Non mi stancherò mai di parlare della menta! Perché ha un profumo unico, si presta alla preparazione di piatti dolci e salati e una volta messa in terra, ma anche in vaso, chiede pochissimo, come molte aromatiche del resto. Questa volta mi sono fatta prendere la mano dalla mia passione e ho piantato ben cinque varietà di menta (Mentha piperita, Mentha spicata ‘Moroccan’ o menta verde marocchina, Mentha pulegium o menta romana, Menta spicata ‘Crispa’, Mentha smithiana o Menta rossa) una di fianco all’altra, non proprio in riga come soldatini, ma nella stessa parte di aiuola. Unica compagnia l’erba aglina e l’erba cipollina. Ho esagerato lo so 🙂

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Inorto.org è dal 2011 il punto di riferimento per gli ortisti italiani, e fornisce preziosi consigli sia ai più esperti che a nuovi interessati.
L’obiettivo di Bonduelle è ispirare la transizione verso una dieta a base vegetale per contribuire al benessere delle persone e del pianeta. In questo contesto si inserisce InOrto, simbolo dell’amore per la terra e del rispetto dell’ambiente.
Bonduelle Italia s.r.l.
Via Trento, 1
24060
San Paolo d’Argon (BG)

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Inizia a fare freddo e molti lavori nell’orto vanno rimandati, ma è sempre il momento per mettere a dimora un buon albero da frutto, ammesso che non piova a dirotto e che il terreno non sia gelato. Allora perché non approfittarne per piantare un alberello ormai quasi del tutto dimenticato: l’azzeruolo o nel suo nome latino Crataegus azarolus.
L’orto sta diventando sempre più strumento di miglioramento sociale e personale, per questo sono sempre più numerosi gli orti che nascono in ambiti che solo fino a poco tempo fa sembravano insoliti: nelle città, nelle scuole, nelle carceri, negli ospedali, ovunque si debba rieducare al cibo e alla natura.
Liberare il terreno dalle malerbe senza l’uso dei diserbanti, può essere difficile, ma con un po’ di pazienza si può fare. Questo problema diventa di vitale importanza quando decidiamo di fare un orto su un terreno incolto: non si può seminare su di un terreno invaso da gramigna o da essenze spontanee che, anche se appartenenti alla flora locale e apprezzabili, non possono condividere lo spazio con i nostri ortaggi!
La vangatura è importante o superflua? Su questo argomento i pareri sono molti e contrastanti. Iniziamo con il dire che gli strati del suolo che interessano l’orticoltore sono due: lo strato attivo, quello superficiale e fertile da dove le piante attingono il nutrimento, e quello inerte, più profondo e più povero e perlopiù inutilizzato.