Salve, sono di un paesino della provincia di Lecce, attualmente non ho un lavoro fisso e mi dedico a fare un po di tutto.
Tra un po’ incomincio a pulire e preparare la terra per la raccolta delle ulive, ma nel frattempo avevo pensato, che mi piacerebbe provare una nuova coltivazione.
Di seguito vi farò la mia domanda.

Quindi mi piacerebbe coltivare nel mio terreno lo Zafferano.
Ho letto sulla vostra pagina alcune cose molto importanti, tra queste quella dell’altitudine, che dice per una buona coltivazione sarebbe di 600/700 mt.
Ora vi vorrei chiedere, visto che l’altitudine della zona dove sono io è intorno ai 150 mt, potrei avviare una piccola coltivazione di Zafferano?
Cosa mi consigliate? Io avevo già  preparato un terreno, come inizio, di 200 mtq. Il terreno e ben drenato e corrisponde alle caratteristiche che ho letto sulla vostra pagina.
Vi ringrazio anticipatamente.
(Silvano – Lecce)

Risposta

Ciao caro Silvano
Ci fa piacere che tu abbia pensato al tuo terreno, come fonte di reddito, e lo zafferano poi è una coltura pregiata.
Lo zafferano è una pianta definita rustica, con modeste esigenze climatiche e di terreno, in italia una zona famosa per la coltura dello zafferano è in Abruzzo nell’Altipiano di Navelli certo è che l’altitudine di 150 m s.l.m. possono sembrare un po’ scarsi, ma niente ti impedisce di avviare una coltivazione di prova su di una superficie ridotta del tuo terreno, per testare se in quel posto, effettivamente, lo zafferano può dare i suoi “frutti”.
Nell’altra parte di terra invece potresti pensare di coltivare ortaggi, in varietà, della tua zona che sei sicuro che vegetano bene.
Che ne dici, ti piace il nostro suggerimento?
Buon lavoro allora!

Salve
Mi chiarite un dubbio??
Ma la stevia è una pianta perenne o annuale, in inverno casomai la posso potare molto bassa e metterla in serra?
grazie anticipatamente
(Alessio – Firenze)

Risposta

Ciao Alessio
ben ritrovato, la stevia è una pianta originaria del sud – america; è definita una perenne, quindi direi che nei climi freddi  la cosa migliore da farsi è quella di prepararla per l’inverno con una potatura robusta, ma non drastica, con le forbici asporta il 75% della chioma e poi proteggi la pianta con una buona pacciamatura e del telo tessuto-non tessuto!
Buon orto!

Ciao mi chiamo francesca sono una mamma di due splendidi bambini e ora sono disoccupata, ma sono molto determinata.
Ho all’incirca 3 ettari di terreno con produzione di rafano, detto anche cren.
A chi può interessare L ‘acquisto di questo prodotto in gran quantità?

(Francesca)

Risposta

Ciao Francesca
La produzione di tre ettari di terreno, coltivata a cren, è notevole.
Necessita di una vera e propria indagine di mercato.
Noi prendiamo in considerazione la tua richiesta e nel frattempo ti consigliamo di rivolgerti ai commercianti dei mercati ortofrutticoli della tua zona. Intanto però pubblichiamo i tuoi contatti, chissà che qualcuno non legga la tua lettera e sia interessato!

L’e-mail di Francesca è francesca.crusco@yahoo.com e il recapito telefonico 3338/3126545

Mi raccomando facci sapere se riuscirai a trovare dei buoni contatti e tieni duro con la tua determinazione!

In bocca al lupo!

Come si coltiva l’erba gatta in vaso a scopo ornamentale?

Vorrei consigli per avere una bella pianta verde e in ottima salute.

Ciao

(Lollo)

Risposta

Ciao Lollo! Per erba gatta s’intende solitamente la Nepeta cataria, che può essere acquistata in quasi tutti i vivai o almeno in quelli che tengono le piante officinali.

La sua coltivazione è estremamente semplice, io la tengo nel giardino come pianta ornamentale e confermo che i gatti ne vanno matti, perché vi si rotolano sopra schiacciandola e devastandola. L’ unico nemico della Nepeta è, come lo è spesso per molte aromatiche, il ristagno idrico. Quindi prepara un vaso, mettendo sul fondo dell’argilla espansa e evita di fare ristagnare troppo l’acqua nel sottovaso, per il resto annaffiala solo quando il terriccio è ben asciutto. E mi raccomando: posizionala al sole!

Siccome molti definiscono erba gatta anche i piccoli tappeti erbosi di cui i gatti si nutrono, da fare crescere in vaso o in vassoio, eccoti il link di un articolo che tempo fa avevo scritto su questo argomento.

Saluti!

