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Ciao,
vorrei sapere come mai i pomodori varietà cuore di bue che coltivo non maturano sulla sommità, che resta gialla, dura e poco gradevole al gusto.
È una malattia o un errore nella coltivazione?
Grazie.
(Paola)

Buongiorno Paola,
Da come descrivi il problema sembra che i tuoi pomodori non arrivano a maturazione in quanto non riescono ad assorbire il Calcio nel terreno. Il marciume apicale si chiama questo problema e non è una malattia vera e propria ma una disfunzione della pianta che può essere compensata migliorando il terreno, cioè concimandolo aggiungendo stallatico maturo nella stagione autunno invernale per averlo pronto poi in primavera, oppure fornendo alle piante del concime fogliare a base di calcio, per tutta la stagione in cui le piante sono nell’orto, puoi provare anche a darlo adesso e vedere se la pianta lo assorbe per avere pomodori completi in finale. Per ora fai maturare bene i frutti, scattivandone la cima prima di consumarli.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
sono Giada e abito a Parma.
Da circa 9 mesi sto coltivando una piantina di avocado, questa si trova in vaso ed é alta più o meno 40 centimetri.
Negli ultimi giorni ho notato che alcune foglie presentano una macchia marrone verso il tronco e
nella punta e inoltre alcune di queste foglie si staccano.
Guardando bene ho notato anche dei piccolissimi insetti bianchi sopra il terriccio e vicino alla base della
pianta. Però la pianta continua a crescere e continuano a formarsi nuove foglie.
Di che cosa si tratta? Cosa potrei fare?
Grazie,
(Giada – Parma)

Risposta

Ciao Giada,
da come descrivi la situazione credo che la tua pianta d’avocado abbia bisogno di più aria e meno acqua d’irrigazione.
Entrambi i sintomi infatti, insetti e macchie marroni (cioè fungo) si avvantaggianno di condizioni di alta umidità, dove la pianta continua certamente a crescere bene. Potresti quindi spostare la pianta in un luogo più arieggiato e dargli meno acqua e come prevenzione dare alla chioma una soluzione con Poltiglia bordolese – contro il fungo – e una soluzione insetticida a base di olio di neem – per gli insetti.
Facci sapere se risolvi il problema.
Salute e buon orto.

Ciao,
sono nata e cresciuta a Milano, dove cerco di combatterne il
grigiume colorando il più possibile il mio terrazzo di verde!
Faccio la musicista, pallavolista e comparsa teatrale.
Il macerato d’aglio, distribuito nel terreno può combattere le malattie fungine dei
pomodori?
Ho 6 piante con molti frutti. I pochi che hanno cominciato a diventare rossi hanno
la base del frutto (la parte lontana dal punto in cui il pomodoro è attaccato alla
pianta) marcia! Non vorrei perdere i miei amati pomodori uno ad uno… So che
l’aglio funziona contro parassiti e funghi. Grazie per l’attenzione!
(Giulia – Milano)

Ciao Giulia,
grazie per la dettagliata presentazione che fai di te…e ci piace molto la tua missione di combattente verde contro il grigiume!
Il macerato d’aglio distribuito sulla chioma delle piante è un rimedio antisettico per allontanare prevalentemente insetti tipo afidi e non ha azione antifungina, specialmente se dato al terreno, inoltre quello che riscontri sui tuoi pomodori non è dovuto all’azione di un fungo ma è una reazione della pianta alla carenza di Calcio nel terreno.
Per prevenire tale inconveniente ti suggerisco di irrorare la chioma dei pomodori con una soluzione di acqua e un prodotto specifico a base di calcio che altro non che un concime fogliare (lo trovi facilmente in commercio), lo puoi acquistare direttamente nel tuo consorzio agrario di fiducia.
Per saperne di più sul trattamento dei pomodori con carenza di calcio ti suggerisco la lettura dell’articolo che trovi qui nel link.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
abito in provincia di Bergamo, di professione sono chimico e chimico tintore.
Ho un piccolo orto domestico in cui mi diverto a fare “disastri”.
Qualcuno ha un rimedio casalingo, veramente efficace, contro la cimice del pesco?
Ho dei peschi che se vengono attaccati, di pesche non vedo l’ombra.
Grazie a tutti.
(Paolo – Bergamo)

