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Buongiorno,
mi chiamo Emanuele e sono un nuovo arrivato!
Ho sempre avuto la passione per le piante e nonostante abiti a Milano e, ahimè, non ho un terrazzo, ho comunque un davanzale dove riesco a tenere alcune piante!
Un paio di mesi fa ho acquistato una pianta di clementino, e l’ho messa sul davanzale che è esposto a sud e quindi prende sole diretto dalle 12 fino a sera.
Da circa due settimane ho notato che continua a perdere foglie anche se queste sono verdi e non presentano segni di malattia o altro. Potrebbe essere un problema di irrigazione?
Io di solito annaffio due volte a settimana e concimo una volta ogni tre mesi con un concime specifico granulare.
Altrimenti potrebbe essere troppo sole?

Ecco la foto del clementino sul balcone:

Vi ringrazio!
(Emanuele – Milano)

Risposta

Ciao Emanuele,
benvenuto nel mondo di in-orto e complimenti veraci per la tua passione verde che hai!
Quando una pianta perde le foglie – ancora verdi – diciamo che è sempre un segno di stress, bisogna vedere adesso per quale motivo preciso, considerato che la pianta è in vaso ed è esposta su un balcone a sud, credo ch irrigare due sole volte alla settimana è un pò poco, o meglio è probabile che essendo il vaso di plastica – giustamente leggero per un davanzale – e di dimensioni ridotte può darsi che le radici si stressano facilmente dal calore del sole avendo meno terra a disposizione; riassumendo potresti provare a intensificare le irrigazioni. Riguardo alla concimazione ti suggerisco di ridurre la frequenza in quanto i concimi granulari specifici per agrumi si forniscono una/due volte all’anno. Comunque la pianta non sembra in stato di sofferenza…perde alcune foglie ma al contempo le rimette di nuove. Ultima ipotesi è che la pianta potrebbe soffrire di ristagno idrico alle radici che rimanendo affogate fa si che la pianta perda le foglie.
Ti suggerisco la lettura di questo articolo sulla coltivazione in vaso degli agrumi – ecco pronto il link.
Salute e buon orto.

Ciao,
mi sembra che i miei fagiolini – var. stringa – non abbiano un sufficiente sviluppo radicale,
mi sapete dare un giudizio, anche dalle foto che vi invio?
Cosa posso fare per ovviare all’eventuale problema?
Ecco le foto dei miei Fagiolini:

Grazie.
(Desiderio)

Risposta

Ciao Desiderio,
avevo già risposto alla tua richiesta ma senza aver visto le foto – utilissime – che ci hai inviato e dalle quali si notano bene delle zone radicali ibrunite e delle macchie fogliari che poi sul margine delle stesse seccano.
La patologia di riferimento potrebbe essere un fungo – Colletotricum lindemunthianum – Antracnosi, che potrebbe essere già presente sul seme che utilizzi – occhio alla qualità del medesimo – oppure è direttamente nel terreno e in questo caso ti suggerisco di cambiare l’aiuola di coltivazione, magari lasciandola a riposo e lavorata per tutta l’estate oppure anche cambiare tipologia di coltivazione.
Salute e buon orto.

Ciao a tutti,
vorrei chiedere consiglio circa un albicocco di circa 10 anni che vive in terreno libero, di cui allego foto:

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Questo disgraziato, non ha mai prodotto un ne fiore, ne un frutto.
L’ho potato sempre in autunno tagliando parecchi rami.
Il terreno è sabbioso
Cosa devo fare per farlo fruttificare ??
Grazie mille.
(Rosanna)

Risposta

Ciao Rosanna,
innanzitutto i nostri complimenti sinceri per la bellezza e varietà del tuo giardino, che vediamo attorno al tuo amato e…”disgraziato” albicocco.
Dalla foto si nota un particolare tipo di fogliame…verde chiaro rispetto a gli albicocchi ordinari….come se il tuo fosse una razza particolare, ne conosci la varietà? Inoltro si vede che la pianta sta bene come chioma e legno ma ha uno sviluppo un pò contenuto…come se non fosse partito a crescere in altezza, il terreno sabbioso magari non aiuta a trattenere le sostanze nutritive e quindi può essere un limite.
Oppure il ritardo nella fruttificazione può essere anche dato dalla mancanza delle necessarie condizioni atmosferiche quali luce e temperatura.
Sinceramente non credo esistono dei metodi per acellerare i processi riproduttivi di una pianta…eccetto quelli che le permettono di crescere bene e in salute.
Forse l’unica spiegazione è che la tua pianta è di razza non domestica e deve essere innestata con una fruttificante.
Salute e buon orto.

