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Salve,
mi chiamo Giovanni, sono un aspirante agricolo, mi sto cimentando a fare l’orto. Vorrei saper qualche suggerimento su come concimare e trattare gli ortaggi.
Riguardo ai trattamenti biologici, e cioè spruzzare le piante di pomodori, melanzane, fagiolini, peperoni e zucchine con infusione di ortica e di aglio…faccio bene, anche se sono in fioritura e con il frutto?
ringrazio e resto in attesa.
(Giovanni)

Ciao Giovanni,
che soddisfazione sentire la tua storia, che ti piace la natura e che coltivi l’orto!
Utilizzare i prodotti fitoterapici biologici per prevenire le malattie sulle piante da orto è certamente una pratica raccomandabile, ma, eviterei di trattare le piante direttamente sui fiori aperti…visto che quella fase riproduttiva è particolarmente delicata; certo è che lo puoi fare sui frutti.
Salute e buon orto.

Ciao,
vivo in campagna, vicino a Firenze, sto progettando il mio primo orto e ho deciso di seguire i principi della permacoltura, adattati all’estetica dell’orto rialzato.
Ho comprato dei cassoni di legno bins per il mio orto rialzato e, prima di riempirli, mi sono posta una domanda:
come posso proteggere il legno, rendendo così ¬ il mio cassone più resistente, senza intaccare le piante con prodotti non biologici?
C’è un modo per far respirare il cassone e le piante senza far ristagnare l’acqua e permettendo al legno di marcire il più tardi possibile?
All’interno andranno messe ramaglie,tronchi maturi,erba,torba e foglie.
Grazie.
(Alessia – Firenze)

Risposta

Ciao Alessia,
il tuo progetto promisquo permacoltura/orto in cassone ci pare una buona idea, grazie per condividerla con noi.
Non so la provenienza dei tuoi cassoni bins ma sono sicuro che in qualche misura il legno che li costituisce sia già trattato per resistere alle intemperie. Comunque non volendo usare ulteriormente e giustamente dei prodotti chimici impregnanti il legno ti suggerisco di trattare l’interno dei cassoni con una leggera passata di fiamma…che ne carbonizzi leggermente il legno – senza farlo bruciare, ma solo annerendolo leggermente – in quel modo i primi millimetri di spessore di legno saranno così impermeabili e proteggeranno tutto il tuo cassone. Esternamente invece potrai dare al legno degli impregnanti a base di acqua, biologici, da riconferire però ogni 1/2 anni. Poi inseriai certo un drenaggio di base e infine terra e ortaggi al top. La base dei cassoni deve essere ben forata che permetta lo scolo delle acque irrigue e piovane, mi raccomando.
Salute e buon orto.

Che la natura sia perfetta è cosa vecchia e risaputa, eppure riesco ancora a stupirmi quando devo parlare dei meccanismi che mette in atto per permettere alla vita di continuare. Come la dormienza e la vernalizzazione, ovvero la necessità che le piante hanno di dovere attraversare un periodo di freddo per potersi preparare alla successiva ripresa vegetativa, altrimenti potrebbero ‘ingannarsi’ e anticipare o posticipare la fioritura, mettendo a repentaglio la propria riproduzione.

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Buongiorno,
sto imparando nella gestione dell’orto e vorrei sapere qunto tempo rimane utilizzabile la poltiglia bordolese che mi avanza nello spruzzino dopo aver irrorato le piante?
Grazie in anticipo
(Giancarlo)

Risposta

Ciao Giancarlo,
ottima soluzione l’utilizzo della poltiglia bordolese – guarda pure il video!
Il mio consiglio è che tu la utilizzi tutta, facendo un calcolo di quanta soluzione ti serve mediamente, sciacquando bene la pompa ongi volta, affinchè non si incrosti. Non conosco un tempo preciso di scadenza, ma non oltrepasserei trenta giorni, volendosi dare una scadenza.
Salute e buon Orto!

TrocnoQuando le temperature calano e l’orto sembra fermarsi, nel frutteto c’è ancora qualche lavoretto da fare. Dopo avere ripulito il colletto dei nostri alberi (come descritto nel precedente post sul controllo degli alberi da frutto), approfittando proprio del fatto che le chiome sono completamente spoglie e prive di foglie potremo procedere con la pulitura e la cura dei rami alti. Ecco come procedere. Procuriamoci una bella spazzola di radica, o comunque una spazzola bella robusta, e diamo ‘una strigliata’ ai tronchi, poiché già questo semplice gesto sarà sufficiente ad eliminare alcuni afidi. Dopodiché potremo irrorare i rami ben puliti con dell’olio bianco o con un ‘miscuglio’ ancora più naturale a base di poltiglia di argilla.

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Come e quando eliminare la cocciniglia?

Salve
ho della cocciniglia sulla siepe, cosa bisogna fare?
Quale è il trattamento da effettuare e in quale periodo bisogna intervenire?
Grazie
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
per eliminare la cocciniglia, che infesta la tua siepe, ti consiglio di provare il sapone di Marsiglia e l’alcol, per capire meglio come utlizzarli leggi pure questo link  rimedio naturale contro la cocciniglia. Spero che il problema non sia troppo diffuso perché se la superficie dovesse essere troppo estesa e il problema persistere dovresti passare a sistemi più invasivi come l’olio bianco.
Il periodo è adesso, fai i trattamenti la mattina presto o la sera prima di buio.
Buon lavoro!!!

Come preparare la calce idrata per trattare tronchi?

Salve
sono calabrese, lavoro, e ultimamente voglio capire un pò di piu come curare gli alberelli spero mi possiate aiutare.
Allora come difendere gli alberi, avevo pensato di passare nei trochi la calce combinato con il solfato di ferro . . . per l’estate cosi da difenderli dalle formiche e dalle muffe che invadono tronco e rami.
Grazie
(Joseph)

Risposta

Ciao Joseph
Che alberelli stai allevando?
Il rimedio che hai pensato è giusto, per essere sicuri nella preparazione della calce idrata ti invio questo link.
Mi raccomando, fai i trattamenti se veramente esiste la necessità.
Buon Lavoro!

Abito ad Asti, sono un pasticciere-panettiere, e ho un appezzamento di terreno intorno alla mia casa, dove ho fatto un orto, un pergolato di uva da tavola e un frutteto.

Mi dareste per favore un consiglio per i trattamenti invernali degli alberi da frutto? Quanti sono e quando si incomincia a farli.

 Mi piace il trattamento con la poltiglia bordolese, ma volevo sapere se era possibile fare una poltiglia più densa di solfato di rame e calce bianca spenta con acqua. Ma quali sono le dosi consigliate per fare una soluzione da applicare con un pennello ai tronchi degli alberi da frutto? 

Questa applicazione la facevano i vecchi  contadini e volevo sapere se era giusta.

(Teresio – Asti)

Risposta

Ciao Teresio, mi sono informata sulla pratica di spennellare i tronchi, ed è vero che in quel caso nella preparazione della poltiglia bordolese la dose di calce va aumentata considerevolmente. Purtroppo non ho le dosi esatte della soluzione adatta a questa pratica, ma l’importante è che la spennellatura riguardi solo il fusto e nient’altro, per evitare possibili danni. Il fine è sempre quello di evitare funghi e parassiti, cosa che fa già la poltiglia bordolese classica.

Ti consiglio di leggere alcuni post pubblicati tempo fa su InOrto: uno riguarda la manutenzione degli alberi da frutto, uno l’utilizzo dell’olio bianco e uno proprio la poltiglia bordolese.

Sperando di esserti stata di aiuto ti saluto e ti auguro buon anno e buon orto!

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