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A metà estate, quando sembra che nell’orto ormai ci sia già tutto e non si possa chiedere di più, ecco che arriva il momento di seminare il finocchio! Se siamo stati previdenti e abbiamo lasciato un po’ di spazio, magari dove prima c’erano piselli e spinaci, potremo riempirlo con le foglie piumose del finocchio, se poi lo circonderemo di insalatine, ‘lui’si troverà benissimo!

foto 1 mLe more (Rubus ulmifolius)si possono trovare ovunque nella nostra campagna, è un regalo che la natura ci fa ogni anno tra agosto e settembre! Tutti almeno una volta, passeggiando tra i campi, abbiamo allungato una mano per raccoglierne una e metterla direttamente in bocca. In verità io non mi limito mai ad una e spesso, cestino alla mano, ne raccolgo un bel po’ per trasformarle in marmellata.

Allora perché coltivare le more da giardino? Perché si possono avere a portata di mano more senza spine, più grosse e succose, molto adatte alla preparazione di marmellate, torte, crostate e macedonie.

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Immagine 10Vi piacerebbe avere a portata di mano qualche costa di sedano bella fresca da sgranocchiare? Oppure sempre pronta per arricchire sughetti o insalate? Il sedano (Apium graveolens) si presta bene anche alla coltivazione in vaso, per cui non pensiamoci troppo su e passiamo all’azione!

Quando trapiantare o seminare – Se compriamo le piantine già pronte in vivaio potremo metterle a dimora da fine aprile a giugno, quando le temperature, ormai stabili, non scenderanno sotto i 13°.  Ma se invece vogliamo provare ad ottenere le piantine dal seme potremo provare a seminare in casa o su di un balcone protetto ad aprile, in un vassoio o in dei vasetti.

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Immagine 7Il cece (Cicer arietinium) ha bisogno di poco o niente per crescere e fruttificare. Per cui se possedete una pezzo di terra non troppo fertile e con poca acqua, avete trovato la pianta che fa per voi! L’ideale è posizionare i ceci in un’oliveta, vicino ad una vigna o tra i mandorli: le piante mediterranee sono infatti le sue migliori ‘compagne’.

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Sono di Roma e lavoro in ufficio, facendo una vita sedentaria, ma ho deciso con mio marito di coltivare un piccolo orticello. Abbiamo cominciato questa estate e siamo molto soddisfatti pur avendo fatto qualche errore, ma impareremo!

Il mio vicino mi vuole regalare i cardi dei carciofi per piantarli. Mi chiedo : li posso mettere direttamente in terra oppure  o è meglio riporli in vasetti al riparo dalle intemperie e piantarli verso marzo?

Grazie in anticipo per la risposta

(Francesca – Roma)

Risposta

Ciao Francesca, i carducci si interrano o in autunno (settembre-ottobre) o in primavera (marzo-aprile). Ma se da te il clima e il terreno lo permettono, puoi metterli direttamente a dimora nell’orto. Voglio dire: se non fa troppo freddo (essendo a Roma non credo possa esserlo) e se il terreno non è troppo inzuppo per la pioggia, procedi con il trapianto.

Nel caso contrario seguirai la seconda strada! Ma chiedi anche al tuo vicino, che se è del posto, conosce il luogo, ed è un esperto orticoltore, avrà in serbo per te anche il giusto suggerimento! Un saluto e buon orto! 🙂

Salve a tutti,ho da poco un orto e ho una domanda alla quale non riesco a darmi una risposta ben definita. La mia domanda era: in che mese coltivare l’aglio? Su vari articoli leggo che si coltiva verso ottobre-novembre…. Su altri leggo che si pianta a febbraio…. Ecco… Io volevo sapere gentilmente in che mese viene 

seminato e qualche consiglio da qualche esperto. Grazie mille in anticipo!!!

( Lorenzo )

Risposta

Caro Lorenzo, comprendo la tua domanda perché la semina dell’aglio può essere eseguita in più periodi e si rischia di fare confusione!

Per aiutarti ti riporto pari pari quello che avevo scritto nel post dedicato alla semina dell’aglio in vaso (che comunque ti consiglio di leggere) “In Italia si usano essenzialmente due tipi di aglio: bianco e rosa. In autunno, tra ottobre e novembre, è preferibile seminare quello rosa, dal sapore meno forte e meno conservabile, mentre per quello bianco è meglio aspettare febbraio-marzo”.

Ma molto dipende dalla zona dove vivi.

In Toscana si seminano preferibilmente in novembre, ma puoi si può seminare anche a febbraio.

Se vivi al Nord è preferibile la semina di fine inverno: febbraio-marzo o in alcuni casi (per esempio se vivi vicino ad un lago ed il clima è più mite) anche fine gennaio potrebbe andare bene. Poi è chiaro che nelle zone più fredde dovrai attendere marzo o comunque aspettare che il terreno non sia gelato.

Se invece vivi al Sud, da ottobre a febbraio, andrà bene qualsiasi mese.

Un caro saluto!

Sono laureato in discipline scientifiche, ma sono meno di un neofita in materia di agraria. Quando posso trapiantare (non seminare) le piantine di fava? Informo che Ardea (Rm), dove abito, è vicina al mare e , quindi, risente di un clima relativamente mite.

Ringrazio e cordialmente saluto. 

( Gianfranco-Ardea )

Risposta

Ciao Gianfranco, suppongo che tu abbia seminato in piccoli vasi le tue fave, perché parli di trapianto. Normalmente le fave dalle tue parti (come in tutte le zone a clima mite) si seminano in novembre in pieno campo. Avendo seminato le fave in vaso, puoi trapiantarle quando vuoi, basta che siano pronte e abbiano raggiunto la giusta dimensione, quindi anche adesso, cioè a dicembre.

