I versatili fagiolini possono presentarsi nei colori più svariati verdi, gialli, viola o addirittura neri. Hanno altezze che variano dai 30 ai 60 cm, possono essere con o senza ‘fili’ (esistono fagiolini wirless! proprio come i dispositivi elettronici!) e più o meno sottili. Sono nutrienti e si prestano alle preparazioni culinarie più disparate, ma sono ottimi anche come semplice insalata.
E se nel post precedente abbiamo imparato come coltivare i fagiolini nani, adesso cerchiamo di capire quali sono le varietà più adatte ai nostri gusti…

I romani definivano se stessi ‘fortissimi viri et milites strenuissimi ex agricolis’, ovvero un popolo valoroso che proviene dal mondo agricolo. Erano legati alla terra perché ne conoscevano l’importanza per il sostentamento della popolazione, e scrivevano tanto di filosofia quanto di agricoltura. Tra gli autori di trattati di agricoltura, in prosa o in versi, troviamo Catone, Varrone, Virgilio, Plinio e Colummella.( * ) E molte delle cose scritte allora sono ancora oggi validissime!
Dopo New York, Parigi, Londra e molte altre città europee anche a Roma gli orti condivisi stanno sempre più prendendo piede, o forse è più corretto dire terreno. Spazi verdi, per lo più pubblici, abbandonati e senza manutenzione, sottratti all’incuria e al degrado da gruppi o associazioni di cittadini volenterosi di dare dignità ad aree dimenticate. Grazie all’iniziativa degli abitanti queste aree si trasformano con il tempo in orti, piccoli giardini, aree gioco, dove è possibile incontrarsi e lavorare insieme ad un progetto. In nome della natura si creano dei luoghi di aggregazione dove ciascuno è responsabile di uno piccolo spazio urbano e del verde che ne fa parte.