Risposta

Buongiorno Paolo,
le cimici sono insetti molto prolifici e difficili da combattere, probabilmente la specie che attacca le tue piante di pesco è la Calcoris norvegicus, gli adulti della quale producono sui frutti delle ferite che rendono immangiabili le pesche.
Chi compie il danno maggiore sono quindi gli adulti della specie che con il loro apparato boccale pungono i frutti e la vegetazione di alcune piante come pesco, pero, patate, fagiolini e erbe infestanti provocando degli annerimenti che portano poi a morte la parte attaccata.
Per contenere lo sviluppo delle cimici potresti intanto tenere pulito ilm tuo terreno e anche i confini possibilmente dalla vegetazione spontanea (erbe sostanzialmente) in quanto molte di tali specie vegetali possono essere fonte di cibo e riparo anche invernale per le cimici. Inoltre potresti fare dei trattamenti con insetticidi anche a base vegetale – biologici – come per esempio l’olio di neem (apri il link) da dare alla pianta quando ci sono in volo gli adulti, da aprile in avanti, saltando ovviamente le fasi di fioritura dei frutti. Ripetendo queste operazioni negli anni dovresti ridurre il numero di cimici.
Salute e buon orto.

Salve,
ho una pianta in vaso di limoni da 3 anni che mi produce molti limoni, mi sono accorta però
che sui rami ci sono le formiche, vorrei sapere se non fanno bene per la pianta.
Grazie,
(Erminia – Bergamo)

Salve Erminia,
la presenza di formiche che viaggiano sui rami delle piante in genere, solitamente, denunciano la presenza anche di afidi – i pidocchi delle piante – in quanto le stesse si nutrono della melata che i pidocchi trasudano succhiando la linfa della pianta.
Se vedi che in generale la pianta non soffre di queste due presenze lascierei perdere ogni tipo di trattamento (insetticidi) e vedrai che in estate piena la afidi e formiche spariranno.
Salute e buon orto.

Buongiorno sono Marco ho 43 anni vivo a Cinisello Balsamo.
Lavoro come gommista/meccanico a Nova Milanese.
Mio papa’ possiede un orto di 1200mq, da 2 anni piantiamo anche il granoturco – un centinaio di
piantine – l’anno scorso degli “acari” non so’ bene come si chiamano, si sono mangiati
le foglie, fatto le larve e rovinato un po’di raccolto, quest’anno vorrei intervenire subito
per non avere gli stessi problemi, cosa posso utilizzare, vale anche per loro il
discorso di aglio e peperoncino?
Grazie in anticipo.
(Marco – Cinisello Balsamo – Lombardia)

Risposta

Buongiorno Marco,
grazie per raccontarci la storia del tuo orto familiare!
Da quello che descrivi credo che le vostre piante di mais siano state attaccate da delle larve di lepidottero (sophronia grandii?) che hanno divorato le foglie, ma è un’ipotesi.
Fai attenzione allo sviluppo delle piante e osserva se iniziano ad essere predate le foglie da qualche larva e poi, individuato il responsabile esistono dei rimedi biologici che puoi utilizzare – insetticidi – come per esempio il Bacillus Thuringiensis – specifico per le lerve di lepidottero e coleotteri o l’olio di Neem per tutti gli insetti in genere.
Salute e buon orto.

Salve,
ho 60 anni e faccio l’operaio, vivo a Roma vicino al mare e ho un giardino di circa 300 mq con molte piante e fiori
che curo personalmente.
Fra le tante piante ho un mandarino di circa 3 metri in piena terra concimato e esposto contro un muro
basso come un limone li vicino….. ma il problema è che non fiorisce fa alcuni fiori nella parte bassa e nascosti (- di 10 ) da cui allega 1-2 frutti l’anno; il limone lì accanto invece è carico di fiori e frutti
entrambi sono stati colpiti da cocciniglia e dalla fumaggine ma ora sembra risolta
concimati con stallatico in pellet e poi con concime ternario bilanciato,
che cosa mi consigli di fare?
lo minaccio come feci col limone di segarlo? Con lui pare funzionò!
Grazie
(Riccardo – Roma)

Risposta

Ciao Riccardo,
la tecnica della “minaccia/avvertimento…limone avvisato, mezzo segato!” funziona e lo sai perchè?
Perchè è un modo di dare tempo alle piante di adattarsi al loro ambiente e quindi di fiorire e fruttificare successivamente, più che una minaccia suona come un “dare tempo al tempo”.
Il fatto che il mandarino fiorisca dal basso…o almeno inizi di li a farlo, è normale in quanto principia dalla parte di chioma più matura e per questo pronta a fruttificare. Immagino che il mandarino sia stato messo a dimora più tardi del limone e che quindi abbia bisogno di ancora del tempo per affermarsi nella fruttificazione, considerato che le cure colturali ed esposizione sono comuni ad entrambi gli agrumi.
Se ha iniziato a fiorire e fruttificare lo lascierei crescere in pace e aspetterei ancora, nel frattempo curalo ed osservalo bene, potalo leggermente e non dargli troppo azoto nella concimazione.
Salute e buon orto.

