Se stiamo stufi degli ortaggi che vanno ripiantati ad ogni stagione il Rafano, Cren o Barbaforte (Armoracia rusticana) fa al caso nostro. Il Rafano è un ortaggio perenne molto facile da coltivare, ha un bellissimo fogliame scuro molto decorativo e fiorellini bianchi riuniti in racemi (mazzi).

Appartiene alla famiglia delle crucifere (come i cavoli per intendersi), ma del rafano viene usato il rizoma (la parte sotterranea). Si adatta bene ai climi freschi e forse per questo è molto diffuso in Trentino-Alto Adige, ma si può coltivare anche in pianura o nelle zone pre-appenniniche a patto di non fargli ‘soffrire il caldo’ e mantenere il suolo fresco.

Le radici del Rafano sono molto apprezzate in cucina per il loro sapore piccante, si prestano alla preparazioni di ottime salse per accompagnare piatti di carne o pesce.

Ma come coltivarlo?

Coltivazione – Scegliamo per il rafano un luogo fresco e semi-ombreggiato, ma andrà bene pure il pieno sole se lo annaffieremo con regolarità. Il terreno ideale è quello ammendato (arricchito) con del compost e lavorato in profondità, perché il rafano ama i terreni ben sciolti e friabili, dove le sue radici possono espandersi velocemente e, ‘se si troverà bene’,  può perfino diventare invasivo.

Semina – Piantiamo il rafano in primavera, terminato il periodo delle gelate, interrandolo alla profondità di circa 8-10 cm, se semineremo più piante, distanziamole di circa 30 cm l’una dall’altra. Sarebbe buona regola ogni primavera concimare la base con del compost e pacciamare con della paglia o dell’erba sfalciata.

Raccolta – La raccolta si effettua in autunno, in genere conviene aspettare due anni per avere radici abbastanza grosse e succulenti (dai 15 ai 30 cm). Consumeremo le più grandi, mentre potremo ripiantare le più piccole. Il rafano è più saporito dopo qualche giorno di gelo,  tuttavia dopo l’autunno, nelle zone più fredde, potrà essere necessario pacciamarlo per proteggere la base dalle gelate più forti.

Riproduzione – Si moltiplica facilmente per divisione dei cespi. Una volta tolta la pianta dal terreno, con l’aiuto di una vanga, taglieremo le lunghe foglie e divideremo la parte sotterranea della pianta (le grosse radici rizomatose) in più parti, facendo attenzione che ciascuna porzione sia provvista di alcuni ‘occhi’ da dove spunteranno le nuove gemme..

Consumo – E’ ottimo consumato fresco quando il suo aroma è ancora intatto, ma la sua radice può anche essere essiccata. In questo caso la taglieremo a fette di circa 1 cm ed esposta al sole, ritirandola alla sera, per evitare l’umidità notturna. Lo conserveremo poi al riparo dalla luce, in sacchetti di carta o in vaso di vetro con il coperchio forato.

Se volete coltivare altri ortaggi perenni vi ricordiamo il magnifico topinambur, ma anche il carciofo per anni non dovrà essere ripiantato!

Foto di Fluffymuppet,di net_efekt e di Sirpale79

21 commenti
  1. francesca
    francesca dice:

    Salve mi chiamo francesca,facendo una ricerca su internet tra le tante informazioni ho trovato voi.
    Mio padre ha all’incirca 3 ettari di terreno coltivato a rafano, cosi detto cren.
    Ormai lui e in pensione quindi non lo va piu a vendere e voleva trovare una azienda o delle persone che sono disposte ad acquistare il rafano.
    Voi mi potete aiutare??
    Grazie aspetto una vostra risposta        
    La mia  email e “francesca.crusco@yahoo.com    
    il mio recapito telefonico 3338/3126545

    (Francesca)

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    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Francesca
      Il Cren, Armoracia rusticana, è una pianta bellissima. Ottimi anche i diversi preparati gastronomici che se ne possono ottenere…mi viene l’acquolina a pensarci.
      Tornando alla coltivazione di tuo padre, ti chiediamo in che regione si trovi, così che ci possiamo organzzare per fare le ricerche che ci chiedi.
      Un saluto
      W IL CREN!

      Rispondi
  2. Hundo
    Hundo dice:

    Ciao,

    mi piacerebeb sapere se il cren è possibile coltivarlo in vaso sul terrazzo di casa, a Bolzano.

    Grazie anticipate pe rla risposta

    Hundo

    Rispondi
    • nara marrucci
      nara marrucci dice:

      Ciao Hundo, personalmente non l’ho mai coltivato sul terrazzo, ma ricordo di una lettrice di InOrto che lo coltivava in vaso a Roma. Il mio consiglio è questo: essendo un ortaggio da radice usa un vaso un po’ più profondo (almeno 40 cm) e posizionalo in una zona del tuo terrazzo dove possa avere anche qualche ora di ombra, altrimenti in piena estate rischia di soffrire troppo. E ricorda di pacciamare bene il terreno anche se è nel vaso!

      Saluti!!!

