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come fare una compostieraLa compostiera è l’apparato digerente di ogni orto che si rispetti. E così è stata concepita quella in funzione nel mio giardino. Usando vecchi pallet e assi di legno, abbiamo costruito una serie di contenitori, dove i residui vegetali dell’orto e del giardino, gli sfalci e gli avanzi di cucina vengono buttati, mescolati, ossigenati e spostati per ritornare alla terra sotto forma di utile compost.

E’ stato Stefano, amico e prezioso alleato nella cura del mio giardino, l’ideatore di questo sistema a vasche semi-comunicanti. Nella vasca in alto, aperta e facilmente raggiungibile con la carriola, vengono gettati tutti gli sfalci delle potature del giardino. Lì avviene il primo stoccaggio degli scarti vegetali, che una volta appassiti e compressi scendono nella seconda vasca, posta in basso, anch’essa scoperta. Parte di questi residui finiscono nella terza vasca, quella degli scarti della cucina, che necessitano di materiale verde o semi-legnoso per decomporsi al meglio.

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Ciao,
ho a disposizione le potature di castagno, che posso ridurre in – cippato e pensavo di inserire il risultato nel terreno del mio orto…farà bene alla terra?
Grazie!
(Alessandro)

Risposta

 

Ciao Alessandro,
certamente inserire nel terreno sostanza organica è cosa vantaggiosa per incrementare la sua fertilità fisica e chimica ma bisogna anche considerare la tipologia della materia, la quantità e anche il suo stato di decomposizione.
Nel tuo caso – castagno fresco – ti dico che, meglio sarebbe di introdurre le potature non nel terreno ma nel sito di compostaggio, considerando anche che il castagno conferisce una reazione acida e per questo non esagerare nelle quantità. Infatti meglio sarebbe fare un compostaggio a parte per avere poi un terriccio acido, prezioso per camelie, rododendri ecc..
Salute e buon orto.

CompostL’autunno e l’inverno sono le stagioni migliori per pensare di migliorare il terreno del nostro orto. E noi sappiamo bene che faremmo di tutto per avere ortaggi più belli, più forti e più sani. E’ inutile negarlo: quando vediamo un orto particolarmente florido e rigoglioso subito pensiamo: “Chissà cosa gli darà!”. E dietro a quel ‘cosa’ ci immaginiamo di tutto: concimi chimici che gonfiano le piante come se avessero subito un ‘lifting’, miracolosi miscugli fatti in casa o sovesci azzeccatissimi che noi non abbiamo mai il tempo di praticare. Ma la cosa più frustante è quando finalmente riusciamo a parlare con uno dei proprietari di questi magnifici orti e ci dice candidamente: “Io non gli do niente!”

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Orto bioattivo autunnoL’autunno nell’orto è una stagione di rinnovo. Le colture estive se ne vanno e arrivano le invernali, quelle che accettano le temperature più basse. E’ un momento di pulizia e di riordino: si toglie il ‘secco’, si arricchisce il terreno di nuova sostanza organica, si tolgono le piante che hanno finito il loro ciclo di vita e si fanno i nuovi trapianti autunnali.

Per meglio capire come comportarsi, siamo andati a vedere cosa fanno in ottobre nell’orto bioattivo allestito da Andrea Battiata nell’Orto Botanico di Firenze. E’ un gran bell’orto, fertile e produttivo e come tutti gli orti bioattivi è rialzato da terra di circa 50 cm e per questo è più facile da lavorare.

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Salve,
sono un pensionato, con hobby giardino e orto, nelle ore libere da impegno babysitter dei miei nipotini, abito vicino a Biella.
Cerco di fare compostaggio per utilizzo successivo del terricci nell’orto.
Vorrei sapere se c’è un metodo casereccio per attivare il compost, senza utilizzare i costosi prodotti chimici e che sia ecosostenibile.
Grazie
(Pierluigi – Biella)

Salve Pierluigi,
i processi di compostaggio sono condotti da una serie nutrita di microrganismi come funghi, batteri ecc. ecc. Quindi è necessario che il processo di attivazione sia biologico.
Se il tuo sito di accumulo dei rifiuti organici è nuovo, ti suggerisco di mischiare ai materiali vegetali – via via che gli accumuli – un prodotto chiamato attivatore del compost – che trovi in commercio a basso costo – che altro non è che un liofilizzato di microrganismi da spolverare sui vari strati di accumulo del compost, avendo cura di bagnare leggermente la superficie per svegliare tali microrganismi; vedrai che progressivamente il tuo compost si attiverà, inizialmente scaldandosi e poi raffreddandosi, formando così il prezioso humus.
Salute e buon compost.

