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fiori e ortaggiFinalmente l’orto-giardino anche in fiera!

All’ultima Mostra di piante e fiori dell’Orticoltura, che si è tenuta a Firenze dal 25 aprile al 1 maggio, c’era uno stand che riassumeva in pieno lo spirito dell’orto-giardino: strutture in legno per rampicanti orticoli, grandi ceste ricolme di verzura, un grande gazebo ornato di rose e sullo sfondo la splendida serra ottocentesca dei giardini dove si svolgeva la manifestazione. Ma soprattutto un tripudio di fiori e ortaggi disposti in modo armonioso, al cui interno erano disseminate alcune sculture di Tobia Fasoli, un artista che traduce sorprendentemente in bronzo la leggerezza degli origami giapponesi.

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Ciao,
da poco mi sono trasferita nella mia nuova casetta, nella provincia di Varese, dove vorrei incominciare a prendere confidenza con il giardino.
Sono alle prime armi e il mio giardino attualmente ha un terreno con un misto di sassi e erba, a chiazze.
Mi piacerebbe restaurare il giardino, ma non so da che parte iniziare e ho anche paura di fare qualche danno!
Mi date qualche consiglio voi?
Grazie

(Pam – Varese)

Risposta

Ciao Pam
Che bella cosa iniziare ad aver a che fare con un giardino di sana pianta! Una condizione tanto bella quanto impegnativa, ma di certo alla fine, avrai un luogo tuo, esclusivo!
Il primo passo è quello di avere un progetto da seguire, prova a immaginare come che tu vorresti il tuo giardino.
Sono sicuro, che avere un bel prato verde di partenza sia una delle condizioni basilari, per fare questo devi per prima cosa lavorare le terra – fresatura si chiama l’operazione – e anche eliminare tutti i sassi che trovi sulla superficie.
Una volta che il terreno è ben lavorato devi eseguire la semina del tappeto erboso.
Ti consiglio però anche di non destinare tutta la superficie a prato ma di lasciare degli spazi con terra nuda – le aiuole – che saranno destinate alla coltivazione delle piante di diversa natura: Erbacee, arbustive e arboree; e poi non dimenticare di lasciare uno spazio per il tuo Orto per avere sempre verdure fresche e fiori da portare in casa.

Inoltre Pam, se ancora non lo avessi fatto, puoi leggerti tutti gli articoli che appaiono sotto la voce ‘Come Progettarlo’ sulla home-page di InOrto. Vedrai che troverai molte indicazioni utili, potresti iniziare con quello che parla di come disegnare un orto in modo semplice e poi proseguire con gli altri!

Complimenti per la tua nuova avventura e non aver paura di fare danni!
Buon Lavoro!

Anno del giardiniereOgni volta che arriviamo in prossimità delle vacanze, siano esse estive o invernali, ci ‘scappa’ un consiglio per la lettura. Questa volta vi propongo ‘L’anno del giardiniere’ di Karel Capek. Si tratta di una raccolta di articoli scritti da questo protagonista del novecento letterario praghese, quando, dopo avere acquistato nel 1925 una casa con del terreno, divenne un vero fanatico del giardinaggio. Nonostante gli anni trascorsi il libro è quanto mai attuale, e dimostra che la passione per il giardinaggio, a differenza del compost, non si degrada, ma è inossidabile.

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Abito in campagna a Siena. Coltivo il mio piccolo orto di casa da oltre dieci anni. Adesso sto realizzando un ampliamento della casa che mi avrebbe portato via del terreno pertanto ho deciso di fare un orto pensile.

Sto dunque cercando di trasformare un tetto piano di circa 50 mq in orto pensile. Dove posso trovare del terreno avendo la certezza che non vi siano state aggiunte sostanze chimiche…? Ho visto due terreni a base di lapillo vulcanico prodotti uno da Europomice srl, l’altro da Vulcaplant srl. Andranno bene per un orto senza veleni?

Grazie per i consigli preziosi che vorrete darmi

(Donatella – Siena)

Ciao Donatella, la tua idea mi sembra veramente sensata e condivisibile, tuttavia sappi che la costruzione di un ‘giardino-orto pensile’ ha delle regole ben precise da seguire, occorre stare attenti alle impermeabilizzazioni, al calcolo dei pesi che andranno a gravare sui solai (e quindi terriccio molto alleggerito con lapillo, pomice, perlite, ecc.), agli scarichi e all’irrigazione. Questo non significa che devi rinunciare, anzi, ti consiglio semplicemente di fare i lavori con cura e attenzione.

Ho già avuto occasione di fare dei giardini pensili, con un’ottima riuscita, ma in qualità di paesaggista ho collaborato con professionisti del settore. Di aziende che si occupano di tetti verdi puoi trovarne molte e non vale la pena che ti suggerisca io dei nomi, ma se vuoi provare a realizzare il tuo orto pensile da sola, avvalendoti dei tuoi artigiani e delle maestranze che già lavorano alla costruzione della casa, informati bene prima su vari aspetti progettuali.