Ho un balcone molto soleggiato, soprattutto in primavera e in estate. Lavoro come impiegata e mi piace avere, anche se in poco spazio, piante aromatiche e qualche fiore, ma non posso dire di essere esperta…

Mi sto cimentando nell’allestimento di un orto sul balcone. Ho pomodorini che pare stiano crescendo, i peperoncini che sono al secondo anno e stanno bene, i ravanelli il primo raccolto era buono adesso non sono granché, i peperoni stanno crescendo, le melanzane hanno solo alcune foglie. Ho pure seminato i broccoletti, ma qualche vermicello invisibile mi sta riducendo le foglie a pois e non so se debbo eliminare le piantine .

Il prezzemolo in vaso è stato rigoglioso per stagioni. Posso ora riseminare i semini che stanno venendo fuori dopo la produzione del prezzemolo o debbo comperarli nuovi? Grazie

(Rita Franca – Sicilia)

Risposta

Puoi senz’altro utilizzare i semi che riesci a raccogliere. In genere la raccolta si fa il secondo anno, verso la fine del mese di agosto. Non aspettare che i fiori siano troppo secchi altrimenti i semi ti cadranno tutti per terra. Raccoglili un po’ prima e lasciali seccare in un luogo asciutto e ombreggiato. Ciao e buona ‘raccolta-semina’!

Vorrei coprire con delle piante l’argine di un fossato che scorre lungo la casetta in campagna all’Elba, ho pensato di mettere delle piante di lavanda perchè il terreno è molto ripido al di là della siepe di alloro, quindi poca acqua e difficile anche da bagnare.

Inoltre è esposto molto al sole e trascurato per lunghi periodi, qual’è il periodo migliore per piantare la lavanda? Quante piantine dovrei comprare per riempire l’argine lungo un centinaio di metri e largo 5/6 metri?

La foto allegata spero sia di aiuto per una descrizione più precisa,

Grazie

(Ugo – Isola d’Elba)

Risposta

Caro Ugo, quando si acquistano le piante in vaso e si trapiantano in terra qualsiasi periodo può andare bene in un posto mite come l’Elba, ma il problema è l’acqua, perché le piante (anche quelle che amano il secco) subito dopo il trapianto (ma un po’ per tutto il primo anno) necessitano di assistenza idrica.

Quest’anno la primavera sarebbe stata eccellente sotto questo profilo, perché il problema acqua, viste le piogge continue, non sembrava sussistere, ma solitamente all’Elba in questo periodo, l’acqua è già un problema.

Non potendole annaffiare e presumendo che l’estate sia ormai alle porte, adesso è troppo tardi per compiere questa operazione.

Direi allora di attendere fine settembre, ma anche ottobre (ma talvolta da noi può andare bene anche gli inizi di novembre) quando cominciano le prime piogge, ma la stagione è ancora buona.

In questo modo farai il tuo impianto quando le giovani piantine potranno contare sulle piogge autunnali. Un’altra soluzione è fare un impianto a goccia, con un tubo provvisorio, da togliere una volta che le piante avranno bene attecchito.

La lavanda può essere una buona soluzione, è bella, generosa e indicata a questi luoghi, se vuoi puoi spezzare la monotonia inserendo qualche pianta di ginestra (Spartium junceum), che attecchisce subito anche senza acqua e si presta bene a questo tipo di scarpate. Per il tipo di copertura che vuoi fare tu, vanno messe almeno 4/5 piante di lavanda (Lavandula officinalis) al metro quadro, a 40-50 cm di distanza l’una dall’altra.

Un ultimo suggerimento, e poi ti lascio, è il Rosmarinus prostratus (foto), anch’esso bello, tappezzante e con poche esigenze.

Ricorda che inizialmente dovrai diserbare tra una pianta e l’altra, fino a quando le nuove piante non avranno coperto tutto. E non scordarti che la lavanda va potata: dovrai abbassarla ogni anno per raccoglierne i fiori e per mantenerla in forma. Ciao e buone vacanze!

Sono una mamma 45enne di due ragazzi in pieno bombardamento ormonale…Tra le mie passioni ci sono i cani (ne ho due, adottati dal canile sei anni fa) i pappagalli (ne ho una dozzina, per puro mio diletto), il sole, la natura, il mare… e, non ultima, la cucina casalinga.

Per rilassarmi preparo la pasta fatta in casa e (da un anno e mezzo, oramai) in casa nostra c’è sempre e solamente il pane che sforno una volta alla settimana, preparato con la pasta madre.

Amante soprattutto delle piante grasse, ma non mi dispiacciono nemmeno quelle che io definisco “normali”. Da qualche anno mi diletto a seminare il basilico in vaso (perchè vivo in condominio) che utilizzo per il pesto fatto in casa.

Tra le piante aromatiche ho 2 tipi di menta: quella italiana (comunissima) e quella egiziana di cui ho raccolto i semi ad Hurghada la scorsa estate in occasione di una mini vacanza. Seminata a fine estate (non ho resistito alla curiosità ed ho fatto la semina nonostante l’avvicinarsi della brutta stagione), è nata, ha superato l’inverno milanese ed ha le foglioline quasi rotonde molto vicine l’una all’altra. La fragranza è molto meno decisa della nostra menta.