Salve,
sono uno sceneggiatore, vignettista, allenatore di calcio ed ora entusiasta neofita dell’orto, dispongo di quantità industriali di segatura e cippato che spesso devo gettare.
Come sfruttarli in terricciati e pacciamature?
Grazie a chi volesse rispondermi.
(Pasquettoni)

Risposta

Salve,
il materiale che hai a disposizione è molto prezioso per tanti utilizzi, compresi la pacciamatura, ma attenzione però alla natura del legno di partenza, se il legname è di conifera: abete, pino, cipresso, duglasia, la segatura di risulta sarà molto acidificante il terreno e per questo potrebbe ostacolare la crescita delle piante presenti – se non di natura acidofila; altrettanta attenzione anche ai legnami trattati con impregnanti e vernici chimiche in generale…ostacolano il compostaggio e limitano la vita nella terra. Una volta accertate le origini della segatura potresti utilizzarla come ingrediente del tuo cumulo del compost inserendola in maniera graduale e ben mischiata agli altri ingredienti, specialmente accanto ai materiali molto umidi e ricchi di azoto: es gli scarti alimentari della cucina, in quanto la segatura apporta tanto carbonio e ha capacità di assorbire l’umidità in eccesso nel cumulo. Potresti anche pensare di allestire due cumuli, uno fatto con la segatura acidificante, per fare un terriccio specifico per piante acidofile. Le segature di legno trattato le potrai smaltire in regolari discariche.
Salute e buon compost!

FoglieA proposito di autunno e di foglie che cadono ho appena finito di leggere sul libro ‘Bosco e giardino’ della scrittrice inglese Gertrude Jekyll, una delle migliori giardiniere mai vissute, questo suggerimento riguardo all’impiego delle foglie autunnali. InOrto ha già dedicato un articolo all’utilizzo del fogliame come pacciamatura e come compost, tuttavia questa signora ha qualcosa da aggiungere.

“Le foglie di quercia sono le migliori, poi vengono quelle di nocciolo, di olmo e di castagno. Quelle di betulla e di faggio non sono altrettanto buone; le foglie di faggio soprattutto impiegano troppo tempo a decomporsi.

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Salve
Vorrei delle info!
Posso interrare nel terreno bucce di arancia?
E dopo aver chiuso la buca con scarti di cucina, posso subito piantarci sopra ortaggi ??

Grazie

(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
quella che proponi è una pratica, che è la prima volta che sento raccontare.
Penso che la cosa migliore per il tuo orto – per la mia esperienza – è produrre un buon compost – leggi pure questo interessante articolo – unisci tutti gli scarti vegetali della cucina in un unico mucchio e una volta decomposti  li spargerai direttamente nell’orto!
Che ne dici, ti risulta complicato?
Dai provaci e facci sapere, buon compost allora!

Immagine 13Ogni volta che parliamo di terreno e di come migliorarlo, parliamo anche di concimazione organica. Il concime organico ce lo ritroviamo sempre ‘tra i piedi’ e, aggiungerei, tra gli ortaggi! Lo usiamo per ammendare i terreni incolti e renderli adatti alla coltivazione dell’orto; lo usiamo per la preparazione invernale del terreno e per la concimazione che precede la semina; lo usiamo nella buca per la piantagione degli alberi da frutto e per la loro concimazione di mantenimento.

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Salve sono un’ortolana in erba. Abbiamo trovato nel compost 2 grosse gallerie, non di talpe quindi di topo, ma piuttosto grosse (10-11 cm). Avevamo girato il compost e le gallerie erano ricomparse dopo poco. Questa primavera mio marito ha usato il compost ugualmente, e l’ha messo in tutto l’orto, ma io non sono tranquilla ora che si inizia ad avere la verdura: sarà sana? Il compost non sarà pericoloso per via di eventuali malattie dei ratti?

Possiamo continuare ad usarlo?

Sono in panico, non vorrei avere dei problemi di salute in famiglia, d’altronde buttare tutto …..

Che cosa posso fare?

(Sandra-Ivrea)

Risposta

Ciao Sandra, avere un orto immune dai topi è piuttosto difficile. Se non li hai nel compost rischi di averli tra le aiuole e in campagna (diciamocelo) spesso sono un po’ dovunque.

Se si tratta di topolini di campagna che passeggiano qua e là pazienza! Non ne farei un dramma, soprattutto se poi hai miscelato il tuo compost al terreno, dove sicuramente ha subito un’ulteriore decomposizione.

Tuttavia in futuro devi cercare di evitare che i topi vadano nel tuo mucchio di compost, per evita di buttare nel mucchio di compost sostanze che possano attirarli (scarti di carne, pesce, ecc) o comunque scarti che sprigionino cattivi odori troppo forti. Inoltre cerca sempre di mantenere il giusto grado di umidità all’interno del tuo compost. E gira, rigira e rigira il tuo compost, in modo da scoraggiare il loro insediamento. Ho trovato però questo ottimo articolo del Comune di Lesignano dei Bagni dove, oltre a dare delle indicazioni precise e semplici sulla costruzione del cumolo del compost, appare anche una risposta specifica sui topi nella compostiera.

Un saluto e tranquillizzati!

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