A questo proposito eccoti tre link che potrebbero esserti molto utili: uno è la guida al consumatore su questo argomento, un altro riguarda i vari materiali e l’ultimo ti può aiutare invece sugli aspetti tecnici. Se vuoi che il tuo orto sia il più naturale possibile non hai che da scegliere prodotti in linea con le tue esigenze (terriccio, fertlizzanti, gestione delle acque). Per fortuna in commercio si può trovare di tutto.

Comunque se hai ancora bisogno scrivi di nuovo. Un saluto e buon lavoro!

Curo l’orto e l giardino per disintossicarmi dallo stress della citta in cui lavoro (Milano)…..E ho scoperto che per la lotta biologica vendono dei box con all’interno le coccinelle, avendo girato diversi vivai non sono riuscito a trovarne. Potete aiutarmi? Grazie

Se state per partire, ma lasciate a malincuore il vostro orto o giardino, eccovi un libro da mettere in valigia che vi aiuterà a  colmare il vuoto dell’abbandono.

“Giardino e Ortoterapia – Coltivando la terra si coltiva anche la felicità” è un libriccino nella forma, ma non nel contenuto. “Pia Pera, scrittrice e giardiniera appassionata, racconta come riconnettersi alla rete della vita, ristabilire il corpo a corpo con la natura, attraverso semplici gesti d’affetto verso la terra e le sue creature”. E’ un libro che riassume in modo chiaro, sintetico, ma allo stesso tempo poetico e a tratti commovente,  tutte le motivazioni per creare e prendersi cura di un pezzo di terra.

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La prima volta che sono entrata in questo giardino mi sono sentita Alice nel paese delle meraviglie. Sono arrivata lì quasi per caso entrando da un cancello secondario, ma prima ancora di richiuderlo alle mie spalle ho avvertito una magia particolare. Procedevo in punta di piedi e mano a mano che avanzavo il giardino si schiudeva, ad ogni passo si aprivano scenari sorprendenti e suggestivi, fino al momento in cui la città di Firenze si è distesa completamente ai miei piedi.

Non a caso Bellosguardo. E non a caso il poeta e nobiluomo Guido Cavalcanti, amico di Dante Alighieri, già nel ‘300 volle costruire lì, sulla vetta di questa collina, una torre come luogo di piacere e di caccia. Torre che nel 1583 la famiglia Michelozzi trasformò nella splendida villa rinascimentale di oggi.

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L’orto più bello è quello che con gli anni diventa tutt’uno con il giardino. Quello che permette agli ortaggi di ‘scappare’ fuori (carciofi, cavoletti, aromatiche…) e che consente ai fiori di entrare dentro (dalle dalie ai tagete, dalle rose alle zinnie). Dico dentro  e fuori, perché solitamente l’orto è recintato.

Sono i cosiddetti ‘orti-giardino’ dove non si capisce quando finisce l’orto e inizia il giardino e viceversa. Qui gli ortaggi hanno a disposizione delle particelle ben disegnate, ma al fianco dei camminamenti, lungo il perimetro, sulle pergole o nei vasi sparpagliati un po’ ovunque è un tripudio di fiori.

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Le lumache nell’orto sono una vera calamità. I metodi per sconfiggerle sono diversi. La cosa migliore è iniziare testando quello che ci è più congeniale e se fallisce passare a quello successivo.

– Primo rimedio: la birra. Collocare un piattino pieno birra (di cui le lumache sembrano essere ghiotte) con il bordo posto al livello del terreno. La mattina dopo dovrebbero essere lì tutte sbronze. In base alla mia esperienza posso dirvi che talvolta ha funzionato molto bene, altre meno. Che amino più una birra piuttosto che un’altra?

– Secondo: sostanze disidratanti.  Circondare la pianta o la zona in pericolo con delle sostanze che la lumaca non ama e che quindi evita: cenere, sabbia, fondi di caffè, farina di roccia o sale da cucina.

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C’eravamo organizzati per dedicare una parte del nostro tempo all’orto, ma piove a dirotto e il terreno, come il terrazzo, sembra proprio impraticabile. Non cambiate programma e fate un’operazione che spesso viene rimandata, perché erroneamente ritenuta poco importante: la pulizia degli attrezzi. Lo sapevate che la maggior parte delle virosi e dei funghi possono essere trasmessi da una pianta all’altra per l’uso indiscriminato di attrezzi sporchi? E’ quindi indispensabile alla fine di ogni giornata dedicata all’orto togliere la terra e disinfettare i nostri attrezzi, oliare le lame per migliorarne il funzionamento ed evitare l’insorgere della ruggine e nutrire il legno dei manici che spesso rimangono esposti agli agenti atmosferici. E’ chiaro poi che questa operazione vada fatta con maggiore cura e attenzione quando gli attrezzi andranno riposti per il meritato riposo invernale.

foto di London Permaculture da flickr

 

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