NOVEMBRE

Orto a novembre: cosa piantare, raccogliere e lavori da fare nell’orto

Può sembrare noioso domandarsi ogni mese quali sono i lavori da fare nell’orto, eppure è utile. E’ come quando andavamo a scuola che sapevamo già la lezione, ma ripassarla ci aiutava a tenerla a mente e a non dimenticare i dettagli importanti

Ecco allora un piccolo ripasso per l’orto di novembre, caso mai smettesse di piovere e il terreno asciugasse un po’…

Cosa piantare a novembre nell’orto

Ci vogliono terreni ben esposti e preparati in precedenza se vogliamo provare a piantare ancora qualche aglio o bulbillo di cipolla.
E se abbiamo una parcella vuota che sappiamo rimarrà inutilizzata per qualche tempo potremo riempirla con delle cipolle germogliate che ci sono rimaste in dispensa troppo a lungo.

– Scaviamo delle buchette in un angolo qualsiasi dell’orto e mettiamoci le cipolle
– Ricopriamole appena di terra
– Aspettiamo un paio di mesi e vedremo spunta dal terreno dei ciuffi verdi di cipollotti
– Raccogliamoli e usiamoli per un’insalata o un pinzimonio invernale

Cosa seminare nell’orto di novembre

Le semine sono sospese in questo periodo tranne che per le piante che temono meno il gelo.

A dimora all’aperto
Posizioniamo nell’orto direttamente in pieno campo fave e piselli primaverili. Seminiamoli dopo aver distribuito sul terreno una generosa razione di cenere che, grazie al suo contenuto di potassio, favorisce la produzione di granella. Da parte loro, queste leguminose rilasceranno nel terreno tanto ‘buono azoto’, assimilabile e a disposizione delle piante a venire.

In ambiente protetto
Sotto i tunnel potremo ancora seminare la valerianella, le misticanze, le cicorie e i ravanelli e la lattuga romana. Quest’ultima va seminata a file, lasciando 20 cm l’una dall’altra. Senza fare nient’altro il raccolto sarà a disposizione e fine febbraio.

La semina di novembre: a cosa fare attenzione

Meglio seminare in parcelle o aiuole rialzate dove le piogge in eccesso non ristagnano, ma al contrario fluiscono più facilmente. Eviteremo di fare marcire i semi e le piccole piante in arrivo 🙂

Frutta e verdura di stagione di novembre: come fare la raccolta

Nel frutteto

Si raccoglieranno nel mese di novembre gli ultimi kiwi e le ultime mele cotogne. E purtroppo a fine mese anche i cachi cominceranno a scarseggiare insieme alle castagne, di queste potremo almeno approfittare della farina per l’intero inverno.

Sarà la raccolta delle olive a primeggiare in ogni collina. Raccogliamole prima che i frutti siano arrivati a completa maturazione, otterremo così un olio meno grasso e più adatto alla conservazione.

Sono molte le varietà di mela rimaste ancora sull’albero. E’ il momento di raccoglierle e conservarle in un locale fresco per farle durare fino a primavera.

Nell’orto

Sia il cavolo verza che il cavolo cappuccio possono essere lasciato nell’orto fino a maturazione, ma è bene coprirli con della paglia o con del tessuto non tessuto. Quest’ultimo a differenza della paglia impedisce all’acqua di penetrare all’interno dei cavoli, evitando che marciscano. La verza e i cavoli raccolti dopo una gelata vanno consumati subito.

Dovremo riservare lo stesso trattamento anche all’indivia riccia e ai finocchi se vorremo raccoglierli fino a Natale. Se avvolgeremo le indivie con del tessuto geo tessile nero e le legheremo, il loro cuore diventerà bianco e croccante.

Ma oltre ai cavoli, ai finocchi e alle indivie, l’orto di novembre ha ancora molto da regalare. Se siamo stati previdenti avremo ancora porri, cardi, spinaci, dieta da coste, cavolo di Bruxelles, carote prezzemolo. Quanto alle verdure estive, se viviamo in luoghi miti e il clima sarà stato clemente, con tanta fortuna potremo ancora raccogliere qualche peperone o melanzana, fagiolini e fagioli. E se così fosse questi saranno davvero gli ultimi, togliamo le ultime piante tagliuzzamele e dopo averle lasciate asciugare per un paio di giorni interriamola 10-15 cm di profondità: si trasformeranno presto in concime.