      Rispondi
  3. roberto mason
    roberto mason dice:

    Ciao sono Roby ,
    abito in provincia di Treviso ho 4 ettari di terreno una parte sarei intenzionato a coltivare il cren o rafano avrei bisogno di qualche dritta, dove trovo i semi, ha bisogno di trattamenti, che tecnica c’è per la raccolta, dove si consegna il prodotto.
    Sarei felicissimo di avere dei consigli, grazie ciao.
    (Roberto)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Roberto,
      il Cren è una pianta eccezionale, per la sua rusticità nella coltivazione e per le proprietà organolettiche che essa possiede, l’articolo che ti ho spedito ne parla dettagliatamente.

      Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Roberto,
      il cren è una pianta eccezionale per la sua rusticità e sue proprie caratteristiche organolettiche.
      Per aiutarti nella tua coltivazione e ricerca di materiale di propagazione ti metto volentieri in contatto con una signora – Francesca – che ci ha contattato e che coltiva da tempo il cren, lei cercava persone interessate all’argomento e per questo ti potrà dare direttamente informazioni e consigli utili; di seguito ti lascio l’e-mail di Francesca: francesca.crusco@yahoo.com
      Salute e buon cren!

      Rispondi
  4. roberto mason
    roberto mason dice:

    Grazie Stefano ,
    solo oggi ho visto la tua mail, ti ringrazio al più presto contatterò
    Francesca spero mi sia di aiuto.
    Grazie ancora.
    (Roberto)

    Rispondi
  5. portopalo di capo passero sicilia
    portopalo di capo passero sicilia dice:

    Buongiorno,
    vorrei sapere da qualcuno esperto, una cosa a me importante: la semina del rafano: quanto tempo passa, piantandolo adesso, per avere la pianta fiorita?
    (Giuseppe)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Giuseppe,
      bellissima la pianta del Rafano.
      Tutto dipende anche da dove vegeta la pianta, ma, in condizioni ottimali dovresti vedere i fiori dopo 1/2 anni.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
      • Maurizio
        Maurizio dice:

        Ciao,
        ho un piccolo meleto in Friuli nel quale vorrei sperimentare il rafano.
        Pensi si possa fare? Come reperire le piantine?
        Grazie.
        (Maurizio – Friuli)

        Rispondi
        • Stefano Pissi
          Stefano Pissi dice:

          Ciao Maurizio,
          certo che sembra una buona idea consociare le due colture, stando bene attento che la superficie a cren non sia d’intralcio alle pratiche di cure colturali nel meleto. Per reperire le piantine la cosa migliore e contattare i produttori della radice, nella tua zona e appoggiarsi a loro per il materiale di propagazione, oppure qualche vivaio specializzato sempre in zona.
          Salute e buon orto.

          Rispondi
  6. luigi delfino
    luigi delfino dice:

    Salve,
    vorrei coltivare del rafano per sovescio soprattutto per eliminare gli insetti che ormai popolano i terreni, viste le sue caratteristiche. 
    Non conosco il prodotto in quanto nella mia zona credo non sia mai stato coltivato infatti ho grosse difficoltà a reperire semenza ed informazioni utili.
    Potrei averle da voi? Ad esempio è possibile seminarlo in questo periodo per sotterrarlo in primavera?
    Grazie.
    (Luigi)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Luigi,
      il Rafano o Cren però non ci risulta essere una specie dedicata alle colture di sovescio, forse la sua stretta parente senape, certamente la semina è invernale per poi poterla interrare in primavera, appena fiorita.
      L’acquisto del seme lo puoi fare direttamente al tuo consorzio agrario di fiducia.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  7. Simone
    Simone dice:

    Ciao,
    abito a Valmontone in provincia di Roma, ho 2 ettari circa di terreno e sarei intenzionato a coltivare il rafano avrei bisogno di qualche dritta su dove procurarmi i semi, tecniche di coltivazione e raccolta, dove si consegna il prodotto, insomma mi piacerebbe parlare con qualcuno avviato che mi posso aiutare.
    Sarei felicissimo di avere dei consigli, grazie ciao.
    (Simone – Valmontone – Lazio)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Simone,
      la coltivazione del cren-rafano, si fa principalmente per talea radicale e quindi per il materiale di propagazione devi prendere direttamente le parti di pianta o da chi le coltiva o da chi vende il prodotto.
      Per avere i contatti di chi s’interessa della coltivazione per avviarne una tua professionale ti suggerisco di rivolgerti ad un’associazione di categoria della tua zona – C.I.A., Coldiretti ecc.
      Salute e buon orto.

      Rispondi
  8. Enzo
    Enzo dice:

    Ciao,
    Il cren cresce bene anche in piena ombra?
    Comunque credo sarebbe meglio consumare le parti più piccole e piantare poi le più grandi, in questo modo si selezionano le piante migliori per la riproduzione e si avranno raccolti sempre migliori. Sbaglio?
    (Enzo)

    Rispondi
    • Stefano Pissi
      Stefano Pissi dice:

      Ciao Enzo,
      Per mia esperienza la pianta del cren si trova bene in terreni belli freschi, profondi e concimati, magari anche ad una mezza ombra, ma non proprio piena.
      Certo che la scelta delle piante più belle per la riproduzione è una buona tecnica di miglioramento genetico.
      Salute e buon orto.

      Rispondi

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