Buongiorno,
vi ho scritto in precedenenza riguardo i funghi che avevo nei vasi dell’orto in balcone,
li ho tolti manualmente, senza mangiarli ovviamente. Ecco le foto del mio orto ripulito dai funghi!

Grazie.
(Francesco)

Risposta

Ciao Francesco,
certo che mi ricordo della tua questione, dei funghi che nascono sul terriccio!
Hai fatto bene a ripulire il tutto…le foto che ci spedisci mostrano un buon lavoro e soprattutto un orto bellissimo.
Salute e buon orto.

Buongiorno, sono un vostro lettore pensionato, amante delle semine e dei trapianti,
amante anche della buona tavola imbandita di verdure spece del mio orto, mi dedico molto
tempo nel mio orticello.
Ho avuto problemi nel vostro sito perche’ non riuscivo piu’ ad entrare per chiedere sulle verdure.
Oggi finalmente vedo che riesco a scrivervi come facevo tempo addietro e vorrei chiedere due cose: come mai quando faccio i trapianti delle mie piantine di rape rosse, le foglie ingialliscono e stentano a crescere, manca il
ferro?
Inoltre quest’autunno ho fatto dei trapianti dei polloni di fragole, ora vedo che certe piantine seppure vigorose non fanno fiori, mentre altre dello stesso tipo, 4 stagioni, fanno fragole, bisogna aspettare la prossima fioritura o e’meglio
estirparle?
Grazie attendo vostre notizie da leggere.
(Luigi Paris)

Risposta

Ciao Luigi,
che bello ritrovarti…fedele nostro lettore, abbiamo avuto inconvenienti tecnici ma risolti al meglio!
Da come descrivi i tuoi problemi nell’orto ti rispondo che:
1- le rape rosse non sopportano tanto bene il trapianto, come tutte le specie da radice, per esempio le carote e quindi manifestano il loro stress ingiallendo le foglie, basta che tu le assista sarchiando la terra e irrigando se non piove e vedrai che dovrebbero riprendersi, con nuove foglie verdi.
2 – Le fragole riprodotte da stolone (il pollone cioè) invece si sviluppano molto in vegetazione – ed è normale – ma poi si fermeranno nello sviluppo vegetativo, più avanti, e faranno allora una fioritura, come le altre, quindi merita aspettare!
Salute e buon orto.

Salve Sig. Stefano Pissi,
ho degli alberi di mandorle affetti da gommossi e guardando bene i tronchi (che
tendono a diventare di colore nero) e i rami sono pieni di fori (vedi foto):

Durante l’autunno e l’inverno li ho trattati con del rameico e insetticida e potato
i rami secchi.
Adesso che siamo in primavera la gomma si è ridotta (come se si fosse
sciolta) ma i tronchi sono pieni di fori, come se un insetto, larva o tarme li
avesse bucati, oltre a vedere l’albero in sofferenza, visto che ha fatto poche gemme,
fiori e foglie. Questo problema si è manifestato su circa 7 alberi tutti vicini. Non
vorrei possa contagiare il resto del mandorleto…
Le chiederei se mi potesse dare dei consigli su come procedere
Grazie
(Carmelo)

Risposta

Ciao Carmelo,
la “gommosi” è una patologia fungina che s’insedia nei vasi linfatici di piante da frutta -mandorli, susini, ciliegi ecc – andandoli a stressare; le piante poi producono quella tipica secrezione che fuoriesce dal tronco, rami, foglie e anche frutti talvolta. In seguito a tutto questo la pianta va in sofferenza e alcune parti come i rami per esempio seccano, diventando certamente di colore più scuro; i fori che vedi sono il sintomo della presenza -ormai passata- d’insetti scolitidi, cioè dei piccoli tarli/coleotteri, che s’insediano nel legno di piante già in sofferenza, portandole definitivamente a seccare.
Dalle foto che spedisci sembra che le piante attaccate siano ormai compromesse e quindi, per salvaguardare anche la salute degli altri mandorli confinanti ti suggerisco di eliminarle, avendo cura poi di eliminare il legno di risulta – bruciandolo per esempio; può sembrare una soluzione drastica ma tenere in piedi piante morenti o secche significa mantenere focolai d’infestazione d’insetti e d’infezione di funghi.
Sugli altri mandorli continuerei i trattamenti per la gommosi che vanno fatti certamente durante tutto l’anno; riguardo la tipologia da utilizzare sono di sicuro più efficenti prodotti a base di rame di tipo sistemico cioè quel tipo dove il principio attivo entra in circolo nei vasi linfatici, visto che il fungo vi risiede proprio dentro.
Salute e buon orto.

© 2021 Bonduelle InOrto