P.S.: grazie ai miei pappagalli (che vivono sul balcone e lanciano semi ovunque…) la scorsa estate ho avuto il piacere di veder nascere e crescere 3 girasoli: ne sono rimasta talmente incantate che ieri ho piantato 5 semini!

La mia domanda é:

Diverse volte ho provato a tenere sul balcone la lavanda, ma sia quella a cespuglio sia quella ad albero muoiono….

Chiedo quindi aiuto per poter riuscire ad avere anche questa pianta sul mio balcone.

Ringraziamenti anticipati.

( Adriana – Milano )

Risposta

Cara Adriana, è con vero piacere che pubblico per intero la tua lettera, perché la trovo piena di vita ed energia positiva! Cosa di cui c’è sempre estremo bisogno.

Per quanto riguarda la lavanda (ma quale sarebbe quella ad albero?) mi sembra molto strano che non sopravviva sul tuo terrazzo, dove tutto mi sembra andare a meraviglia. Siccome anch’io ho un piccolissimo terrazzino milanese dove ho due lavande, che stanno benissimo e superano perfino le nevicate, allora mi chiedo cosa puoi fare che non va.

Partiamo dall’inizio:

– per sicurezza scegli la Lavanda angustifolia che è molto robusta e rustica (ma sui terrazzi milanesi ho visto vegetare bene anche altre varietà)

– prepara un vaso con terriccio da agrumi, che è alleggerito con della pomice e quindi più drenante (non mettere una pianta nuova al posto di una morta senza prima sostituire il terriccio!)

– Metti in fondo al vaso un piccolo strato di argilla espansa per assicurare un buon drenaggio. In genere sopra all’argilla io vi appoggio sopra uno strato di tessuto non tessuto e poi riempio con il terriccio. Forse esagero, ma in questo modo evito che il terriccio scenda con il tempo sul fondo del vaso fino ad andare ad ostruire i fori, inoltre l’acqua che esce sporca meno.

– Poi trapianta la giovane pianta, rispettando il colletto e comprimendo bene la terra intorno ad essa per evitare che si creino sacche d’aria tra la zolla e il terriccio del vaso. E poi naturalmente bagnala. Annaffia la lavanda solo se ha necessità: ovvero quando vedi che la terra è asciutta.

– Ho però un’altra raccomandazione da darti: evita che l’acqua ristagni troppo nel sottovaso e, se non puoi evitare che questo accada perché hai un impianto programmato, togli il sottovaso. Dopodiché ogni anno aggiungi dell’humus di lombrico per concimarla (lo trovi nei vivai in piccoli sacchi). Quanto alle potature, taglia gli steli con i fiori prima che diventino completamente secchi e all’inizio della primavera successiva rimettila in forma con un’altra spuntatina.

Fine! Spero di non avere dimenticato niente. Scrivici se il tuo terrazzo si riempirà di lavande!

Vorrei fare una talea con la pianta di erba luigia come devo procedere? Grazie per la futura risposta

(Gianni)

Risposta

Ciao Gianni, per moltiplicare l’erba luigia (Aloysia citrodora) detta anche cedrina o Lippia citriodora, basta procedere come scritto sul post come fare una talea di una pianta aromatica. Segui passo, passo, esattamente quanto scritto nell’articolo.

Per l’erba luigia il periodo migliore per eseguire questa operazione è la tarda primavera, prima che la pianta vada in fioritura, in ogni caso non prendere mai porzioni di ramo al cui apice sia un fiore.  Tuttavia un mio amico giardiniere mi ha detto che anche novembre può essere un buon mese per la riproduzione dell’erba luigia, in questo caso si faranno delle talee legnose grosse poco meno di una matita, lunghe circa 15-20 cm da interrare per circa 1/3 della loro lunghezza in un terriccio molto sabbioso o un terriccio da semina.

Ricorda di annaffiare con un nebulizzatore e tenere la talea lontana dalla luce diretta del sole, perché se la talea vegeta prima di radicare sarà destinata a morire. Solo dopo un anno le piantine saranno pronte per il trapianto in terra o in altro vaso.

Un saluto e buon orto!

Buona sera,

vorrei sapere dove posso trovare la pianta equiseto?

( Maybe )

Risposta

Allo stato spontaneo puoi trovare l’equiseto (Equisetum) lungo i torrenti e lungo i fossi, è veramente molto diffuso. Ma ultimamente viene molto usato anche dai paesaggisti come pianta ornamentale per giardini e terrazzi e quindi puoi acquistarlo in vaso da alcuni vivai (per esempio il Vivaio Valfredda lo ha in catalogo e vende anche per corrispondenza) e coltivarlo in una zona umida o comunque raggiungibile con le annaffiature. Altrimenti in erboristeria puoi trovare l’equiseto secco, cambiano le dosi per fare i macerati, ma è comunque efficace.  Buona ricerca e a presto.

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