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Orto giugnoCi sono tre operazioni che non possiamo fare a meno di compiere nell’orto di giugno: sarchiare, rincalzare e pacciamare. Tre verbi che all’orecchio di una persona comune potrebbero risultare incomprensibili, ma che ogni orticoltore dovrebbe conoscere e compiere con facilità. Sono parole antiche che i contadini di una volta usavano frequentemente: mia madre le pronunciava spesso quando si preparava ad andare nel campo, ma ancora oggi risultano utili e attuali. Finalmente c’è qualcosa che non passa di moda!

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CardiE’ tempo di cardi! Il cardo (Cynara cardunculus) è sicuramente un ortaggio invernale. E anche se non lo abbiamo nell’orto, perché le nostre semine non sono state così previdenti, certamente lo avremo in cucina per la preparazione di qualche gustosa ricetta.

Ma se abbiamo abbastanza spazio, perché privarsi di averlo nell’orto, quando le sue foglie bianco e argento sono così decorative e riempiono di luce i cupi e spenti orti invernali! I fiori sono altrettanto spettacolari, spuntano a partire dal secondo anno, quando la pianta è ormai giunta al ‘capolinea’ quanto a commestibilità, e hanno ciuffi di un brillante viola acceso. Anche nei fiori, come nelle foglie, il cardo assomiglia molto al carciofo, ma a differenza di quest’ultimo non forma grumi commestibili: del cardo si mangiano infatti le coste, che se imbiancate a ‘mestiere’, diventano tenere e prelibate, amarognole e gustose al tempo stesso.

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La patata è un po’ come il pomodoro (oltretutto appartengono ambedue alla famiglia delle solanaceae): si usa tantissimo, piace a tutti e chiunque abbia un pezzo di terra prima o poi non potrà fare a meno di coltivarla!

La rincalzatura è una pratica molto utile nell’orto, sia in estate che in inverno. Consiste nell’ammucchiare della terra attorno al piede delle piante. Nel rincalzare dobbiamo fare attenzione a non sotterrare le foglie, a meno che il motivo per cui la pratichiamo non sia l’imbianchimento.
Il consiglio è fare dei monticelli di terra, ben compressi e stabili, per evitare che franino con la prima pioggia o con la prima annaffiatura. Proprio per evitare che questo possa succedere, sarebbe utile bagnare prima il terreno per compattarlo, solo quel poco che sarà necessario a renderlo umido.

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