Se vedi che le temperature tendono ad abbassarsi troppo, proteggile coprendole con del tessuto non tessuto, che toglierai nuovamente quando vedrai che le giornate miglioreranno.

Un saluto e auguri di Buone Feste!

Sono un ragazzo di 20 anni, vivo nel cuore della campagna maremmana, vicino ad un piccolo paesino chiamato Paganico, a pochi minuti da Grosseto. Ho un posto fisso (strano ma vero) in un’azienda vinicola qua vicino e ho al passione per l’agricoltura 🙂

Prima di tutto volevo ringraziarti per il tuo blog, ogni giorno prendo appunti per farmi piano piano un po’ di esperienza e poi complimenti anche per gli svariati campi che tratti. Ma arriviamo ai fatti, io ho un uliveto di 200 piante, 100 in piano, in uno stato perfetto, sono verdi grosse e ogni anno è una soddisfazione coglierle. Ho poi altre 100 piante invece situate in una collina, che purtroppo sono state trascurate, dove sono presenti vari rami secchi e gialli, poche foglie e di conseguenza pochissime olive…volevo sapere se un sovescio fatto con il favino potrebbe migliorare le cose e già che ci sono ne approfitto per sapere se è opportuno effettuare altri trattamenti…ringrazio in anticipo

(Manfredi-Paganico)

Risposta

Ciao Manfredi, prima cosa grazie per i complimenti e sappi che se sono ancora qui tutti i giorni a scrivere informazioni sugli orti è anche perché ricevo e-mail come la tua. 😀

Dopodiché voglio dirti che so benissimo dove è Paganico, terra bellissima ma non facile da coltivare. Ma non ci perdiamo di animo e facciamo quello che serve per farla rendere al meglio. Ti confesserò una cosa: in campagna io sono una ‘che predica bene e razzola male’ per cui la mia oliveta non ha mai quello che si meriterebbe.

Tu invece non solo dovresti fare il sovescio di favino, ma contemporaneamente dovresti arricchire la terra con del concime organico pellettato, meglio se biologico. Il letame non pellettato è ottimo, ma non sempre è maturo al punto giusto e allora brucia la semina e chiama i cinghiali (ma quelli arrivano lo stesso).

Ma non è finita qui: a primavera quando interrerai il sovescio aggiungi di nuovo del concime. Così la terra subirà da subito un sensibile miglioramento e le piante te ne saranno grate. Queste operazioni vanno ripetute negli anni, fino a quando non vedrai che le cose iniziano veramente a cambiare.

Mi chiedi inoltre quali trattamenti fare. Al volo ti dico quelli base dopo avere ascoltato le molte campane ‘sul campo’. La poltiglia bordolese andrebbe data subito dopo la potatura (nel tuo caso la potatura, ma del resto credo che tu lo sappia bene, è fondamentale) e poi un’altra volta quando vedrai ingrossare leggermente le olive. Naturalmente c’è chi la ripete più volte.

Per aiutare invece l’allegagione dovrai invece fare un trattamento a base di boro. Quando?  Subito dopo la fioritura, quando appena si percepisce il frutto, questo proprio per evitare la ‘cascola’. Anche in questo caso c’è chi abbonda e fa un trattamento anche in prefioritura.

Ma non ho finito! E la mosca? Dove la lasciamo la mosca? Veramente la lasceremo volentieri ovunque tranne nella nostra oliveta, ma purtroppo quella arriva e fa danni. Allora ultimamente ho sentito parlare molto, ma molto bene del ‘caolino’ (leggi questo link ma se non conosci un prodotto non limitarti nelle informazioni, digita caolino e leggi tutto quello che ti serve!), da dare quando l’oliva è ormai diventata più grossa e siamo avanti con la stagione tanto da temere l’attacco della mosca. Come saprai i ‘bollettini’ dei vari consorzi della zona sono molto aggiornati e in genere riescono a capire quando ‘ la malefica’ potrebbe sferrare l’attacco. Logicamente se piove molto il trattamento va ripetuto.

Per il momento è tutto, ma per qualsiasi cosa sentiamoci, magari nel frattempo nascono novità ancora meno impattanti, perché i trattamenti di cui abbiamo parlato, per quanto tutti consentiti in agricoltura biologica, hanno comunque un impatto sull’ecosistema, per questo è meglio farne un uso limitato ed intelligente. Ciao e godiamoci il nostro Buon Olio!!!

Ciao, ho un ulivo che è morto varie volte, ma rinasce spontaneamente da sotto.

Da qualche anno sono rispuntati 2 alberelli lateralmente (dalla stessa pianta), il cui diametro alla base è di circa 7 cm circa.

Penso che siano collegati ambedue alla stessa pianta (pianta sotterranea intendo).

Siccome volevo tenere solo quello più bello, potreste dirmi in quale

periodo dell’anno è meglio tagliare l’altro?

(Virgilio-Treviso)

Ciao Virgilio, credo che ormai da te sia iniziato il freddo, per cui attenderei l’inizio della primavera per tagliare il tuo alberello, o comunque quando sarà finito il rischio di forti gelate. Ma sei sicuro che non sia bello fare crescere ambedue i nuovi getti?

Saluti!

Qual è il periodo per la semina di fiori da vaso? Garofani, ecc.

Grazie

(Mario)

Risposta

Ciao Mario, le semine dei garofani si effettuano in primavera a marzo-aprile. Ma un po’ tutti i fiori si semina in primavera, al momento della ripresa vegetativa. Invece una cosa che puoi fare, in autunno, adesso è raccogliere i semi di alcuni fiori, come calendule o tagete, ma anche molti altri. Si raccolgono si fanno seccare, si scuotono e si raccolgono i semi, che conserveremo e metteremo in terra a primavera. Saluti!

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