Ciao,
ho ereditato un piccolo orto in città, al nord; in Toscana invece ho un’altro orto più grande, dove pensavo di essermi fatto esperienza con le patate e quindi, per la seconda volta, ho provato a seminarle anche qui al nord e sorpresa…….
Per la seconda volta ho destinato una striscia di 8mt x 1mt del mio orticello di città alle patate, l’anno scorso sono andate benissimo, le piante erano alte, ma quest’anno sono esageratamente alte (circa un metro) so che non sarebbe un grosso problema…anzi…ma il fatto è che che la pianta si accascia a terra e non so cosa fare…
Please HELP, grazie.
(Francesco – ToscoLombardo)

Risposta

Ciao Francesco,
interessante che tu possa coltivare l’orto a due latitudini differenti…puoi fare dei bei confronti.
Riguardo a quello che accade alle tue piante di patata è un fatto normale e naturale, in quanto a fine sviluppo la pianta comunque lascia cadere al suolo lo strame ancora verde – fotosintetizzante – che gradualmente seccherà per lasciare spazio così alla raccolta delle patate. Io non mi preoccuperei di tenere sostenuti in alto rami e foglie e le lascierei andare in terra quindi. Poi quando la vegetazione sopra sarà secca allora si potra raccogliere i tuberi sotto.
Salute e buon orto.

Buon giorno,
ho un albero di limone molto bello nel mio piccolo cortile ma sono molto preoccupata perchè, dallo scorso anno, ha cominciato a produrre della gommosa dal tronco centrale e adesso ho potuto notare che anche nei rami stà succedendo la stessa cosa; ho gia fatto dei trattamenti ma non vedo nessun miglioramento anche se lui continua a regalarmi dei bellissimi limoni.
Potete darmi dei consigli su come intervenire per riuscire a curarlo?
Vi ringrazio e porgo cordiali saluti.
(Gisella)

Risposta

Ciao Gisella,
da come descrivi la tua pianta di limone credo che abbia una patologia fungina chiamata “Cancro Gommoso degli Agrumi”; sostanzialmente il fungo fa seccare parti di pianta, che reagisce colando gomma.
Come rimedio ti suggerisco di potare le parti secche della pianta – disinfettando bene gli arnesi di taglio alla fine – e trattare con prodotti a base di rame – ossicloruro di rame – tutta la pianta, particolarmente le ferite: Questo è il metodo di lotta biologico, poi in commercio trovi anche prodotti antifungini sistemici, più potenti, che potrai utilizzare se vedi che la pianta non migliora le sue condizioni.
La pianta continua però ad essere generosa con te….evviva gli agrumi!
Salute e buon orto.

Buona sera!
Ho travato in alcune miei piante, nello specifico zucchette ornamentali e zucchine, dei parassiti (credo) sulle foglie di queste piante.
Sono insettini piccolissimi, impercettibili se non quando si muovono, se stimolati a farlo.
Sono di colore arancione/marroncino e sono di forma cilindrica (come una matita, uno stuzzicadente ecc…)
Dove li ho trovati, sulle foglie della pianta ci sono tanti puntini e chiazze bianche che segnano i punti nei quali hanno gia succhiato la clorofilla dalla pianta.
Attorno alle chiazza bianche trovo spesso anche tanti piccoli puntini neri, che non riesco ad identificare (feci o uova del parassita?) .
Questi puntini neri sono concentrati attorno alle chiazze bianche ma non solo, sono anche sparsi (In quantità molto ridotta, uno ogni tanto) sul resto della foglia (a seconda di dove si muovono questi parassiti).
Alcune foglie sono sane, altre infettate…col passare dei giorni la pianta peggiora.
Consigli per abbattere i parassiti? Penso che poterò le foglie colpite di questo passo…
Accetto tutti i consigli che siete pronti a darmi.
Grazie!
(Giovanni)

Risposta

Ciao Giovanni,
da come descrivi gli insetti che ti ritrovi sulle tue zucchine credo che si tratti di afidi o cocciniglie che, succhiando linfa provocano, con le loro punture, delle chiazze bianche sulla pagina fogliare.
Se ti rendi conto che la loro azione è veramente dannosa alla pianta allora potresti intervenire utilizzando un rimedio biologico per afidi e cocciniglie, che vedi descritto nell’articolo linkato.
Salute e buon orto.

Ciao a tutti sono un impiegato con la passione per la natura e mi dedico alla mia campagna anche per rilassarmi.
Avendo piantato degli ulivi volevo sapere se contro “l’occhio di pavone” l’olio di neem è utile ed evantualmente quando utilizzarlo ed in quale concentrazione?
Grazie sempre e saluti a tutti.
(Nicolò)

Risposta

Ciao Nicolò,
l’occhio di pavone è la patologia più diffusa sull’olivo – praticamente lo segue ovunque!
Il responsabile di tale malattia è un fungo – Cycloconium oleaginum Cast. – e in quanto tale il rimedio più efficace da utilizzare sono i trattamenti a base di rame, in particolare da preferirsi ossicloruro di rame; il problema si inizia a contenere trattando la pianta due volte all’anno – fine inverno e autunno.
L’olio di neem è un insetticida con potere antisettico, ma non antifungino.
Salute e buon orto

