardino, nello stesso è presente un bel ciliegio che da anni, mi offre buonissimi frutti, quest’anno , dopo aver fatto i frutti, ho notato che le foglie tendevano a ingiallirsi, come se stesse seccando la pianta. Eppure  annaffio regolarmente il giardino tutte le sere, come ho sempre fatto. Le foglie non presentano forme funghicide o altro parassita, ma si stanno seccando una ad una. Cosa potete consigliarmi?

Grazie

(Vittorio -Genova)

Risposta

Ciao Vittorio, ho fatto una piccola ricerca e alla fine  le motivazioni che possono avere causato un precoce ingiallimento fogliare del tuo ciliegio, dopo ha ben fruttificato, possono essere due:

– la prima e la più probabile, è la cilindrosporiosi del ciliegio (Cylindrosporium padi). Questo fungo colpisce diverse specie di Prunus ed è particolarmente pericoloso sul ciliegio (Prunus avium). Si diffonde sulle foglie e raramente sui rami. Ad un’attenta osservazione le foglie colpite presentano sulla pagina superiore tante piccole macchie rosse, mentre su quella inferiore si presentano delle aree clorotiche che in seguito diventano anch’esse rossastre. Le foglie infette ingialliscono e poi cadono precocemente, per cui in piena estate le piante risultano già spoglie.

Se questa è la causa dovrai intervenire, asportando e bruciando tutte le foglie infette e poi somministrare dei trattamenti a base di rame. Almeno due, da distanziare 15-20 giorni l’uno dall’altro.

Ci sono anche rimedi chimici specifici, che io non conosco, ma se fossi al tuo posto oltre al rame proverei  con la soluzione idroalcolica di propoli che in genere aiuta a bloccare la diffusione delle malattie fungine.

Il prossimo anno in via preventiva segui i consigli su come trattare gli alberi da frutto e prendi in considerazione anche l’impiego del decotto di equiseto.

– la seconda causa dell’ingiallimento fogliare potrebbe essere una carenza di magnesio di ferro, piuttosto comune nei suoli calcarei, ma se il tuo ciliegio, non ha mai manifestato sintomi del genere, dubito possa essere questo il motivo. In questo caso potrai somministrare con l’irrigazione dei chelati di ferro, che trovarai in un qualsiasi consorzio agrario.

Spero di esserti stata di aiuto, ma se pensi che la causa possa essere un’altra, riscrivi e indaghiamo ancora! Saluti!

Da tre anni ho realizzato l’orto dei miei sogni, ma purtroppo nel giro di una settimana le mie piante di patate, bellissime, in fiore, le ho trovate con le foglie completamante bruciate (peronospora), il fusto però sembra ancora buono e c’è alla base tipo una ripresa, ho tagliato tutte le foglie rovinate e ho lasciato i fusti trattandoli con ossicloruro di rame (trattamento che cmq avevo sempre effettuato a distanza di ogni 15 gg) c’è quanche possibilità di salvare qualcosa? Cosa devo fare? Sono disperata, rispondetemi prima possibile. Grazie!

(Anna)

Risposta

Cara Anna, secondo me hai fatto quello che potevi. Tutti i trattamenti, che siano a base di equiseto o di poltiglia bordolese, sono preventivi e poco possono fare sulle spore che si sono già diffuse. Quindi hai fatto benissimo ad eliminare le parti ammalate e hai fatto bene a fare comunque un trattamento a base di ossicloruro di rame per evitare comunque una maggiore diffusione.  Ripeti il trattamento come hai sempre fatto o con il rame o con la poltiglia bordolese e cerca di salvare il salvabile! Un’altra difesa possibile sembra essere la soluzione idroalcolica di propoli da somministrare 3 volte a distanza di 10-15 giorni.

Auguri e fammi sapere come andrà il raccolto!

P.S: sai che mi sembra difficile capire come, nonostante i trattamenti, la peronospora abbia attaccato le tue patate!

Ti do ancora qualche consiglio per l’anno prossimo:

– Utilizza i tuberi pregermogliati e di varietà resistenti

– Se puoi evita la coltivazione in terreni troppo umidi

– Prima della semina lascia i tuberi per una notte a bagno in argilla diluita con decotto di equiseto

– Trattare le piante con poltiglia bordolese o decotto di equiseto.

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