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Immagine 7Il trapianto dà sempre grande soddisfazione, perché finalmente possiamo dare alle giovani piantine una dimora definitiva nel nostro orto o sul nostro balcone, dove potranno avere tutto il sole che vogliono e crescere in libertà. Una volta che avremo scelto con cura il luogo più adatto e pensato alle giuste consociazioni, non ci resterà che posizionarle nel terreno e annaffiarle, facendo i dovuti scongiuri affinché tutte le malattie fungine se ne stiano alla larga e tutti i parassiti decidano di andare nell’orto del vicino! (non ce ne voglia il vicino, stiamo solo scherzando!)

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Nel mio giardino stanno spuntando due nuovi alberi: un ciliegio e un albero di suchelle (dalle mie parti si chiamano così: sono quei frutti tipo prugna, sodi e con forma bislunga).

I virgulti si ergono verso l’alto dritti come chiodi, facendo spuntare qualche propaggine in modo disordinato. Ho l’impressione  che se non li tagliassi punterebbero dritti verso il cielo come il fagiolo della favola.

Non ho idea di come effettuare il primo taglio per iniziare a formare la pianta e mi chiedevo se non potevate ragguagliarmi in qualche modo.

Grazie mille

(Ciro – Parma)

Risposta

Ciao Ciro, per prima cosa devi dare loro il tempo di crescere un po’ prima di iniziare con le potature, quando avranno raggiunto almeno il metro e mezzo di altezza puoi iniziare a capire quale è l’astone centrale e ripulirlo dagli altri rami e magari spuntarlo un poco.

L’anno successivo si conserveranno tre o quattro rami (quelli che determineranno l’impalcatura successiva) ben disposti a vaso e si scorceranno a circa 25 cm dal fusto. L’anno successivo questi avranno prodotto altri rami e verranno anch’essi accorciati facendo in modo di svasare il più possibile la chioma. Eviteremo in questo modo la formazione di un unico tronco centrale che potrebbe crescere troppo in alto, togliendo energia alla vegetazione laterale.

Gli anni a seguire si faranno solo potature di sfoltimento, in modo da favorire il soleggiamento e la maturazione dei frutti.

Ogni tanto è bene ritornare a parlare della rotazione degli ortaggi, perché è una pratica importantissima per la buona riuscita di un orto. La rotazione ci aiuta a mantenere l’orto produttivo, perché ne aumenta la fertilità, e ci aiuta a tenere lontani gli agenti patogeni di molte malattie che spesso tendono a insediarsi nel terreno.

Abbiamo già visto quali possono essere i vari criteri da seguire per approntare dei validi schemi di rotazione, uno di questi è alternare le varie famiglie degli ortaggi. Ma non mi sembra di avervi mai detto in che ordine fare seguire le diverse famiglie.

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