Ciao,
vivo a Chiavari, in provincia di Genova, e ho una passione per gli alberi da frutta.
Non avendo terreno uso il terrazzo e così ho acquistato quelli nani.
Ho un albicocco nano sul terrazzo da marzo 2016, l’anno scorso ha fatto solo foglie, quest’anno è fiorito ma i fiori sono caduti dopo 15gg circa. Ora ha tante foglie, come mai non fa frutti?
Da aprile ho anche un pesco nano, che ha fiorito.
I fiori sono diventati pesche che crescevano bene ma da una settimana circa alcune sembrano rinsecchire, un paio sono cadute. Avrei bisogno di un consiglio per entrambi gli alberi, grazie,
(Giulia – Chiavari)

Ciao Giulia,
i fenomeni che ci descrivi si chiamano tecnicamente, cascola dei fiori, nel caso dell’albicocco, e cascola dei frutti, nel caso del pesco.
Le cause, per entrambi i frutti, possono essere molteplici: Patologiche – attacco di qualche fungo per esempio – oppure nutrizionali – mancanza di qualche microelemento nel terreno che sfavorisce l’allegagione dei frutti a partire dal fiore, che comunque deve essere impollinato, oppure la cascola dei fiori potrebbe essere dovute anche a una causa fisiologica naturale, per spiegarmi meglio ti dico che è normale che le prime fioriture cadono in quanto la pianta non è ancora in grado di sostenere il carico di frutti.
Secondo me l’albicocco fa cadere i frutti per una mancata impollinazione – alcune varietà d’albicocco infatti hanno fiori non autofertili e per questo necessitano di un altra pianta di albicocco con funzione impollinatore, per sapere questo devi conoscere la varietà di albicocco che hai in vaso per capire se tale pianta basta a se stessa oppure no.
Per quanto riguarda la cascola di alcune pesche direi che il fatto è fisiologico-naturale, specialmente se la pianta ne produce tante all’inizio. In entrambi casi, visto che coltivi in vaso, stai bene attenta a non far mancare loro il necessario concime – anche con i microelementi per la fioritura e fruttificazione – come anche l’acqua.
Tienici aggiornati.
Salute e buon orto.

Salve,
sono un pensionato e mi diletto a coltivare un pezzo di terreno.
In questo periodo ho delle piante di arancio piene di piccole farfalline bianche…penso sia cocciniglia, non vorrei usare veleni cosa devo fare?
(Antonio)

Risposta

Ciao Antonio,
che bello avere tutto il tempo a disposizione per occuparsi della terra…e fai bene a non pensare di avvelenarla.
E’ probabile che l’inseto che attacca il tuo arancio sia una cocciniglia cotonosa, si attacca sui rametti e foglie dell’arancio, producendo forti quantità di melata – sostanza appiccicosa sulle fogle, che possono diventare anche nere di fumaggine, ci confermi?
Per questo ti suggerisco di:
1 – dirada la chioma delle tue piante, se troppo fitte al loro interno, per sfavorire gli insetti da subito, distrubando il loro ambiente, troppo protetto dal fitto della vegetazione.
2 – utilizza un prodotto specifico e biologico per combattere anche le cocciniglie, a ba se di alcool e sapone di marsiglia, come puoi leggere anche nell’articolo che ti ho spedito nel link.
Salute e buon orto.

Salve,
ho un albicocco di 10 anni di età; in questi anni ha fruttificato poco perchè penso che è collocato vicino ad un albero di pioppo e quindi sotto molta ombra.
Ora il pioppo è stato tagliato e l’albicocco ha fatto molti frutti ma i rami sono scarsamente ricchi di foglie e le stesse sono anche piccole ed a volte gli stessi rami sono completamente privi di foglie ma con molti frutti, naturalmente acerbi perchè siamo in Aprile.
Nel mese di febbraio avevo messo un poco di concime, composto, attorno alla pianta..
Sono tanto dispiaciuto vederla con tanti frutti ma con le poche foglie non cresciute.
Chi mi aiuta a risollevare la sorte di questa bella pianta?
Grazie anticipate e saluti.
(Alessandro – Marano Principato – Calabria)

Risposta

Ciao Alessandro,
interpretando la storia della tua pianta di albicocco credo che, se l’insistenza dell’ombra del pioppo è stata talmente forte, adesso da un momento ad un altro – che il pioppo non c’è più – l’albicocco si trova in un ambiente molto differente rispetto a prima – con molta più luce fondamentalmente – e a tale ambiente deve comunque riadattarsi. Può darsi che la minore superficie fogliare che descrivi potrebbe benissimo essere una reazione al nuovo microclima che si è venuto a creare.
Oppure la pianta ha subito un stress che ha bloccato l’accrescimento della crescita, forse dovuto anche allo sforzo nella fruttificazione che sta portando avanti.
In questo momento di cambiamenti credo che la soluzione migliore sia aspettare che la pianta recuperi autonomammente adattandosi alle nuove condizioni ambientali, le piante hanno un sacco di risorse, magari tienici aggiornati anche inviandoci foto dell’albicocco.
Salute e buon orto.

© 2021 Bonduelle InOrto