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FioriLa fioritura del pesco è l’emblema della primavera e tutti dovremmo avere l’occasione di ammirarla almeno una volta l’anno. Basterà fare una passeggiata in campagna perché il nostro occhio venga catturato da questa fioritura rosa, leggera e innocente, come solo la fioritura del pesco sa esserlo. Ma se disponiamo di un piccolo orto o giardino perché non pensare di piantarvi un pesco? Lo so il pesco ha una pessima reputazione riguardo alle malattie: ha la nomea di essere ‘deboluccio’ e di ammalarsi continuamente, ma se provassimo a coltivarlo correttamente, magari scegliendo la giusta varietà, forse potrebbe darci delle grandi soddisfazioni.

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ViolPerché parlare di viole in un blog dedicato all’orto? Perché sono belle, profumate, romantiche, delicate, affascinanti, ma la cosa che forse più interessa agli ortisti è che sono anche commestibili. Certo non potremo farci delle grosse scorpacciate di viole ‘mammole’, ma potremo utilizzarle per arricchire di profumo e di sapore le insalate e le macedonie, per guarnire risotti, ma anche per fare delle buonissime frittelle, per non parlare poi dei dolci: biscotti, torte, creme, gelati e naturalmente viole candite che si sposano a meraviglia con il cioccolato.

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Liscio o riccio l’orto non può fare a meno del prezzemolo! E la fine dell’inverno può essere un un buon momento per la semina se prendiamo qualche precauzione in più. Guardiamo come fare per non sbagliare.

Terreno – Per prima cosa prepariamo bene il terreno, che dovrà essere fine, soffice e ben lavorato, se vogliamo favorire la germinazione: il terreno troppo grossolano non si addice al prezzemolo! Dopodiché arricchiamolo con della sostanza organica (stallatico, humus di lombrico, ecc…) un po’ di fertilità in più lo aiuterà a crescere vigoroso. Ricordiamoci che se usiamo sostanza organica a lenta cessione, per esempio lo stallatico pellettato, le concimazioni dovranno avvenire 2 o tre mesi prima della semina.

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L’altro giorno vado al mercatino biologico sotto casa e mi dirigo sparata al banco degli avocado. Delusione: erano finiti! Ho pensato che evidentemente sono molto richiesti  e che sarebbe un’idea produrne di più anche in Italia. Ecco perché oggi vi propongo un post sulla coltivazione degli avocado!

FagiolinoIl fagiolino nano è una delle tante semine da effettuare a fine aprile, quando le temperature tendono a stabilizzarsi. Le loro dimensioni contenute li rendono adatti ai piccoli spazi o alla coltivazione in vaso. Possiamo divertirci coltivando varietà di colore diverso e scegliere tra il verde, il giallo o il viola e talvolta possiamo trovarne anche di variegati come il Bobis d’Albenga!

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Foto 1Cosa c’è di meglio di qualche foglia di rucola o rughetta (voi come la chiamate?) appena colta per accompagnare un carpaccio, un po’ di parmigiano o semplicemente da condire con un filo di olio?

Per poter godere di questo privilegio non occorre per forza avere un orto, ma sarà sufficiente un vaso anche di soli 15 cm (ma in 40 cm avremo ovviamente un raccolto più soddisfacente) e posizionarlo a mezzo sole, che significa qualche ora di sole al giorno, perché le fresche foglioline di rucola non amano ‘cuocere’ prima di finire in pentola!

Ma prima di iniziare a parlare di semine e coltivazione occorre dire che esistono due varietà di rucola: la rucola coltivata (Eruca sativa) e la rucola selvatica (Diplotaxis tenuifolia).

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Il mandorlo (Prunus dulcis) è il primo albero a fiorire nel frutteto per annunciare la nuova vita dopo l’inverno. La sua fioritura, così precoce e delicata, trae in inganno e nasconde la vera forza di questa pianta longeva e di poche pretese.

RibesLo so benissimo che i frutti di bosco si raccolgono in piena estate! Ma i loro colori, la loro provenienza nordica e boschiva mi fa pensare all’inverno e all’atmosfera natalizia! Cosa c’è di meglio in questo periodo che aprire un barattolo di gelatina di ribes, fare una crostata di lamponi o bere del succo di mirtillo! Sono tutti ricchissimi di vitamine e hanno eccellenti proprietà organolettiche e ‘salutistiche’.

Inizialmente crescevano spontanei solo in zone di mezza montagna, poi la loro coltivazione si è estesa a poco a poco. Oggi grazie alla presenza sul mercato di piantine altamente produttive e garantite geneticamente, è possibile praticarne la coltivazione anche nell’orto di casa o in un piccolo angolo del frutteto. La semplicità delle cure colturali, la lunga durata dell’impianto e la scarsa necessità di interventi antiparassitari, rende la coltivazione dei ‘piccoli frutti’ accattivante e stimolante.

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Stevia fioriQuesta volta parliamo di qualcosa di dolce. Un dolce buono e naturale. Un dolce che non fa male. Parliamo della Stevia Rebaudiana, un’erbacea perenne originaria del Sud America, conosciuta per le sue proprietà dolcificanti, infatti le sue foglioline sono ricche di steviolo, un dolcificante che non influisce sui livelli di insulina e quindi adatto anche ai diabetici e, udite, udite, è privo di calorie e quindi la fa in barba a qualsiasi dieta! Ma questo non significa che il suo potere dolcificante sia scarso, anzi: è molto ma molto, superiore a quello del normale zucchero!

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zucca ortoLa zucca è l’ortaggio emblema dell’autunno. E’ il primo ortaggio che vediamo entrando in questo periodo in un orto: il suo colore, la sua forma, le sue dimensioni, la rendono irresistibile e attraente. Non è un caso se le feste e le sagre in suo onore si sprecano!

E vedendola non possiamo fare a meno di pensare: l’anno prossimo la seminerò anch’io! Oppure, se abbiamo già provato a coltivarla in precedenza, nascerà in noi la voglia di provare altre forme e altre varietà. Ma non è un ortaggio a cui pensare all’ultimo momento: le sue dimensioni esigono una riflessione anticipata e se vogliamo seminarla in primavera sarà bene pensare fin da adesso a dove posizionarla!

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