Trattamenti nell’orto bio di novembre

Se pensiamo che nel terreno del nostro orto siano presenti larve e insetti indesiderati, come i ferretti, capaci di vivere nel terreno allo stato larvale anche cinque anni prima di trasformarsi in insetti adulti, è il momento di intervenire. Concimiamo con del calciocianamide (8kg per ogni 100 mq), oltre che eccellente concime di fondo ha riconosciute proprietà disinfettanti e insetticide.

In questo modo la terra sarà pronta ad ospitare a marzo le colture primaverili.

Lavori di novembre nell’orto

Terreno – Il terreno è forse la cosa che necessita di maggiori cure in questo periodo. Da una parte dovremo controllarne le pendenze e aggiungere terriccio là dove si sono creati avvallamenti e ristagni di acqua. Dall’altra dovremo lavorare la terra e apportare sostanza organica (stallatico maturo) nelle parcelle rimaste libere. La preparazione del terreno è veramente una pratica indispensabile soprattutto nei terreni pesanti, dove concime e azione del gelo ne miglioreranno la struttura.

Imbianchimento – Continuiamo l’imbianchimento di cardi, scarole e indivie, avvolgendo le piante con paglia o cartone e legando l’involucro ottenuto con dei legacci, ma sempre e soltanto quando le foglie sono asciutte.

Protezioni anti-freddo – Stendiamo un velo di tessuto non tessuto o spargiamo foglie secche o paglia, sugli ortaggi da foglia che abbiamo ancora nell’orto e non abbiamo finito di raccogliere.

Rincalzatura – (addossare la terra alla base delle piante) porri, cardi e sedani. Difendiamo i cavolfiori dal freddo, riunendo e legando le foglie stesse sopra la ‘testa’. Prevediamo qualche tunnel se pensiamo di avere qualche ortaggio invernale, utilizzando archetti e teli e fermandoli bene.

Manutenzione degli attrezzi – Controlliamo i nostri attrezzi, puliamoli e prepariamoli al riposo invernale nelle migliori condizioni possibili.

Sovescio e concimazione verde – seminiamo la veccia e un miscuglio di cereali, a primavera inoltrata taglieremo e interreremo tutto ciò che è cresciuto: le piantagioni che seguiranno potranno trarne grossi vantaggi.

Lavori di novembre nel frutteto

Concimazione – distribuiamo, sotto le chiome degli alberi da frutto spoglie, del letame maturo o della pollina. Le piogge invernali scioglieranno la sostanza organica che andrà ad arricchire il terreno.

Controllo tutori – Controlliamo che i tutori che sostengono gli alberi più giovani siano ancora in buone condizioni. Sostituiamo, nel caso fosse necessario, i legacci troppo stretti o consumati.

Paglia per giovani alberi – Proteggiamo i fusti dei giovani alberi da frutto fasciandoli con della paglia e usiamo ancora la paglia o le foglie secche per coprire il terreno intorno alla base delle piante. Effettueremo così un’ottima pacciamatura invernale.

Messa a dimora – Prima dell’arrivo del gelo procediamo con la messa a dimora di nuovi esemplari di cotogno, meli, peri, peschi, ma anche lamponi, more, uva spina e di tutte le specie che resistono bene al freddo.

Articoli Correlati

GENNAIO

GENNAIO

GENNAIO
FEBBRAIO

FEBBRAIO

FEBBRAIO
MARZO

MARZO

MARZO
APRILE

APRILE

APRILE
MAGGIO

MAGGIO

MAGGIO
GIUGNO

GIUGNO

GIUGNO
LUGLIO

LUGLIO

LUGLIO
AGOSTO

AGOSTO

AGOSTO
SETTEMBRE

SETTEMBRE

SETTEMBRE
OTTOBRE

OTTOBRE

OTTOBRE
NOVEMBRE

NOVEMBRE

NOVEMBRE
DICEMBRE

DICEMBRE

DICEMBRE

Articoli Correlati

GENNAIO

GENNAIO

GENNAIO
FEBBRAIO

FEBBRAIO

FEBBRAIO
MARZO

MARZO

MARZO
APRILE

APRILE

APRILE
MAGGIO

MAGGIO

MAGGIO
GIUGNO

GIUGNO

GIUGNO
LUGLIO

LUGLIO

LUGLIO
AGOSTO

AGOSTO

AGOSTO
SETTEMBRE

SETTEMBRE

SETTEMBRE
OTTOBRE

OTTOBRE

OTTOBRE
NOVEMBRE

NOVEMBRE

NOVEMBRE
DICEMBRE

DICEMBRE

DICEMBRE
© 2021 Bonduelle InOrto